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Autore: Barbara1018    27/06/2021    5 recensioni
Una Oscar pronta a cambiare vita, prende la sua decisione ma non tutto va come previsto.
"Sorrise la decisione ormai era presa, era serena tutto sarebbe andato bene, i colpi di sole passano."ma l'ombra ?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oscar si asciugò le lacrime,  Fersen se ne era andato via.
La fine di un'amicizia,  la stupida resa di fronte a ciò che lei non poteva essere, una donna come le altre, lei era solo un soldato. 
Il suo cuore di donna poteva sospirare per un uomo, ma nulla di più. Indossare vesti femminili non era bastato a fare di lei una donna, lei era stata sempre vista come un uomo e quello che doveva continuare ad essere.

Si osservò attentamente allo specchio, era una donna troppo alta, con poche curve, un fisico abituato ad adempiere un lavoro maschile era così diversa dalla figura femminile che un uomo poteva desiderare senza contare il carattere, non era una donna come sua madre, non abbassava il capo, non stava zitta, non era reticente e non conosceva nulla di tutte quelle moine che le altre facevano per conquistare l'oggetto del desiderio. Il suo passo era marziale non possedeva nessuna grazia femminile.

Era un fallimento su tutta la linea.

Appurato questo bisognava trovare una soluzione ed ecco ciò che lei era capace di fare, essere un ufficiale e non solo era molto bravo, efficiente,  preparato e capace di dettare ordini e farli rispettare e questo sarebbe stata da ora in avanti.

Poi un'altra immagine si impose prepotentemente,  André che raccoglieva cocci di vetro.
Già André era quello che faceva da una vita, mettere in ordine dopo i suoi disastri e l'ultimo il più grosso gli era costato assai caro, un occhio.

E Fersen allora cosa era stato? Poteva paragonarlo  ad un colpo di calore , quando d'estate i raggi del sole sono così cocenti che inizi a sudare, la vista si annebbia e desideri solo acqua e ombra per riprenderti.  Fersen era stato l'acqua che non aveva mai bevuto ma l'ombra si quella l'aveva avuta era  André.
Discretamente c'era sempre stato e grazie al suo sostegno che era riuscita ad essere l'ufficiale integerrimo e perfetto che suo padre si aspettava da lei.

Sorrise la decisione ormai era presa, era serena tutto sarebbe andato bene, i colpi di sole passano.
Fersen faceva parte del passato e non poteva continuare ad appoggiarsi ad Andrè, aveva già sofferto troppo a causa sua, era giusto che anche lui trovasse la sua strada. Sicuramente il Generale avrebbe trovato un buon posto per lui e magari poteva anche organizzargli un buon matrimonio, per la felicità di nanny.

L'indomani mattina si sarebbe recata a Versailles avrebbe chiesto udienza a Sua Maestà Maria Antonietta e avrebbe presentato le sue dimissioni da Comandante della Guardia Reale. Ora era pronta a vivere una nuova avventura  da sola.

Erano trascorsi gà dieci giorni da quella serata e ora guardava il mare tempestoso della Normandia, un mare cupo, rabbioso , nero come il suo umore.
La prima parte del piano era andata a buon fine. Maria Antonietta aveva accettato le sue dimissioni , anzi si era perfino scusata di poter offrirle solo un incarco di ripiego, quello evitato da tutti, il comando della Guardia Cittadina, un incarico che prometteva guai, lavoro e nessun prestigio.
Aveva messo in conto che la notizia delle sue dimissioni sarebbe stata un colpo per Maria Antonietta ma non aveva pensato che potesse essere così duro, aveva dovuto a fare appello alla loro amicizia per non rivelare l'esatta motivazione, del suo desiderio di cambiamento. La Regina riponeva in lei completa fiducia e tale doveva rimanere, andandosene manteneva fede al suo giuramento di proteggerla e poi la lasciava in ottime mani, Girodelle e Fersen avrebbero vegliato attentamente la sua persona.

L'errore più grosso era stato quello di sottovalutare la risposta di Andrè. Lui che era la sua ombra tale si era dimostrato, un ombra cattiva, prepotente, rabbiosa .

Il buono e caro Andrè era stato capace di trasformarsi in un uomo violento, non aveva accettato la sua decisione e c'era mancato un soffio perchè non si trasformasse in una bestia.

Erano stati pochi minuti ma il suo essere donna gli era stato ricordato in modo così brutale e il compagno di una vita era scomparso lasciando un ombra al suo posto.
Fortunatamente era rinsavito e le aveva spiegato che era innamorato di lei da sempre e non poteva accettare di essere escluso dalla sua esistenza.
Il mattino dopo, incontrandolo, aveva liquidato la questione con dimentichiamo tutto ma accidenti a lui la cosa non era così semplice.

Primo Andrè aveva trasformato il suo primo bacio in un ricordo orribile, e poi quella dichiarazione di amore bruciava, faceva male, troppo.
Possibile che in tutti quegli anni lei non si fosse accorta di niente? Aveva scambiato tutto l'aiuto, le premure, le attenzioni per lei come l'esempio perfetto di amore fraterno? E se anche fosse stato così perchè lui non l'aveva aiutata, non si era dichiarato prima?
Solo per la differenza di rango a cui lei non aveva mai badato?
Cosa poteva solo immaginare Andrè innamorato di lei. Erano cresciuti insieme si conoscevano perfettamente, almeno così credeva lei, non poteva pensare che ci fosse altro.
Lei che viveva e lavorava come un uomo che non conosceva le malizie del corteggiamento come poteva vedere gli atteggiamenti che lui assumeva da una vita in modo diverso e poi lei una donna che suscita amore come era possibile.

Il Grandier ne aveva combinata una veramente grossa, e questa volta sarebbe stato difficile perdonarlo perchè se era vero che i colpi di sole spariscono, evaporano in fretta l'ombra resta, si avvinghia piano piano, non è facile combatterla e lei odiava sentirsi in difficoltà, messa con le spalle al muro ed inchiodata e poi a che cosa.

Non poteva ricambiare quello amore sbattutele addosso in quel modo, lei doveva andare avanti.
Domani sarebbe rientrata a Palazzo, era stanca di sentirsi sbagliata, diversa, infelice come il mare che mugghiava fuori dalle sue finestre.
Non sarebbe tornata indietro sui suoi passi, c'era un nuovo incarico che l'attendeva e solo quello contava, anzi da tutta questa esperienza aveva imparato ad essere ancora più guardinga, a tenere alta la guardia, l'ufficiale Oscar François De Jarjayes era pronta.
  
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