Katsuki apre gli occhi, la gola secca e la fronte un po’ sudata.
Cerca di muoversi, ma le lenzuola bianche che sono attorcigliate alle sue gambe gli complicano ogni movimento.
Il ragazzo sospira frustrato, le mani che si aprono e chiudono meccanicamente, come se stesse per usare il suo quirk. Tutto è immobile, dalla finestra poco distante non entra neanche un filo d’aria.
Katsuki prende in considerazione l’idea di rimanere così, fermo nel letto come una stella marina, aspettando di avere di nuovo sonno e dormire ancora  per qualche ora.
Poi però, come un vecchio amico che ti ferma dal commettere una cavolata, la maglietta nera del pigiama rimarca di essere appiccicata al suo petto.
Le mani, richiamate dall’insistenza della maglietta, ripetono il movimento, perche l’afa estiva è una delle cose che Katsuki odia di più.
Forse anche di più della panne nel latte la mattina, quando si ha fretta.
In quel momento è in vena di pensieri deliranti e il caldo opprimente che lo circonda non lo aiuta di certo a ragionare.
Preferirebbe veramente essere in cucina, il latte che nella tazza si è fatto tiepido e lui che sposta la panna con il cucchiaino…
No, ha decisamente bisogno di un goccio d’acqua.
Sospira, di nuovo, valutando un po’ tutte le possibilità, ma è anche vero che quando ha sete il suo cervello non lavora bene.
Un improvviso pensiero filosofico si fa strada nella sua mente assetata e offuscata.
-È un circolo vizioso!- dice alzando la testa quel tanto che basta per accorgersi di aver quasi urlato.
Fortunatamente Shouto ha il sonno pesante e spera che ora non faccia eccezione.
Sta quasi per girarsi un’altra volta tra le lenzuola bianche, ma una mano stranamaente fresca gli afferra il polso sudato e umido.
-Fermo.
La voce è roca, assonnata ma anche seccata, scocciata.
Il braccio fresco si alza, portando di conseguenza in alto il suo, in un’imitazione di una marionetta.
Riesce a scorgere qualche ciuffo bianco mischiato a delle ciocche rosse.
Solo allora il suo cervello si connette al resto del mondo, facendogli aprire la bocca di scatto.
-Shouto!
Katsuki riceve un’occhiata e nonostante sappia che le due “metà” facciano parte della stessa persona, le percepisce comunque in maniera diversa.
Il lato destro è chiaramente incavolato, ma mostra una freddezza terrificante e unoi sgurado vagamente omicida,
Il lato sinistro sembra volerlo strozzare lì, immediatamente, senza mezzi termini o perdite di tempo.
-Bevi.
È sempre Shouto e Katsuki porta quindi alla bocca la bottiglia d’acqua che l’altro gli porge.
La plastica scricchiola sotto le sue mani.
-È in plastica ricilata?
L’altro gli fa solo un cenno con la testa, ha sete anche lui.
Shouto prova a tirarsi sù per appogiarsi al muro che si trova dietro al letto, ma le ferite sulla schiena si fanno sentire.
Un gemito di dolore gli scappa dalle labbra secche e Katsuki si avvicina, incerto. Passa una mano sotto l’ascella di Shouto, lo solleva legermente e poi lo appoggia al suo petto.
Inala quell’ottimo profumo e chiude gli occhi, spensierato.
-Grazie.
Lascia un piccolo bacio sulla fronte di Shouto, poi pone una domanda che gli frulla in testa da prima.
-Come hai fatto a sapere che avevo sete?
Shouto ride di gusto e Katsuki è più stupito del previsto.
-Bhe, ecco… Ti rigiravi nel letto come un pachiderma! Poi anche a me andava un po’ d’acqua…
Katsuki torna ad appoggiare la testa sul cuscino bianco e Shouto lo segue.
Sono solo le tre, ma il sonno sembra essere andato in un’altra dimensione.
-Dovresti dormire.
-Oggi sei proprio un chiacchierone,eh?
L’altro arrosisce e nasconde la testa bicolore nell’incavo del collo del biondo. Sono stanchi entrambi e se pur di controvoglia, devono dormire.
Shouto lo circonda con le braccia  e Katsuki è investito da un’ondata fresca da un lato, mentre dall’altro è avvolto dal caldo.
Decide comunque di non spostarlo, la sensazione è meravigliosa lo stesso.
Chiude gli occhi,il respiro di Shouto che è il sottofondo migliore che potrebbe esserci.

Angolo Autrice
Questa è la prima fanfiction che scrivo riguardo al fantastico mondo di BNHA/ MHA e sono veramente soddisfatta! Non so, ma è probabile che in seguito potrei portare qualche long più impegnativa. Alla fine sono contenta di aver esordito con una BakuTodo dai toni spensierati ed estivi.
Alla prossima!