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Autore: Ahimadala    27/05/2021    1 recensioni
"Sí, so cosa starete pensando. É il solito cliché: i due ragazzi belli e impossibili che scommettono su chi riuscirà a portarsi a letto per primo la ragazzina timidina ed indifesa e blablabla.
Ma, mio caro popolo di Hogwarts, cosa direste se quei due ragazzi fossero proprio il Re e la Regina delle serpi?
E se la loro vittima fosse tutt'altro che timida ed indifesa?
Ho acceso la vostra curiosità?"
xoxo
Gossip Girl
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Avviso: questa storia é per il 10% sesso e per il 90% trash. I personaggi saranno chiaramente OOC e molte delle cose che succederanno ad Hogwarts non avranno senso, andate avanti a vostro rischio e pericolo.

Siete ancora qui? 
Buona lettura ❤️

Mio caro popolo di Hogwarts, è una nuova amica che vi parla. Per chi se lo stesse chiedendo: no, non mi conoscete. O forse si, ma non è importante. Tranquilli, arrivati alla fine di questa lettera la mia identità sarà l'ultima cosa che vi importerà sapere.

Non sono qui per parlarvi di me. Tutto il contrario, anzi. Sono qui per parlare di voi, con voi. 

Si dice in giro che la fine della guerra abbia sconvolto gli animi, accesso gli spiriti, risvegliato i sentimenti e gli istinti più oscuri e nascosti.
Ma non fatevi spaventare. Senza più la minaccia di un oscuro signore sopra le nostre teste, possiamo tutti lasciarci andare e goderci un po' di meritato relax. 

Siete d'accordo?

Se avete immediatamente pensato "si" vi concedo ancora qualche secondo per cambiare la vostra risposta. 
Amici miei, che anno ci aspetta senza più imprevisti all'orizzonte? 

Ve lo dico io, un anno piuttosto noioso. Ed io odio annoiarmi. Perciò mi divertirò con voi: conosco tutti i vostri segreti, presenti, passati e futuri.

Non mi credete, vero? Beh, me lo aspettavo... per questo inizierò a smascherarli uno dopo l'altro.
Allacciate le cinture, ci sarà da divertirsi. 

E se non sono ancora riuscita a convincervi, la prima storia con la quale ho intenzione di conquistarvi vi farà definitamente cambiare idea.

Tre parole gente: scommessa tra amici.

Prima che saltiate a conclusioni affrettate, lasciatemi spiegare. 

Sì, so cosa starete pensando. É il solito clichè: i due ragazzi belli e impossibili che scommettono su chi riuscirà a portarsi a letto la ragazzina timida ed indifesa e blablabla.

Ma, mio caro popolo di Hogwarts, cosa direste se quei due ragazzi fossero proprio il Re e la Regina delle serpi? E se la loro vittima fosse tutt'altro che timida ed infesa?

Ho acceso la vostra curiosità?

xoxo 

Gossip Girl

Qualche ora prima.

Se un anno fa qualcuno avesse detto a Draco Malfoy che l'1 settembre del 1998 avrebbe trascinato il proprio bagaglio fino al binario 9 e 3/4 per iniziare il suo settimo anno ad Hogwarts, non ci avrebbe mai creduto. 

Eppure eccolo lì. 

Il mondo era decisamente cambiato. La guerra aveva fatto capire a tutti, specialmente ai più giovani, quanto la vita fosse breve ed effimera.
La conseguenza di ciò era stata che, non molto tempo dopo la fine di essa, tutti si erano lasciati andare. 

Non sai cosa ti succederà domani aveva ripetuto Theo per tutta l'estate. Per questo motivo, suggeriva lui, il modo migliore di affrontare la vita era cogliere ogni piacere possibile, in ogni occasione possibile. 

E la decisione di tornare ad Hogwarts?
Curiosità, noia, desiderio di allontanarsi dall'atmosfera cupa e pesante del Manor. 

Trascinò il proprio bagaglio sul treno, facendosi strada tra la folla di ragazzi che correvano tra i vagoni e raggiungendo lo scompartimento che era solito occupare con i suoi amici. 

Blaise era già lì ad aspettarlo, con indosso un elegante completo nero. Alzò gli occhi verso il suo amico quando la porta dello scompartimento si aprì, rivolgendogli un sorriso a trentadue denti.

"Deduco che la tua estate in Italia sia andata più che bene" disse il biondo, prendendo posto di fronte a lui con la valigia al seguito.

 "Non ne hai idea" annuí il moro. Fece cenno all'amico di sedersi comodo "ho un sacco di cose da raccontarti".

Ebbe così inizio il sensazionale racconto delle avventure sessuali estive condotte dal suo amico in Italia, per le quali Draco, dentro di sè, provò un po' di invidia. La sua estate, subito dopo la guerra, era stata tutt'altro che divertente. E da quello che aveva avuto modo di apprendere dalle voci che circolavano, era stato l'unico a non essersi dato alla pazza gioia l'istante in cui la battaglia si era conclusa.
Persino Paciock era riuscito a crearsi una fama da avventuriero, cosa della quale il biondo non riusciva a capacitarsi.
Sicuramente aver tagliato la testa al malefico serpente di Voldemort con una spada magica può creare un certo sex appeal, ma alla fine dei conti si tratta sempre di... Paciock.

Conclusa la sua narrazione il bel srrpeverde iniziò, come era solito fare, ad elencare tutti i pettegolezzi di cui era a conoscenza, molti dei quali furono nuovi persino al biondo.
Come facesse ad essere cosí informato dopo ben tre mesi fuori dall'Inghilterra rimaneva uno dei tanti misteri di Blaise Zanini.

Tuttavia Draco si rese conto, dopo appena mezz'ora sul treno, che rientrare ad Hogwarts era stata la decisione giusta.

La sua mente era già in parte riuscita a distrarsi dalla pesantezza che aveva caratterizzato gli ultimi mesi.
In fondo era questo che cercavano tutti: una distrazione, qualcosa che li intrattenesse e impedisse loro di pensare agli orrori di appena pochi mesi fa. 

Seguendo dunque il desiderio di focalizzare la propria mente su cose futili, si piegò verso il suo amico. "Aspetta" lo interruppe. "Mi stai dicendo che persino miss figa-di-legno Granger ha fatto sesso questa estate?"

"Oh, amico" sorrise Blaise. "Girano certe voci sui tre famosi eroi" alzò gli occhi al cielo. "Non so quanto di tutto ciò sia effettivamente vero, ma so per certo che la Granger sembra essersi svegliata, e la sua storia con Weasley è gia finita".

"Oh" disse Draco. "Strano, sembrava fossero destinati a sposarsi e figliare come conigli" dopodichè si blocco, riflettendo un secondo prima di chiedere: "perchè?"

"Questo è qualcosa che sarei davvero curioso di scoprire" asserì il moro, continuando a picchiettare le dita sul finestrino con aria dubbiosa.

"Che c'è?" domandò Draco, notando che il suo amico aveva stampato in volto il tipico sorriso di quando tramava qualcosa.

"Niente" scosse la testa. "Ma... è una bella notizia, no?"

"Cosa?"

"Che la Granger è libera" sospirò Blaise, come se stesse spiegando l'ovvio. 

"Non vorrai dirmi che..."

"Draco, Draco, Draco" lo interruppe il moro, sistemandosi con la schiena contro il sedile e accavallando le gambe. "Non dirmi che Lucius controlla anche il tuo cazzo" rise. 

ll biondo si sentì momentaneamente in soggezione, ma Blaise continuò. "Voglio dire, anche prima effettivamente non era male" fece spallucce "fatta eccezione, certo, per la sua attitudine da figa di legno. Ma sai... Tutte le cose che ho sentito su di lei questa estate, e poi la sua imminente rottura con Weasley" abbassò la voce, come se stesse per rivelargli un segreto. "Viene da pensare che sia vero ciò che si dice su quelle... Timide".

"Di chi state parlando?" tuonò la voce acuta di Pansy Parkinson, facendo sobbalzare per lo spavento i due ragazzi mentre richiudeva con poca delicatezza la porta dello scompartimento alle sue spalle.

"Granger" rispose Draco, abbassando tono di voce prima di pronunicare quel nome. Un brivido corse lungo la sua schiena. 

La serpeverde rise, scuotendo la testa e prendendo posto accanto a Blaise. Un sorrisetto malizioso prese forma sulle sue labbra rosse. "Fossi in voi non ci spererei troppo" .

Blaise alzò un sopracciglio, rivolgendole uno sguardo interrogativo.

"Ma devo spiegarvi proprio tutto?" sbuffò la ragazza con finta aria annoiata. "Alla Granger piacciono le ragazze".

Draco deglutì, rimanendo immobile per un momento. Strane immagini di Hermione Granger insieme ad un altra ragazza iniziarono a farsi strada nella sua mente. 

Avvertì la familiare sensazione di pressione alla base dei suoi pantaloni e cercò di sistemarsi meglio sul sedile. Per quanto l'immagine di Hermione Granger avvinghiata al corpo di un'altra ragazza fosse allettante, questo significava anche che non avrebbe mai avuto una possibilità con lei.
E perché la cosa sembrava improvvisamente importargli?

Voleva davvero farsi Hermione Granger?

Ci pensò per un breve istante, riflettendo su quanto sarebbe eccitante vedere la sua piccola e saccente bocca spalancarsi per il piacere, o su quanto gli sarebbe piaciuto zittirla durante le lezioni, facendo scivolare una mano sotto la sua gonna...

"Te lo sei inventato" rispose a Pansy, mentre le immagini di qualche momento prima si consolidavano nella sua mente. "Weasley, Krum... " elencò, cercando di convincere lei, e un po' anche se stesso, che aveva ragione.

"Vuoi scommetterci, Malfoy?" sorrise maliziosamente Pansy, stringendo ancor di più le sue cosce accavallate l'una contro l'altra.

Draco notò quel movimento, ed improvvisamente ripensò alla sua stessa eccitazione, al suo pene che premeva contro la cucitura dei suoi pantaloni. Anche Pansy era... era attratta da Hermione?

Prima Blaise, adesso anche lei. 

Perchè all'improvviso erano tutti interessati ad Hermione Granger?
Proprio ora che la desiderava anche lui.

Forse era per via della fama che si era creata intorno a loro a causa della guerra, di quell'aura di onnipotenza e magnificenza che aveva fatto miracoli persino per Paciock.
Eppure, smettere di pensarci era improvvisamente diventato più che difficile.
E comunque, distrarsi pensando alle cosce aperte di Hermione Granger era sicuramente meglio che rivivere l'incubo degli ultimi mesi.

"Scommettere cosa?" chiese. Il suo tono di voce vacillò, mentre il calore iniziava ad espandersi lungo il suo corpo.

"Che riuscirò a portarmi a letto la Granger prima di te, Malfoy"  gli fece l'occhiolino Pansy, stendendo con un movimento lento e calcolato le gambe verso Zabini, seduto accanto a lei.

Il pene di Draco pulsò nei suoi boxer. Non sapeva se fosse l'idea di portarsi a letto Hermione Granger, l'immagine della sua nemesi e della sua ex-ragazza a letto insieme, oppure semplicemente l'idea che alla santerellina di grifondoro piacessero le ragazze, ma si sentiva terribilmente eccitato. 

"Non esiste" disse, fissando la sua amica con aria di sfida e lasciando scivolare il mantello della sua uniforme sopra le proprie gambe in modo che nessuno notasse la sua erezione.

"Hai paura?" rise Pansy. "Oh, piccolo tesoro".

"Salazar, Pansy" la richiamò Blaise con aria divertita e curiosa. "Quest'estate di esplorazione" disse, ammiccando sull'ultima parola "ti ha davvero cambiata".

"Non he hai idea" annuí, improvvisamente seria. "Con le donne é completamente diverso, non credo che tornerò più indietro".

Draco alzó gli occhi al cielo, incerto su come sentirsi riguardo a quell'affermazione. Lui e Pansy avevano sempre fatto del gran sesso, e la ragazza sembrava apprezzarlo. O almeno così credeva.

Tuttavia, subito dopo la fine della guerra, Pansy aveva deciso di interrompere la loro quasi-relazione per "esplorare la sua sessualità", ed era ritornata dopo due mesi fermamente convinta di essere lesbica.

Per quanto il biondo non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, il suo orgoglio era ferito.
Fu forse questo il motivo che lo spinse a prendere quella pessima decisione.
"Ci sto" esclamò, interrompendo i suoi amici che nel frattempo avevano preso a parlare di tutt'altro.

"Co-cosa?" scosse la testa Pansy, lasciando ondeggiare i lunghi capelli neri. 

"Accetto la sfida".

***

"Allora" affermò Ginny, scendendo dal treno con un atletico salto. "Vuoi raccontarmi cosa é successo con Ron? Non devi aver paura di me solo perché sono sua sorella, so riconoscere che é spesso un idiota".

Hermione la segui giù dal treno un momento dopo, sebbene con meno grazia ed equilibrio. "É che.. dico davvero... Non è successo niente".

"Mmh" finse di annuire Ginny, afferrando il proprio baule e aiutando Hermione con il suo. 

Hermione mantenne lo sguardo verso il basso, sperando che Ginny non vedesse il rossore sulle sue guance. La verità era che lei e Ron dopo appena pochi mesi si erano resi conto che mancava qualcosa nella loro relazione: un brivido, quella scintilla che li rendesse qualcosa di più che semplici amici.
La scintilla che vedeva tra Harry e Ginny, quell'attrazione incontenibile che li portava a non riuscire a togliersi le mani di dosso: era quello che non percepiva tra lei e Ron, che mancava.
Per questo motivo, alla fine, erano arrivati al punto di rottura.

Hermione non era mai stata un'esperta di sesso, ma si era presto resa conto che era proprio lì che le mancava qualcosa con il rosso.

Tuttavia non era a suo agio a parlarne, in particolar modo con Ginny.
Non riusciva a trovare un modo carino per spiegare che, semplicemente, tra lei e Ron non c'era attrazione: quella fisica era andata ben presto scemando e quella mentale non era mai esistita.

Per questo appena un mese fa, dopo l'ennesima serata passata in silenzio, lui alle prese con il telecomando della sua nuova tv babbana e lei persa nel suo libro, Hermione aveva deciso di farsi coraggio ed affrontare la questione con il ragazzo.

E le parole che lasciarono la bocca di Ron... Imprecò mentalmente al ricordo  mentre saliva sul carretto trainato dai Thestral.

Si era limitato a girare intorno al fatto che le sue forme non fossero abbastanza soddisfacenti per lui, senza aver il coraggio di ammetterlo ad alta voce. 

Alla fine avevano entrambi deciso che andava bene così e che restare amici sarebbe stata la cosa migliore.

L'unico rimpianto di Hermione era stata la cavolata fatta la sera dopo la sua rottura con Ron. Forse per il desiderio di sentirsi abbastanza, o per rimarginare la profonda ferita nel suo orgoglio, aveva scolato quattro whiskey incendiari da Madama Rosmerta ed era rientrata a casa accompagnata da un Cormac McLaggen altrettanto ubriaco. 

Inutile spiegare perché era stato un errore: oltre all'esperienza straordinariamente insoddisfacente, il giovane aveva poi ben pensato di vantarsi di questa sua conquista, stravolgendo di volta in volta la versione dei fatti. 

E adesso giravano sul suo conto più voci di quanto lei fosse in grado di immaginare.

Scrollò le spalle, cercando di seguire la conversazione tra Ginny, Luna e Neville, che sedevano sul carretto con lei. 

Harry e Ron avevano mantenuto la tradizione perpetuata per gli ultimi cinque anni: sparire improvvisamente in un momento indeterminato del viaggio. Sarebbero riapparsi in sala grande durante la cena, probabilmente con un occhio nero o il naso sanguinante.

Continuando a chiaccherare, i quattro ragazzi raggiunsero finalmente la sala grande: i tavoli erano già stati allestiti con abbondanti portate di pietanze deliziose e, proprio come Hermione aveva predetto, Harry e Ron erano già accomodati a degustare la cena.

La cerimonia di smistamento iniziò, ma i ragazzi non vi prestarono attenzione, persi nel raccontarsi a vicenda le rispettive avventure estive, ognuno di loro attento a non nominare nulla che potesse minimamente ricordare la guerra, Voldemort o qualcosa di simile.

Leggerezza
Superficialità 

Erano quelle ormai le parole d'ordine.

"Perciò adesso siete ufficialmente una coppia?" domandò Ginny, strizzando l'occhio a Dean e Seamus mentre sorseggiava il suo succo di zucca.

L'irlandese arrossí, mentre l'altro ragazzo avvolse un braccio intorno alla sua spalla. "Almeno finché Seamus non deciderà di lasciarmi".

"Ehi, non è un po' presto per la posta?" esclamò Neville, indicando l'ingresso della sala grande.

Uno stormo di gufi di ogni forma e dimensione sorvolò i quattro tavoli.

"Chi sono, altre tue ammiratrici?" domandò Seamus al ragazzo, mentre più lettere di quante ne avessero mai viste precipitarono sui quattro tavoli.

Hermione ne afferrò una, osservando il sigillo laccato in rosa e l'elegante G impressa sopra.

Tutt'intorno gli altri fecero la stessa cosa, facendo sprofondare la sala grande nel silenzio.

Qualche secondo più tardi, un mormorio confuso si levò indistintamente dai quattro tavoli.

Chi diavolo era Gossip Girl?

   
 
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