Cima sperduta
In mezzo a gli alti colli
Sorgi su terra perduta
Come sanità nei folli

Sorgi su terra svenduta
Come gioventú alla mafia
Laddove anima non fiata
Tanto teme la testa forata
Da scrivere contratti in bella grafia
Che consegneranno per non trasformare la pelle in fonduta

Il tuo panorama per quanto ampio
Di purezza è stato svuotato, da animo empio
Terra un tempo d'esempio
Ora quando aprono bocca di te fanno scempio

Anch'io nei confronti tuoi
Son stato spesso poco misericordioso
Ma a volte sui miei passi ci cammino a ritroso
Chiedendomi dove andrebbe il carro senza i buoi
Tale figura dovresti assumere per noi

Poiché se un albero non avesse radici
Crollerebbe lui per primo
Seguito dalle superfici

Per questo dagli occhi lacrimo
Quando vedo ulteriore accanimento
Sui terreni tuoi, già in decadimento

Io con queste sperdute parole
Intendo rivolgermi in primis a te lettore
Se il tuo intelletto leggerle vuole
E se ti giungeranno, nella vastità di questa lore,

Se il tuo cuore è preda del sentimento
E la tua mente del desiderio di provvidenza
Non accompagnare il direttore
In questa orrida danza

Della quale i più alti funzionari suonano l'accompagnamento
Influenzando chiunque, pur avendo capacità da squallido oratore

Sfociano discorsoni, provocando ecolalia
Vengono votati in massa
Ma a tutti provocano antipatia

E poiché non sopporterei di continuare su- questa via
Chiedo a voi, distinguetevi con volontà indefessa
Non fate di questa la vostra via prefissa
O i soprusi perdureranno
E la vostra indifferenza non perdoneranno