Serie TV > Modern Family
Ricorda la storia  |      
Autore: Ginny23456    21/04/2021    0 recensioni
Come fu il primo incontro tra Cameron e il clan Pritchett-Dunphy?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Cameron Tucker, Mitchell Pritchett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cameron Tucker era nervoso. Non che fosse strano, lui si agitava per ogni piccola cosa. Però quello che lo aspettava non era una piccola cosa, come far nascere un maiale nel Missouri. No, Cameron avrebbe conosciuto la famiglia del suo nuovo ragazzo da lì a mezz'ora.
Mitchell Pritchett era l'uomo dei suoi sogni. Era gentile, intelligente ed era attraente. Eccome se lo era.
Cameron fino a quel momento aveva sempre frequentato uomini simili a lui. Corporatura robusta, senso dello stile innato e evidenti doti artistiche.
Mitchell non si avvicinava assolutamente a quel modello. Era magro e leggermente più basso di lui, amava indossare abiti sobri ed era un avvocato, la cosa più lontana possibile da un artista.
I due, in quei mesi, avevano imparato a conoscersi. Cameron sapeva dell'amore di Mitchell verso Lady Gaga e Barbra Streisand, della sua leggera germofobia e del suo odio verso qualunque sport non fosse il pattinaggio artistico.
L'unica cosa di cui Cameron sapeva ben poco era proprio la famiglia Pritchett, tanto che nei primi mesi si era convinto che non esistesse.
Al contrario i genitori e la sorella di Cameron avevano lasciato il Missouri per un weekend insieme ai due, dopo i loro primi tre mesi di relazione.
Aveva sì visto la foto di famiglia che Mitchell teneva incorniciata sul comodino, ma il rosso non amava parlare di loro.
Quindi quando quella mattina, il giorno del proprio compleanno, Mitchell lo aveva invitato ad un pranzo di famiglia, Cameron era rimasto senza parole.

-Cam, sei pronto? Dobbiamo essere in macchina tra dieci minuti- disse Mitchell facendo il suo ingresso nella loro stanza.

I due si erano trasferiti da poche settimane in un piccolo appartamento in città. C'erano soltanto una stanza, un bagno e una cucina-soggiorno, ma a loro non importava granché, quello era il massimo che si potevano permettere in quel momento.

-Piacerò ai tuoi?- chiese Cam al riflesso dell'altro nello specchio.

Cameron aveva da sempre alcuni problemi di autostima, ma aumentavano quando di mezzo c'era Mitchell. Aveva sempre paura di non meritarsi il rosso, così bello e perfetto.

-Sei bellissimo e se non ti apprezzeranno ci perdono loro- rispose il rosso posando le sue labbra su quelle del campagnolo.

Venti minuti dopo si trovarono davanti a casa Dunphy, la casa della sorella di Mitchell. Era un villino semplice, di quelli totalmente in stile americano, con il vialetto a destra, nel quale erano parcheggiate una macchina a sette posti e la loro, o meglio quella di Mitch.
Il rosso suonò al campanello ed entrò ancora prima che qualcuno andasse ad aprire. Cameron lo seguì titubante verso la cucina.

-Zio mitch!-

Una bambina di circa undici anni, probabilmente la maggiore dei nipoti, corse ad accogliere lo zio. La piccola indossava un vestito celeste e i capelli erano raccolti in due trecce alla francese.

-La mia principessa!- disse Mitchell abbracciandola.

Mentre zio e nipote si salutavano, Cam diede uno sguardo alla stanza.
Vi erano due bionde ai fornelli, un uomo di mezz'età seduto sul divano, un altro più giovane giocava con un bambino di circa cinque anni e una bambina leggeva seduta alla poltrona.
Ci misero qualche secondo gli altri a notare l'ingresso dei due uomini e tutti, eccetto l'uomo più grande, corsero a fare gli auguri al festeggiato.

-Grazie a tutti... Lui è Cam- disse il rosso indicando l'altro.

-Cam, vediamo se riusciamo a fare le presentazioni... Luke è quello piccolo, Alex è la lettrice precoce, Claire è mia sorella, Dede è mia madre, Phil è mio cognato, Haley è la peste e Jay è mio padre che neanche mi ha salutato-

Jay grugnì come contrariato, ma non staccò gli occhi dalla partita in TV.

-Bambini, salutate Cameron e andate a giocare in giardino, vi chiamiamo quando è pronto- disse Phil ai figli, immaginando che i due Pritchett avrebbero iniziato a discutere come al solito.

I tre obbedirono al padre e salutarono il nuovo arrivato, poi Luke corse in giardino, seguito dalle due sorelle maggiori.

-E Cam è...?- chiese Claire nonostante sapesse già la risposta.

I due fratelli non avevano un rapporto molto saldo come quello tra Cameron e sua sorella Pameron, ma non avevano quasi mai segreti.

-Il mio coinquilino, nonché ragazzo- rispose il rosso.

-In che senso?- chiese Jay alzandosi dal divano.

-Quanti altri sensi può avere?-

-Cose gay, capisco... L'importante è che non vi baciate davanti a me-

Ad uno dei loro primi appuntamenti, Mitchell gli aveva raccontato del suo difficile coming out con il padre. Perciò Cameron non fu sorpreso da quella risposta.

-Ricevuto pa', non attaccherò in alcun modo la tua eterosessualità- disse sbuffando Mitchell.

-Per una volta, potete evitare di litigare? Una!- chiese esasperata Claire.

-Io la smetterò quando lui smetterà di fare lo stronzo-

-E io quando... Aspetta guardate un po', non ho fatto nulla!- disse Jay versandosi in un bicchiere dello scotch.

Cameron si chiese, primo da dove fosse uscita la bottiglia, secondo perché stesse bevendo dello scotch a mezzogiorno.

-Mitch ha ragione! Jay, caro, sicuramente tuo figlio non avrebbe mai baciato il suo ragazzo davanti a te. E non perché sia sbagliato, ma perché avete lo stesso carattere. Quindi, il fatto che la prima cosa che tu gli abbia detto sia stata quella è stato scortese- disse Dede, prendendo le parti del figlio.

-Io sono il capofamiglia. Io ho ragione- disse Jay, non sapendo più cosa dire.

-Ora basta, che state mettendo a disagio Cameron- disse Claire.

Infatti, Cam era rimasto immobile e in silenzio, cosa che non accadeva mai, neanche durante le messe di paese.

-Non troppo. Quando vivevo nel Missouri, capitava spesso che mia madre e mia sorella litigassero, solo che non discutevano, ma facevano combattere i maiali-

Tutti i Pritchett-Dunphy lo guardarono come se avesse parlato in una lingua straniera.

-Cameron è cresciuto in una fattoria... - spiegò il rosso.

-Mitchell odia le fattorie- disse Claire.

-Non odio le fattorie... Odio il fango, i maiali, la paglia, la lana, le zanzare, le mosche... -

-Insomma odi le fattorie- disse Jay.

-Papà, un giorno mi comprerai una fattoria? Essendo fuori dalla città ci sono più costellazioni da vedere- disse Alex entrando in casa.

Dietro di lei entrò Luke. Aveva le scarpe sporche di fango e in mano aveva una lucertola.

-Cosa ci fai con quella cosa in mano?- chiese la madre con un tono di falsa pazienza.

-È il mio regalo di benvenuto per... Posso chiamarti zio Cam?- chiese Luke allungando l'animale all'uomo.

Cameron annuì e prese la lucertola in mano.

-Abbiamo un altro zio?- chiese Haley fiondandosi in cucina.

-In realtà bambini, gli zii acquisiti si hanno solo dopo il matrimonio di uno zio o una zia- spiegò Jay ai figli.

-Ma se tu ci facevi chiamare i tuoi amici del Circolo zii!- esclamò Clare.

Cameron si chiese di che Circolo parlasse, ma non lo domandò ad alta voce.

-Allora è nostro zio o no?- chiese Haley confusa.

Cameron si girò verso il compagno. Mitchell stava battendo nervosamente il piede a terra, come ogni volta che era in una situazione di disagio. Il rosso notò lo sguardo su di sé e gli sorrise imbarazzato.

-Sì, se volete sarò Zio Cam-

Haley e Luke gioirono contenti.

Alex lo abbracciò, non prima però di aver posato il libro sul tavolo.

Il libro era Il giardino segreto in un'edizione seria e senza figure, che Cam trovò quasi inappropriata per una bambina di nove anni.

-Ma quindi zio Cam e zio Mitch si vogliono bene come mamma e papà?- chiese Luke.

-Non ancora, ma col tempo lo faranno. L'amore cresce con il tempo piccola mia peste- disse Phil prendendolo in braccio.

Forse quell'uomo conosciuto da poco aveva ragione. Forse lui e il rosso sarebbero davvero stati una di quelle coppie che dura negli anni.
E chissà, forse un giorno ne avrebbero avuta una loro, ma a Cameron, in quel momento, gli bastava quella dolce e stramba famiglia.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Modern Family / Vai alla pagina dell'autore: Ginny23456