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Autore: OrderMade96    13/04/2021    1 recensioni
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“Emh… Ragazzi. Abbiamo un problema.” Dichiara Stiles, muovendosi a disagio sul posto.
Il resto del gruppo lo raggiunge pochi istanti dopo, allarmato dal suo battito cardiaco accelerato, rimanendo a bocca aperta.
La spiaggia è piena zeppa di sdraie, asciugamani e ombrelloni disposti intelligentemente ad occupare ogni piccolo spazio disponibile e tutti i bagnanti presenti sono completamente... nudi.
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Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek/Stiles, Lydia Martin, Malia Hale, Scott McCall
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Fa caldo mentre Stiles si arrampica lungo la collinetta sabbiosa con una pesante borsa frigo appesa al fianco, un ombrellone in mano e un pallone da beach volley sottobraccio. 

Si asciuga il sudore dalla fronte con un braccio, maledicendo Lydia per la sua insistenza nel voler raggiungere quella dannata spiaggia in particolare.

“Quanto manca?” Domanda, aggrappandosi al braccio di Derek quando le sue infradito affondano troppo nella sabbia morbida e rischia di cadere sotto il peso dei bagagli che sta trasportando.

Derek sbuffa, roteando gli occhi alla sua goffaggine, ma si offre anche di portare qualcosa del suo carico. Stiles è ben felice di cedergli la pesante borsa frigo. 

“Siamo quasi arrivati.” Rassicura Lydia dalla testa del gruppo, sistemandosi i costosi occhiali da sole sul naso. 

“Spiegami ancora perché non potevamo semplicemente andare alla spiaggia davanti al nostro hotel.” Brontola Stiles in risposta, superando Scott e Malia per raggiungerla.

“Lo vedrai.” Risponde la ragazza con un sorrisetto malizioso. 

Stiles conosce quel sorriso fin troppo bene e non promette mai nulla di buono.

La marcia prosegue ancora per qualche minuto, finchè la banshee non si ferma in cima alla duna, di fianco a uno strano cartello di divieto. 

“Emh… Ragazzi. Abbiamo un problema.” Dichiara Stiles, muovendosi a disagio sul posto.

Il resto del gruppo lo raggiunge pochi istanti dopo, allarmato dal suo battito cardiaco accelerato, rimanendo a bocca aperta.

La spiaggia è piena zeppa di sdraie, asciugamani e ombrelloni disposti intelligentemente ad occupare ogni piccolo spazio disponibile e tutti i bagnanti presenti sono completamente... nudi.

“È una spiaggia per nudisti.” Commenta ansiosamente Scott. 

“E quindi? Qual è il problema?” Domanda tranquillamente Malia, aggrottando le sopracciglia. 

“Il fatto che anche noi dovremmo essere nudi?” Spiega sarcasticamente Stiles, gesticolando selvaggiamente con le braccia. 

La coyote fa spallucce. “Vi ho già visto tutti nudi.” Risponde con disinvoltura. 

“Ma il resto delle persone no!” Esclama agitato il ragazzo.

Scott geme al suo fianco, nascondendo il viso arrossato tra le mani. Derek è in silenzio, il suo viso contratto in un’espressione illeggibile mentre fissa la folla di persone svestite.

Lydia si sta già togliendo la leggera camicetta che indossa sopra al bikini, ignorando il loro piccolo battibecco.

Stiles la folgora con lo sguardo. “Tu lo sapevi.” Accusa. 

La ragazza gli rivolge un sorriso innocente, ma i suoi occhi brillano di puro perfido divertimento. “Il sito internet dell’hotel la elencava tra le migliori spiagge da visitare nella zona.” Spiega evasiva. “Io non ci vedo nulla di male. È un’occasione come un’altra per fare nuove esperienze.”

“Lo dici solo perché possiedi il corpo di una dea.” Brontola Stiles, incrociando le braccia intorno al busto rannicchiandosi in una posa protettiva. 

Lydia gli lancia un’occhiata annoiata, passando a togliersi i pantaloncini di jeans. “Puoi restare qui se preferisci. Lo stesso vale per voi due.” Aggiunge, rivolta a Derek e Scott. “Io e Malia possiamo badare a noi stesse.” Sentenzia con finalità, finendo di togliersi gli ultimi indumenti che indossa, seguita a ruota dall’altra ragazza. 

I tre ragazzi si scambiano uno sguardo perplesso. 

“Forse non è così male una volta che sei in mezzo alla gente?” Avanza fiducioso Scott.

“Parla per te. Non tutti possono vantare pettorali scolpiti o un pacchetto da sei.” Protesta Stiles. “Alcuni di noi sono solo sessantasei chili di pelle chiara e ossa fragili.” Fa notare, indicando tutto se stesso con un gesto carico di drammaticità teatrale.

“Pesi più di sessantasei chili.” Si intromette Derek.

“Mi stai dicendo che sono grasso?” Ribatte il ragazzo, sembrando offeso. 

Il lupo mannaro alza gli occhi al cielo. “No, Stiles. Sto dicendo che non sei più così esile e gracile come credi.” Corregge. “Non lo sei da un po’.” Aggiunge, afferrando l’orlo della propria canotta per sfilarla con un movimento fluido, scoprendo così una distesa di muscoli abbronzati su cui Stiles avrebbe voluto passare la lingua.

Stiles arrossisce, distogliendo colpevolmente lo sguardo. 

Sa che Derek non ha tutti i torti. Ha messo su un po’ di massa muscolare dai tempi del liceo, anche se non può sperare di competere col fisico dei suoi due amici lupi mannari. Questo però non vuol dire che le sue insicurezze siano magicamente sparite solo perché ora, quando si guarda allo specchio, si reputa accettabile. Inoltre, essere nudi comporta anche altri problemi, oltre all’imbarazzo generale. Soprattutto quando sei in presenza della persona per cui nutri da anni una segreta cotta non contraccambiata. 

Stiles sospira pesantemente, rassegnandosi al proprio destino. 

Nel giro di qualche minuto sta aiutando Scott a piantare l’ombrellone nel rettangolo di spiaggia che Lydia era riuscita abilmente a conquistare. 

Camminare nudo tra la folla era stato più facile di quello che pensasse. Nessuno sembrava fissare la roba flaccida appesa tra le sue gambe al suo passaggio o scambiarsi commenti allusivi su di loro, tranquillizzandolo. C’era stata qualche occhiatina persistente da parte di un gruppo di ragazze, ma per lo più il loro interesse era rivolto a Derek e Stiles non poteva di certo biasimarle. Derek Hale sembrava l’incarnazione di un dio greco mentre avanzava con sicurezza sulla sabbia bollente. 

Il lupo è ora in piedi sul bagnasciuga, piccole goccioline di acqua salata imperlano la sua pelle dove gli schizzi giocosi di Malia lo hanno colpito. Sta bevendo una gatorade, la testa leggermente tirata indietro ad esporre il collo. Il pomo d’adamo si muove dolcemente su e giù ad ogni sorso. 

Stiles si morde il labbro, lasciando scivolare gli occhi lungo la seducente linea della sua schiena, fino alle natiche sode. 

“Amico, posso letteralmente sentire i tuoi pensieri.” Si lamenta Scott, lanciandogli un asciugamano. 

“Scusa.” Borbotta Stiles, passandosi una mano tra i corti capelli castani. “Questo viaggio è stata una pessima idea.” 

Il suo migliore amico sorride comprensivo, aiutandolo a stendere l’asciugamano. “Potresti semplicemente dirglielo.” 

“Il sole ti ha dato alla testa, Scottie?” Lo canzona Stiles, lanciando un’occhiata furtiva verso il soggetto della loro conversazione, sperando che il lupo mannaro sia abbastanza lontano da non riuscire ad ascoltarli. “È una partita persa in partenza.” Sussurra. 

Scott scuote la testa, rinunciando ad insistere. “Vado a fare un bagno.” Proclama, allontanandosi a grandi falcate verso il bagnasciuga.

“Aspetta, Scott! Ho bisogno di una mano per mettere la crema.” Gli urla dietro Stiles, sventolando il tubetto di protezione. “Scoooooott!” 

L’altro lo ignora bellamente e si tuffa in mare per raggiungere Malia. Derek nel mentre si è voltato, attirato dalle sue grida e lo sta fissando con un sopracciglio alzato. 

Merda. Impreca mentalmente il ragazzo, voltandosi per dargli le spalle. 

Si spreme una considerevole quantità di crema sulle mani e inizia a spalmarla sulle braccia, il petto e le gambe, cercando di ignorare i passi leggeri che si stanno rapidamente avvicinando alle sue spalle.

“Vuoi una mano?” Propone gentilmente una voce. 

Stiles deglutisce e alza gli occhi. Derek lo sta fissando con un piccolo sorriso divertito. 

“Ce la faccio.” Dichiara ostinatamente, contorcendosi per raggiungere un punto difficile sulla schiena. 

“Dammi.” Ordina gentilmente ma con decisione il lupo, allungando la mano per chiedere il tubetto di crema solare.

Stiles sbuffa, cedendo. Derek si siede dietro di lui e distende accuratamente la protezione sulla distesa di pelle pallida e nei, dedito al proprio compito. Stiles deve utilizzare tutto il proprio autocontrollo per non tremare sotto i tocchi di quelle mani forti e gentili. 

“Grazie.” Ringrazia con voce timida quando il lupo sembra aver finito. 

Derek alza le spalle. “Figurati.” Risponde con disinvoltura, sollevando le mani per prendergli il viso. 

La bocca di Stile si secca e fissa l’uomo con anticipazione, un barlume di speranza sboccia nel suo petto mentre i pollici impomatati gli accarezzano le guance arrossate, il mento, sfiorando appena le labbra dischiuse. Chiude gli occhi, trattenendo il respiro mentre stringe una mano sull’asciugamano per radicarsi. Il chiacchiericcio delle persone intorno a loro si riduce a un basso brusio di sottofondo, la sua attenzione completamente focalizzata sull’uomo seduto a pochi centimetri da lui. Può sentire il leggero spostamento del corpo di Derek sull’asciugamano, il calore del suo respiro a un soffio dal viso, quindi aspetta, ansioso, ma non succede nulla. 

Derek abbassa le mani e Stiles apre gli occhi, lasciando andare il respiro che non si era reso conto di trattenere. “Ti sei appena pulito le mani sul mio viso?” Domanda scherzosamente, nella speranza di dissimulare la propria delusione.

“Preferivi la sprecassi?” Controbatte Derek, senza però negare. “Dovresti metterne un po’ anche altrove.” Aggiunge con un colpo di tosse prima di alzarsi. 

Stiles annuisce imbarazzato, seguendo il consiglio. Non vuole di certo tornare a casa con una brutta scottatura sulle parti intime. 

“La tensione sessuale tra voi due mi ucciderà un giorno.” Commenta Lydia, raggiungendo l’ombrellone per sedersi sulla sua sedia a sdraio, i lunghi capelli biondo fragola ricadono in onde morbide oltre lo schienale. Solleva gli occhiali da sole sulla testa, osservandolo con i suoi intelligenti occhi verde oliva.

Non stanno insieme da più di un anno ormai, per una serie di motivi che li avevano portati entrambi a concordare di funzionare meglio come amici che come coppia, ma Lydia riesce ancora a leggerlo come un libro aperto. 

“Non rigirare il coltello nella piaga, Lyds.” Implora il giovane, mettendo a posto il tubetto di crema in una delle borse. “Non so cosa speravi di ottenere con il tuo subdolo piano, ma non succederà mai nulla tra noi due.”

“Questo perché tu non vuoi fare uno sforzo per farlo accadere.” Rimbecca la banshee, incrociando le braccia sotto i seni sodi. “Stiles, hai una cotta evidente per lui più o meno da quando lo conosci.” 

“Anche se fosse?” Ribatte il ragazzo sulla difensiva.

“Forse non sei l’unico?” Istiga insinuante la ragazza. “Ci hai mai pensato?”

Stiles ride amareggiato. “Non alimentare false speranze in me per favore.”

Lydia rotea gli occhi, agitando spazientata la mano nella sua direzione. “Vai a farti un bagno. Mi rovini l’abbronzatura con il tuo pessimismo.” Dichiara scherzosamente, scacciandolo.

Stiles borbotta piccole imprecazioni mentre raggiunge il resto del gruppo. 

Il mare è una tavola piatta e si infrange sulla riva in piccole onde spumose. Non fa in tempo a testare la temperatura dell’acqua con i piedi, che Malia e Scott gli dichiarano guerra, schizzandolo furiosamente con acute risate.

“Fanculo!” Sbraita rabbrividendo, correndo a nascondersi dietro il corpo massiccio di Derek per usarlo come scudo. “Sourwolf, aiutami!” 

Derek in tutta risposta lo afferra per i fianchi e lo butta in acqua.

Stiles riemerge sputacchiando acqua salata, agitando selvaggiamente le braccia per tenersi a galla. “Ti odio così tanto.” Ringhia verso il lupo mannaro. Derek non sembra impressionato dalle sue parole, sfoggiando un ghigno divertito sulle labbra. “Questa è una dichiarazione di guerra, Derek Hale.” Sentenzia il ragazzo, battendo forsennatamente le gambe per creare un vero e proprio tsunami contro di lui. 

Derek accetta la sfida con un ringhio giocoso e si immerge completamente in acqua per combattere.

Malia e Scott li osservano darsi battaglia, seduti sul bagnasciuga, finché alcuni bagnanti non si lamentano della loro irruenza e i due ragazzi sono costretti a fermarsi e chiedere scusa per il disturbo creato. 

“Ti va di fare una nuotata?” Propone Derek dopo, sorprendendo Stiles.

“Certo.” Acconsente, seguendo il lupo verso il largo.

Derek non è un nuotatore eccezionale, non c’è alcuna tecnica aggraziata dietro i suoi movimenti. Si limita a spostarsi nell’acqua con forti sbracciate, battendo a ritmo le gambe muscolose. Stiles al contrario, sembra perdere la sua usuale goffaggine, muovendo fluidamente gli arti in sequenze ritmiche. Derek è comunque più veloce di Stiles grazie alla sua forza sovrumana, così ben presto il ragazzo è costretto a chiedergli senza fiato di rallentare per non restare troppo indietro.

“Da quaggiù le persone sembrano piccole formiche sulla sabbia.” Commenta sovrappensiero Stiles quando riprende fiato, guardando la spiaggia lontana. 

Derek sbuffa una risata di fianco a lui.
Stiles si volta. Avrebbe voluto avere una macchina fotografica a portata di mano in questo momento.

Le labbra di Derek sono distese in un sorriso rilassato, ciocche di capelli umide e nere gli ricadono sulla fronte e piccole goccioline brillano sotto i raggi caldi del sole mentre scivolano dolcemente lungo la sua pelle, alcune restando intrappolate nella corta barba scura. Gli occhi multicolore del lupo lo stanno fissando, lanciandogli uno sguardo che non riesce a decifrare. 

“Cosa, ho qualcosa sulla faccia?” Chiede curiosamente Stiles. 

“Il naso.” Risponde l’altro, facendo una sciocca battuta. 

Stiles ride, schizzandolo con una mano. 

Restano in silenzio per lunghi minuti, sguazzando placidamente nell’acqua azzurra. Derek apre la braccia stando a galla sul dorso, crogiolandosi al sole come una lucertola su una roccia. 

“Vuoi tornare indietro?” Domanda Stiles poco più tardi, facendo un cenno col capo verso la riva. Si sta stancando di scalciare per tenersi a galla e inizia ad avere fame.

Derek scuote la testa. “Voglio stare qui un altro po’.” Brontola ad occhi chiusi.

“Ok.” Risponde Stiles, iniziando ad allontanarsi, ma Derek apre gli occhi e si sposta per afferrargli un polso, fermandolo. 

“Resta.” Chiede in un sussurro. 

Stiles alza talmente tanto le sopracciglia dallo stupore che queste minacciano quasi di volare via dalla sua fronte. “Eh?” 

“Resta.” Ripete con più sicurezza Derek questa volta, avvicinandosi. 

Stiles è quasi sicuro di star avendo un’allucinazione quando sente le labbra del lupo mannaro premere dolcemente contro le proprie. Probabilmente si è preso un’insolazione, decide. Non è possibile che Derek Hale lo stia baciando mentre stanno nuotando completamente nudi. L'incredulità lo porta a non reagire come dovrebbe e Derek si scansa da lui, osservandolo colpevolmente. “Scusa. Ho solo pensato…” Tentenna con un sospiro, arretrando.

Stiles sbatte le palpebre, cercando di dare un senso alle sue parole e alla situazione in cui si trova, ma non è facile quando la vocina nel suo cervello continua a urlare ‘Derek Hale mi ha appena baciato!’.

“Frena, ragazzo grande.” Stiles ritorna finalmente in sé e lo blocca, trattenendolo con le mani sui bicipiti. “Finisci quella frase.” Incita con tono fermo ma calmo. 

“Ho solo pensato che anche tu lo volessi.” Sputa fuori Derek, sembrando distrutto. Il suo viso è contratto in un’espressione sofferente, come se la semplice vicinanza al giovane dopo averlo baciato e non essere stato ricambiato gli provocasse dolore.

E Stiles non può farci nulla se inizia a ridere istericamente, aggrappandosi al corpo dell’altro per non affogare. “Dannazione, Derek. Dovrei essere io quello insicuro qui intorno.” 

Il corpo del lupo mannaro è teso sotto le sue mani. “Di che stai parlando?” Sbuffa frustrato, confuso dalla sua affermazione.

Stiles sospira dopo l’ennesima risata, lasciando che siano le azioni a spiegare quello che intende. Gli afferra il viso con le mani e sbatte nuovamente le loro bocche insieme, ingoiando il gemito sorpreso di Derek. Il bacio è sciatto e veloce, un intreccio di lingue impacciate e denti che li lascia accaldati e senza fiato entrambi. 

“Ho sempre pensato che fossi tu quello che non lo avrebbe voluto.” Ammette dolcemente Stiles, accarezzandogli una guancia barbuta. 

“Sei un idiota.” Lo apostrofa Derek con affetto.

“Ehi! Se io sono un idiota per averlo pensato, allora lo sei anche tu.” Brontola il ragazzo. 

“Allora siamo una coppia di idioti.” Concede il lupo, stringendogli le braccia intorno alla vita.

Stiles sorride, baciandogli la punta del naso. “Decisamente.” 

Derek storce il naso, mordendogli giocosamente la guancia. 

“Adesso possiamo tornare a riva? Ho davvero fame.” Supplica Stiles con grandi occhi da cerbiatto.

“Dammi un minuto.” Chiede con uno sbuffo divertito Derek, accarezzandogli un fianco. 

Stiles lo osserva alzando un sopracciglio interrogativo. “Non voglio uscire dall’acqua sfoggiando un’erezione.” Spiega il lupo mannaro, borbottando, nascondendo il viso arrossato contro il collo del giovane.

Stiles avvampa ridendo, tenendolo stretto.

Quando infine escono dall’acqua e tornano all’ombrellone mano nella mano, Lydia lancia alla coppia un enorme sorriso di trionfo. 

A fine viaggio l’agenzia di viaggi chiede loro di compilare una recensione sulla vacanza e sotto la voce ‘nuove esperienze’ sia Derek che Stiles lasciano cinque stelle. 





Note dell'autrice: Se state cercando una grande trama... bhe questa storia non la contiene. Ma sicuramente contiene momenti carini tra due idioti di nostra conoscenza. Come forse si sarà capito, mi piace incastrare i personaggi nelle situazioni più impensabili per fargli dichiarare i propri sentimenti... e quale occasione migliore di un viaggio organizzato da Lydia Martin? :3 
   
 
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