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Autore: ksecret    26/04/2021    1 recensioni
Una timida e solitaria foglia gialla gli mulinò di fronte prima di terminare il suo volo a terra, in mezzo alle sue compagne già cadute. La scostò con fastidio, riparandosi poi da una folata d'aria fredda.
Si chiese se accettare quell'invito fosse stata la scelta giusta.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'autunno era iniziato.
Un velo di nebbia avvolgeva l'intera città, offuscandone i tetti più alti e privando i suoi abitanti della vista di prati verdi e fiumi dall'acqua cristallina. L'umidità si infilava sotto ai primi cappotti e pizzicava la pelle rendendola più sensibile. Il vento pareva soffiare con maggiore intensità e i rinfrescanti temporali estivi non erano che un ricordo ormai lontano. Lungo il viale le foglie giacevano inermi, come morte, tra i passi frettolosi e ignari della gente.
Camminava pacato lui, con la sciarpa avvolta intorno al collo e le mani sprofondate nelle tasche. Non aveva alcuna fretta di arrivare a destinazione ben sapendo cosa c'era ad attenderlo.
Sollevò lo sguardo al cielo grigio, fumoso e intenso. Era un colore ricorrente nella sua vita quello, lo era il suo animo e lo erano i suoi occhi.
Una timida e solitaria foglia gialla gli mulinò di fronte prima di terminare il suo volo a terra, in mezzo alle sue compagne già cadute. La scostò con fastidio, riparandosi poi da una folata d'aria fredda.
Si chiese se accettare quell'invito fosse stata la scelta giusta.
Una zaffata di odore di legna bruciata gli entrò fin dentro alle narici e udì, poco distante, lo scoppiettio di un fuoco ardente.
Non aguzzò la vista per cercarlo tra la nebbia, si limitò a constatare che quello era l'ennesimo segno di un autunno ormai avviato.
La sua espressione imperscrutabile non tradì alcuna emozione ma, per un istante, i suoi piedi si fermarono. Rimase immobile in mezzo al viale e alzò gli occhi verso agli alberi che, fin da quando era bambino, dominavano quell'angolo della città. I rami, mossi dal vento, sembravano volersi scuotere via di dosso un abito che ormai ritenevano inadeguato e superato.
Seduta su una panchina in pietra una donna tratteneva a stento il pianto. Ai suoi piedi una bambina dai capelli neri giocava con le foglie più grosse facendole diventare barche, poi aerei, e infine le stringeva tra le mani sbriciolandole e lanciandole in alto.

"Papà le vede le foglie?" domandò all'improvviso alla madre, la quale senza più trattenersi lasciò sfuggire una lacrima.

Il ragazzo si sistemò il cappello sulla testa e tornò ad infilarsi le mani in tasca. Riprese a camminare con tranquillità senza più voltarsi a guardarle.
A suo tempo aveva provato anche lui il dolore di perdere un padre.
Le sue scarpe nere cozzarono contro alle castagne cadute, ancora rinchiuse nel loro spinoso e verde guscio.
Una ragazza dal caschetto biondo, chinata su di esse, le raccoglieva e riempiva un sacchetto stretto tra le sue sottili mani. Nel momento in cui le passò accanto la giovane sollevò gli occhi e gli sorrise.
Ancora lo sguardo del ragazzo restò imperscrutabile ma, per un breve attimo, le sue labbra ebbero la tentazione di piegarsi in una sorta di sghemba risposta.
Non lo fece, distolse gli occhi e proseguì lungo il viale.
Si accorse, dal fruscio delle foglie sotto ai suoi piedi, di aver aumentato il passo.
Due ragazzini gli sfrecciarono accanto con grida di entusiasmo per l'imminente Falò. Come ogni anno la Festa d'Autunno stava per avere inizio suscitando, in quasi tutta la gente, un senso di felicità.
Per quanto egli stesso si fosse sempre sentito a suo agio in quella silenziosa stagione, accompagnata soltanto dal sibilo del vento o dal picchiettio della pioggia, nella sua mente si agitavano pensieri scuri.
Scuri come il cielo sopra alla sua testa, scuri come i giorni che lo attendevano.
Non ebbe il tempo di formulare un solo altro pensiero perché, dal fondo del viale, la voce euforica ed esaltata di Rufy attirò la sua attenzione.

"Torao!! Siamo qui!!" stava gridando il ragazzino, sventolando la mano per farsi vedere.

Il giovane si tirò più su il bavero del cappotto, visibilmente in imbarazzo per il comportamento eccessivamente vivace dell'amico.
Ancora una volta si domandò se fosse stata la cosa giusta accettare di partecipare al Falò e con quella banda di squilibrati. Le feste erano sempre troppo rumorose per la sua calma indole.
Raggiunse con indifferenza il gruppo di persone che stavano aspettando soltanto lui.
Franky lo salutò con una pacca sulla spalla ed un ' Hey fratello', mentre Rufy già pensava alla scorpacciata di carne arrosto che si sarebbe fatto di lì a poche ore.
Law li guardò impassibile, accennando appena ad un saluto con la testa.

"Perché sembri arrabbiato Torao?" domandò ancora il ragazzino, piegando lievemente il capo di lato e incrociando le braccia al petto.

Nico Robin rispose a quella domanda con un sorriso divertito.

" Law ha sempre quella faccia scura!"

Rufy, convinto da quella spiegazione, fece spallucce e alzò le braccia al cielo incamminandosi con il consueto entusiasmo, seguito a ruota dagli altri due.
Preso dalla tentazione di voltarsi e tornare a casa, Law rimase fermo per qualche istante.
Il suo ultimo autunno era iniziato.
Non aveva paura di morire, si sentiva soltanto infastidito dal fatto di non essere riuscito a controllare il progredire della sua malattia.
Del resto era una persona razionale e con competenze mediche sufficienti.
Non c'era bisogno che gli altri sapessero, non voleva leggere pietà nei loro sguardi.
Piegò le labbra in un ghigno sarcastico rivolto alla morte, rivolto all'autunno che si sarebbe portato via, oltre alle foglie ingiallite, anche la sua vita.
 
 
 
 
 
 
Note: Faccio la mia ricomparsa sul fandom ripartendo da questa storia, scritta anni fa e con un account che oramai non esiste più. Ispirata dalla challenge ‘Una parola al giorno’ che si trova sulla pagina IG sae_secret, ho deciso di ripubblicarla. La parola odierna era CRACK, come il suono di qualcosa che si spezza, che sia un oggetto o in questo caso una vita.
 
   
 
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