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Autore: Seiko    28/08/2009    4 recensioni
#11 – Nome
Gli insulti erano il loro personalissimo modo di chiamarsi, ecco perché, quando, quel giorno, Zoro si era presentato di fronte a lui rosso in viso, iniziando il suo discorso chiamandolo per nome, capì che qualcosa stava definitivamente cambiando.
50 Sentence [ZoroxSanji]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction

50 Sentence Alpha

 

#01 – Conforto

Nonostante dedicassero quasi tutto il loro tempo a litigare, entrambi sapevano, per tacito accordo, che in caso di bisogno le parole di conforto non sarebbero mancate.

 

#02 – Bacio

I baci con lo spadaccino erano sempre irruenti e pieni di passione, Sanji lo sapeva dal principio anche perché infondo era proprio quello che cercava quando andava ad incrociare le labbra di Zoro, ma il dolce tocco che lo sorprendeva al mattino era sempre una piacevole eccezione.

 

#03 – Delicato

La delicatezza del cuoco era riservata, esclusivamente, alle donne, e per questo lo spadaccino era spesso vittima di una pungente gelosia; ma quando per ripicca Sanji se ne era uscito con uno Zoro-kun in tono mieloso, capì una volta per tutte che, certe attenzioni, era meglio lasciarle al gentil sesso.

 

#04 – Dolore

Per uno come lui, il dolore non era una novità, anzi sentiva quasi un perverso piacere ogni volta che gli veniva fisicamente inflitta una ferita, ma mai avrebbe pensato che il solo vedere le spalle del cuoco allontanarsi, fino a svanire all’orizzonte, potesse provocargli una simile sofferenza.

 

#05 – Patate

Un tempo, da sguattero, era spesso costretto a pelare chili e chili di patate, tanto che alla sera si ritrovava con le mani pulsanti dal dolore per il troppo lavoro, ma ora,  provava una sorta di perversa soddisfazione nel vedere il marimo chino in un angolo della cucina, intento a pelare i tuberi.

 

#06 – Pioggia

Camminare sotto la pioggia gli era sempre piaciuto, gli ricordava i giorni passati come cacciatore di taglie, un randagio senza casa, che combatteva, e che a volte uccideva per vivere, ma ora le cose erano cambiate, perché tornando alla nave, c’era sempre un certo biondo ad aspettarlo, pronto a lanciargli in faccia un asciugamano, e lamentarsi, puntualmente, nel vederlo fradicio dalla testa ai piedi.

 

#07 – Cioccolata

Quando, durante i suoi allenamenti, lo spadaccino osservava di sfuggita la neve cadere lentamente, sapeva per certo che, di lì a poco, dalla porta sarebbe entrato il cuoco con in mano due tazze di cioccolato bollente.

 

#08 – Felicità

Aveva sempre vissuto giorno per giorno, inseguendo un sogno più grande di lui, senza mai fermarsi a riflettere su quella che era la sua vita; eppure nel momento in cui si era soffermato a pensare a quella che tutti chiamano felicità, l’allegra risata del biondo al suo fianco gli aveva fatto capire che, pur senza averla cercata, si ritrovava a sfiorarla con la punta delle dita.

 

#09 – Telefono

Non aveva mai pensato al marimo in toni affettivi o anche lontanamente gentili, eppure vederlo rosso di rabbia, lo sguardo determinato e cocciuto, mentre cercava inutilmente di capire il funzionamento del lumacofono, gli provocò un irresistibile moto di tenerezza.

 

#10 – Orecchie

Non aveva mai pensato alle sue orecchie in un contesto sessuale, in realtà, non aveva mai semplicemente pensato alle sue orecchie punto e basta, eppure si stupì non poco quando un brivido caldo, colpì il timpano e percorse lentamente la schiena, solo nel sentire il suo nome pronunciato dalle labbra del cuoco, così vicine da poterlo sfiorare.

 

#11 – Nome

Gli insulti erano il loro personalissimo modo di chiamarsi, ecco perché, quando, quel giorno, Zoro si era presentato di fronte a lui rosso in viso, iniziando il suo discorso chiamandolo per nome, capì che qualcosa stava definitivamente cambiando.

 

#12 – Sensuale

Anche se si era ripromesso di riacquistare un minimo di autocontrollo, di fronte alla camminata del cuoco, non poté fare a meno di voltarsi per seguire con lo sguardo quei movimenti lenti e incredibilmente sensuali.

 

#13 – Morte

Mentre lentamente scivolava verso il baratro, dopo il colpo che Zoro gli aveva inferto di fronte allo sguardo impassibile di Kuma , nonostante la vista offuscata, era sicuro di aver visto nitidamente un’ombra spettrale incombere sullo spadaccino.

 

#14 – Sesso

Quando si arrivava al sesso Sanji era molto più simile ad una donna di quanto volesse far credere, i suoi rifiuti erano così frequenti che Zoro non si sarebbe stupito di sentirgli dire “Ho mal di testa”, eppure bastava semplicemente accennare ad un suo possibile lato femminile per ritrovarsi avvinghiati nel letto con un biondo che tentava inutilmente di dimostrare la sua virilità.

 

#15 – Tocco

Ogni volta che la mani dello spadaccino gli toccavano la pelle, non poteva fare a meno di notare quanto fossero rovinate dai suoi allenamenti, ma nonostante questo bastava semplicemente che sfiorassero la sua pelle per lasciarlo tremare preda di brividi caldi.

 

#16 – Debolezza

Se c’era qualcosa che Sanji detestava dal profondo del cuore era mostrare i suoi sentimenti agli altri, ma lo sguardo perforante dello spadaccino era riuscito a frantumare quella maschera e a dimostrargli che condividere le proprie sofferenze con gli altri non è affatto una debolezza.

 

#17 – Lacrime

Mai una volta avevano mostrato una lacrima, ma sapevano entrambi perfettamente che l’altro riusciva a vedere, anche solo con un semplice sguardo, il dolore racchiuso nelle iridi del compagno.

 

#18 – Velocità

La velocità nel comprendere persone e situazioni, oltre che le cose in generale, non era certo una delle migliori doti di Zoro, eppure Sanji si sorprendeva ogni volta nel vedere quanto velocemente lo spadaccino coglieva i cambiamenti dei suoi stati d’animo.

 

#19 – Vento

Il fumo della sua sigaretta che si sperdeva nel vento, aveva per Zoro un incomprensibile fascino ipnotico.

 

#20 – Libertà

Vivendo come pirati sapevano che ogni giorno la loro libertà era in pericolo, che loro stessi erano in pericolo, ma, allo stesso tempo, avevano la strana consapevolezza che, in caso di pericolo, anche due rivali come loro avrebbero combattuto fianco a fianco per difenderla.

 

#21 – Vita

Quando vide Zoro gettare al vento la sua vita per un’inutile promessa lì, proprio di fronte allo sguardo impassibile di occhi di falco, pensò che fosse solamente un idiota, ma non passò che poco tempo quando anche lui si rese conto che stava offrendo la sua vita per salvare il tesoro di un altro.

 

#22 – Gelosia

Ogni qualvolta gli era permesso Sanji era pronto a stuzzicare Zoro e la sua gelosia, provocando i borbottii sommessi dello spadaccino, ma solo ora, vedendo il marimo guardare quella ragazza con gli occhiali in modo così diverso da come era solito rivolgere lo sguardo alle donne, si ritrovò anche lui punto dall’insetto dell’invidia.

 

#23 – Mani

Era evidente anche ad occhio inesperto che le loro mani erano opposte sotto ogni punto di vista, eppure, anche se all’apparenza sembravano incompatibili, si stringevano perfettamente l’una nell’altra.

 

#24 – Gusto

In quanto cuoco era più che abituato ad ogni tipo di sapore, anche il più stravagante, ma l’unico gusto che ogni volta riusciva comunque a sorprenderlo era quello delle labbra di Zoro.

 

#25 – Devozione

Ogni volta che Sanji incontrava una donna, oltre alle moine di routine, dichiarava anche una devozione eterna a lei e solo lei, ma Zoro sapeva bene che l’unico a cui era devoto in campo sentimentale, nonostante fosse di impossibile realizzazione una sua ammissione spontanea, era lui e solo lui.

 

#26 – Per Sempre

Per sempre è una di quelle frasi che sfuggono alle labbra senza controllo, di quelle che scivolano semplicemente via, rapide, indolenti, impulsive, e che, nel pronunciarle, il più delle volte si cela in fondo al cuore quella volontà di fermare il tempo lì, a quel momento così felice, ma a cui loro non avrebbero mai dato occasione d’essere, perché, piuttosto che fermarlo quel tempo, preferivano vivere insieme tutti gli attimi che seguivano.

 

#27 – Sangue

Il rosso era il colore che più gli si addiceva, ma non perché fosse il colore della passione, anzi, era invece il colore del sangue che sopportavano insieme in ogni battaglia.

 

#28 – Malattia

Le malattie non gli erano mai piaciute, il solo e semplice restare a letto a riposare per Zoro era più straziante di qualsiasi altra tortura, eppure quando era il cuoco a portargli la cena, essere malato non gli dispiaceva poi troppo.

 

#29 – Melodia

La voce del cuoco non gli era mai piaciuta troppo, perlomeno al di fuori del contesto sessuale, la sua voce infatti era fin troppo acuta e stridula per le sue orecchie, come se non riuscisse mai ad assumere un tono serio, eppure sentirlo cantare una melodia della sua infanzia con quella stessa voce era in qualche modo rassicurante.

 

#30 – Stella

Per Zoro le stelle non erano mai state particolarmente interessanti, infiniti punti luminosi tutti uguali, ma per Sanji era uno spettacolo differente ogni notte, di conseguenza lo spadaccino non disdegnava di far compagnia al biondo, avvolti in una calda coperta ad ammirare il nero cielo stellato.

 

#31 – Casa

Entrambi avevano sempre inseguito l’ideale di casa, immaginandolo come un luogo in cui tornare a leccarsi le ferite, un nido caldo e pronto ad accoglierli in ogni situazione, e senza rendersene conto la nave in cui vivevano, ai loro occhi, era diventata qualcosa di molto simile al loro concetto di casa.

 

#32 – Confusione

La confusione era una costante per Zoro, soprattutto ogni volta che si apprestava a visitare una nuova isola, aveva sempre un tale caos in testa che nemmeno le indicazioni più precise erano in grado di risolverlo, fortuna però voleva che, tra le strade, riuscisse sempre ad incrociare un certo cuoco pronto, non senza una nota di disappunto, ad aiutarlo a districarsi per la città.

 

#33 – Paura

Quando un insetto passava anche solo ad un metro di distanza da lui, era tipico del biondo saltare improvvisamente sul posto e nascondersi dietro l’oggetto inanimato più resistente presente nelle vicinanze, peccato che l’ultima volta, per errore, aveva scambiato uno Zoro profondamente addormentato per uno dei tanti barili presenti sulla nave, mettendo così a nudo involontariamente la sua più grande paura.

 

#34 – Fulmini

Durante le notti in cui il mare era più agitato, e i fulmini abbondavano, il cuoco sgusciava dal suo giaciglio e si intrufolava quatto quatto in quello dello spadaccino per poi sparire al mattino prima del risveglio della ciurma.

 

#35 – Legami

Non era mai stato nella natura di Zoro creare legami di alcun tipo con le altre persone e, i pochi amici che aveva erano entrati nella sua vita sfondando la porta, irruenti e poco educati, senza nemmeno lasciargli il tempo di capire;  per fortuna Sanji non era il tipo che bussava o chiedeva permesso prima di entrare in casa altrui.

 

#36 – Market

Ogni volta che Sanji andava a far compere doveva sorbirsi le continue lamentele dello spadaccino su qualunque cosa rientrasse nel suo raggio visivo, come se fosse stato costretto a calci in culo a seguirlo tra le varie bancarelle, peccato però che il cuoco di chiedere a Zoro di aiutarlo non ci aveva mai neppure pensato.

 

#37 – Tecnologia

Per Sanji la tecnologia non era mai stata un mistero, la vedeva e la comprendeva, ma non aveva mai destato in lui interessi di sorta, e per questo Zoro ogni tanto ringraziava qualche divinità a lui sconosciuta per averlo a fianco nei momenti di bisogno.

 

#38 – Regalo

Zoro non era certamente quello che, solitamente, si definisce un tipo romantico, eppure il giorno del loro anniversario Sanji trovò sul suo letto un biglietto con tanto di auguri e un’inconfondibile firma: “Il regalo te lo scordi!”.

 

#39 – Sorriso

Sin dal loro primo incontro sul volto di Zoro sembrava regnare perennemente il muso, ecco perché Sanji si ritrovò piacevolmente sorpreso nel vedere il sorriso divertito dello spadaccino subito dopo il loro primo bacio.

 

#40 – Innocenza

Ogni volta che un membro della ciurma si lasciava scappare una frecciatina sul rapporto  leggermente ambiguo che conducevano Sanji e Zoro, il cuoco rimaneva sempre di stucco nel vedere l’ingenuità dello spadaccino nel non capire che la battutina era riferita proprio a loro.

 

#41 – Fine

Si ritrovavano spesso a fantasticare su come sarebbe stato realizzare il loro sogno, ma nessuno dei due riusciva ad immaginare una fine che non comprendesse un distacco.

 

#42 – Nuvole

Quando un giorno Rufy si era fermamente deciso a giocare a scopri la nuvola più grande con tutta la ciurma, tutti si stupirono non poco nel sentire Zoro e Sanji pronunciare simultaneamente un secco “Abbiamo di meglio da fare.”

 

#43 – Cielo

La prima volta che aveva veramente guardato il suo occhio, quell’azzurro così chiaro gli ricordò il cielo, ma,  solo dopo averlo visto più e più volte, si era reso conto delle scure nubi che proteggevano quello specchio dell’anima.

 

#44 – Paradiso

Entrambi sapevano che le loro anime erano talmente imbrattate di sangue da essere diventate vermiglie, ed erano ormai certi di essere stati banditi da qualunque paradiso ancor prima di averci potuto mettere piede, finché erano in vita però potevano sempre concedersi quello dei dannati, rimanendo stretti l’uno all’altro.

 

#45 – Inferno

Mentre le sue lame si tingevano di rosso per l’ennesima volta, ebbe la forte consapevolezza che il giorno della sua morte sarebbe finito all’inferno, e l’unica consolazione che al momento gli veniva in mente era che, senza dubbio, quel tormento di cuoco l’avrebbe seguito fin laggiù.

 

#46 – Sole

Zoro amava le giornate serene, i caldi raggi solari lo aiutavano ad addormentarsi e non gli dispiaceva essere cullato nel sonno dal quieto ondeggiare della barca, al punto che le urla isteriche del cuoco arrivavano alle sue orecchie ovattate, come una dolce ninna nanna.

 

#47 – Luna

Sanji amava le notti di luna piena, era rilassante riposarsi fumando una sigaretta e guardare quell’enorme sfera bianca nel cielo, al punto che avere un marimo pesantemente addormentato sulla spalla era quasi piacevole.

 

#48 – Onde

C’erano notti in cui il mare era mosso e le onde non lasciavano tregua alla nave costretta ad ondeggiare in modo fin troppo irruento, e solitamente era in quelle notti che si potevano sentire le voci del cuoco e dello spadaccino imprecare contro il mal tempo.

 

#49 – Capelli

Ogni volta che Zoro, in un momento di intimità, provava anche solo a sfiorare i biondi capelli del cuoco, subito si ritrovava catapultato dall’altra parte della stanza da un Sanji furente.

 

#50 – Supernova

Il fulcro delle loro litigate, oltre ad un sano pizzico di gelosia, era il più delle volte una questione di affermata superiorità sull’altro, ma quella volta Sanji non poté fare a meno di ammettere la sua sconfitta di fronte all’evidente entrata di Zoro tra le supernova; per fortuna lo spadaccino non infieriva più del dovuto sulla questione.

 

 

Ho delle piccole dediche da fare...

La prima va senza dubbio alla mia cara beta Cobwy23, che con la sua pazienza infinita è riuscita a far pubblicare queste prime 50 sentenze!

La seconda non può che andare alla mia socia, Slits, perché è stata lei a mettermi la pulce nell’orecchio di queste sentenze quindi grazie mille a tutte e due!

Ringrazio in anticipo tutti i lettori, e i commenti come le critiche saranno sempre bene accette grazie a tutti!

   
 
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