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Autore: snape2013    15/05/2021    0 recensioni
Ginny e Harry tornano indietro nel tempo; i loro corpi tornano ad essere più giovani, ma hanno tutti i ricordi del futuro.
L'inizio ( i primi capitoli ) della mia storia, segue, leggermente la trama di una storia che ho letto sul sito di fanfiction inglesi, ma evolverà diversamente!
Genere: Angst, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Ginny
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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2005 

 

GP 

Il piccolo James di circa un anno e mezzo, dormiva beatamente tra il papà e la mamma, stringendo le sue piccole braccia intorno al corpo dell'uomo mentre Ginny li guardava con gli occhi innamorata, quelli erano i suoi uomini, la sua famiglia. 

Sospirò e si alzò dal letto, per andare a chiudere meglio le tende, così che l'indomani mattina potevano dormire fino a tardi, almeno lo sperava visto che ultimamente dormiva poco, colpa della nausea... ancora non aveva trovato il modo per dirlo a Harry, ma presto il piccolo James avrebbe avuto un fratello oppure una sorella. 

Proprio mentre si accingeva a chiudere le tende, vide una stella cadente e senza pensarci due secondi socchiuse gli occhi ed espresse un desiderio, anche se sapeva che ciò non si sarebbe mai avverato. 

Con gli occhi leggermente lucidi, tornò sotto le coperte e poggiò la sua mano sul suo ventre ancora piatto e tornò a dormire beatamente, dopo aver dato un bacio sulla fronte al suo piccolo ometto. 

HP 

Era la luce del sole che filtrava attraverso le tende aperte, che lo svegliò la mattina dopo. Harry brontolò sottovoce e seppellì il viso sotto le coperte. 

Ginny non ha chiuso le tende ieri sera? ' 

Pensò tra sé e sé, forse sua moglie si era già alzata, al contrario di James, che era ancora stretto a lui, come la sera prima. 

Dopo qualche altro minuto in cui tentò di ignorare la luce intensa, Harry emise un grande sospiro e con l'intenzione di alzarsi per andare in bagno, si girò per uscire dal letto, dopo aver spostato le braccia del piccolo James dal suo corpo. 

Tonfo! 

Un forte respiro affannoso fu seguito dal lungo flusso di maledizioni mentali. 

Stupide mura, sempre in mezzo’ pensò nervosamente. ‘Ecco perché non si dovrebbe mai mettere il letto vicino al muro ' Si paralizzò mentre realizzava che il suo letto non si trovava vicino al muro. 

Allungò, così, la mano verso il comodino e prese i suoi occhiali, lì indossò e così riuscì a vedere meglio dove si trovava e rimase sbigottito, come era possibile? 

La stanza in cui si trovava al momento era la sua vecchia camera da letto al numero quattro di Privet Drive e suo figlio stava dormendo con lui, nel suo vecchio letto. 

Il corvino deglutì a fatica. 

" Merda! " 

GP 

Ginny gemette nel suo cuscino mentre un'ondata di nausea la colpiva. 

Apparentemente si era dimenticata che nelle ultime settimane si era svegliata con l'impulso di vomitare, come era successo anche quando aspettava James. 

Emise un gemito più forte quando non poté più trattenersi e con la mano serrata alla bocca, si affretto raggiungere il bagno. 

Diversi minuti dopo, si alzò da dove era accovacciata, vicino al gabinetto ed aprì il rubinetto del lavandino, per lavare la faccia ed anche la sensazione di malattia mattutina. 

Tenendo gli occhi chiusi per impedire alle gocce di acqua di penetrare nei suoi occhi, Ginny afferrò lo spazzolino da detti e lì lavo, prima di asciugarsi dall'acqua in eccesso con la manica del pigiama e poi si guardò allo specchio. 

Quel che vide la fece urlare, la sua faccia era diversa, molto più giovane, come era possibile? 

Solo ora si era accorta che il bagno appariva molto diverso da quello di casa sua, eppure molto familiare, ma prima che potesse collegare quel luogo, la porta del bagno si aprì. 

" Ginny! " Era la voce frenetica della signora Weasley " Stai bene? Qualcosa non va? Sei ferito, Cos'è successo? " E la strinse in un abbraccio tipico della signora Weasley. 

" Mamma? " 

La guardò scioccata Ginny. Sua madre si allontanò dopo poco, lasciando così ai suoi polmoni prendere fiato! 

" Ginny? Parlami, cosa succede? " 

Ignorando la voce della matriarca Weasley gli occhi della ragazza si spostarono verso altre persone che erano vicino alla porta, 8 per l'esattezza, 5 dei quali avevano i capelli rosso fuoco, eppure Ginny tra di loro notò solo 3 persone. 

" Fred? Sirius? Remus? " Disse la ragazza, prima di perdere i sensi e svenire. 

HP 

Non sapeva da quanto tempo era rimasto lì a fissare a bocca aperta quella stanza, prima di accorgersi che non stava più indossando il suo pigiama, ma una vecchia tuta. 

Harry si rannicchiò in una palla e si mise la mano le mani tra i capelli, mentre cercava di riflettere e di capire dove era sua moglie, almeno era certo che il piccolo James stava ancora dormendo, questa era l'unica cosa positiva di tutta quella situazione. 

Era molto più magro di quando era andato a letto, infatti le sue costole erano chiaramente visibili e ciò che gli aveva dimostrato che non era più se stesso era la mancanza delle sue cicatrici. 

Qualcosa richiamò la sua attenzione, infatti sentì dei passi e come prima cosa, pensò di nascondere suo figlio. Prese il mantello dell'invisibilità e con esso coprì James, doveva prima capire cosa stava succedendo e se c'erano i mangiamorte di mezzo, nessuno doveva sapere che James era con lui. 

Fece appena in tempo a nascondere suo figlio, che la porta si aprì ed Harry alzò lo sguardo appena in tempo per vedere Vernon attraverso la porta. 

Fissò l'uomo, non gli era venuto in mente che se fosse stato a Privet Drive avrebbe rivisto i suoi zii e suo cugino. 

" Stiamo uscendo " 

Harry batté le palpebre, quella situazione era così strana, suo zio che non gli parlava ormai da secoli, in quel momento gli stava parlando quasi in modo pacifico. 

" Non mi hai sentito, ragazzo? Ho detto che usciamo! " 

L'uomo abbaiò ed Harry dovette girare lo sguardo verso il letto, sperando che non avesse svegliato James e sospirò quando vide che non c'era nessun movimento. 

" Scusate? " 

Disse girando nuovamente lo sguardo verso il tricheco! 

" Noi, io e tua zia, stiamo uscendo! " 

Harry si accigliò, questa conversazione era così famigliare per lui. Solo dopo diversi secondi percepì cosa stava succedendo e deglutì quasi a fatica. 

" Dove state andando? " 

Disse Harry e lo zio gli spiegò tutta la storia del concorso che avevano vinto. 

In quel momento si rese conto che quella era tutta una scusa, quella inventata da Tonks, quando era venuta a salvarlo da suo zio. 

Appena Vernon si allontanò, Harry si avvicinò al letto e guardò attentamente il figlio, tutto quel baccano lo aveva svegliato, eppure era rimasto calmo sotto il mantello senza muoversi. 

" James " 

Harry lo prese in braccio, ma sapeva che non poteva tenerlo così per tutto il tempo, qualcuno lo avrebbe visto e di certo non voleva dare spiegazioni, prima di capire cosa fare o meglio prima voleva vedere Ginny. 

" Papà " 

Lo guardò meravigliato James, eppure sapeva che quello era suo padre. 

" James, ora dobbiamo fare qualcosa di particolare, ma devi stare calmo e non lasciarmi andare, intesi? " 

Il bambino annuì, mentre Harry cercava di capire cosa fare, il suo piano era pericoloso, ma potevano credergli. 

" Nasconditi dietro le mie gambe, James " 

Ed il bambino così fece, mentre Harry coprì il suo corpo con il mantello dell'invisibilità, avrebbe detto a tutti che lo usava per proteggerli, così che nessuno sapesse che stava in loro compagnia, mentre volavano. 

Fortunatamente i suoi bagagli erano già pronti, infatti era certo di non aver tolto nulla dal baule 

GP 

" Ti chiedi che cosa non va in lei? " 

" Forse è solo un capogiro, Molly " 

" Ma è malata, se avesse qualcosa di serio, Arthur? 

E' stata tutto il giorno fuori, ed Harry sarà qui da un momento all'altro. " 

Non appena registrò il nome di suo marito, Ginny si alzò improvvisamente dal letto, voleva vedere Harry, voleva sapere se James fosse con lui, il suo bambino! " 

" Ginny, stai bene? " 

" Si, sto bene. Mi sento solo un po' debole stamattina! " 

Durante il suo periodo di incoscienza, Ginny aveva capito che c'erano solo due possibilità: era morta, oppure stava viaggiando indietro nel tempo. 

Lei era certa che fosse l'ultima cosa, perché se una persona muore non può vomitare e poi era certa...non era sola, il suo bambino era andato con lei. 

Doveva dirlo a Harry quando sarebbe arrivato. 

Proprio mentre si lamentava con sua madre che le stava controllando le pulsazioni, Ginny sentì distintamente il suono della porta che veniva aperta e poi chiuso e prima che i suoi genitori potessero dire qualcosa lei stava correndo verso l'ingresso, ma del suo Harry non c'era nessuna traccia, come era possibile? 

Prima che potesse aprire bocca, qualcuno comparì all'improvviso, un piccolo bambino infatti si materializzò dal nulla e corse verso Ginny. 

" Mamma " 

Disse il bambino e Ginny si abbassò per stringerlo, sotto gli occhi scioccati di tutti. 

" James " 

 

   
 
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