fantasma,
per le strade.
Volto pallido,
braccia di scheletro,
sotto lo sguardo giudice
di chi segue la linea
sottile della mia ombra.
Corpo esile,
sorriso spento,
respiro leggero.
Lingue come coltelli,
ricordi come macigni,
mi indicano con disappunto.
Specchio la mia forma,
insoddisfatta,
mi rivedo distorta.
Dolore e sofferenza,
pianto e rifiuto,
in quei giorni passati,
anoressia.