Gilbert sentì un calore famigliare quando sbatté le palpebre, ritrovandosi disteso su un divano. Ciò probabilmente aveva a che fare con la pressione della guancia di qualcuno contro il suo bicipite nudo e le braccia avvolte intorno alla sua vita. Vincent dormiva profondamente, usando Gilbert come cuscino personale. Era diventato sempre più un abitudine, ma al ragazzo non importava.
La luce filtrava dalle finestre colorate, dipingendo il fratellino in un arcobaleno mattutino. Gilbert si guardò attorno. Il resto dei Baskerville erano sparsi per la stanza, dormendo dopo una notte trascorsa a bere e chiacchierare. Charlotte e Noise dormivano fianco a fianco. La piccola Lily era raggomitolato su un lato dell'altro divano, con la felpa di Gilbert che la copriva come una coperta improvvisata. Mancava solo il loro padrone, segno che si era già svegliato. Probabilmente adesso si trovava in biblioteca. Leo non partecipava sempre alle loro feste a tarda notte, ma Vincent era stato particolarmente insistente quindi, alla fine, aveva accettato. Gilbert abbassò lo sguardo verso il ragazzo che aveva bevuto solo qualche drink, probabilmente in modo da poter tenere d'occhio il nuovo Glen. Ne fu grato, perché Vincent ubriaco era una forza da non sottovalutare. Si spostò. Era troppo a suo agio, ma sapeva che probabilmente avrebbe dovuto alzarsi prima che il più piccolo si svegliasse e lo prendesse in giro per qualcosa che sicuramente aveva detto o fatto la sera precedente e che ora non ricordava. Eppure, il profondo senso di calma che lo travolse al calore del corpo di Vincent, il suo viso rilassato, lo ancorò al suo posto. Si mise a sedere, cercando di non spostare troppo il fratello. Ha fallito, perché Vincent si mosse e mormorò qualcosa, non del tutto sveglio. Quando i suoi occhi si aprirono, fissò Gilbert assonnato prima di sorridere dolcemente. Il maggiore distolse lo sguardo. Quello era il suo sorriso più pericoloso. Misericordiosamente, Vincent si alzò in piedi in modo che l'intera lunghezza del suo corpo non fosse più premuta contro di lui. Anche il moro si tirò in piedi per stiracchiarsi.
Vincent ridacchiò affettuosamente mentre guardava i loro compagni sparpagliati per la stanza. Alla fine, il suo sguardo si rivolse a Gilbert.
"Ti sei divertito ieri sera, eh?"
Sussurrò, sporgendosi leggermente. Gilbert si strinse nelle spalle. Non valeva la pena negarlo, perché era andato tutto bene. Il fratellino lo guardava con dolcezza, come faceva sempre.
Incolpando la sonnolenza mattutina, la mano di Gilbert si mosse da sola, per avvolgere delicatamente il viso di Vincent. Gli occhi eterocromatici si spalancarono un po' per la sorpresa, ma si rilassò al tocco. Il momento indugiò per una tensione, ancora senza nome, che si mostrava solitamente solo quando erano soli o quando Vincent rimaneva troppo vicino, così da permettere a Gilbert di sentire il profumo del suo shampoo.
"Gil...io..."
Bisbigliò con un evidente rossore sulle guance. Ignorando qualunque cosa stesse per dire, Gilbert si protese per premere un dolce bacio sulla bocca di Vincent. Si allontanò rapidamente, sedendosi a guardarlo elaborare quello che era appena successo; non una traccia di vergogna o imbarazzo scritta sul suo viso. Gilbert mantenne la sua espressione impassibile mentre assimilava il bisogno negli occhi di Vincent. Il moro la tirò a sé e il loro secondo bacio fu molto più ruvido e disordinato del primo. Vincent si sistemò in grembo a Gilbert per stare più comodo. Con le mani sui fianchi del più piccolo, Gilbert si rese conto di quanto probabilmente entrambi lo desideravano.
Sentendo i mugolii di Lily sul divano davanti a loro, si bloccarono e si staccarono in fretta prima che la ragazzina si svegliasse. Leo entrò nella stanza con uno spartito in mano, esclamando un "Buongiorno" che svegliò anche Charlotte e Noise. Gilbert tenne gli occhi fissi su Vincent che aveva raggiunto il loro padrone.
La mattinata continuò come se i due non avessero oltrepassato i limiti della loro relazione; tranne per il fatto che, di tanto in tanto, gli sguardi di Vincent erano pieni di desiderio e questo bastava per far battere il cuore di Gilbert più forte.