Quando Yusuke tornò dal Mondo dei Demoni, Keiko accettò di buon grado la proposta di andare a vivere insieme. Non si erano ancora sposati, ma alla ragazza non serviva un contratto formale per suggellare l’amore che provava per il suo compagno. Si conoscevano dall’infanzia e ne avevano vissute talmente tante insieme, che Keiko avrebbe aspettato il momento in cui Yusuke si sarebbe sentito pronto per farle la proposta. 
Erano passati un paio d’anni da quando erano andati a vivere insieme e ora che il Natale si stava avvicinando, Keiko non sapeva proprio cosa regalare al suo Yusuke, mentre la ragazza vedeva ogni giorno un pacchettino nuovo comparire sotto l’albero. 
Doveva escogitare qualcosa, prima che arrivasse il Natale, ma in lei fremeva la voglia di lasciare Yusuke di stucco, quindi optò per il non mettere nulla sotto l’albero affinché il ragazzo pensasse che non ci fosse nulla per lui. 
Si scervellò al tal punto che il 23 dicembre ebbe finito tutti i regali, e aveva comprato una decina di cose almeno, debitamente nascoste in posti segretissimi, e si compiacque del suo operato quando Yusuke, il 24 mattina, girava circospetto nei pressi dell’albero di Natale. 
-Keikoooo!!- chiamò improvvisamente il ragazzo, mentre lei rassettava la cucina. 
-Cosa c’è?- si affacciò lei nel soggiorno, uno straccio nella mano. 
-Babbo Natale dev’essersi perso!- notò, con una nota di disappunto, il giovane. 
-Si dà il caso che il 25 sia domani, Yusuke, ha ancora una giornata per trovare la strada… tu hai fatto il bravo?- 
-Ma certamente!- rispose Yusuke orgoglioso. 
-Allora aspetta e spera!- lo apostrofò Keiko eclissandosi in cucina.
Yusuke, con disappunto, si gettò sul divano e si mise a fare zapping. 

Il 24 sera, Yusuke mostrò a Keiko, non senza una nota di scetticismo che sotto l’albero di Natale c’erano solamente i regali che aveva fatto lui. 
-Babbo Natale dev’essersi perso!- esclamò la ragazza, ilare. 
Yusuke la fulminò con uno sguardo omicida e, per tutta risposta, la ragazza scoppiò a  ridere. Aprì i propri regali a mezzanotte e, sorridente e soddisfatta, diede la buonanotte al suo ragazzo. 
-Ehi, io sto ancora aspettando Babbo Natale!- 
-Aspetta e spera!- esclamò lei, sparendo dal soggiorno. 

La mattina seguente, Yusuke Urameshi fu svegliato da una Keiko urlante, che cercava in tutti i modi di scuoterlo per svegliarlo, chiamando il suo nome. 
Il ragazzo faceva finta di non sentire, arrabbiato com’era per non aver ricevuto regali. 
Allora a Keiko venne l’idea geniale: -Yusuke, sveglia! Babbo Natale ha trovato la strada! – urlò la ragazza. 
Il ragazzo, come per magia, scattò in piedi e corse nel soggiorno, dove, sotto l’albero trovò dodici pacchetti incartati. 
Era felice come un bambino la mattina di Natale, pensò. Poi ricordò che fosse effettivamente la mattina di Natale e, sebbene non fosse più un bambino, come tale si fiondò sui regali, sotto lo sguardo di una Keiko soddisfatta.