Rey aprì lentamente gli occhi e sbatté ripetutamente le palpebre per mettere meglio a fuoco il luogo in cui si trovava. Aveva battuto la testa – che le faceva ancora male – ed era distesa un pavimento nero lucido, l'aria ancora impregnata dell'odore acre del fumo le ricordò che si trovava ancora nella sala del trono di Snoke.
Fu allora che le immagini degli eventi precedenti alla sua perdita di sensi la investirono come un fiume in piena: Snoke che si insidiava nella sua mente alla ricerca di informazioni, Ben che le salvava la vita uccidendo il suo maestro, lo scontro con le guardie e loro due che si contendevano la spada laser. Una metà della spada giaceva a pochi centimetri dalla sua testa, nel contendersela lei e Ben l'avevano distrutta e l'impatto dell'esplosione li aveva fatti finire ai due lati opposti della sala.
Rey si tirò su a sedere massaggiandosi la testa e si guardò intorno, i corpi delle guardie erano disseminati sul pavimento e le loro armi sparpagliate. Si soffermò ad osservare il trono, ormai occupato dal cadavere reciso in due di Snoke, presto tutti si sarebbero accorti della sua morte e lei non poteva farsi trovare lì quando ciò sarebbe avvenuto. Si rialzò lentamente e raccolse quello che restava della spada laser, il cristallo al suo interno si era spezzato, ma in quel momento non le importava.
Disteso dall'altra parte della sala c'era Ben – ancora privo di sensi – e accanto a lui c'era l'altra metà della spada, avrebbe potuto porre fine ad ogni cosa in quell'istante richiamando a sé la spada che lui aveva perso poco prima, ma non era ciò che voleva. Se l'avesse ucciso che differenza avrebbe fatto per la Resistenza? Qualcun altro avrebbe rimpiazzato Snoke e mandato avanti quel conflitto fino a quando il Primo Ordine non avesse vinto. E se anche quel gesto avrebbe fatto la differenza, Rey non sarebbe stata capace di commetterlo perché – anche se provava un'immensa vergogna nell'ammetterlo – una parte di sé desiderava restare con Ben, ma non poteva.
Si avvicinò a lui esitante, avrebbe potuto riprendere conoscenza da un momento all'altro perciò s'impose di agire in fretta nel recuperare la spada spezzata. Rey si chinò e raccolse l'oggetto, sapeva che avrebbe dovuto alzarsi e filarsela al più presto, eppure qualcosa la trattenne. Non poteva lasciarlo indifeso alla mercé di chiunque l'avesse trovato al suo risveglio, nonostante Ben l'avesse appena delusa nutriva uno strano senso di protezione nei suoi confronti, quindi fece l'unica cosa logica: richiamò la sua spada laser.
“Vorrei restare, ma sai che non posso” gli sussurrò mentre gli fissava la spada alla cintura, non sapendo se l'avesse sentita o meno, poi si alzò e si diresse verso il turboascensore per trovare una via di fuga.

Spazio Autrice:

L'angst colpisce ancora!
Dopo una serie di disavventure col pc sono tornata con questa flash.