Stoccolma, 20 giugno 1810
Funerali dell'erede al trono Carlo Augusto di Augustenburg


Sto seguendo il corteo funebre di Carlo Augusto, erede al trono di Svezia, morto in circostanze misteriose.
La mia famiglia non ha mai sostenuto la sua, ma è una terribile ingiustizia che abbia perso la vita cosi giovane.
Le giornate si stanno allungando, sta per iniziare l'estate svedese dove non esiste più la notte.
Eppure per me la notte più oscura e che mai avrà fine, è iniziata proprio il 20 giugno di tanti anni fa.
Eravamo quasi giunti alla mèta.
Voi e il vostro consorte vestiti come borghesi, il Delfino vestito da bambina e le vostre dame e Madame Royale come cameriere.
Tutto fu studiato nei minimi dettagli.
Pensavo di accompagnare la vostra carrozza fino al confine.
Invece Sua Maestà mi congedò.
Mai.
Mai potrò scordare il vostro sguardo smarrito mia Regina.
Eppure non potei esimermi dall'obbedire.
Vi lasciai al vostro destino che si realizzò tramite gli occhi attenti di un contadino che vi riconobbe.
Il resto è Storia.
Tra le più sanguinose mai viste.
Inutili tutti i miei successivi tentativi di salvarvi mia adorata.
Tutto ciò che mi resta di voi sono stralci di ricordi, qualche lettera e un anello.

Tra la folla che partecipa al funerale di Carlo Augusto c'è qualcuno che inizia ad additarmi.
Poi iniziano a urlare contro di me le peggiori ingiurie.
"È Hans Axel di Fersen...è lui che ha assassinato Carlo Augusto... maledetto bastardo...devi crepare nel peggiore dei modi... "
Come un serpente che mi ha imprigionato nelle sue spire la folla, nutrendosi della propria rabbia e assetata del sangue del capro espiatorio da sacrificare sull'altare della vendetta, mi teascina, mi malmena, mi strappa gli abiti di dosso.
Ferito, confuso, dolorante cado a terra.
Le urla, gli sputi, i calci aumentano di intensità.
Tra la folla vedo una figura conosciuta.
Non ci posso credere.
Siete voi, mio unico amore?
Avete l'aspetto di quando vi vidi la prima volta, siete giovane e bellissima.
Perché guardate questo vecchio con quello sguardo così sognante?
L'intensità delle grida sale di intensità.
Mi sembra che la folla ululi, quasi.
Sono lupi affamati.
"Forza Otto...dai...finisci questo cane traditore della Svezia".
Un uomo enorme vestito da marinaio mi guarda sprezzante poi, approfittando della mia posizione svantaggiata, salta sul mio torace con entrambi i piedi e con tutte le sue forze.
Sento distintamente le mie costole frantumarsi.
Sento un dolore lancinante ai polmoni.
Cerco di respirare, ma l'aria non vuole proprio più saperne di circolare.
Il mio cuore sta rallentando.
Sto per lasciare questo mondo.
Potessi vederla ancora un attimo.
Mi sforzo di tenere gli occhi aperti, chissà se è ancora qui...
Eccola.
Il mio ultimo desiderio si sta avverando.
Elle è qui...
La folla e il suo vociare scompaiono.
La più bella dama mai vista, vestita di bianco e con i lunghi capelli biondi come il grano sciolti e leggeri che ricadono fino alle reni, mi prende per mano.
"Vi ho aspettato tanto mio adorato..."
"Finalmente sono arrivato mia adorata... "