Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |       
Autore: Lothiriel    19/05/2005    2 recensioni
Raccolta di racconti che potrebbero aver preso vita dalle iscrizioni di antiche mappe, o fra le nebbie di leggende dimenticate...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io sono la sabbia

The Nymph of the Desert

 

 

Io sono la sabbia.

Nel deserto il mio manto soffice e ingannevole muta d’aspetto ad ogni soffio di vento, conducendo gli incauti viandanti a smarrirsi e morire.

Non è crudeltà la mia. Come le mie sorelle che abitano i fiumi o i rami frondosi degli alberi, io sono una custode dei segreti della natura. Nessun umano che spinga troppo oltre il suo desiderio di conoscenza può sfuggire al castigo che lo attende.

Nata dall’aria, vivo di essa, non ho bisogno di nulla. Sono presente in ogni granello di sabbia, ciascuno di essi è me e io sono tutti loro messi insieme. La mia esistenza si suddivide in una miriade di movimenti infinitesimi, le dune si muovono senza un disegno prestabilito per miglia e miglia, ma i singoli granelli non lo sanno, rotolano dolcemente l’uno sull’altro senza chiedersi dove stanno andando.

Certo, posso assumere anche altre forme. Sono un essere incorporeo, e so mutare a piacimento il mio aspetto esteriore. Non per questo la sabbia del deserto sparisce. Io scivolo via da essa, semplicemente, e posso trasformarmi, ad esempio, in un’avvenente fanciulla. O in uno specchio d’acqua.

I tuareg chiamano tutto questo “miraggi”, e per lunga abitudine non credono a nulla di ciò che vedono mentre percorrono le lunghe carovaniere. Unici esseri umani che rispettino il deserto, vengono rispettati da esso, ed è raro che qualcuno di loro perisca fra le dune. A volte, nella notte, io parlo loro raccontando storie di antica saggezza, e loro rimangono in silenzio ad ascoltare il mormorio della sabbia, non comprendono le mie parole ma ascoltano ugualmente con grande attenzione, sperando un giorno di apprendere la mia lingua.

Ma per la maggior parte del tempo rimango a dormire, sotto la sabbia, fra gli interstizi che corrono fra granello e granello. Non che io abbia alcuna necessità di sonno; e d’altra parte il mio sonno non è lo stesso che indugia sulle palpebre dei mortali, avvolgendoli in un nero manto d’oblio. Solo, a volte, preferisco ritirarmi in questo mondo che io stessa costruisco, dove la realtà che si dispiega sotto gli occhi delle creature di questa terra si mescola e si fonde con il magma stellato della mia mente. Fenici che bevono da coppe di cristallo e poi scompaiono in delicati fuochi d’artificio come margherite gialle. Unicorni neri cavalcati da piccole fate dalle ali di farfalla. Dune di sabbia color miele che si sciolgono in pozze multicolori sotto il cielo del tramonto. Laghi d’oscurità in cui nuotano incerte stelle d’argento come lacrime di angeli.

Non per questo cessa la mia sorveglianza. Non crediate, o mortali, di attraversare il mio regno senza che io venga a saperlo. In ogni momento e in ogni luogo, io vi vedo. E posso scrutare i vostri pensieri.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Lothiriel