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Autore: Onda nel silenzio    25/05/2021    3 recensioni
"Rufy?"
"Ehilà, Zoro!"
"Si può sapere che vuoi?"
"Ti ordino di farmi toccare le tette di Nami."
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Rufy?"
"Dimmi!"
"Facciamo un gioco?"
Il capitano fa uno smagliante sorriso a trentadue denti. "Certo, Brook!"
Non nota il ghigno di Franky, né le risatine sotto i baffi di Usop e del suo interlocutore.
"Ottimo, allora di' tette!"
"Eh?"
"È così che funziona il gioco, devi ripetere tutto quello che dico. Più sei veloce, più porzioni di carne guadagni per cena!" spiega Brook, facendo una giravolta.
Rufy sgrana gli occhi mentre un rivolo di bava gli cola dal labbro. "Sul serio? Allora 'tette, tette, tette' e ancora 'tette'!"
Non nota Usopp armeggiare con qualcosa che tiene nascosto dietro alla sedia. Sente soltanto la risata senza ritegno di Franky e di Brook, che lo investe di complimenti battendo le mani.




~~~




Zoro e Nami sono stesi sull'erba all'ombra di un grande albero coi rami spioventi. Il sole tiepido li scalda dolcemente, lasciandoli in balia di un irresistibile torpore. Lui dorme a bocca aperta, bello beato, mentre lei gli tiene la testa appoggiata al petto e lo cinge per un braccio. Protetti dai rami rigogliosi, abbracciati dalla terra e cullati dal canto degli uccellini, Nami e Zoro potrebbero continuare a dormire di sasso per tutto il giorno - se non fosse per un piccolo particolare.
C'è qualcuno che si sta avvicinando quatto quatto a loro. Un ragazzo col cappello di paglia e delle infradito, che regge uno spesso ramo nella mano destra e si ferma soltanto dopo averli raggiunti, dondolandosi sulle ginocchia.
Nami mugugna appena, sposta leggermente la testa e sorride serena, a occhi chiusi. Forse è stato il cinguettio di qualche uccellino molto vicino a distoglierla momentaneamente dal sonno. Resta nel mondo dei sogni, stretta al suo ragazzo, mentre percepisce qualcosa punzecchiarla all'altezza del seno sinistro. È talmente rilassata da non prestarvi attenzione, come si fa con quei suoni in sottofondo che si odono appena, quando si è stanchi morti e conta soltanto avere un cuscino sotto la testa.
Ma Zoro si sveglia, presentendo un'anomalia. Ha un braccio posato sul fianco di Nami, e avverte ancora il tepore della sua guancia sul petto. Non è stata lei a muoversi, ne è certo. Apre gli occhi, intontito, e individua un paio di pantaloni inconfondibili.
"Rufy?"
"Ehilà, Zoro!"
Il suo capitano lo fissa con sguardo ebete, un dito ficcato nel naso e un ramo nella mano destra.
"Si può sapere che vuoi?" biascica infastidito, chiedendosi cosa ci trovi d'interessante quel babbeo in due persone che dormono.
"Ti ordino di farmi toccare le tette di Nami."
Silenzio.
Fruscio tra le fronde.
Cinguettio degli uccellini sui rami.
"Eh?"
"Cosa?" Rufy lo guarda perplesso.
Zoro non batte ciglio, ma il sangue inizia a ribollirgli nelle vene quando fa due più due. Rufy più ramo uguale bambino curioso che tasta le cose in giro, vale a dire le tette di Nami, in questo caso. Ecco spiegato quel movimento non meglio identificato che ha percepito poco prima.
"TE LO PUOI SCORDARE!"
Rufy rotola all'indietro, spedito lontano dal suo gentile calcio in faccia. Zoro stringe Nami a sé, i denti appuntiti come quelli di uno squalo, e urla una serie di insulti in direzione del ragazzo di gomma. Non smette nemmeno quando sente le risate di Franky e Brook. Va bene che Rufy è il suo capitano, va bene che ha giurato di obbedire sempre ai suoi ordini, nella buona e nella cattiva sorte, ma questo... no, neanche morto.
Il fatto che non lo abbia visto aprire le labbra per pronunciare quella richiesta è un dettaglio a cui Zoro non ha prestato attenzione per un eccesso di gelosia, dettaglio che però non sfugge agli altri.
"Pagherei ottocento milioni per rivedermi la scena!" sbraita Franky, ululando dal ridere.
Nami si è ormai svegliata per il chiasso, i nervi a fior di pelle. Artiglia minacciosamente la camicia di Zoro fra le dita, meditando di compiere una strage. Non ha bisogno di chiedere niente, perché le urla del suo ragazzo sono sufficienti a farle capire la situazione. Le basta sollevare la testa e guardarlo negli occhi per un istante. Zoro molla la presa su di lei, lasciandola libera di vendicarsi.
Rufy è riverso faccia a terra, le labbra gonfie come un cocomero, gli occhi pesti e illividiti. Ha il sedere sollevato e le braccia distese sull'erba, come se fosse in procinto di mettersi a pregare. Il calcio di Zoro è stato particolarmente violento.
"Ciao, Nami" rantola stordito, notando che gli si è avvicinata. Non batte ciglio, mentre lei sorride angelica.
Il secondo successivo vede i fuochi d'artificio, poi sviene.





~~~




"Allora?"
Zoro scuote ripetutamente Usopp per la collottola.
"Te l'ho detto, pietà!" implora questi con le lacrime agli occhi.
"Non credere di cavartela solo perché ti sei tirato indietro all'ultimo minuto!" infierisce Zoro, mentre Chopper trasporta una barella su cui è adagiato Rufy, il corpo interamente ricoperto da fasciature.
"Povero capitano, le ha prese immeritatamente" commenta Robin, sorseggiando tranquilla il suo caffè.
Nami, seduta accanto a lei con cipiglio adirato, continua a sgranchirsi le ossa delle mani ancora infiammate per i troppi pugni dati. "Aspetta che trovi Franky e Brook... altro che Zoro, è di me che devono avere paura."
"Oh, io credo che lo sappiano molto bene. Per questo dubito che li rivedremo prima di domani notte" replica Robin.
Sanji segue la conversazione con aria dubbiosa. "Non sono sicuro di aver ben capito cosa sia successo"
"Franky e Brook si sono serviti del Dial registratore di Usopp, hanno salvato la voce di Rufy, montato la frase ad hoc che è gli costata la rottura di tutte le ossa, e l'hanno spedito al macello soltanto per fare uno scherzo a Zoro" gli spiega Robin.
"Cioè... quei babbei hanno promesso a Rufy di regalargli una statua di bronzo se lui avesse provato a toccare il seno a Nami, hanno azionato il Dial mentre si avvicinava a lei col ramo e riprodotto 'Ti ordino di farmi toccare le tette di Nami'...solo per far credere a testa di muschio che era stato effettivamente Rufy a parlare? Sul serio, tutto questo per uno scherzo?" Sanji ha un tono basito, ma la sua espressione suggerisce che forse per lui, a differenza del suo capitano, varrebbe la pena di farsi rompere tutte le ossa per un motivo tanto nobile - che non è far imbestialire Zoro, affatto.
Al solo pensiero, è costretto ad alzarsi da tavola per nascondere un principio di epistassi.
"Ti giuro, io gli ho solo prestato il Dial..." piagnucola Usopp debolmente.
"E hai cambiato idea solo quando ti sei accorto che poi io ti avrei affettato in due" insiste Zoro, senza smettere di scuoterlo come un sacco di patate, "... e che Nami ti avrebbe disintegrato!"
Avrebbe dovuto essere una giornata tranquilla.
Avrebbe.





~~~




"Ma... Zoro?"
Nami lo fissa incerta, mentre lui armeggia con qualcosa ai suoi piedi che poi piazza davanti alla porta.
"Zoro?" ripete, sempre più stranita. Il ragazzo non dice una parola, poi si alza emettendo un sospiro soddisfatto e la raggiunge sotto le coperte.
"Si può sapere che cos'hai messo davanti alla porta?" chiede Nami.
"Quel maniaco sessuale di un cuoco non ha le mani, ma i tentacoli di una piovra" ringhia Zoro, passandole un braccio attorno alla vita e attirandola a sé come se volesse incollarla al suo fianco. "Ho messo una trappola per topi."
Nami si sforza di trattenere le risate. Dopo quel brutto scherzo lo spadaccino è diventato esageratamente paranoico. Osserva la sua espressione imbronciata, il suo cipiglio torvo, e mai come ora le ricorda un bambino. Eppure non ce la fa a contraddirlo, crede si meriti una tregua.
Con un sorriso birichino gli afferra una mano e se la porta sul seno. "Direi che è ora di reclamare il tuo premio, che ne dici?"
Ha bisogno di insistere un po', di sussurrargli qualcosa di piccante all'orecchio, per cancellare quel muso lungo e distrarlo.
E quando Zoro cede e la sdraia sotto di sé, finalmente Nami lo vede sorridere di quel sorriso storto che tanto ama.








Note: un conto è Zoro incavolato, un conto è Nami incavolta... ma tutti e due sono l'inferno! Chiedo scusa a Rufy per averlo torturato e ringrazio chiunque abbia letto!
  
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