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Autore: curlywriter    02/06/2021    0 recensioni
Hailey e Jay rientrano a casa da una dura giornata lavorativa, e presi dalla passione e dal trasporto lasceranno evidenti segni d’amore sulla loro pelle che potrebbero metterli in imbarazzo.
FF ambientata nel futuro
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: ho recentemente scoperto di avere una passione per la tuta nera che in Chicago pd fanno indossare alla squadra ogni volta che devono effettuare delle operazioni pericolose o dei blitz e ho anche recentemente pensato a cosa direbbe Platt se mai vedesse un succhiotto sulla pelle degli Upstead. In questa FF ho deciso di unire le due cose. Spero vi piaccia, buona lettura. 
Avvertenze: attenzione se proseguirete nella lettura vi avviso che ci sarà un alto tasso di erotismo. I personaggi di Halstead e Upton non mi appartengono, ma sono frutto della geniale mente degli autori della One Chicago. Questa FF avrà dei riferimenti che si basano sul primo capitolo della mia raccolta di one shot Upstead Family. Se vi va di leggerla ve ne sarò grata.
A presto, Curlywriter 
 
 
  
Segni d’amore sulla pelle
 
Il detective senior  Jay Halstead stava riponendo il suo fucile e quello della sua partner all’interno delle loro cassaforti nei sotterranei del dipartimento e stava ripensando a quanto accaduto in quegli ultimi due giorni mentre si sbottonava e arrotolava le maniche della parte superiore che componeva il suo abbigliamento tattico. La tuta da combattimento era certamente confortevole, ma quando lui e i suoi colleghi la indossavano significava che l’operazione che stavano svolgendo era delicata e spesso pericolosa ed effettivamente anche questa volta lo era stata: lui e la squadra avevano appena chiuso un caso che riguardava la vendita di neonati che avveniva tra gli Stati Uniti e la Cina, erano stati coinvolti in più blitz nel quartiere cinese di Chicago e finalmente avevano mandato in galera diversi componenti della mafia cinese e tutto si era risolto per il meglio anche se sia lui che Hailey avevano dovuto abbattere diversi componenti del clan con i loro mitra semi automatici. Erano stati degli interventi duri e avevano rischiato di subire diversi attacchi, ma lui e la sua partner avevano davvero una sincronia sorprendente e si proteggevano le spalle a vicenda sempre e anche in questo caso era stato così, anzi Hailey lo aveva salvato letteralmente da un possibile colpo: il suo fucile si era inceppato e se non ci fosse stata lei sicuramente a quest’ora si sarebbe trovato al Med o peggio all’obitorio e ora più che mai non aveva intenzione di lasciare questa terra, non dopo che poche settimane prima aveva giurato amore eterno e messo la fede al dito della sua compagna.
Venne risvegliato dai suoi pensieri quando sentì due esili braccia stringerlo e anche se le dava la schiena poteva sicuramente riconoscere il suo tocco e poteva immaginare che in quel momento, mentre appoggiava il suo piccolo volto alla sua enorme schiena, lei stesse chiudendo gli occhi pensando a quanto fosse bello stringerlo, perché lui si stava decisamente godendo il suo tocco.
“Hai ancora il tuo giubbotto antiproiettile Jay?” Domandò un po’ stupita, sganciandoglielo e sfilandoglielo dolcemente. 
“Sbaglio o sta mattina qualcuno mi ha espressamente vietato di togliermi da solo il mio abbigliamento tattico?”
“Esatto, questa tuta posso togliertela solo io, sai quanto adori vedertela addosso, e sai anche quanto sia stato difficile trattenersi vedendoti arrotolare queste maniche e vederti con le tue braccia tese tutto il giorno. Hai attentato al mio autocontrollo, perciò sappi che potrei punirti una volta che saremo a casa.” Disse Hailey giocherellando con la fibbia della cintura di quella tuta che tanto le scatenava l’ormone e lui lo sapeva benissimo.
“Pensavo avessi detto niente contatto fisico nel bullpen!” Le disse ghignando e muovendo le sue sopracciglia.
“Si l’ho detto ma certe volte è particolarmente difficile trattenersi, in più abbiamo finito il tuRno, tutti ormai sanno che siamo sposati e poi siamo soli e non siamo letteralmente in ufficio, quindi qui credo non valga. Però se mi raggiungi a casa credo che potremmo ampliare il discorso” gli rispose Hailey avvicinandosi al suo orecchio e parlando con voce roca e sensuale. 
Jay non se lo fece ripetere una seconda volta, chiuse tutto e la segui’ negli spogliatoi per recuperare i loro borsoni. 
“Anche tu non sei niente male con questa addosso, non avrei mai immaginato di trovare sensuale la tua maglietta termica. Eppure… ” disse scendendo le scale con lei osservando il modo provocante con cui teneva slacciata la sua casacca. 
Nel bullpen ormai non c’era più nessuno, a parte Trudy che si chiese il motivo per il quale quei due fossero ancora vestiti con le loro tute, ma decise di mettere da parte la sua ironia e prima di farli uscire li chiamo’ al bancone: “Ragazzi pensavo foste andati via con tutti gli altri. Tutto bene? Jay tutto bene dopo il colpo di oggi?”
“Dovevo solo mettere a posto le armi e fare rapporto sul mio fucile, qualcosa non funziona. Volevo essere sicuro di avere scritto tutto” disse ripensando alle ore precedenti.
“ Andate a casa, vi ho messo di riposo entrambi domani, dato che questo è stato un sabato rovente, non voglio vedervi fino a lunedì” disse alla giovane coppia che la ringraziò con piacere. Era stata Trudy ad ufficializzare il loro matrimonio per gentile concessione del sindaco del Wisconsin. I due si erano sposati nel giardino della baita di Jay proprio dove era avvenuta la proposta davanti a Will, Trudy e Mouch e Vanessa e Mouse. Fosse stato per loro si sarebbero sposati solo loro due ma sapevano che se avessero escluso queste poche persone non sarebbero stati perdonati specialmente da Will e Vanessa che non aspettavano altro da tempo. La squadra ci rimase un po’ male ad essere stata esclusa ma quel giorno gli Upstead, come Vanessa gli aveva soprannominati, volevamo godersi il loro amore e anche se potevano risultare egoisti non avevano voluto una grossa cerimonia. A loro interessava solo celebrarsi a vicenda, il resto poco importava. L’unico felice fu Voight: il sergente non si era opposto alla loro relazione ma di certo non era così felice che i suoi due detective mettessero avanti a tutto il loro rapporto. Sapevano entrambi che il loro sergente gli avrebbe voluti esclusivamente concentrati sul lavoro e pensava che tutto ciò fosse un rischio, ma erano casi come quello che avevano chiuso quel sabato che dimostravano il contrario. Alla coppia questo rapporto non faceva bene solo nella vita privata, ma intensificava ancora di più la partnership e la faceva funzionare alla perfezione e in fondo lo sapeva anche Hank, solo che gli costava ammettere quanto fossero migliori insieme.
 
Mentre si dirigevano alle loro auto parcheggiate vicine, Hailey, sfiorò le dita della mano sinistra di Jay e guardandolo gli disse “Ci vediamo a casa”. Jay annuì guardandola amorevolmente e le strinse l’indice dolcemente.  Quella mattina erano andati con due auto differenti perché pensavano di doversi muovere separatamente e alla fine per fortuna non avevano dovuto dividersi. Jay come ogni volta che andavano al lavoro con la propria auto, fece andare avanti Hailey e le si accodo’ subito dietro. Sua moglie lo prendeva spesso in giro, anche se in fondo ne rimaneva estasiata, ma anche in quel momento sembrava volesse proteggerla. La faceva guidare davanti a se e subito dietro controllava che tutto fosse ok. 
Jay stava osservando la guida di sua moglie, e dato il traffico poteva immaginarla sbuffare e imprecare mentre era al volante della sua jeep perciò non lo stupì vedere che aveva azionato le luci e le sirene d’emergenza per permettergli di tornare a casa il più velocemente possibile. Decise di azionare le sue e la segui’ proprio come aveva promesso il giorno delle loro nozze. 
Quando arrivarono davanti al loro condominio entrarono nel parcheggio coperto e una volta scesi dai loro fuoristrada Jay fece una delle sue solite battute mentre lei gli sia avvicinava: “lo sai che potrebbe costarci un’insubordinazione fingere di essere nel pieno di un’emergenza quando non è così?!”
“Oh ma questa è un’emergenza detective Halstead.. non posso più  controllarmi” gli rispose lei prendendolo per mano e tirandolo verso l’ascensore. Hailey aveva decisamente fretta e questo non fece altro che divertire suo marito che la segui’ sorridendo un po’ imbambolato.
Stavano insieme da poco più di un anno e mezzo, si erano sposati da pochissimo eppure Jay non si sarebbe forse mai abituato all’estrema dolcezza e focosita’ di sua moglie. Non avrebbe mai immaginato a quanto si eccitasse a vederlo in azione, non che a lui non capitasse, definiva Hailey una forza della natura, ma aveva sempre immaginato che quella forza e quella corazza l’avesse anche nella vita in privato e invece si era rivelata oltre che una donna particolarmente passionale, una compagna che adorava le coccole, amava farsi accudire ed era di un’affettuosità e delicatezza impressionante. Hailey gli aveva confessato che tutto questo però era una novità per lei, perché con le relazioni passate non si era mai comportata così, però con il passare dei mesi si era lasciata andare e aveva capito è riferito al marito che ciò accadeva perché effettivamente quella era la prima volta che conosceva il vero amore. Inutile dire quanto a Jay abbia fatto piacere una confessione tale. Lui stesso però poteva capirla perché quello che avevano era davvero speciale e quasi introvabile e irripetibile. Halstead ne era sicuro : lei era la donna della sua vita e se mai l’avesse persa non avrebbe mai potuto rifarsi una vita. Hailey però non aveva alcuna intenzione di mandare all’aria tutto dato che riteneva che lui stesso fosse l’unica ragione che le permetteva di andare avanti e che la faceva sentire bene con se stessa quando si guardava allo specchio. 
 
Quando entrarono nella loro abitazione Jay prese il borsone di Hailey e lo portò assieme al suo nello studio dove mentre stavano entrambi mettendo via le loro pistole e i loro distintivi, Jay chiese alla moglie cosa volesse mangiare per cena.
“Voglio te” disse spingendolo verso la scrivania e facendolo appoggiare nello stesso modo in cui accadeva all’interno del bullpen. Lo guardava con ardore e si fiondò sulle sue labbra assaporandole e facendole congiungere con le proprie. 
“Mi sono mancate” disse iniziando a spostarsi verso la mascella e verso il collo di Jay che aveva iniziato a infilare le sue possenti mani sotto la sua maglietta termica per accarezzarle la schiena.
“Anche le tue mani su di me mi sono mancate.” Continuo’ sfiorando le vene che si intravedevano dagli avambracci scoperti dalle maniche arrotolate, guardandolo in modo lussurioso e iniziando a slacciargli la giacca.
“Vieni a fare la doccia con me? Laviamo via questa giornata pesante, siamo solo noi due ora, nient’altro” gli disse iniziando ad armeggiare e a sfilare la sua cintura. 
Jay era Completamente assorto da Hailey che era davvero impaziente. Aveva detto che voleva togliergliela lei quella tuta e chi era lui per non permetterglielo. La bacio’ annuendo alla sua proposta e iniziarono a spostarsi verso il bagno, tra un bacio e l’altro, insieme alla giacca e alla cintura Hailey sfilò anche la maglietta dallo scollo a V che Jay aveva indossato quella mattina. Hailey lo bacio’ più volte sulle labbra e come poco prima lo fece aderire al lavabo del bagno, con le labbra delineo’ la sua mascella e poi si fece strada verso il collo e verso il petto  del marito che Marco’ con le proprie labbra; Jay sapeva che si stava preparando a segnare la sua pelle. all’inizio della loro frequentazione aveva scoperto quanto Hailey amasse lasciare dei segni sulla pelle di Jay e in quel momento, stava proprio cercando di lasciare degli evidenti succhiotti sulla sua pelle e nel frattempo lo fece liberare anche dei pantaloni.
“Hailey giuro che se tutte le volte questa tuta fa questo effetto la indosso anche per andare a dormire” le disse Jay prendendole il volto tra le mani e facendo schiantare di nuovo le loro labbra.
“Non ti azzardare Halstead ad entrare nel letto vestito” gli rispose Hailey staccandosi da lui e minacciandolo con il suo indice.
Jay rise di gusto ma subito dopo si stava strozzando nella sua stessa risata. Sua moglie aveva cominciato a giocare con L’elastico dei suoi boxer e stava letteralmente infilando la sua mano destra nella sua zona intima mentre con l’altra cercava di solleticare l’addominale.  Hailey si era dovuta controllare tutti quei giorni mentre lo vedeva profondamente erotico quindi adesso stava cercando di farlo impazzire proprio come involontariamente aveva fatto lui mentre erano sul lavoro. 
“Sei troppo vestita” le disse ribaltando le posizioni e facendola sedere sul lavandino. Lancio’ la parte superiore della tuta sul pavimento e prima di farle cadere ai piedi pantaloni e slip, andò a far scorrere l’acqua calda della doccia. Quando si giro’ e torno’ da lei la vide sciogliersi i capelli e mentre si appoggiava al freddo specchio lo osservava compiaciuta.
“So quanto odi l’acqua fredda”
“Che ragazzo!” Gli rispose baciandolo teneramente. 
Quando Jay approfondi’ nuovamente, stava cercando di sfilarle la sua maglia termica. Quando ci riuscì, si dedico alla sua clavicola, ma Hailey lo riporto’ a concentrarsi sulle sue labbra. 
“Sai pensavo che almeno qua sotto usassi un reggiseno sportivo e invece vedo che il pizzo non manca mai” 
“Non mi vedrai mai quella roba addosso, piuttosto non lo indosso” rispose ghignando.
“A me andrebbe bene comunque” disse prendendola in braccio e oltrepassando il box doccia facendolo vibrare un po’ dopo averlo urtato.
“Ricordiamoci che quando compriamo casa dobbiamo controllare la grandezza della doccia” disse  Hailey ghignando.
“Ricevuto” le rispose Jay come se fossero ancora sul lavoro. Entrambi furono avvolti dal vapore e dal getto bollente dell’acqua e Jay iniziò a massaggiare la testa di sua moglie spostandole all’indietro i capelli, sapeva quanto quel gesto la faceva rilassare.
Hailey si appoggiò al muro e aspetto’ che Jay tornasse ad occuparsi delle sue labbra, l’eccitazione cresceva man mano che i loro corpi e le loro mani si esploravano, ma quando Jay andò verso il suo seno Hailey sussulto’ e gemette  di piacere. Jay si stava impegnando e stava lavorando sulla sua pelle, sentiva come stava tirando verso di se il tessuto superiore del suo seno e aveva capito che a breve sarebbe comparso un leggero livido violaceo sia sulla parte superiore del suo seno che sul capezzolo. Ad Hailey però non infastidiva mai quando Jay effettuava  Quel gesto: e’ vero poteva sembrare sinonimo di possessione eppure ad Hailey importava sentirsi sua. 
“Jay…” sussurro’ eccitata, ma suo marito non l’ascolto’ e inizio’ a baciarle l’addome per poi scendere verso l’interno coscia e lasciare dopo aver preparato la pelle, un altro segno indelebile di quanto L’amasse.
Hailey gli tirò i capelli e riporto’ il suo volto davanti al suo, si guardarono intensamente ed entrambi ormai non potevano più aspettare, avevano bisogno di unirsi e provare piacere insieme.
Hailey circondo’ con le gambe la vita di Jay che tenendola ferma tra il suo corpo e il muro si fuse con lei. Man mano che intensificò il loro amore, ansimarono pesantemente e gli strilli di piacere risuonarono per tutto il bagno.
“Hailey sveglierai i vicini” la prese in giro Jay.
Questo la fece sorridere ed effettivamente Hailey era particolarmente coinvolta. Aveva rischiato di perderlo e ora aveva bisogno di sentirlo dentro di se, di sentire che stava bene e aveva bisogno di farlo stare bene, di sentirlo suo. Quando Jay continuo’ a far accrescere il piacere che provava Hailey ormai aggrappata alle spalle del suo partner, succhio’ e lascio’ il primo di una lunga serie di segni rossastri sulla nuca e sul collo di Jay. 
Arrivati entrambi al limite, continuarono a coccolarsi sotto il getto dell’acqua bollente dicendosi quanto si amavano ed essendo grati di essere l’uno fra le braccia dell’altro.
 
 
 
*******
Jay si stava osservando allo specchio mentre Hailey si stava finendo di asciugare i suoi boccoli dorati.
“Hailey questo sarà un bel problema al lavoro” disse indicando il succhiotto viola che si trovava sia sulla nuca che tra il collo e la clavicola prima di sistemarsi dalla sua parte del letto.
Entrambi ne avevano diversi sparsi per il corpo, ma a differenza di Jay che si era dedicato a parti che sul lavoro sarebbero state coperte, Hailey non si era fatta problemi e aveva dato sfogo soprattutto su spalle, nuca e collo.
“Mi hai detto di non gridare e io ho sfogato in un altro modo” disse facendogli l’occhiolino prima di scoppiare in una grossa risata. 
Infilò una delle magliette di Jay e lo raggiunse appoggiandosi e stringendo il suo bicipite.
“Fa male? non volevo essere troppo irruente, ma oggi ho davvero avuto paura di perderti e prima sentirti era ciò di cui avevamo bisogno, non posso perderti, non ora che abbiamo tutto ciò che sognavamo da tempo.. Avrei voluto evitare di doverlo fare, ma non mi sarei perdonata se non ti avessi coperto. Dobbiamo parlare con il dipartimento armi, bisogna capire perché si è bloccato il tuo fucile. Non so cosa avrei fatto se non fossi stata lì. Jay se il colpo fosse partito solo un attimo prima a quest’ora saresti…” 
Jay però non le diede modo di finire la frase, le prese il mento e la bacio’ delicatamente.
“Hailey, non è successo, sei stata tempestiva e hai protetto il tuo partner, hai fatto tutto ciò che ci hanno insegnato a mettere in atto. E non finirò mai di ringraziarti. Ti amo, e non metterei la mia vita nelle mani di nessun altro a parte te.” 
“Jay e’ quello che facciamo, ci proteggiamo a vicenda. Hai promesso che non saresti andato da nessuna parte e io farò in modo di tenerti con me sempre! Non potrei vivere senza di te, ti amo troppo.” Confesso’ lasciandosi sfuggire una lacrima che Jay scaccio’ via prontamente.
“Hailey sarò al tuo fianco per sempre, non vivremo l’uno senza l’altro, a qualunque costo tornerò sempre da te,basta solo che tu sarai al mio fianco” continuò prima di baciarla facendo sfiorare le loro lingue dolcemente.
“Jay sono tua” sussurro’ sulle sue labbra, prima di abbracciarlo fortemente nascondendo poi il viso nell’incavo del suo collo.
Scovolarono nel silenzio ed Hailey si rilasso ascoltando il battito di quel cuore che batteva per lei.
Jay la stava facendo rilassare tenendola stretta contro il suo corpo mentre giocava con i suoi capelli. 
Sapevano entrambi che sarebbe stato difficile prendere sonno nonostante la stanchezza, eppure avere le gambe intrecciate le une con le altre, e sentire non solo i loro calmi respiri ma anche il calore dei loro corpi li stava facendo calmare.
Si stavano cullando a vicenda, godendosi i loro gesti affettuosi: ogni tanto Hailey strofinava il suo naso contro la pelle di Jay e lasciava qualche bacio delicato sparso sulla sua pelle.  
La tranquillità e il torpore del momento furono interrotti da Jay che proferì parola:
“Allora visto che domani abbiamo un intero giorno libero, che cosa ti andrebbe di fare?” Domandò baciandole teneramente il capo.
“Non ho intenzione di lasciare questo letto e il tuo caldo corpo fino a lunedì mattina, ho bisogno di riposare e godermi mio marito” disse osservandolo senza spostare la sua testa da quel bicipite che ormai era diventato il suo cuscino personale.
“Mi sembra un’ottima idea. Tieni duro ancora una settimana e poi la nostra luna di miele in Grecia ci aspetta” le disse solleticandole l’interno coscia doveva aveva lasciato il segno.
“Non vedo l’ora di portarti a vedere quei posti magnifici” disse Hailey baciandolo delicatamente prima di riposizionare il volto sul torso del marito.
Jay le stava facendo delicati grattini sulla schiena e poco prima di capire che stava prendendo sonno riuscì a dire: “non vedo l’ora di dedicarmi a noi…e sentirti parlare greco”.
Si addormentarono l’uno fra le braccia dell’altro felici di potersi stringere saldamente. Un nuovo giorno li aspettava.
 
 
********
“Odio doverla togliere per andare a lavorare” disse Jay posando la sua fede nuziale d’oro bianco impreziosita da inserti neri affianco a quella identica di Hailey.
“Dobbiamo trovare un modo per poterle portare anche sul lavoro senza rischiare di perderle o di incastrarle nella pistola.” Disse innervosito dalla sensazione strana che provava ogni volta che toGlieva quell’anello divenuto simbolo del loro impegno.
“ :8 sento nudo”, disse cercando di agganciare alla cintura il suo distintivo.
Hailey vedendolo in difficoltà si avvicinò e lo aiutò a sistemarlo.
“Jay troveremo un modo, ma non è un anello che fa di me tua moglie. Anche a me da una sensazione strana perché quelle fedi sanciscono la nostra promessa, se ti fa stare più tranquillo però potremmo prenderci una catenina e indossarle, almeno quando siamo in servizio come collana.” Propose Hailey accarezzandogli la leggera Barba ispida.
Jay grugnì e prima di uscire di casa le diede un bacio sulla fronte. 
Hailey vendendolo taciturno cerco di farlo ridere e avvicinandosi a Jay in modo seducente per esporre anche un’altra idea “oppure se vuoi ogni giorno posso lasciare qualche segno rossastro sul tuo collo così da far capire a tutti che tu sei mio” disse alludendo a quel segno che entrambi avevano nello stesso punto.
Jay aveva esaudito il desiderio di sua moglie: la domenica l’avevano passata a letto, a fare attività sotto le lenzuola che trasudavano amore e passione. Jay però non voleva essere l’unico in imbarazzo sul lavoro e dato che si erano bramati particolarmente aveva “tatuato” nello stesso punto del collo di Hailey il livido che lei stessa aveva provocato sotto la doccia. Hailey aveva cercato di mascherare il segno evidente tenendo i capelli sciolti, ma un po’ era ancora evidente.
 
Insieme si diressero col pick up di Jay verso il dipartimento e quando entrarono nella Hall furono chiamati dal sergente Platt che noto’ subito i segni bluastri sui due coniugi.
“Sarge come possiamo aiutarti?” Disse Hailey sorridendole.
“E’ arrivato questo per te” disse Platt spingendo le  nuove targhette che Hailey avrebbe dovuto cucire sul suo abbigliamento lavorativo.
Hailey aveva preso il cognome di Jay e aveva fatto richiesta di poter cambiare ogni etichetta.
Jay era rimasto felicissimo della scelta di Hailey, che aveva precisato di non voler cambiare il cognome perché così si sarebbe staccata da quell’uomo che l’aveva fatta soffrire. Voleva essere a tutti gli effetti legata in qualunque modo possibile all’uomo che l’aveva fatta sentire amata come nessuno aveva mai fatto. Voleva essere sua in ogni modo possibile e voleva essere una Halstead a tutti gli effetti perché lui era l’unica famiglia che aveva mai avuto. Era l’amore della sua vita e voleva evidenziarlo in qualunque forma possibile.
“Grazie Platt, ora è evidente in ogni modo possibile che me la sono sposata” disse Jay sorridendo allegramente.
“Oh Halstead a giudicare dai succhiotti che avete entrambi su quel collo si nota lontano un miglio che vi siete sposati da poco. Ora con queste targhette sarà sicuramente più evidente.” 
Hailey e Jay rimasero stupiti del commento di Platt, senza dire una parola, salirono le scale viola in volto, mentre Trudy li osservava divertita e fiera di loro. Erano felici, innamorati e pieni di voglia di viversi.
Ora capiva perché non usavano gli spogliatoi per cambiarsi, chissà quali altri segni d’amore nascondevano sulla loro pelle, si chiese ghignando sotto i baffi.
Come sempre Platt aveva ragione, gli Upstead trasudavano amore letteralmente da ogni poro e tutto ciò era letteralmente evidente.
 
   
 
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