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Autore: Allen Glassred    04/05/2021    0 recensioni
Seguito di " truccare gli occhi di qualcuno ".
Come avrà deciso di vendicarsi il Cavaliere della Dodicesima casa, per il dispetto fattogli dall'allieva di Aldebran? Leggete e lo saprete!
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: OC (Original Character), Pisces Aphrodite
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È un’assolata giornata di Agosto ad Athene: una giovane dalla lunga chioma bionda passeggia nei pressi delle arene dove ragazzi e ragazzi si allenano, per diventare cavalieri e Sacerdotesse sotto il duro e severo allenamento dei vari maestri, tra cui alcuni e valenti Cavalieri di ogni casta: dai Bronzo agli Argento finanche agli Oro, tutti si danno da fare per permettere il nuovo avvento di nuovi eroi pronti a tutto per proteggere la giustizia e la Dea Athena, oltre agli abitanti della Terra. Così è anche per lei, pensa la giovane tenendo in bocca un lecca – lecca: anche lei come le sorelle è allieva di un Cavaliere D’Oro, il fatto di essere figlie di Lucifero non ha infatti rappresentato un ostacolo. Se sono pronte a combattere nel nome di Athena, tanto basta per dar loro l’occasione di dimostrare il proprio valore e diventare Sacerdotesse guerriere della Dea, proteggendo così la Terra. In seguito la giovane non può fare a meno di pensare al suo nuovo maestro: sarà pure un Cavaliere d’Oro, ma a suo avviso è un tipo assai singolare. “ Mah… sarà anche un Cavaliere d’Oro, ma per me rimane semplicemente un tipo eccentrico e narcisista “. Riflette ad alta voce mentre si gusta il proprio lecca – lecca. “ Mi chiedo se, con un simile maestro riuscirò davvero a diventare una Sacerdotessa di Athena. In oltre, mi chiedo come mai di punto in bianco abbia deciso di diventare mio maestro quando, inizialmente, io mi allenavo con Aldebran “. Scuote lievemente il capo, facendo poi per incamminarsi. Tuttavia dei passi le fanno bruscamente interrompere il proprio cammino.

“ Junnipher, ma che belle parole di apprezzamento rivolgi al tuo maestro. Davvero, mi lusinghi “. Fa con palese ironia, il Cavaliere ammantato di una dorata armatura. La Sacerdotessa si volta di scatto verso di lui: la prima cosa che nota è come sempre la sua lunga chioma turchina, in seguito la rosa rossa tra le sue mani. La bionda deglutisce: l’ha dunque sentita? Per la sorpresa la donna si dimentica persino di togliere dalla bocca il lecca – lecca, e di questo anche colui che si rivela essere Pisches se ne accorge. La sua espressione si fa improvvisamente seria mentre avanza verso la ragazza, che istintivamente arretra quanto più riesce. “ la tua insolenza va punita e sarò io stesso ad assicurarmi che tu riceva la punizione adeguata “. Sentenzia, la ragazza nota la rosa rossa puntata verso di lei e sussulta. “ In oltre, mi hai anche fatto un dispetto con l’eye – liner ed il rimmel: ricordi? Hai una vaga idea di quanto mi ci sia voluto per togliere tutto quel nero dalla mia faccia? “. Fa, non avendo scordato il fatto che, qualche tempo prima la ragazza gli ha dipinto il viso di nero con i cosmetici. La donna sussulta: che sia questo il motivo per cui ha deciso di diventare suo maestro? Per fargliela pagare? In oltre, ora le sta puntando la rosa di sublime bellezza dritta addosso: che voglia colpirla con essa ed avvelenarla? La fanciulla dalla chioma bionda si ritrova costretta a smettere di indietreggiare, finendo così contro una colonna seppur il suo sguardo non faccia trasparire altro che strafottenza, mascherando il lieve timore. Eppure Pisches percepisce la soggezione che la sua vicinanza suscita nella sua allieva e le si avvicina. Junnipher lo vede alzare una mano e così chiude gli occhi, immaginandosi chissà quale orribile sorte la spetterà ora, ma tutto ciò che invece percepisce è un tocco tra i suoi capelli ed il lecca – lecca venirle sottratto prima che possa lamentarsi. “ Per ora questo lo prendo io: tu non te lo meriti “. Commenta il Cavaliere della dodicesima casa, dando un assaggio a quel lecca- lecca e rendendolo così irresistibile. Junnipher avvampa immediatamente, iniziando a protestare come se solo ora si fosse resa conto dell’accaduto.

“ E’ mio! Ridammelo! “. Si lamenta, facendo per riottenere il proprio lecca – lecca ma finendo solamente per suscitare le risa del maestro, che d’altro canto non pare intenzionato a restituirglielo.

“ Tra mezz’ora ti voglio nell’arena degli allenamenti. E senza lecca – lecca “. Precisa semplicemente il turchino per poi andarsene ed andare via, lasciando un’inviperita Junnipher a protestare. Proteste ch e tuttavia, si quietano quasi subito: la fanciulla si porta una mano tra i capelli, accorgendosi di avere una rosa tra di essi. Deve essere senza dubbio quella che il maestro aveva tra le mani poc'anzi, una rosa evidentemente non pregna del fatale veleno ma più semplicemente un semplice e bellissimo fiore a cui la ragazza porta una mano, dopo aver sospirato pesantemente. “ Beh… “. Sussurra, riflettendo. “ Per lo meno, stavolta mi ha dato qualcosa in cambio del lecca – lecca che mi ha rubato “. Sorride lievemente. Deve prepararsi per gli allenamenti, ma prima sarà meglio posare la rosa in un luogo sicuro ed evitare così che venga rovinata.



Come avrà deciso di vendicarsi il Cavaliere della Dodicesima casa, per il dispetto fattogli dall'allieva di Aldebran?
   
 
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