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Autore: runami_ lu99    25/04/2021    4 recensioni
Questa è una raccolta di special collegata con la storia "Phoenix's Ashes".
I maghi della gilda visti nei loro momenti di vita quotidiana, mentre si prendono dei momenti di pausa tra un combattimento e l'altro contro il regno.
Attenzione: non sono presenti personaggi dell'opera di "Fairy Tail"
Attenzione pt2: i capitoli NON sono collegati tra di loro
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SPECIALE ANNO DI PUBBLICAZIONE: CACCIA AL TESORO





Era una tranquilla giornata di sole a Magnolia, la gilda Phoenix's Ashes era come al solito sempre piena di vita, i maghi, insieme agli abitanti della città, stavano pranzando nel salone principale: risate e grida si espandevano nella grande stanza creando un frastuono impressionante.
-... Ed è a quel punto che è saltato fuori gridando: "Almeno avresti dovuto centrare il buco giusto!"- Casper stava raccontando diverse barzellette sporche agli abitanti, i quali si strozzavano con il cibo a causa delle troppe risate.
-Sei uno spasso!- gridò uno di loro piegandosi in due dal ridere.
-Ma come ti vengono fuori?- chiese un altro.
-Lo so per esperienza- rispose il Devil Slayer con finto tono traumatizzato e di nuovo i cittadini scoppiarono a ridere. Poco più lontano Milah, Alexis e Velvet stavano parlando del più e del meno commentando le uscite di Casper.
-Certo che ci si mette d'impegno a sparare quelle cagate- commentò la maga dei fulmini accennando un sorriso divertito.
-Dite che le pensa in anticipo o le dice così sul momento?- chiese Milah gustandosi una granita fredda.
-Secondo me improvvisa- rispose Alexis ridendo. Al tavolo arrivarono anche Priscilla, Demetra e Mya che si sedettero insieme alle compagne.
-Cosa sta raccontando Casper di così divertente?- chiese Demetra incuriosita.
-Me lo stavo chiedendo anche io, ci manca poco che gli abitanti muoiano soffocati- intervenne Mya. Milah rise di gusto, poi si voltò verso Priscilla spalmata sul tavolo.
-Che hai Priscilla?- chiese la Dragon Slayer, la ragazza sollevò lo sguardo stanco, poi alzò un dito indicando due figure poco distanti: Nicolash e Alèk.
-Quei due imbecilli, è tutta mattina che litigano per qualcosa che non ho capito, mi sono stancata di starli a sentire- spiegò, le ragazze si voltarono vedendo i due compagni farsi frontino con aria di sfida.
-Sei solo un nanetto, potrei schiacciarti in qualunque momento!- esclamò Alèk.
-Guarda che nella botte piccola sta il vino buono, la qualità è sempre meglio della quantità, armadio che non sei altro- ribatté Nicolash.
-Riuscirei a batterti in qualunque cosa, ma intendo proprio qualunque cosa!- disse il fratello dei Black.
-Ah sì? Allora perché non ci sfidiamo!?- sbraitò l'altro. Tyson che aveva sentito quelle parole sobbalzò e un ghigno divertito gli spuntò sul viso, si diresse verso di loro.
-Questa della sfida è un'ottima idea!- intervenne, tutti lo guardarono chiedendosi cosa avesse in mente.
-Organizziamo un gioco, chi arriva primo si merita il titolo di migliore- propose, Mya scattò in piedi euforica.
-Una caccia al tesoro a coppie!- esclamò.
-In cui se si incontrano gli avversari, si può intraprendere uno scontro per ostacolare gli altri- continuò, a quelle parole Noite si avvicinò tranquillo.
-Per ma va bene- disse accennando un sorriso, Mya lo guardò felice.
-Così uniamo intelligenza, astuzia, velocità, gioco di squadra e forza, in questo modo vedremo chi sarà il migliore- concluse. I compagni si guardarono sorridendo.
-Ci sto!- gridarono in coro.
-Fantastico! Io sarò l'arbitro!- esclamò Mya.
Un'ora dopo le coppie erano state formate: Tyson e Demetra, Casper e Noite, Alèk e Priscilla, Milah e Alexis e infine Nicolash e Velvet. Intanto Mya era andata nel bosco a disporre tutti gli indizi necessari ed era già di ritorno. I compagni si divisero in diversi punti del bosco.
-Siete pronti!?- gridò Mya da un altoparlante, dopo qualche secondo di silenzio si sentì il suono di una tromba.
-Che la caccia al tesoro cominci!- esclamò la ragazza dando il via ai giochi, in seguito tutti i maghi aprirono il primo biglietto leggendo il primo indizio: era una mappa di Magnolia sopra la quale era segnata una croce rossa al centro del bosco.


Alexis e Milah:

-Dobbiamo essere anche capaci di orientarci in questo posto- disse la Dragon Slayer correndo tra gli alberi affiancata dalla compagna.
-Esatto, in più io con la mia magia e tu con i tuoi sensi di drago riusciremo a capire chi si sta avvicinando, fare coppia con te è stata un'idea geniale!- esclamò Alex sorridendo: aveva i capelli e gli occhi virati al grigio il che stava a significare che stava usando l'elemento dell'aria per individuare che non ci fosse nessuno attorno a loro.
-Il punto dovrebbe essere poco più avanti- disse Milah, infatti dopo qualche minuto raggiunsero il centro del bosco: una radura che circondava un sasso rotondo e piatto nel cui mezzo vi erano i biglietti dell'indizio successivo, si nascosero tra i cespugli controllando che non ci fosse nessuno.
-Via libera- sussurrò Alexis, Milah scattò in mezzo allo spiazzo afferrando il biglietto della sua squadra e poi ritornò indietro, ma non senza prima aver avvolto il masso con una sfera di ghiaccio.
-In questo modo sarà più difficile per loro andare avanti, soprattutto se non sanno l'indizio successivo- disse alla compagna ammiccando.
-Sei un genio- sussurrò lei entusiasta, fecero per aprire il biglietto, ma poi Alex sobbalzò: l'aria le stava dicendo che qualcuno si stava avvicinando.
-Allontaniamoci, lo apriremo più avanti, rimanere qui è pericoloso, se dovessimo per caso incappare in qualcuno dovremmo perdere del tempo in uno scontro- disse, la Dragon Slayer annuì, poi veloci e svelte sparirono nel bosco con il secondo indizio in loro possesso.


Noite e Casper:

-Guarda siamo arrivati!- esclamò Casper contento di aver raggiunto il luogo del secondo indizio.
-Ah, siamo in ritardo! Quella sfera è sicuramente opera di Milah- continuò notando la palla ghiacciata. Noite si avvicinò bussando sulla superficie.
-Sarà difficile contrastare il ghiaccio di un drago...- ammise, poi però accennò un sorriso e guardò il suo compagno di squadra.
-... Per una persona normale, ma io sono un God Slayer, tu un Devil Slayer, dovremmo riuscire a disintegrarla no?- continuò, a quelle parole Casper sorrise e si portò il guanto davanti all'occhio bendato.
-Non aggiungere altro!- esclamò creando davanti a sé un ago gigantesco. Noite invece avvicinò le mani e fece apparire una palla di luce oscura che diventò sempre più grande. Insieme scagliarono i due attacchi in direzione della sfera creata da Milah. Ci fu un gran frastuono e una nube densa di polvere si sollevò tutt'attorno a loro, una volta che riuscirono di nuovo a vedere, si stupirono di trovare ancora intatta la sfera di ghiaccio.
-Oh ma come? Mi ci ero messo d'impegno!- si lamentò Casper, Noite si avvicinò e toccò la palla ghiacciata, subito dopo questa andò in frantumi rivelando il masso e il secondo indizio.
-Già due squadre sono passate prima di noi, dobbiamo muoverci!- esclamò Casper contando i biglietti rimanenti. Noite afferrò il foglietto leggendone il contenuto: "Abbiamo finito le scorte, cacciate un animale nel bosco (se vi presenterete senza alla fine del gioco sarete squalificati) e poi andate verso la scogliera lì, molto in basso, vi attende il terzo indizio!".
-Questo più che un indizio, sembra un incarico- commentò Noite, poi guardò una piccola postilla tra parentesi scritta più in basso: "Lo so, nella caccia al tesoro gli indovinelli sono in rima, ma se volete mangiare sta sera ho bisogno di materia prima! ... Oh eccola la rima!". Un sorriso spontaneo spuntò sul viso di Noite.
-Quella ragazza è pazza- commentò, poi si voltò verso Casper facendogli un cenno con la testa.
-Andiamo- disse.


Alèk e Priscilla:

-Sei un'idiota! Te lo avevo detto di lasciar fare a me e invece guarda ci siamo persi!- gridò Priscilla colpendo ripetutamente il ragazzo sulla testa.
-Sono capace di leggere una mappa!...- rispose lui guardando il pezzo di carta che aveva in mano.
-... Solo che è scritta in piccolo, non si capisce- sussurrò cercando una scusa.
-Dammi qua!- esclamò lei afferrando la mappa.
-No, lascia, ce la faccio!- gridò lui di rimando stringendo la presa.
-Guarda che così la rompi!- lei tirò.
-Allora mollala tu!- lui tirò. Dopo pochi secondi si sentì il suono di uno strappo e la mappa andò in mille pezzi. Priscilla presa da una furia incontrollabile sradicò un albero dal terreno e glielo lanciò contro.
-Mi spieghi ora come facciamo senza mappa!?- sbraitò lei furiosa, sospirò esausta, poi grazie ai suoi poteri di levitazione sradicò un pezzo di terra e lo utilizzò per sorvolare la zona, finché una nuvola di polvere non attirò la sua attenzione. Con nonchalance calò di quota, prese Alèk per il colletto della maglia e lo caricò su dirigendosi verso quel fumo. Dopo pochi minuti arrivarono a destinazione. Gli occhi le si illuminarono quando  vide il secondo indizio lì in bella vista in mezzo alla radura.
-Finalmente!- esclamò soddisfatta allungando una mano per prenderlo, nello stesso momento però un'altra mano entrò nel suo campo visivo, sollevò lo sguardo diffidente ritrovandosi davanti Velvet.
-Abbiamo una fighetta qua- disse sarcasticamente la maga del fulmine.
-Senti un pò rompipalle non ho tempo da perdere- rispose lei, di scatto tentò di afferrare il biglietto, ma una piccola scossa elettrica le colpì la mano e lei la ritrasse per il dolore. Velvet la anticipò e corse verso Nicolash sventolando l'indizio. Nel frattempo Alèk si risvegliò e vedendo Neviski non poté fare a meno di corrergli in contro e affondargli un pugno in mezzo al viso. Priscilla accanto a lui invece afferrò il biglietto e sradicò un pezzo di terra sotto i piedi di Velvet scaraventandola contro un albero.
-Brutto gnomo da giardino sono arrivato prima io!- esclamò Alèk azzuffandosi con Nicolash.
-Mi dispiace, ma mi sa che non vi siete accorti che siamo noi ad essere arrivati per primi- ribatté l'altro.
-Alèk smetti di fare l'idiota e andiamo, il biglietto l'ho già preso- disse Priscilla.
-E poi ne erano rimasti solo due, questo vuol dire che noi quattro siamo gli ultimi!- continuò, a quelle parole Alèk si risvegliò e lasciò andare Nicolash, decidendo che era molto più importante vincere la gara, ma Velvet lanciò un fulmine dritto in mezzo ai loro piedi creando un polverone e impedendo agli avversari di vedere.
-Sbagliato, voi due siete gli ultimi- ribatté allontanandosi con Nicolash. Priscilla e Alèk tossirono e avanzarono a tentoni a causa della vista offuscata, la ragazza imprecò un paio di volte prima di decidersi a leggere l'indizio.
-Andiamo verso la scogliera, se incontriamo qualche animale prendiamolo- ordinò lei, lui la guardò con aria esasperata.
-Ma dove diavolo è la scogliera!?-


Casper e Noite

Noite e Casper si stavano dirigendo verso la scogliera a strapiombo, il primo si portava sulle spalle un uccello grosso quanto lui.
-È ingombrante questo coso, amico non hai qualcosa in cui metterlo?- chiese apatico, Casper immediatamente estrasse dal suo zaino un altro zaino ma di dimensioni più grandi.
-Tieni mettilo qui- disse, il ragazzo lo guardò con uno sguardo misto tra il divertito e lo stranito, poi infilò il volatile nello zaino e se lo caricò in spalla. Poco dopo raggiunsero la scogliera ma ad attenderli c'era Milah.
-Non passerete di qui- affermò la ragazza con un sorrisetto.
-Ci sta sbarrando la strada, sicuramente è perché c'è Alex che si sta calando dalla scogliera- disse Noite intravedendo dietro l'avversaria una radice spuntata dal terreno che la maga degli elementi stava usando come corda. Casper creò un ago piatto su cui salì e cominciò a levitare dirigendosi anch'esso verso lo strapiombo.
-Oh no scordatelo!- esclamò Milah intercettandolo con un soffio ghiacciato, il Devil Slayer perse l'equilibrio per qualche secondo. La ragazza si voltò udendo un movimento alle sue spalle, un muro gelido si formò tra l'attacco di Noite e lei, poi scomparì e Milah intraprese una battaglia corpo a corpo utilizzando i suoi artigli di ghiaccio: era difficile combattere contro Noite e al tempo stesso impedire a Casper di avanzare. Dopo diversi tentativi falliti il Devil Slayer riuscì a dirigersi verso la parte bassa della scogliera, ma proprio lì, appesa ad una radice vi era Alexis che stava risalendo. Il ragazzo andò più in basso notando una caverna nascosta nella quale vi era il terzo ed ultimo indizio, lo afferrò e risalì, ma si fermò giusto al livello di Alexis che lo guardò minacciosa.
-Non osare- gli disse, lui in risposta gli fece un sorrisetto malizioso e con un ago spuntato dal palmo recise la radice a cui lei era attaccata facendola precipitare, ma per fortuna aveva sempre i riflessi pronti e si aggrappò per un pelo all'ago di Casper che non accorgendosi del "clandestino" a bordo, risalì in fretta. Una volta raggiunta la terra ferma Alexis diede uno strattone, prima di mollare la presa, all'ago di Casper e con i suoi poteri creò un piccolo tornado in cui lui rimase intrappolato.
-Milah andiamo! Ce l'ho!- gridò la sorella dei Black, la compagna diede un colpo di palmo allo stomaco di Noite potenziandolo con la sua magia e lo spedì lontano, poi afferrò la sua giacca nella quale aveva rinchiuso una decina di pesci e se la legò attorno alle spalle. Il God Slayer sorrise guardando la ragazza allontanarsi. Casper intanto era a terra confuso, tutto quel movimento gli aveva fatto girare la testa, si alzò in fretta e si diresse verso Noite.
-Ho l'indizio!- esclamò aprendo il biglietto.


Nicolash e Velvet:

-Dici che va bene anche se è un pò abbrustolito?- chiese Nicolash alla compagna che si portava appresso un cinghiale folgorato, le camminava dietro ammaliato dal suo fondoschiena.
-Senti, se lo fa andare bene e poi è già cotto che cosa vuole di più?- ribatté secca avanzando velocemente.
-Fortunatamente non ha precisato sulle condizioni in cui dovevano trovarsi- disse lui ridendo.
-A proposito dovremmo essere quasi arrivati a alla scogliera- disse Velvet guardando in avanti, dopo poco uscirono dal bosco ritrovandosi proprio nel luogo giusto. Alzarono lo sguardo notando Milah e Alexis correre via e Noite e Casper che leggevano l'indizio successivo.
-Corri!- gridò Velvet a Nicolash e in seguito raggiunsero lo strapiombo.
-Come diavolo scendiamo adesso?- chiese il ragazzo, poi guardò in basso notando qualcosa di strano.
-Velvet guarda, quelle non sono mica...- indicò la parete della scogliera.
-Frecce, hanno il pennacchio giallo, vuol dire che anche Demetra e Ty sono già passati- disse, le frecce di Ashdown erano conficcate nella roccia creando una specie di passaggio, accennò un sorriso.
-Ci hanno praticamente fatto strada, vado io- disse Velvet lasciando il cinghiale a terra e cautamente si lanciò su di una freccia e poi su di un'altra usandole come scalini per scendere, una volta raggiunta l'ultima si accorse che non portavano assolutamente a niente e notò la grotta con gli indizi una decina di metri più avanti. Imprecò silenziosamente: si era fatta ingannare, era ovvio che non avrebbero lasciato lì le frecce in bella vista, lo avevano fatto per far credere agli altri che la strada fosse quella giusta in modo da fargli perdere tempo e lei ci era cascata in pieno.
-Che succede Vel?- chiese Nicolash dall'alto.
-È un vicolo cieco, la grotta è più avanti... E non chiamarmi Vel se tieni ai tuoi gioielli di famiglia!- gli gridò, guardò in basso notando una piccola spiaggia a qualche metro di distanza e un'idea le balenò in testa.
-Cosa hai intenzione di fare ora?- chiese il ragazzo dall'alto, lei sorrise sicura di se stessa.
-Sta a vedere- gli disse semplicemente, portò le mani verso il basso e cominciò a scagliare verso la sabbia una tempesta di fulmini, questa venendo colpita si sollevò impedendo la vista, dopo qualche secondo la ragazza sorrise soddisfatta del suo operato, riuscì a raggiungere la grotta, prese il terzo indizio e tornò sui suoi passi salendo di quota. Nicolash la vide arrivare e la guardò stupito.
-Come hai fatto?- chiese non capendo, lei indicò verso il basso.
-Quando un fulmine colpisce la sabbia crea delle strutture in simil vetro che si sviluppano verso l'alto, le ho utilizzate come piedistalli per raggiungere il terzo indizio- rispose afferrando il cinghiale per poi cominciare a correre, si voltò indietro attratta da un rumore e vide uscire in fretta e furia Priscilla e Alèk dal bosco, il secondo portava sulle spalle un cervo più grosso di lui. Questi non appena li notarono accelerarono il passo e Priscilla utilizzò la sua levitazione per scendere verso la grotta, però non appena si sollevò da terra, Velvet colpì il piedistallo ai suoi piedi con un fulmine frantumandolo, la ragazza dai capelli celesti cadde nel vuoto, ma Alèk la prese in tempo prima che si schiantasse a terra.
-Non mi merito un bacio per questo salvataggio principessa?- chiese ammiccando.
-No, mettimi giù, siamo gli ultimi non vedi!?- gridò lei, poi in fretta utilizzò nuovamente un piedistallo per raggiungere il terzo indizio, lo prese e quando tornò da Alèk lo lesse ad alta voce.
-È una lista di cose da trovare: un fiore viola, un sasso a forma di cuore, un sacchetto di sabbia e...- lesse l'ultimo oggetto con tono stranito.
-... Una tazza? Dove la troviamo una tazza in mezzo al bosco?- disse guardandosi attorno.
-Non lo so però prima cerchiamo le altre cose, andiamo- rispose Alèk.


Casper e Noite stavano cercando tutti gli oggetti che Mya gli aveva chiesto, per tutto il bosco.
-E con questo abbiamo quasi tutto, ora dobbiamo trovare una tazza- disse Noite infilando nel suo zaino un sasso a forma di cuore.
-Da dove cominciamo?- chiese tranquillo, Casper sorrise.
-Nessun problema, ci penso io- disse, aprì il suo zaino tirando fuori proprio l'oggetto in questione.
-Possiamo tornare alla gilda, in fretta!- gridò, Noite lo guardò divertito: ma cosa ci faceva una tazza nel suo zaino? Non si fece altre domande, si limitò ad annuire e poi entrambi cominciarono a correre verso la gilda. Dopo pochi minuti però un raggio di ghiaccio gli sbarrò la strada.
-Fermi dove siete voi! Dateci la tazza- disse Milah che li aveva sentiti con il suo udito di drago, dietro di lei arrivò anche Alexis.
-Ancora voi due? Non potete rubarcela- si lamentò Casper.
-Non ci sono regole che vietano di rubare oggetti agli altri giocatori o sbaglio?- chiese Alex maliziosamente, Noite scattò in avanti spingendo Casper alle sue spalle.
-Corri- gli ordinò, poi repentinamente inspirò lanciando un raggio di luce oscura dalla bocca, Milah inspirò a sua volta contrastando l'attacco con la medesima tecnica, Alex usando le sue radici fece lo sgambetto a Casper che cadde a faccia a terra, poi la tazza venne portata via dalle sue mani finendo in quelle di Alexis.
-Grazie!- gli gridò cominciando a correre.
-Ah! Sono tutto pieno di polvere! Alex questa me la paghi!- imprecò il Devil Slayer agitando un pugno in aria. Lei si voltò facendogli un occhiolino, quando improvvisamente sentì qualcuno entrare nel suo raggio d'azione, si guardò attorno non vedendo nessuno, ma una voce dall'alto la richiamò.
-Dove pensi di andare sorellina?- chiese Alèk piombando dal cielo, sul terreno e frantumandolo al suo atterraggio.
-Non costringermi a farti del male... fratellone- ribatté lei indietreggiando e tenendo ben salda la tazza al corpo, lui le si avvicinò sovrastandola con la sua stazza e un ghigno gli spuntò in viso.
-Dammi quell'affare- disse porgendo una mano in avanti.
-Scordatelo- rispose lei, una radice spuntò dal terreno colpendo Alèk in pieno petto, il ragazzo indietreggiò strisciando a terra, ma grazie alla sua forza fisica riuscì a bloccare l'attacco, lo respinse e portò le mani al suolo facendolo diventare liquido proprio sotto i piedi di sua sorella, la quale ci cadde dentro mollando la presa sulla tazza.
-Presa!- esclamò Priscilla arrivando su una piattaforma volante e afferrando l'oggetto, poi fece cenno ad Alèk di salire.
-Svelto andiamocene!- esclamò, lui saltò a bordo.
-L'ho sempre detto che sei fantastica- disse sorridendo.
-Io l'ho sempre saputo- ribatté lei.
-Freccia dell'anima!- da lontano una luce azzurra venne scagliata sulla piattaforma che si frantumò in mille pezzi evitando di far decollare i due compagni.
-Una mezza fighetta in fuga eh? Non credo proprio- disse Velvet spuntando dal polverone che si era creato, una saetta colpì la mano di Priscilla che lasciò andare la tazza, ma Rockbell la prese al volo.
-Grazie per l'omaggio- disse sarcasticamente, si voltò giusto in tempo per vedere Milah darle una gomitata alle mani facendo rimbalzare l'oggetto che poi prese al volo.
-Alex!- gridò lanciandoglielo, la sorella dei Black stava per afferrarlo quando Noite lo intercettò prendendolo al volo.
-Casper a te- disse passandoglielo di mano, Nicolash che era nelle vicinanze fece apparire una spada con la sua magia e tentò di colpire il Devil Slayer che però schivò ad ogni colpo, d'un tratto, da dietro, sentì la presenza di qualcuno e si abbassò di scatto, sopra la sua testa un pugno di Alèk colpì in pieno Nicolash spedendolo lontano. Il fratello dei Black guardò in basso e diede una gomitata dritta sulla testa di Casper che mollò la presa sulla tazza.
-Bastardo!- esclamò Neviski rialzandosi e pulendosi da un rivolo di sangue che gli colava dalla bocca, scattò nella sua direzione brandendo la sua spada magica, ma invece che con quella, lo colpì al viso con il suo bastone e afferrò l'oggetto lanciandolo in seguito a Velvet. Milah gli si piazzò davanti per ostacolarla e la attaccò con degli arti di ghiaccio, lei contrattaccò con un fulmine che però venne schivato rapidamente, la Dragon Slayer fece una finta attaccandola da destra per poi cercare di rubarle la tazza con la sinistra, la ragazza accortasi dell'inganno riuscì a passare la tazza in tempo a Nicolash il quale la prese al volo. Senza che se ne accorgesse Priscilla gliela tolse di mano facendola levitare, ma Casper la intercettò a mezz'aria appropriandosene. La situazione era un totale casino, nessuno stava più capendo niente, la tazza passava di mano in mano ad ogni secondo: chiunque avrebbe lasciato perdere, ma non loro, che in quanto a testardaggine erano tutti sullo stesso livello. Nicolash si avvicinò a Casper afferrando la tazza, ma il Devil Slayer non voleva mollare la presa, finché ad entrambi non scivolò di mano ed essa si ritrovò a mezz'aria minacciando di cadere a terra e frantumarsi. Qualcuno però apparve improvvisamente sul campo di battaglia.
-Demetra!- Tyson si tolse il cappuccio e richiamò la compagna la quale, appollaiata su di un albero, scoccò una freccia.
-Aye!- affermò lei, il dardo passò esattamente nel buco che c'era tra la tazza e il manico conficcandosi in un albero appena lì di fianco insieme ad essa, Tyson fu talmente veloce che gli altri faticarono a vederlo: afferrò l'oggetto ed estrasse la freccia dall'albero piantandola nel terreno insieme ai mantelli di Casper e Nicolash che caddero a terra trattenuti da essa. Alèk e Noite si voltarono verso Tyson cercando di afferrarlo, ma lui sorrise sornione e si portò due dita sulla fronte facendo un saluto prima di sparire alla loro vista insieme alla tazza.
-Milah!- gridò Alex, la compagna la guardò annuendo poi dopo qualche secondo scosse la testa.
-Ty ha occultato il suo odore e a quanto pare anche i rumori che fa- rispose.
-E Demetra?- domandò la ragazza.
-Il suo odore è quello del bosco, praticamente è come se fosse ovunque e poi è troppo silenziosa, nemmeno io riesco a sentirla- disse la Dragon Slayer. Alex tentò di individuarli utilizzando l'aria come elemento ma senza risultati.
-Ormai sono troppo lontani, accidenti!- imprecò la ragazza. Noite fece un cenno a Casper ed entrambi se ne andarono.
-Dove siamo diretti?- chiese il Devil Slayer.
-In città, chi ha mai detto che gli oggetti dovevamo trovarli per forza in mezzo al bosco- disse il ragazzo, Casper lo guardò come realizzato.
-Cavolo hai ragione, andiamo allora!- esclamò. Il resto dei compagni poco dopo ebbe la loro stessa idea e cominciarono a correre come dei forsennati verso le case di Magnolia: urlarono in mezzo alla via principale chiedendo una tazza a chiunque passasse di lì. Ognuno di loro riuscì a trovarne una e si diressero correndo verso la gilda: Noite e Casper erano in vantaggio seguiti poi da Alexis e Milah subito dietro e per ultimi, le due squadre rimanenti formate da: Nicolash e Velvet, Alèk e Priscilla che intanto si spintonavano per sorpassarsi.
-Non vedo ne Tyson ne Demetra questo vuol dire che potremmo essere noi i primi!- esclamò Alèk a Priscilla.
-No saremo noi a vincere!- ribatté Nicolash dandogli una spallata.
-Scordatelo nanetto!- gridò il fratello dei Black, entrambe le squadre fecero uno scatto arrivando al pari di Milah e Alexis che per non farsi superare accelerarono sempre di più, finché tutti non raggiunsero la stessa posizione.
-Anche se il portone è grande non ci passeremo tutti, qualcuno dovrà rimanere indietro- gridò Priscilla.
-Stai pur certo che quelli non saremo noi!- ribatté Velvet. Pochi metri distanziavano i maghi dall'entrata della gilda, pochi metri e si sarebbe saputo chi era il vincitore di quelle folle caccia al tesoro. Tutte e quattro le squadre non vollero rallentare per nessun motivo, volente o nolente tutti sarebbero passati attraverso quel portone.
A pochi metri di distanza Milah spintonò Nicolash mandandolo a destra, mentre Noite colpì Alèk spedendolo a sinistra. Ora ciò che divideva i due maghi dalla vittoria era un muro di pietra spesso due metri. Il primo fece apparire una spada che impugnò a due mani, il secondo invece caricò all'indietro un pugno chiuso. Un secondo dopo sei maghi entrarono dal portone, mentre altri due sfondarono le pareti accanto distruggendole e creando una nube di polvere, le ante dell'entrata caddero a picco ormai senza un sostegno che le reggesse.
Mya che si era posizionata accanto alla porta venne travolta da un cumulo di macerie e investita dalla polvere che le impedì di respirare per qualche secondo.
-Mya! Mya dove sei?- la chiamò Nicolash guardandosi attorno, quando la vide sotto a ciò che restava della parete le si avvicinò agitato insieme ad Alèk.
-Mya!- gridarono in coro, lei li guardò sbattendo le palpebre più volte per mettere a fuoco le immagini: che carini si stavano preoccupando per lei.
-Mya insomma, chi è che ha vinto!?- urlarono insieme: forse si sbagliava.
-Brutti idioti che non siete altro non vedete che ha bisogno di aiuto!- intervenne Alexis aiutando la ragazza ad alzarsi, la ringraziò e poi venne sommersa di domande su chi fosse il vincitore. Proprio in quel momento entrò Tyson da ciò che rimaneva del portone.
-Ma che diavolo avete combinato? Che cos'è successo?- chiese il ragazzo con la falce guardando l'entrata della sua gilda.
-Succede che sei arrivato ultimo, ah!- disse Nicolash ghignando soddisfatto.
-Ti brucia la sconfitta eh?- intervenne Alèk, ma Tyson non si innervosì, né pensò di cominciare una lite con loro, semplicemente rispose con un sorriso e uno scuotimento di testa.
-Illusi- disse semplicemente. Intanto dalla porta arrivò anche Demetra che vedendo i compagni tutti insieme li guardò incuriosita.
-Oh finalmente siete qui... Chi è arrivato secondo?- chiese con nonchalance. I maghi si guardarono e fecero un verso di disappunto.
-Io ve lo stavo per dire prima che distruggeste tutto, Demetra e Tyson sono arrivati circa venti minuti fa, sono loro i primi- disse Mya.
-Si ma tra di noi chi è arrivato prima?- domandò Alèk impaziente.
-Ehm, non ne sono sicura, sai vi ho visti entrare tutti insieme e poi sono stata sommersa di macerie quindi... direi che è un pareggio- rispose lei.
-Un pareggio!?- si lamentarono i maghi.
-Dopo tutta questa fatica io non mi accontento solo di un pareggio- disse Alèk.
-Uh idea, e se facessimo a gara a chi ha preso la preda più grossa?- chiese Nicolash mostrando fiero il suo cinghiale abbrustolito. Il fratello dei Black non se lo fece ripetere due volte e prese il suo cervo mettendolo in bella mostra, Noite scaricò l'uccello gigante insieme a Casper, mentre Milah e Alexis diedero forfait decidendo che era meglio andare a farsi un bel bagno nelle terme, Priscilla e Velvet le seguirono a ruota vogliose di un pò di relax dopo una giornata così intensa.
-E tu occhi dolci vediamo un pò cosa hai preso- disse Alèk con aria di sfida, il giovane sorrise mostrando alle sue spalle un orso grizzly il doppio più grande di tutte le loro prede.
-Però allora mi sa che non sono stato io a vincere, perché questo lo ha cacciato Demetra- disse ghignando, intanto la ragazza che si stava avviando anch'essa insieme alle compagne si voltò facendo un simbolo di vittoria con le mani, accompagnandolo ad un'espressione completamente apatica sul viso.
-Comunque sia, ora voi due metterete a posto tutto questo casino e ricostruirete il portone tale e quale a com'era prima- disse Tyson indicando l'entrata.
-Eh!? Non mi puoi obbligare cioccolatino!- esclamò Alèk, Mya dietro di loro venne avvolta da un'inquietante aura minacciosa, gli occhi le brillarono e un sorrisetto sadico le spuntò in viso.
-Voi metterete a posto eccome- sibilò minacciosa, i due ragazzi ebbero un brivido lungo la schiena e si drizzarono sull'attenti.
-Aye!-







ANGOLO AUTRICE:

Salve a tutti!! Come vedete scritto nella descrizione questa è una raccolta di fic che è direttamente collegata alla storia ad OC "Phoenix's Ashes" ed è la serie per gli eventi speciali, in questo caso per l'anno di pubblicazione. In tutte le fic presenti in questa serie, saranno i personaggi di Phoenix's Ashes ad essere i protagonisti. Ovviamente il genere cambierà in base all'evento, ma solitamente saranno delle scene di vita quotidiana, quei pochi momenti in cui non sono impegnati a combattere contro il regno in pratica.
E quindi niente ragazzi, questo è il capitolo per l'anno di pubblicazione e spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate! Ci sentiamo la prossima settimana su "Phoenix's Ashes" per il 26esimo capitolo! Alla prossima!
Hola
Lu!
  
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