26/05/2021
0 recensioniHo preso la 3frasific sollievo e l'ho fatta diventare una one shot, dove Stiles si prende l'influenza per essere stato sotto la pioggia è Derek va da lui e se ne prende cura.
Spero possa piacere, ringrazio chiunque voglia anche solo dargli un'occhiata e se avete voglia di lasciarmi un commento ne sarei felice
Stiles era seduto a gambe incrociate nel cuore della riserva, con uno dei libri sui druidi celtici aperto davanti a lui. Deaton gli stava insegnando ad accrescere la scintilla di potere che possedeva dentro di se e Stiles si esercitava ogni giorno ad accrescere la sua forza fisica e mentale. La riserva era l'unico posto tranquillo dove poter esercitarsi, visto che aveva bisogno di silenzio e concentrazione, inoltre a Stiles era sempre piaciuto addentrarvisi ancor prima di scoprire l'esistenza dei licantropi e del soprannaturale.
La sua concentrazione fu rotta dalle gocce di pioggia che in un attimo aumentarono d'intensità, costringendolo a correre verso il punto in cui aveva lasciato la sua amata jeep, inzuppandosi completamente da capo a piedi prima di riuscire ad aprire lo sportello e fiondarsi dentro.
La jeep protestò per un paio di minuti, mentre Stiles provava a mettere in moto, sussurrandole parole d'incoraggiamento.
« Avanti piccola so che puoi farcela, un altro piccolo sforzo, andiamo! » dopo qualche altro tentativo la jeep decise di accendersi e avere pietà di lui, per quella volt. Stiles accarezzò il cruscotto, prima di inserire la marcia e partire verso casa.
Quando rientrò, la casa era buia e vuota e Stiles tremava dal freddo e malediceva la pioggia gelida che gli aveva incollato i vestiti fastidiosamente addosso.
Sul tavolo trovò un biglietto lasciatogli dal padre, che lo avvisava di essere andato alla centrale prima che iniziasse il suo turno e che sarebbe tornato a casa solo il giorno dopo. Dopo averlo letto decise di farsi una doccia calda, prima di prendersi un raffreddore coi fiocchi, alla cena ci avrebbe pensato più tardi; avrebbe sempre potuto ordinare una pizza, se non avesse avuto voglia di mettersi ai fornelli.
***
Sbuffò infastidito, dopo l'ennesima chiamata, a cui non rispose, avvolgendosi maggiormente nella coperta che si era messo addosso, rannicchiato in un angolo del divano.
Non è che stesse volutamente ignorando Derek perché avevano litigato il giorno prima, ma aveva freddo, la testa gli girava e non aveva ne la voglia e ne le forze per ascoltare quello stupido Sourwolf abbaiargli contro un'altra volta. Quindi si, forse stava evitando Derek, ma perche se avesse sentito la sua voce, con la febbre che si stava alzando e le sue difese al minimo, avrebbe ceduto, gli avrebbe chiesto scusa e supplicato di andare da lui e Stiles non voleva dargliela vinta quella volta.
Non ricordò di essersi addormentato, ma quando si svegliò non era più sul divano ma nel suo letto, con le coperte rimboccate e una figura familiare che lo fissava preoccupato.
« Derek, che ci fai qui? » biascicò Stiles, dopo averlo riconosciuto, cercando di mettersi seduto, desistendo subito dopo preso da un capogiro. Derek lo aiutò a stendersi nuovamente, continuando a fissarlo in silenzio per diversi minuti.
« Ti ho chiamato diverse volte e non mi hai mai risposto, quindi sono venuto a controllare che stessi bene, » gli rispose addolcendo il tono solitamente brusco, posando delicatamente una mano sulla sua fronte per sentirne la temperatura.
« hai la farebbe alta. Eri fuori quando ha iniziato a piovere vero? » Stiles si morse il labbro inferiore abbassando lo sguardo colpevole.
Stiles e Derek avevano discusso a lungo sull'argomento "addestramento". Per l'umano era l'opportunità di essere davvero utile al branco; mentre per il licantropo era un modo troppo pericoloso di esporsi e rischiare di farsi male. Alla fine avevano finito col litigare e ferirsi a vicenda. Tuttavia Derek continuava a preoccuparsi per lui e a sapere sempre quando il suo compagno era in difficoltà, perciò Stiles si sentì un po' in colpa per avergli tenuto il broncio aggrappandosi all'orgoglio.
« Torno subito, tu non ti muovere, » disse Derek, per poi uscire dalla stanza in tutta fretta, prima che Stiles potesse aprire bocca.
Il suo corpo era scosso da tremiti violenti, la vista sfocata e le tempie pulsavano dolorosamente.
Stiles sospirò di Sollievo, quando sentì la pezza fresca posarsi sulla sua fronte rovente, voltandosi appena e sorridendo leggermente, grato che Derek si stesse prendendo cura di lui. « Grazie Der » sussurrò, con voce roca e impastata dalla stanchezza, mentre percepiva le sue dita, scompigliargli gentilmente i capelli, in un gesto di conforto.
« So che eri contrario al mio addestramento perché tieni a me e hai paura che diventi un bersaglio e che rimanga ferito. Non volevo dire quelle cose, nemmeno le pensavo davvero, scusami Derek, » iniziò a singhiozzare pervaso dai sensi di colpa. Derek gli si stese accanto, stringendolo contro il suo petto, sussurrandogli : « shh va tutto bene, ne riparleremo quando starai meglio ok? Ora riposa ragazzino, sono qui con te e non vado da nessuna parte ». Gli posò un bacio fra i capelli, lasciando che lo usasse come cuscino, rilassandosi quando lo sentì calmarsi e sprofondare nuovamente nel sonno.