Sola.
Nel buio. In un angolo.
Rannicchiata.
Piangente.
Non c’è luce. Non c’è aria.
Niente.
Solo la completa oscurità.
Mi schiaccia.
E’ forte. E’ assoluta.
Sento singhiozzare.
Mi spavento.
Sono sola in quel Nulla desolato.
Eppure sento quel singulto straziante.
Mi volto.
Non so in quale direzione, ma ci provo.
Niente.
Sono cieca.
Il buio è una cortina di ferro.
Un velo che non vuole, ne può dissolversi.
Provo a parlare.
Voglio proteggere chi sta soffrendo .
Ma non ho voce.
Vorrei spostarmi, anche strisciare per trovare quella creatura.
Non ci riesco.
Sono bloccata.
All’improvviso una piccola fiammella
Appare nel Nulla.
La luce è fioca.
Non illumina niente.
Solo il Nulla.
Poi uno scintillio.
Argentato.
Freddo.
Mi volto.
Continuo a seguire quel movimento.
Ad un tratto riesco a muovermi.
Allungo una mano.
La tendo verso il pianto disperato che odo.
Le mie dita toccano qualcosa.
E’ liscio.
Fresco. Duro.
La fiammella divampa.
E’ un fuoco immenso.
Illumina ogni cosa.
Ed ecco che vedo finalmente la creatura.
Mi guarda.
Sorpresa. Spaventata. Impaurita.
Mi restituisce l’immagine di me stessa.
Uno specchio.