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Autore: Hellven63    04/04/2021    0 recensioni
Era tutto pronto per il live. Era la sera della vigilia di Natale e i ragazzi, la mia fidanzata ed io ci trovavamo in un appartamento nel centro di Manhattan.
- Avevo detto che ero pronto a tutto. Beh forse non proprio... -
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Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto pronto per il live. Era la sera della vigilia di Natale e i ragazzi, la mia fidanzata ed io ci trovavamo in un appartamento nel centro di Manhattan.
 
Normalmente trascorrevamo il giorno di Natale con le nostre famiglie ma quest’anno era diverso. Eravamo stati invitati in diversi talk show qui a New York per tutto il periodo natalizio, inoltre eravamo uno dei gruppi/artisti musicali che partecipavano al famoso concerto di capodanno nella grande mela. Non vedevamo l’ora. New York è famosa in tutto il mondo soprattutto per l’atmosfera natalizia e per il suo Capodanno, partecipare ad un evento del genere non solo era un onore ma anche un sogno che si avverava.
 
Tra i vari eventi, interviste e spettacoli in tutto ci saremmo fermati nella città per un mesetto, così avevamo deciso di affittare un appartamento in centro per poter essere più comodi.
 
La casa era molto spaziosa. Appena entrati un ampio salone in stile moderno sui toni del bianco e del grigio dava il benvenuto, di fronte il pezzo forte della casa: una vetrata che occupava tutta la parete e che si affacciava sulla città donando una vista mozzafiato di Manhattan vista dell’alto. In una parola, magica. Sulla sinistra la cucina provvista di tutte le tecnologie e le attrezzature possibili e immaginabili, degne di un ristorante tre stelle Michelin (la gioia di Seokjin e della mia ragazza). Invece sulla destra un lungo corridoio che porta alle diverse camere da letto e ai bagni.
 
Per l’occasione avevamo deciso di fare una diretta tutti insieme la sera della Vigilia mentre ci scambiavamo i regali, qualche giorno prima avevamo annunciato il tutto tramite un tweet. Nel giro di pochi minuti milioni e milioni di Army l’avevano retwittato felici della notizia. Inutile dire che #NataleconiBTS è stato il trend per una settimana.
Ogni volta mi meraviglio di quante persone ci seguono e ci amano, ancora dopo tanti anni a volte non mi sembra vero.
 
Qualcuno bussò alla porta del bagno e mi distolse dai miei pensieri. - Joon hyung, vieni di là che iniziamo! –
 
Era ora della diretta e Jin mi era venuto a chiamare. – Eccomi. –
 
Un ultimo check ai capelli e al trucco ed ero pronto. Aprii la porta del bagno e mi diressi in soggiorno dagli altri, avevamo sistemato il divano in modo tale da avere la grande vetrata alle spalle, di fronte ad esso un televisore a schermo piatto da 62 pollici. Intorno tre telecamere che ci inquadravano. Dietro di noi invece c’erano palloncini colorati bianchi, verdi e rossi di molte forme e dimensioni e la scritta “Marry Christmas Army” in oro attaccata alla finestra.
 
- Hey, tutto bene? Non uscivi più – la mia fidanzata mi accolse con un bacio sulle labbra.
 
- Si, scusa. Mi sono perso nei miei pensieri. – la ribaciai e le sorrisi.
 
- Sei sempre il solito Joonie. – una risata cristallina le uscì dalla bocca. Dio quanto l’amavo.
 
Ci eravamo conosciuti due anni prima ad un Fan Sign in Italia. Eravamo lì per un concerto tenutosi a Reggio Emilia nell’arena più grande d’Europa, la serata era stata fantastica e sia noi che i fan ci eravamo divertiti tantissimo. Qualche giorno dopo avevamo organizzato uno dei tanti FanSign in giro per l’Europa. E li La conobbi.
 
Era bellissima, una visione. Grandi occhi verdi, capelli biondi e labbra a cuoricino, molto dolce e gentile.
Non le chiesi il numero, non mi sembrava il caso.
 
Poi qualche giorno dopo la stessa ragazza mi servì il cappuccino più buono della mia vita in un baretto della stazione centrale di Milano dicendomi – è una mia impressione o mi stai stalkerando? –
 
Quella volta le chiesi il numero e da li iniziammo a parlare e a conoscerci come amici. Dopo quasi un anno ci rincontrammo in corea, lei era venuta a Seoul per imparare il coreano e io mi ero offerto di aiutarla.
 
Dopo poco ci innamorammo l’uno dell’altra. Successivamente le chiesi di sposarmi, lei accettò ma alla condizione di non essere presentata sotto ai riflettori come la mia fidanzata. Ecco se c’era una cosa che proprio non le piaceva quella era sicuramente: i paparazzi. Le piaceva la sua vita da donna comune e io non volevo in alcun modo toglierle questo diritto.
 
Ci sedemmo pronti per iniziare, mi misi sul divano con Jin, Yoongi e Hoseok, invece i tre meknae si posizionarono seduti per terra di fronte a noi in modo tale da entrare nell’inquadratura. La mia ragazza invece si era sistemata in una poltrona sulla destra fuori dall’inquadratura con le ginocchia raccolte e una coperta sulle gambe, pronta per godersi lo spettacolo.
 
Con il telecomando feci partire la diretta e subito milioni di persone si collegarono per guardarci.
 
- Ciao ARMY!! Come state? – La voce squillante di Hoseok si fece sentire nella stanza. E un coro di saluti si levò in seguito da tutti gli altri membri del gruppo.
 
Presi la parola. – Ciao ARMY! È tanto che non facciamo un live tutti insieme. – sullo schermo comparirono un sacco di saluti e altrettanti “ci siete mancati”.
 
- Come ben sapete ci troviamo a New York per la promozione del nostro nuovo album e con grande gioia ora vi possiamo annunciare che il 31 Dicembre ci esibiremo sul palco del concerto di Capodanno qui nella Grande Mela!! – urla e applausi partirono dai ragazzi. – Ci sarà una diretta online sul sito ufficiale a partire dalle ore 9 locali fino al termine di tutti gli spettacoli. –
 
- Partecipate numerosi!! – urlò Tae con un sorriso quadrato sulla bocca.
 
- Oggi invece siamo qui con voi per festeggiare il Natale, come potete vedere abbiamo deciso di indossare dei pigiami super natalizi. Sotto alla chat abbiamo organizzato un sondaggio per eleggere il migliore. Cioè il mio!! –
 
A turno ci alzammo per mostrare in tutta la loro bellezza i nostra pigiami.
Il primo fu Jin, ne indossava uno lungo in seta molto elegante, verde scuro e decorato con dei piccoli bastoncini di zucchero rossi e bianchi, le rifiniture della giacca e del taschino richiamavano la decorazione.
 
Poi fù il turno di Hobi, aveva scelto una tutina a forma di renna, marrone chiaro con la pancia bianca. E sul cappuccio le corna, gli occhi e il naso rosso.
 
Yoongi invece aveva optato per una tutina tutta bianca sofficissima con disegnati del pallini neri sul davanti e una sciarpa gialla e verde vicino al collo, ricordava molto un pupazzo di neve.
 
Tae indossava anche lui un pigiama di seta, ancora più elegante di quello di Jin, era molto semplice, argento con i bordi neri, sul taschino c’era ricamato sempre in nero il logo degli Army con un cuore viola subito sotto. Ma il pezzo forte doveva ancora arrivare, si girò e mostrò la schiena. Aveva fatto stampare la figura stilizzata di noi sette completamente nera con il microfono sollevato verso il cielo, sopra ad essa dei fiori e dei petali di ciliegio colorati sospinti dal vento.
 
- Questo è dedicato a voi – disse verso la telecamera unendo pollice e indice per formare dei cuori.
 
La chat impazzì.
 
Arrivato il turno degli ultimi due maknae tutti stavamo trattenendo a stento le risate.
 
 - Come al solito Kookie mi ha copiato. – disse Jimin con un broncio, voltandosi verso Jungkook gli fece la linguaccia e l’altro rispose con un sorriso da furbo. – Copycat dei miei stivali. –
 
In effetti Jimin e Jungkook erano identici a parte per i colori. Jimin aveva la maglia rossa a maniche lunghe con i pantaloni a righe verdi e bianchi mentre Jungkook la maglia verde con i pantaloni rossi e bianchi. Tutti e due indossavano il cappellino rosso di Babbo Natale.
 
- Non è vero il mio è diverso, guarda! – prese tra due dita la parte della maglia dove c’era cucito il taschino e lo mostrò alla telecamera. – Visto! Il tuo non ha il bastoncino di zucchero ricamato che esce dal taschino. –
 
- Ma smettila! Copycat! – Jimin lo spintonò giocosamente e tutti scoppiammo a ridere come dei matti.
 
E infine fu il mio turno. Mi alzai e mostrai il mio pigiama. Avevo indossato dei pantaloni rossi con disegnate delle slitte trainate dalle renne e dei fiocchi di neve bianchi. Sopra una maglia a maniche lunghe completamente bianca con il disegno stilizzato di una renna in nero e un mega pom-pom rosso e peloso al posto del naso.
 
Jin prese parola senza quasi pensare e con un sorriso disse - Voi non lo potete vedere, però anche la sua fidanzata ha lo stesso pigiama abbinato! –
 
- Jiiinnn!!! – in contemporanea sette paia di occhi lo fulminarono.
 
Spalancò gli occhi. - Ops… - e si mise a ridere per coprire l’imbarazzo.
 
- Ok, scusatemi Army se non ve l’ho detto, c’è anche la mia fidanzata qui con noi. - Mi voltai verso di lei per assicurarmi che andasse tutto bene e con un sorriso e un cenno mi assicurò che era tutto a posto. – Sapete che non le piacciono le telecamere e mi dispiace deludervi ma non posso mostr… -
 
Non riuscii a completare la frase perchè lei alzò dalla poltrona e prese in mano il cuscino giallo con lo smile e gli occhi a forma di cuore.  Se lo mise davanti al viso in modo tale da coprirsi completamente, si avvicinò a me e mi prese per mano. Stava tremando come una foglia, la mia cucciola.
 
- C-ciao a t-tutti! – disse con voce tremante poi mi guardò – Chiudi la bocca Joonie che ti entrano le mosche. –
 
Mi accorsi che avevo la bocca spalancata, con uno scatto la chiusi e un sorriso si fece spazio sulle labbra facendo spuntare le fossette. Mi abbassai e le posai delicatamente le labbra sulla bocca.
Intorno a noi applausi, fischi e grida.
 
Mi avvicinai al suo orecchio e con un sussurro le dissi – Grazie amore, non sai quanto significhi per me. –
 
- Lo so, devi tutto a noi Army e ci vuoi un mondo di bene, per questo l’ho fatto. Per loro. – Mi sorrise e ritornò al suo posto. Non sapendo più cosa dire o pensare ripresi posto sul divano con gli occhi lucidi e lasciai che i ragazzi prendessero in mano le redini del live.
 
Dopo una buona mezz’ora passata a rispondere alle domande dei fan e a ridere e a scherzare con i miei compagni arrivò il momento dei regali.
 
Erano oramai le 10 passate, con in mano una fetta di torta al cioccolato fatta dalla mia fidanzata con l’aiuto di Jin iniziammo ad aprire i pacchetti.
 
Per quell’anno avevamo deciso di comune accordo che il budget massimo per ogni regalo era di 15 dollari, così ognuno di noi di fronte a se aveva sette pacchetti.
 
Iniziammo a scartarli peggio dei bambini, c’erano carte colorate e fiocchi che volavano ovunque.
 
JK aveva regalato ad ognuno di noi un dipinto realizzato da lui. Jimin invece dei paraorecchie di colore diverso super carini per ripararci dal freddo Newyorkese. Jin invece delle sciarpe in lana morbidissime. Hobi delle cover per il cellulare con le nostre foto sopra. Yoongi delle calze soffici con la scusa che i nostri piedi erano sempre ghiacciati e per Jin invece La canzone che attendeva da anni. Tae un set di mascherine idratanti per il viso diverse per ognuno di noi a seconde delle nostre preferenze (quelle non bastano mai).
La mia fidanzata ed io, unendo i nostri budget, eravamo riusciti ad acquistare a ognuno di loro una bella bottiglia di vino.
 
Tutti i pacchetti furono aperti a parte un pacchetto blu con il fiocco argento rimasto di fronte a me. Sul biglietto c’era scritto “Per Joonie” in una calligrafia ordinata ed elegante. Guardai la mia fidanzata e le sorrisi ero sicuro fosse da parte sua.
 
Inizia a leggere ad alta voce e automaticamente lei si portò le dita sul lobo dell’orecchio e il labbro tra i denti. Lo faceva sempre quando era nervosa. Strano.
 
- Si lo so. C’eravamo detti massimo 15 dollari a testa. Però non ho resistito e sono andata un pochino fuori budget. Anche perché sono sicura che ne sarai entusiasta. -
Assottigliai gli occhi e la guardai trattenendo un sorriso – te sei pazza, non dovevi. –
 
- E invece si. Dovevo. –
 
Continuai - In un’intervista hai detto che è uno dei tuoi desideri. Hai già capito cos’è? Prova a chiedere agli Army se lo sanno, secondo me indovinano subito. Buon Natale amore mio. –
 
- Che cosa mi hai regalato? – con un sorriso gigante sulla faccia mi guardò con un aria innocente e sollevò le spalle. – Army secondo voi cos’è? –
 
Sullo schermo della TV comparirono migliaia di messaggi. Molti dicevano che per la dimensione del pacco poteva essere un set per il mio piccolo bonsai, altri un libro, altri addirittura che era una scatola che conteneva altre scatole impacchettate e l’ultima era vuota. Alcuni dicevano un peluche. I ragazzi provarono anche loro a fare delle supposizioni ma lei non si esprimeva in nessun modo ridendo di ogni proposta che gli veniva fatta e facendo di no con la testa.
 
Aprii il pacchetto più curioso che mai. Era una scatola bianca e al suo interno c’era un qualche cosa coperto da strati e strati di velina blu. E un altro bigliettino.
 
- Pensavi di trovare subito il tuo regalo vero? E invece no. Adesso molto delicatamente sposta la velina e mostralo agli Army. Solo a loro però. Joonie chiudi gli occhi e non sbirciare mi raccomando. Vediamo se ci hanno azzeccato. –
Feci come c’era scritto. Chiusi gli occhi e con molta cautela spostai la velina e lo mostrai alla telecamera e ai ragazzi.
 
Sentii i miei amici trattenere il respiro. – Oh mio dio! Davvero??? – urlò Jimin.
 
Hoseok si alzò di scatto dal divano urlando e si mise a saltellare per casa. La mia fidanzata si mise a ridere. – Cos’è? Posso aprire gli occhi? –
 
- Si, adesso si. – Mi rispose lei.
 
Intorno a me i ragazzi erano con gli occhi lucidi e spalancati e le mani sulla bocca. Tae era già alle lacrime. Hobi mi guardava con un sorriso a 32 denti e io più confuso che mai lo ricambiai con un sorrisetto imbarazzato e le sopracciglia aggrottate. La mia fidanzata invece era ferma immobile come l’avevo lasciata quando avevo chiuso gli occhi, se non ancora più nervosa di prima.
 
Buttai un occhio sullo schermo per capirci qualche cosa ma arrivavano talmente tanti commenti che la chat era diventata illeggibile.
 
Abbassai lo sguardo pronto a tutto.
 
La scatola conteneva un paio di Skegway identiche alle mie. Solo in versione baby. Erano piccolissime e di una tenerezza infinita. – Oh mio dio ma sono carinissime! Dove le hai trovate? – ma poi un dubbio mi passò per la testa, aggrottai le sopracciglia e domandai quasi senza fiato – Ma… perch..? – non riuscii a terminare neanche la parola. Alzando lo sguardo incontrai quello pieno di lacrime della mia fidanzata.
 
Ci fu un momento di silenzio in cui la fissai e basta. Poi sentii un bip nel mio cervello, un po’ come quando riavvii il computer.
 
I ragazzi felici come non mai. La chat della live impazzita. Il nervosismo apparentemente ingiustificato della mia fidanzata e i suoi lacrimoni.
 
E tutti i pezzi del puzzle che combaciarono magicamente.
 
Sarei diventato Papà.
 
Lacrime di gioia mi solcarono le guance e in pochissimo tempo avevo il viso zuppo. In qualche modo raggiunsi la poltrona dov’era seduta la mia fidanzata, la presi in braccio e la abbracciai stringendola forte contro il mio petto.
 
Intanto intorno a noi i ragazzi festeggiavano aprendo bottiglie di champagne e cantando a squarciagola.
 
Avevo detto che ero pronto a tutto. Beh forse non proprio…
















Note Autrice

 

Ciao! 

 

Eccomi qui con una piccola storia, spero via sia piaciuta! Io mi sono divertita un sacco a scriverla.

Tutto è partito da una ricerca su You Tube, ho inserito nella barra delle ricerche Namjoon e qualcosa dopo (non ricordo) e mi è uscito uno di quei video che alcuni Army fanno sui ragazzi dove spiegano le loro teorie sulle diverse ship o avvenimenti particolari. 

In questo caso era un video nel quale il ragazzo spiegava come secondo lui RM fosse sposato e avesse un figlio in gran segreto. 

Piccola parentesi. Voi cosa ne pensate? Secondo me magari è fidanzato ma non sposato, però in entrambi i casi se è vero e se la persona con cui sta lo rende felice, sono contenta per lui!

Comunque ritornando a noi qualche ora dopo su Instagram mi spunta il video di RM che mostra le scarpette da neonato che aveva acquistato come decorazione per la camera poiché erano trooooppo carine. 

E infine l'intervista, mi sembra di qualche anno fa, in cui diceva che "da grande" avrebbe voluto essere un papà.

 

Insomma se non chiamate segni del destino questi, io non so cosa siano.

 

Ed eccoci qui, questo è ciò che ne è uscito.

Un abbraccio
Sam

 

p.s. So che non siamo a Dicembre, e soprattutto so che oggi è Pasqua e non Natale. Però che ci devo fare è venuta così. Vi ho già messo l'ansia per Natale?

Non vi preoccupate avete ancora 264 giorni per decidere i vostri regali! 

;P



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