Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: Angie_Dreyar    06/04/2021    0 recensioni
Brevissima oneshot Elfever. Dal testo:
Quello non era un appuntamento. Evergreen ci teneva a sottolinearlo, perché la gente poi fraintendeva e cominciava a parlare a sproposito. Non c’era modo che quello fosse un appuntamento, nonostante Bickslow continuasse a infastidirla con le sue bamboline e nonostante Fried le avesse ripetuto il significato della parola “appuntamento” almeno tre volte. Ma appunto, quello non lo era.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elfman, Evergreen, Il Raijinshuu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Non è un appuntamento

 
Quello non era un appuntamento. Evergreen ci teneva a sottolinearlo, perché la gente poi fraintendeva e cominciava a parlare a sproposito. Non c’era modo che quello fosse un appuntamento, nonostante Bickslow continuasse a infastidirla con le sue bamboline e nonostante Fried le avesse ripetuto il significato della parola “appuntamento” almeno tre volte. Ma appunto, quello non lo era.
 
Lei ed Elfman dovevano solo vedersi per parlare di questioni importanti, questioni riguardanti le missioni e il fatto che lui le dovesse un ventaglio dopo averglielo distrutto. Se poi avevano deciso di parlarne davanti a un piatto di cibo era solo perché il cibo avrebbe attenuato il nervosismo che Evergreen sicuramente avrebbe avuto.
 
La ragazza lanciò l’ennesimo vestito sul letto. Se non era un appuntamento perché si stava dannando l’anima a cercare un vestito decente? “Perché ovviamente sono una signora, una signora fata e devo essere sempre impeccabile” si rispose da sola e ricominciò a frugare nell’armadio. Perse talmente tanto tempo che a un certo punto sentì qualcuno bussare alla porta della sua stanza e nervosa andò ad aprire, ritrovandosi davanti Elfman con un mazzo di fiori in mano. Evergreen arrossì fino alla punta delle orecchie, e irritata li afferrò senza lasciargli il tempo di parlare.
 
«Perché li hai comprati? Non è un appuntamento!» fece e arrossì ancora di più quando vide Fried e Bickslow dietro al ragazzo. Maledetti, lo avevano fatto entrare senza nemmeno avvertirla. Tenne a mente di doverli pietrificare in seguito e lanciò un’occhiataccia a Elfman, che dopo un attimo di disagio si riprese.
 
«Sono solo un gentiluomo, non credere che sia perché sei tu» sbottò.
 
«Ah, quindi regali fiori a tutte!» esclamò lei e Elfman non sapendo che dire, cambiò argomento.
 
«Non sei ancora pronta? Siamo già in ritardo di mezz’ora, la prenotazione scadrà» le fece notare e Evergreen si innervosì.
 
«No che non sono pronta, e non mettermi fretta!» strillò. Per fortuna intervennero Bickslow e Fried e, mentre il primo portò di sotto Elfman per intrattenerlo, Fried entrò nella stanza dell’amica.
 
«Elfman ha ragione, sei tardissimo. Mettiti questo» le disse perentorio il mago prendendo dei vestiti ed Evergreen lo guardò attonita.
 
«Non sceglierai tu i vestiti con cui devo uscire» ringhiò la ragazza.
 
«Evergreen, questo è un ordine. Mettiti questi vestiti e muoviti, o il tuo appuntamento salterà. È già un miracolo che non vi abbiano cancellato la prenotazione».
 
«Non è appuntamento!» esclamò lei, ma obbedì prendendo i vestiti che l’amico le stava porgendo, si infilò le calze, i tacchi, si spruzzò un po’ di profumo e si guardò allo specchio, per poi uscire dalla propria stanza e scendere in salotto, dove Bickslow stava parlando con Elfman. Evergreen si innervosì sentendo le insinuazioni che il mago Seith stava facendo su di loro.
 
«Andiamo, non vorrai fare tardi!» sbottò Evergreen a Elfman.
 
«Sei tu che sei tardi» ribatté il ragazzo.
 
«Non cominciare a stressarmi già adesso» rispose lei acida aprendo la porta di casa.
 
«Buon appuntamento!» esclamò Bickslow.
 
«Non è un appuntamento!» urlarono i due ragazzi assieme.
 
***
 
La serata era andata bene, Evergreen ne era sorpresa. Erano riusciti perfino a parlare civilmente per più di dieci minuti, solo alla fine avevano litigato su chi dovesse pagare. Elfman continuava a blaterare che era da vero uomo offrire la cena, Evergreen continuava a insistere che non fosse un appuntamento e non doveva offrirle, ma alla fine la ragazza aveva ceduto dicendo che se ci teneva tanto poteva spendere i suoi soldi come gli pareva.
 
Così ora i due ragazzi stavano camminando in silenzio per tornare a casa. Evergreen ripensava alla cena, era stato divertente e bello scoprire qualcosa in più sul mago.
La ragazza a un certo punto si fermò, ben sapendo che se avesse fatto un altro passo avanti sarebbe stata fin troppo vicina a casa e c’era il rischio che i suoi due compagni idioti la spiassero o si intromettessero. E la serata non era ancora finita, non finché non lo decideva lei.
 
«Perché ti sei fermata?» le chiese Elfman confuso. Evergreen gli lanciò un’occhiataccia, ma doveva spiegargli tutto? Perché non azionava quel cervello ogni tanto?
 
«Sto aspettando» disse incrociando le braccia fissandolo insistentemente.
 
«Aspettando…cosa?» domandò confuso il ragazzo e lei afferrò il proprio ventaglio e glielo schiaffeggiò addosso.
 
«Razza di idiota, ti pare che un appuntamento finisca così?» sbottò rossa in volto e adirata. Elfman indietreggiò per evitare i continui colpi di ventaglio.
 
«Hai ripetuto per tutta la sera che non era un appuntamento» borbottò.
 
«Oh, ti si deve spiegare sempre tutto! Sei un vero idi…» Evergreen non finì la frase che si sentì avvolgere da due braccia forti e sentì le labbra del ragazzo premute sulle sue. Nonostante fosse stata colta di sorpresa, la ragazza chiuse gli occhi e mosse le labbra contro quelle di Elfman. Le venne spontaneo posare le mani sul suo petto e allungarsi per approfondire il bacio. Poteva sentire le forti mani del ragazzo sui propri fianchi, il suo profumo muschiato, le loro labbra morbide continuavano a cercarsi.
 
Finì troppo presto e quando i due si staccarono Evergreen sentì il sangue fluirle velocemente su tutto il volto. Osservò come anche il volto di Elfman fosse arrossato e come la guardava intensamente. Rimasero in silenzio per un po’, semplicemente godendosi la vicinanza dei loro corpi, finché Evergreen non si ricordò improvvisamente dove fossero: troppo vicini a casa sua! Bickslow e Fried avrebbero potuto vederli. Si staccò dalle braccia del ragazzo.
 
«Non osare parlarne a nessuno» gli disse.
 
«Non osare farlo tu!»
 
«Ma ti pare che lo farei? Sei tu quello rumoroso» sbottò Evergreen, sobbalzò quando Elfman le prese la mano e si sentì le guance in fiamme quando il ragazzo le diede un leggero bacio sul dorso. Lo guardò stupefatta e poi Elfman le sorrise.
 
«Ci vediamo domani allora, buonanotte» disse e lei sorrise timidamente augurandogli lo stesso. Il ragazzo si voltò e si allontanò urlando “Uomo”. Evergreen scosse la testa divertita, quel ragazzo era proprio strano. Si voltò e si avviò verso casa mentre un sorriso le si allargava sul volto.





***********

Nota: spero che questa breve oneshot vi sia piaciuta. So che non è una coppia molto amata ma a me personalmente piacciono molto. Se volete farmi sapere cosa ne pensate sarò felice di leggervi. Grazie a tutti voi che leggete e che salvate le mie storie, mi sprona molto a scrivere. Un bacio a tutti <3

P.S. Vi chiedo se avete un attimo di tempo di approvare le coppie Fried/Laxus ed Evergreen/Elfman da questa lista  https://efpfanfic.net/richieste.php?catid=713 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Angie_Dreyar