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Autore: orny81    10/05/2021    8 recensioni
PRENDENDO FIATO CON UN SOLO CUORE CHE BATTE...
Dopo molto tempo sono tornata a scrivere dei nostri amati. Non lo facevo da un anno e forse anche di più. Ho voluto provare a vedere se ancora riuscivo nell'intento.
Ho preso spunto da una bellissima canzone di Christina Aguilera "Bound to You".
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bound to you
 
 
"Il mio Andrè..."
"Il mio Andrè..."
 
Mi alzo da terra...tutto intorno a me gira vorticosamente. Sento in lontananza, voci...urla e terrore.
Riesco a fatica a muovermi, alzo lo sguardo e non ti vedo. Ripeto mentalmente il tuo nome come una cantilena. Ho paura di quello che posso trovare appena giro l'angolo. Inizio a camminare. Tutto il corpo mi duole...tanti aghi che penetrano nei muscoli e sangue nelle mie mani. 
 
Dove sei...
Guardo a destra e sinistra...ma tu non ci sei.
 
Inizio a correre...devo trovarti...devo vedere che stai bene. Giro l'angolo e ti trovo lì...seduto per terra con le mani legate dietro la schiena. 
Inizio  a correre...non sento più dolore, voglio vedere il tuo viso...i tuoi occhi, anche se uno ormai è spento.
Non alzi lo sguardo, forse hai paura che potessi essere qualcun altro...qualcuno a finire il lavoro iniziato da altri. Il cappio è ancora lì...caparbio che aspetta. Lo tiro giù e mi avvicino delicatamente a te.
 
- Andrè...Andrè!...
 
Ti allontani da me...nel tuo unico occhio vedo la paura. Non mi hai riconosciuto...sembri lontano...
Mi avvicino a te, con cautela.
 
- Andrè...- le sue mani a coprire il viso malridotto-...Andrè...sono io, Oscar!...
 
Alza lo sguardo, sembra meravigliato...sorpreso.
 
- Oscar...sei viva...viva...
 
Inizia a piangere, mi avvicino a lui...viso contro viso.
 
-Andiamo a casa Andrè...il conte di Fersen è venuto in nostro soccorso, siamo vivi...
 
Non parla...guarda solo il mio viso.
 
-Oddio Oscar...sei ferita!...cosa ti hanno fatto, stai sanguinando.
- Non pensare a me Andrè!...togliamo questi lacci che ti stringono i polsi...dobbiamo andare via. E' pericoloso rimanere qui, torniamo a casa.
-Andiamo...
 
Taglio i lacci e corriamo via, troviamo una carrozza e ci facciamo portare a casa.
Nanny...è quasi svenuta. Vorrebbe andare lì...nel luogo in cui ci hanno pestato.Vorrebbe ucciderli tutti.
E' arrabbiata...furiosa. Hanno toccato le due persone più importanti della sua vita.
 
-Nanny ti prego...non vorrai ucciderli tutti con il tuo mestolo?... 
 
Inizio a ridere, immaginando la scena.
 
- Non prendetemi in giro, madamigella Oscar. Per un pelo siete vivi...io vi voglio bene entrambi...
 
Divento seria...
 
- Come sta Andrè?...
- Quel disgraziato doveva diferdervi. Quando starà meglio, lo punirò come si deve...
- Ti prego...non c'è bisogno credimi. Senza di lui sarei morta...
 
Nanny prende il fazzoletto, asciugandosi gli occhi.
 
- Vogliate scusarmi...vado a riposarmi. Tutte queste emozioni non fanno bene al mio povero cuore...
- Certo...una cosa sola...
- Si?...
- Andrè sta dormendo?...
- Si!... anzi dovrei cambiargli le fasciature e curare il taglio nella testa.
- Lo farò io?...
- Cosa?...no no...dovrei farlo io.
 
Mi alzo dalla poltrona e mi dirigo verso di  lei, le metto le mani sulle spalle e le dico:
 
- Nanny!...posso curare una ferita lo sai vero?...
- Si certo...
- Vai a riposarti...ne hai bisogno.
- Va bene...
 
Mi avvio verso la stanza di Andrè...
 
- Nonna...entra, sono pronto per la tortura...
- Non sarà la nonna a curarti Andrè...
 
Si gira, guardandomi fisso.
 
- Va bene...
 
Seduto sul bordo del letto con accanto le fasce nuove e l'acqua pulita sul tavolino alla sua sinistra.
 
- Ora stai fermo...se ti muovi o ti metti ad urlare, chiamo Nanny e lo sai che arriva con il mestolo, pronto a colpirti...giusto?...
- Giusto?...
 
Alzo il ciuffo di capelli che copre il suo occhio...sul sopracciglio un taglio non tanto profondo, ma con un pò di sangue.
Inizio a pulire la ferita...
 
- Sei brava...non ti sento neppure.
- Sono brava a medicare i cavalli lo sai, quando si feriscono.
- Quindi per te sono un cavallo da medicare?...
 
 Inizia a ridere...le sue labbra si curvano in un modo così bello, che non riesco a trattenermi.
Con l'indice della mano destra tocco quelle labbra rosse e piene...
Lui mi guarda...sorpreso...
 
-Oscar...cosa st...
 
Mi avvicino piano...bacio quelle labbra.
Nonostante le ferite, le sento morbide...piene.
In un primo momento vedo il suo occhio guardarmi con stupore, per poi azzardare...non riesco a smettere. 
Lui...non si ferma. Inizia anche lui...è una danza.
Il tempo passa ma non ce ne rendiamo conto.
Sento le sue braccia avvolgermi...un calore improvviso.
Si alza dal letto...mi tiene stretta a sè...
 
-Oscar...
 
Calde lacrime scendono giù...
I baci si fermano...ci guardiamo negli occhi.
 
-Ho avuto paura Andrè!...paura di perderti...
-Oscar...anche io, non sai quanto...
 
Ci guardiamo intensamente...le labbra che nuovamente si avvicinano ad assaporare l'amore...puro e sincero.
Non uscì da quella stanza...rimanemmo lì, abbracciati e vivi.
 
PRENDENDO FIATO CON UN SOLO CUORE CHE BATTE.
 
Angolino dell'autrice
Buongiorno a tutti.
 Dopo molto tempo sono tornata a scrivere dei nostri amati. Non lo facevo da un anno e forse di più. Ho voluto provare a vedere se ancora riuscivo nell'intento.
Ho preso spunto da una bellissima canzone di Christina Aguilera "Bound to You".
Spero sia di vostro gradimento. Per chi segue "un valzer incompiuto", spero di scrivere altri capitoli e non farvi attendere troppo, già avete atteso più del dovuto.
Un abbraccio a tutti 
Orny
   
 
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