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Autore: CatherineC94    09/05/2021    1 recensioni
«M-ma n-non puoi andare via ora! Sono in preda ad una crisi mistica!» piagnucola lei.
Aberforth deglutisce, prende Milly con sé aprendo la porta.
«Francamente, me ne infischio» dice.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aberforth Silente, Dolores Umbridge, Sibilla Cooman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie '#Aberforth'
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Francamente, me ne infischio
 
 
Aberforth irrompe nella stanza, apre la pesante porta di quercia esterrefatto.
Le trova una davanti all’altra, rosse in viso e circondate da pile di boccali vuoti.
Per un momento breve, forse si compiace per poi iniziare ad irritarsi quando si rende conto che sono immerse in un discorso vaneggiante.
«Bellezza vieni qua» sussurra a Milly seccato.
Trottando rapida si avvicina, osservando minuziosamente il volto del moscone seduto a destra.
«C-cosa s-sarà di me? Hogwarts è la mia casa!» piagnucola affranta.
«Era, tesoro. Era» risponde l’altra gnoma da giardino troppo truccata di rosa con un sorriso perfido.
Sibilla urla.
«Ma se tutte le notti arrivi come uno snaso avido fino al mio letto!» gracchia maligno Aberforth ricordando le ultime capriole voraci; Milly bela accondiscendente.
«Potresti anche predire qualcosa per me» le dice sorseggiando l’ultima goccia ed alzandosi composta.
«Il mio occhio non risponde a comando!» ribatte lei orripilata.
«Il suo occhio non risponde mai» latra lui allegro.
La nanerottola annuisce compiaciuta da quissà quale istinto malevolo che Aberforth rispetta e stringendo un fazzoletto al naso quando si avvicina, con un balzo veloce esce fuori.
Intanto Sibilla urla come una forsennata, i capelli sparati e le mani che si muovono a ritmo del gutturale suono che proviene dal suo petto.
«Avresti potuto almeno tu aiutarmi. Cosa sarà della mia vita ora? Come potrò mai vivere senza riuscire a consultare il mio occhio? Chi guiderà le menti dei giovani? Chi le formerà?» afferma melodrammatica.
Aberforth sente che la testa è sull’orlo di una deflagrazione, la voce della donna ormai ha raggiunto vette di acuto vittimismo e lui non ce la fa più.
Gratta rapido la base della schiena, si aggiusta bene il kilt e facendo un rapido giro nel retrobottega afferra una bottiglia impolverata.
Sibilla ormai alterna singhiozzi con urletti distorti da chissà quale nenia alcolica.
Aberforth poggia malamente la bottiglia sul tavolo ed esclama schietto:« Butta anche questa giù, quando torno fatti trovare a letto. Ti aiuto io a formare le menti e a consultare tutte le stupidaggini che blateri moscone ubriaco».
«M-ma n-non puoi andare via ora! Sono in preda ad una crisi mistica!» piagnucola lei.
Aberforth deglutisce, prende Milly con sé aprendo la porta.
«Francamente, me ne infischio» dice.
La porta si chiude, così come i suoi gemiti assillanti.
«Andiamo bellezza, che più tardi vedrai che la farò gemere io contenta!» borbotta pregustando il momento.
«Dannato moscone» esclama  ancora Aberforth immaginandola ubriaca e rossa in viso sul letto.
Milly bela allegra nella notte scura.
 
 


Note.
Questa breve flash strampalata nasce per Severa. Lancio la palla a Lady.Palma e spero che il piccolo cameo le piaccia. Un abbraccio!
 
   
 
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