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Autore: itsbrie    31/08/2009    7 recensioni
Per Nicholas Jonas e famiglia.
L'aprì e.. Rise amaramente. L'invito al matrimonio della sua migliore amica d'infanzia,nonchè unica ragazza mai avuta non fu un bel colpo. Assolutamente no.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Dimenticare.

Ok,ora mi sento proprio che mi ucciderete,non lo so perchè ma ho questa sensazione.
Spero che non sia così però.. Insomma,una di voi può pensare "Ma questa ha una sottospecie di long e perde tempo a fare delle shot?" però la risposta rimane comunque si xD
Ultimamente scrivo di notte,e ho una ispirazione assurda,mi spaventa!
Sono una pazza da ricovero,lo so,che volete farci!
Vi prego non scannatemi,piuttosto leggete la storia,ci ho messo un pò per scriverla,e se la commentaste mi fareste non un piacere enorme,ma a dir poco immenso.
Non sono mai stata una cima per quanto riguarda questo tipo di shot,ma spero di essere stata più o meno capace di scriverla.
E' tutta ispirata alla canzone degli Zero Assoluto "Per Dimenticare" che non riesco a levare dalla testa xD
Inoltre,ringrazio Giulietta24 e Mary_Tigro per aver recensito "Sempre Bambino" in più ringrazio le ragazze che l'hanno inserita tra i preferiti!
Ora taccio u__u
Grazie in anticipo a chi leggerà e/o commenterà!
Lety o Liz. ;D

 

I JONAS BROTHERS NON MI APPARTENGONO.
GLI ASPETTI DEL LORO CARATTERE  SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA.
LA STORIA NON è ASSOLUTAMENTE A SCOPO DI LUCRO.
I PERSONAGGI NUOVI NELLA STORIA SONO UNA MIA INVENZIONE,
E IN QUANTO TALI MI APPARTENGONO.
GRAZIE A TUTTI!


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Per Dimenticare.

 

<< E così.. te ne vai. >>disse Liz con voce soffocata.
Si guardò intorno e provò a respirare.
Tra tutte quelle lacrime e quei singhiozzi che non riusciva fermare,le mani che tremavano come foglie..non aveva il controllo di sè stessa.
Era troppo presa dalla sofferenza.
Nick la guardò con aria colpevole,gli occhi lucidi.
<< Ma io te lo prometto.. ci sarò sempre e comunque per te.. Non voglio perderti,lo capisci? >> le sue parole non le facevano alcun effetto.
Erano solo un suono sordo,senza alcuna risonanza.
Provò ad alzare lo sguardo,ma quello che ne riuscì fu solo un altro singhiozzo.
Sembrava tutto così sbagliato in quel momento.
Ogni singola cosa.
Liz si avvicinò a Nick barcollando,come se dovesse cadere da un momento all'altro,come se non avesse più forze.
La scena assomigliava un pò a quella dei telefilm: lui parte,lei piange e si dispera.
Di sfondo un tramonto rossissimo e il mare calmo e cristallino.
<< Lo capisco Nick. Ma non è facile.. tu.. parti.. e.. a me che rimane? Solo un ricordo.. >> soffiò Liz sussultando.
Si era spezzato in poco tempo e con due parole,tutto quello che i due ragazzi avevano costruito in tanti anni.
Fin da quando avevano tre anni e giocavano insieme nel prato di casa Jonas a far finta di avere un albergo,per finire ai sedici anni in cui,dopo aver trascorso una vita insieme,si confessarono i propri sentimenti.
Ora era così difficile dirsi addio.
Avevano solo diciannove anni.
<< No. >> disse Nick prendendo il braccio della ragazza dal polso. << Non sarà solo un ricordo.. Io ti amo. >>
Al suono di quelle parole Lizzie sentì come una pugnalata nel petto,come la stessero uccidendo con la più dolorosa delle armi.
Iniziò a piangere convulsivamente.
Prese fiato e provò a dire: << Lo so che devi andartene.. so che questo è il tuo sogno.. ti appoggerò.. comprerò i vostri dischi e guaderò le vostre interviste..non voglio essere io a rovinare quello per cui tu lavori da una vita.. chiaro Nick? Promettimi che sarai il cantante più bello bravo e popolare del mondo.. >>
Il ragazzo le si avvicinò e la strinse a sè dolcemente.
Non voleva che quel momento di perdesse,non voleva lasciarla lì a soffrire a causa sua..
<< ..you and me forever,you and me right now. Io te lo prometto.>> bisbigliò lui nel suo orecchio.
La ragazza fermò le lacrime per due secondi,poi si girò verso Nick e lo abbracciò forte.
<< Non potrò mai dimenticarti. Grazie.. per.. amarmi. >> disse lei tremando.
<< Io faccio solo quel che sento. >> rispose Nick baciandola nei capelli.
La ragazza sorrise debolmente,poi disse << Nick,ti amo anche io.>>

Allora quindi è vero,
è vero che ti sposerai
Ti faccio tanti, tanti cari auguri,
se non vengo capirai

Chris O'Connel - Elizbeth Martin

Sono lieti di invitarvi alle loro nozze che si terranno
.....

Erano passati sei anni da quando Nick era partito per Los Angeles per diventare cantante con i suoi fratelli,e aveva lasciato Liz.
Erano passati sei anni da quando Liz aveva pianto per otto mesi a causa della perdita di Nick.
Non era passato molto tempo dall'ultimo scambio di lettere dei due ragazzi che,si tenevano sempre in contatto.
Nick si faceva sentire più assiduamente,inviava sempre video messaggi,due o tre lettere in due settimane per far sentire alla ragazza che lui c'è e ci sarebbe stato sempre.
Glielo aveva promesso dopotutto.
Lizzie invece,forse perchè schiacciata troppo da quello che era successo,fece di tutto per provare a dimenticare Nick,per cercare di rimuoverlo per evitare di soffrire.
Dopo essersi salutati,la vita di Liz diventò un'angoscia continua.
Non riusciva assolutamente a riprendersi.
I due ragazzi non riuscirono mai a vedersi,forse un rifiuto,forse per la paura che tutto si fosse spezzato.
Nick aveva avuto la sua fortuna,aveva girato il mondo,e ancora adesso,a venticinque anni,è una delle icone pop più seguite e ammirate del mondo. Sempre in viaggio,sempre impegnato,sempre a pensare.
Anche a Liz,che rimasta là,a Wykoff aveva provato in tutti modi a riprendersi.
E ci riuscì solo in quel modo.

Nick rientrò a casa alle due e mezza.
Posò la giacca nel guardaroba,mise apposto le chiavi,levò le scarpe,infine controllò se c'era della posta.
Si sedette sul grande divano in pelle rosso e iniziò a dare un'occhiata alle buste sul tavolinetto che i suoi aiutanti,avevano ritirato la mattina.
Le prese e iniziò a guardarle.
Avvisi,una cosa dello stato,delle bollette ed infine,una busta color panna,ruvida,con su scritto:
Per Nicholas Jonas e famiglia.
L'aprì e..
Rise amaramente.
L'invito al matrimonio della sua migliore amica d'infanzia,nonchè unica ragazza mai avuta non fu un bel colpo.
Assolutamente no.
Appoggiò la testa su un cuscino e poi se lo mise in faccia,come se volesse farsi mancare l'aria.
In quel momento vide tutto nero,come una macchia,proprio come era la sua vita in quel momento.
Sentì una stretta al cuore che lo stava praticamente facendo soffocare,si alzò e andò in bagno a lavarsi la faccia.
Si guardò allo specchio,il suo volto riflesso nello specchio sembrava soffocato,e per un momento sembrò che di fronte a lui ci fosse proprio Liz,ma quell'immagine venne rotta da un urlo liberatorio di Nick.
Battè i pugni contro il lavandino e sembrò che volesse piangere.
Avrebbe dovuto lottare per riprenderla con sè,avrebbe dovuto essere più forte e raggiungerla ancora un'altra volta.
Ma quegli occhi pieni di lacrime che lo imploravano di non andarsene erano delle accuse che lo tormentavano.
Alla fine doveva essere felice,almeno lei si stava facendo una nuova vita,lui non c'era riuscito.
Perchè la sua vita era ed è lei.
Non sarebbe andato al matrimonio,ma le avrebbe comunque fatto gli auguri.
Erano amici.
.. giusto?


E se la scelta è questa
è giusta lo sai solo tu
E' lui l'uomo perfetto che volevi
che non vuoi cambiare più.

Andò di nuovo in soggiorno e si buttò sul divano.
Rimase lì a fissare il vuoto del suo soffitto.
Sembrava l'unica cosa che gli potesse interessare.
Sempre meglio.
Ma quello che stava scritto su quel cartoncino era troppo importante,lo era così tanto da impedirgli di pensare ad altro e provare a distrarsi.
Lesse e rilesse volte l'invito e si maledì da solo per essere stato tanto sciocco.
Si disse che era la causa di tutto quel dolore,di tutto quello che era successo..
Era lui la causa di quel matrimonio assurdo.
Elizabeth e Nick erano stati fidanzati circa quattro anni,quattro anni in cui vissero così intensamente le loro vita da potersi dimenticare del mondi esterno e di qualunque cosa non li riguardasse.
Guardavano con occhi sognanti un futuro insieme,sperano di poter realizzare insieme ogni ambizione,ogni desiderio,avrebbero sprecato tutte le loro forze per stare insieme per sempre.
Ci sarebbero riusciti,se non fosse stato per quella condizione..
Quella stradannatissima condizione che costrinse Nick a fare le valigie e ad andare via.
Abbandonare la sua casa,la sua infanzia,la sua scuola,ogni cosa a lui più cara e poi..
Lei.
Lei che con quel sorriso aveva illuminato la vita di Nick a tal punto da dipenderne,quasi come una droga,
lei che era l'unico motivo per Nick la mattina si svegliava ed affrontava un nuovo giorno,
lei che era fonte di ispirazione del ragazzo in qualunque momento,
lei che era lì anche quando gli disse che doveva partire.
Liz diceva che se doveva sposarsi,voleva un uomo quasi perfetto.
Doveva saper cucinare,pulire la casa,aiutarla con i conti perchè era negata,andare a prendere le figlie a danza quando lei non poteva.
Nick diceva che se doveva sposarsi,voleva una donna alla sua portata.
Liz voleva un uomo come Nick.
Perchè lui sapeva cucinare,pulire,fare i conti e guidare.
Nick voleva una donna come Liz.
Perchè lei era l'unica alla sua portata.
E Nick si sentì maledettamente colpevole di essere stato un emerito cretino.
Preso dall'ira e dai sensi di colpa,si accese una sigaretta.
Non fumavamai Nick,non lo aveva mai fatto quella volta non gli sembrò così.
Sembrava essere l'unica cosa che potesse aiutarlo a sfogarsi.
Ovviamente accompagnato da un bicchiere di Margarita o che so.. Vodka?
Non voleva perdere la razionalità,ma quello che gli stava succedendo lo costrinse a farlo.


Ti senti pronta a..

<< Lizzie cara allora.. il vestito è nell'armadio,le scarpe te le poggio vicino il separè,idem per tutto il resto.. va bene? >> disse zia Kate,nonchè mamma della futura sposa.
La ragazza non rispose,stava ferma a contemplare fuori dalla finestra.
Non sentì neanche le parole della mamma,che ripetè quella frase per tre volte.
Era troppo presa a pensare.
E a dirsi quanto era stupida per quello che stava facendo.
Tutti si sentirono orgogliosi di lei quando annunciò che si sarebbe sposata.
Tutti tranne lei,perchè sapeva bene che avrebbe sofferto da cani per quella scelta.
In fin dei conti Chris non era male.
Ma non era assolutamente quello che lei voleva per sè.
Solo che se non ripiegava su di lui sarebbe impazzita totalmente.
E così,quando Chris alla fine della lezione di lettere classiche invitò Lizzie a prendere un caffè lei accettò ingenuamente.
Non avrebbe mai pensato che qualche anno dopo lo avrebbe sposato.
Non rientrava minimamente nei suoi piani.
Però cosa avrebbe dovuto fare?
Continuare a vivere all'ombra di un ricordo?
No,o meglio,continuare a seguire la vita di Nick attraverso della carta o lo schermo di un computer o di un televisore?
Non aveva assolutamente senso rimanere per sempre fidanzati con una figura.
No che non aveva.
<< Insomma hai capito si no? >> esclamò seccata la mamma.
<< Eh si! So tutto!! Ora vai cortesemente? >> rispose sbuffando la ragazza.
<< Vado vado..! >> ribbattè la mamma roteando gli occhi.
Kate stessa sapeva che la scelta della figlia era sbagliata.
E quante volta aveva detto alla figlia di andare da Nick e farla finita con quella storia? Quante?
Troppe.
Si era offerta lei stessa per accompagnarla,nonostante non potesse prendere l'aereo per Liz e Nick lo avrebbe fatto.
Perchè in quella piccola cittadina chiunque sapeva quanto quei due fossero carini insieme..
Ma quante volte Liz era scoppiata a piangere per gridarle in faccia 'no'? Quante?
Troppe.
Ed ecco perchè Kate finiva sempre a quella famosa frase " Ma chi li capisce i ragazzi? "
Eh già,non li capisce proprio nessuno.
Rimasta solo Lizzie, si distese a terra,mise il CD dei Jonas Brothers alla radio e iniziò a..
Piangere.
E immaginare cosa sarebbe successo se a quest'ora lei dovesse sposare Nick.
Ma alla fine si era rassegnata all'idea di sposare Chris e fare una monotona,affrontare tutte quelle cose che una moglie deve fare..
a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
a fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrenti
E perchè tutto questo?
Sicuramente non per amore.


E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti

E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi...di te, di te, di te


E grazie per l'invito
ma proprio non ce la farò
ho proprio tanti, tanti, troppi impegni
credo forse partirò


Nick funò otto sigarette e finì tutta la Vodka da un litro.
Non gli era mai successa una cosa simile,davvero mai.
Andò in bagno a vomitare più di una volta e quando si stufò di quel calvario,si buttò sul tappeto e chiuse gli occhi per provare a dormire.
Così almeno la sbronza si sarebbe smaltita e avrebbe dimenticato di quell'invito,che stava ancora lì,sul tavolo.
Non si accorse del cellulare che squillò cinque volte,e che il telefono di casa sembrava un centralino,non si accorse che passò un'ora e lui ancora stava steso per terra.
Non si accorse di aver perso ogni senso di raziocinio e cominciò a parlare alla parete e ai muri appesi in giro.
Quello che disse?
Oh non è poi così difficile immaginarlo.
<< Se lei si sposa hai detto? Si sposa? E' brava eh si.. >> un singhiozzo << io,invece sto qua che ballo il tip tap e vicino a me c'è questa bella bottiglia..oh.. sta finendo però.. >> tiro di sigaretta << tu la hai una fidanzata? come hai detto? la hai ? Io si.. ce l'ho peròò ti dirò un segreto.. >> sorso di Vodka,tiro di sigaretta << si sposaaaaaa! ahahahahahah! Hai capito? ahahahahahah si sposa... MERDACCIA SI SPOSA! >>la bottiglia finita cade per terra.
Con Nick appresso.
<< Sai che ti dico amica mia? Che io parto.. tra poco parto.. >>
Quella chiamate al cellulare e a casa erano i fratelli che stavano provando a rintracciarlo disperati quando,Joe si decise di andare a controllare direttamente a casa sua.
Dopo aver aspettato per qualche minuto Kevin,entrambi salirono da Nick.
Abitava all'ultimo piano di un lussosissimo palazzo in centro.
Bussarono più volte al campanello e alla porta,ma Nick non rispose minimamente.
Presero le chiavi di riserva e aprirono la porta.
La prima cosa che avvertirono fu la puzza di fumo,e quando furono più al centro del soggiorno la bottiglia di Vodka per terra e vuota,e le cicche delle sigarette finite e spente sparse per la stanza.
Ed infine Nick steso a terra,immobile con gli occhi chiusi.
<< NICK SVEGLIATI! >> urlò Joe immediatamente.
Quello non rispose.
<< NICK! CAZZO SVEGLIATI!! >> continuò Joe.
Kevin si avvicinò al fratello minore e iniziò a schiaffeggiarlo dicendo << Vediamo se non si sveglia sto cretino.. >>
Subito il ricciolo aprì gli occhi e automaticamente esclamò << SI SPOSA! >>
Kevin e Joe si guardarono con aria interrogativa,Nick mugugnò e si ributtò a terra.
<< Chi si sposa? >> chiesero all'unisono.
Nick non rispose,sospirò.
Poi indicò il tavolo dove aveva messo l'invito.
Kevin si alzò da terra e prese il cartoncino,lo lesse e sgranò gli occhi incredulo.
Rimase lì a fissarlo per un minuto,quando Joe sopraggiunse dicendo << Chi cavolo si sposa? >>
<< Leggi qua. >> rispose lapidariamente.
Joe afferò l'invito e lo lesse in fretta,quasi non si rese conto di quello che c'era scritto:
<< Ah si,si sposa Liz! >> forse nella sua mente fu automatico il pensiero di Nick,poi abbassò lo sguardo sull'invito:
<< LIZ! Oh merda. >> esclamò Joe.
<< Possibile che Jane non te ne abbia parlato? >> chiese subito Kevin.
<< A dir la verità mi aveva farneticato una cosa simile,ma nessuno dei due credeva che sarebbe successo e poi non era sicuro.. >> provò a dire il moro.
<< Ora non ha importanza però.. >> confermò Kevin passandosi una mano dei capelli.
Nick ascoltò la conversazione dei fratelli e stette in silenzio,aspettò che rivenissero di nuovo da lui per chiedergli quasi piangendo:
<< Che devo fare? Io non voglio andarci no.. me ne voglio andar via... voglio partire.. devo dimenticarla.. non posso andarci non posso.. devo partire per dimenticarla si.. ditele che non andrò.. sono troppo impegnato.. >>
I fratelli non gli risposero,lo sollevarono da terra e lo portarono sul letto di camera sua.
Intanto Nick continuava a parlare,a dire cretinate,a delirare cose inimmaginabili,a sputare rancore.
<< Ora ti riposi,dormi. Prenditi la pillola e fai un lungo sonno. Quando ti svegli ci chiami e noi veniamo. Ok? >> affermò Kevin.
Nick stava lì che sembrava quasi morto.
Annuì e disse "sisi", ma i fratelli vedendo lo stato in cui era,gli scrissero anche un biglietto per evitare che Nick si dimenticasse di quello che gli avevano detto.
Poi andarono via.
Nick si addormentò subito e sognò anche.
Che cosa?
Un matrimonio..


se avessi più coraggio
quello che ti direi
che quell'uomo perfetto
che tu volevi tu non l'hai capito mai.


<< Liz posso entrare? >> disse Jane da dietro la porta.
<< Si. >> rispose lei svegliandosi.
Sbadigliò,poi vide l'amica chiudere la porta dietro di sè.
<< Dormivi? >> chiese quella ridendo.
<< Mah,si e no. In ogni caso non disturbi. >> commentò Lizzie sedendosi sul letto accanto a Jane.
<< Bene.. senti,sarò sincera,sono venuta qui per chiederti una cosa. >> disse subito Jane.
Lizzie aggrottò le sopracciglia e guardò l'amica stranita << Dimmi. >> rispose subito.
<< Ecco voglio chiederti sei.. ha invitato Nick,tutto qui. >> affermò quella tutto d'un fiato.
L'altra sorrise ridendo apposta poi disse << Davvero sei venuta qui per chiedermi questo? >>
<< Si,e non fare così. Sembri stupida. >> fece quella asseriandosi.
Liz cancellò dal suo viso l'espressione di prima,poi abbassò la testa e lo sguardo.
<< L'ho invitato. Ma non volevo.. E' stato solo perch... >>
Le parole della ragazza furono subito bloccate da Jane che intervenne tempestiva:
<< Non ti ho fatto questo discorso prima perchè so che tanto non mi avresti ascoltata,o che avresti sicuro cacciato fuori una di quelle tue teorie assurde o che fosse scoppiata a piangere. Evitando tutto ciò prima,mi sembra il caso di intervenire subito prima che tu faccia il più grande sbaglio della tua vita. Lizzie apri gli occhi cavolo! Ti rendi conto che stai facendo una grandissima cazzata? Tu non devi ASSOLUTAMENTE sposarti con Chris,sarebbe la cosa più assurda che tu potessi fare. Hai fatto tutto questo casino del matrimonio ed ora ti rendi benissimo conto che tutti si aspettano che tu domani alle cinque arrivi all'altare? Ti rendi conto che non è Chris l'uomo che vuoi sposare? Ti rendi conto che non è lui e che è Nick? In sei anni hai solo provato a distruggerlo,non ci sei riuscita. Allora perchè non sei andata da lui? Perchè? Hai paura che per lui non sia la stessa cosa? Oh ti prego,tu sai meglio di me che non è così. Liz,lui ti ama e in questi anni non ha fatto altro che fartelo capire. Ma tu hai girato la testa. Ora tocca a te fare qualcosa,prima che sia troppo tardi. >>
Jane era famosa per i suoi discorsi lunghi che ti fanno sentire in colpa. Quando Nick e Liz si fidanzarono,fu anche merito di uno di questi favolosi discorsi. Jane è una persona tenace e sicura di quello che dice.
<<.. ma.. >> Lizzie provò a fermare le lacrime.
Quel pianto liberatorio che aveva in gola da quando disse si a Chris.
<< Nulla. Ma nulla. Devi andare da lui,ora,subito. Non importa quanto ci vorrà,non importa se domani non ti presenterai al tuo matrimonio,ma ne vale della tua felicità. Ed è più importante. >>
Jane alzò il viso di Liz verso il suo.
Le asciugò le lacrime e la guardò dritta dritte negli occhi.
<< Se non vai.. Giuro che mi lascio con Joe. >> disse lei ridendo.
Un particolare essenziale della storia che rende i fatti ancora più assurdi è il fatto che appunto la migliore amica di Liz è fidanzata con Joe.
Chi è Joe?
Ma in sei anni entrambi si sono negati il diritto di  vedersi,di parlarsi..di amarsi.
<< NO! Vado vado.. >> rispose Liz tirandosi su dal letto.
Jane le tirò un pizzicotto << Sul serio però. >>
<< Sul serio. >> confermò Lizzie sorridendo.
Finalmente.
Ma come cavolo ha fatto Liz a non capire che quel suo uomo perfetto è Nick?


Io sarei pronto a cambiare vita
a cambiare casa
a fare la spesa
e fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e tutto questo
per amore.

Nick si svegliò alle sei del giorno successivo alla sua sbronza. Inizialmente non ci capì nulla,aveva solo un gran mal di testa,voleva affondare nuovamente nel cuscino.
Provò a fare marcia indietro ma non si ricordò nulla di quello che era successo il giorno dopo. Sapeva solo che voleva partire,anche senza sapere dove andare.
Si fermò un attimo,chiuse gli occhi e l’immagine di quel foglietto perfettamente stampato su cartoncino color panno tornò ad ossessionarlo.
Ma stavolta si sentì più forte.
Neutralizzò qualunque preoccupazione,si alzò dal letto,poi lesse il biglietto che i suoi fratelli gli avevano lasciato sul comodino:
Per informazione,ti sei ubriacato dopo aver letto del matrimonio di Liz.
Ti abbiamo accompagnato in camera e ora forse stai dormendo.
Quando sei sveglio e cosciente prendi la pillola e chiamaci.
Joe e Kevin.
Nel leggere il biglietto rise di gusto e si rese conto di essere stato un emerito deficiente,ma non per essersi ubriacato,il chè potrebbe anche anche essere giustificato,ma per non aver mai fatto nulla di concreto per riprendersi la sua Elizabeth.
E nel pronunciare il suo nome sentì come un qualcosa al cuore,un richiamo,come se anche lei fosse alla sua ricerca,e lo stesse raggiungendo,o almeno ci stava provando.
Preso dall’irrazionalità più assurda,prese quella maledetta pillola,poi la sua dose di insulina,si vestì,si lavò,prese qualche soldo,il cellulare e poi si precipitò fuori di casa correndo.
Iniziò a correre come un pazzo,non si fermava mai,semafori,strisce pedonali,macchine,non gli fregava più di nulla e di nessuno.
Perché fin quando si è giovani si può prendere il diritto di sbagliare e di commettere errori,ma sol perché abbiamo la forza e il coraggio di rimediare.
Finalmente Nick si sentiva libero,libero di poter scappare da quella prigione che si era creato in questi sei anni,per liberarsi dall’ostilità e per provare a riparare ad uno stupidissimo errore.
Nella sua mente in quel momento,c’era solo il viso di Lizzie,il suo sorriso e con lei,tutto quello che avevano vissuto insieme.
Troppo grande per essere distrutto così.
Anche dopo sei anni di distanza.
Nick dopo mezz’oretta arrivò alla stazione dei treni perché sapeva che Liz viaggiava solo in treno perché aveva paura delle altezze e degli aerei.
Arrivò all’ingresso e subito si diresse verso il treno diretto a Wykoff.
Mentre aspettava in fila per fare il biglietto,sentì il suono di un altro treno in arrivo.


E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti



Elizabeth era partita un’ora dopo la discussione con Jane.
Aveva preparato la borsa in fretta e furia,aveva fatto una doccia e poi era scappata di casa senza neanche dire una parola ai suoi genitori.
Aveva pregato Jane di fare per lei con i suoi e chiunque avesse chiesto di lei.
Per non avere seccature aveva anche spento il cellulare.
Ora l’unica cosa che gli interessava era raggiungere Los Angeles,e cercarlo in lungo e in largo,per dirgli che lo amava con tutta se stessa e che mai avrebbe fatto una cretinata come quella solo per.. dimenticarlo.
Perché se c’era una cosa di cui era certa,era l’amore verso Nick.
Un amore diverso da quello degli altri,perché costruito su solide basi,su un’intesa che nasce sin da bambini.
E solo ora Lizzie se ne stava rendendo conto.
Solo ora.
Dopo sei anni di rifiuto volontario,dopo sei anni di sofferenza,tristezza.
Dopo essere arrivata al punto di doversi sposare per non pensare a lui.
Ma non l’avrebbe fatto,non avrebbe avuto il coraggio di trascorrere la sua vita con di fianco un uomo che non fosse Nick.
Nessuno lo avrebbe permesso.
Nessuno.
Non aveva bisogno di sposare Chris per dimenticarsi di Nick,non aveva bisogno di spezzare di nuovo il suo cuore in tanti pezzi.
Ma perché diamine solo ora si è resa conto di aver sbagliato,di essere stata una sciocca?
Prese il treno per Los Angeles e dopo essersi seduta,non ci pensò più.
Ormai non le importava più nulla.
L’unica cosa che aveva valore per lei in quel momento,era Nick.
Solo lui.
Ma come da sempre,dopotutto.


E forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi...di te, di te, di te.
Per dimenticare, per dimenticarmi, di te, di te, di te.


Elizabeth arrivò alla stazione di Los Angeles alle sei e tre minuti.
Come scese dal treno posò la borsa per terra e si guardò intorno: non aveva la minima idea di dove andare.
Quel posto era enorme.
Intanto una voce al microfono avvertì i passeggeri:
Il treno partito da Wykoff questa notte è appena arrivato
Per il treno in partenza ci vorranno ancora dieci minuti per problemi tecnici..
Ma a lei non interessava tornare a casa,ora lei doveva rimanere lì e trovarlo.
Nick intanto,fece il biglietto e si dileguò dalla fila.
Si sentì più sollevato e raggiunse i binari.
Quando da lontano vide una figura che a giudicare dai movimenti sembrava proprio..
<< LIZZIE! >> urlò subito.
E come poco prima iniziò a correre verso di lei.
La ragazza si voltò al suono di quella voce familiare.
Si voltò e vide Nick che stava raggiungendola.
Non sentì più il terreno sotto i piedi,ma non le importò,iniziò a correre anche lei per andargli in contro.
Come furono petto a petto Nick la sollevò facendola girare.
<< Amore mio..! >> esclamò subito lui.
<< Nick.. >> rispose lei troppo presa dall’emozione.
Lui la fece scendere e l’attirò a sé.
La baciò,e la ribaciò ancora.
Le cinse i fianchi delicatamente,mentre lei aveva una mano tra i suoi capelli ricci.
Voleva completamente affondare nel suo profumo,nelle sue braccia,nella sua morsa.
E non voleva andarsene più,voleva rimanere così per sempre.
<< .. ma come ho fatto ad essere così stupida? Me lo spieghi Nick? Ti prego dimmi come ho fatto.. >> disse lei tra le lacrime.
Poco dopo partirono i singhiozzi.
Subito Nick le asciugò le lacrime e le posò un bacio sull’angolo della bocca.
<< Se tu sai dare una spiegazione a me.. >> rispose lui a fior di labbra.
<< Tu non hai colpe. Io sono stata quella stupida,perché ho provato in tutti modi a cancellarti,rimuoverti completamente.. ma è stato più che inutile.. non ce l’ho fatta.. tu hai provato a farmi capire,a provare a dirmi che ancora c’era un speranza per noi,ma.. >>
Le sue parole vennero bloccate da un altro bacio di Nick.
<< Non voglio sentire più una sola parola,neanche una. Basta sensi di colpa,basta tutto. Ora ci siamo solo tu ed io,il resto non esiste.. >> soffiò lui.
Liz annuì e si appoggiò al suo petto.
ULTIMA CHIAMATA PER IL TRENO DIRETTO A WYKOFF!
I due si guardarono.
<< Andiamo? >> propose Nick d’un fiato.
Liz alzò lo sguardo verso di lui e guardò fisso nei suoi occhi.
E si sentì proprio come quando aveva quindici anni.
<< Con te andrei ovunque.. Andiamo! >> esclamò lei sorridendo.
Nick le prese le mano e salirono insieme.
Ora si che erano pronti a vivere ed affrontare qualunque cosa.
Perché erano insieme,ed una vita davanti non li spaventava affatto.
Pronti a cambiare casa,a fare la spesa,e fare i conti a fine mese,a la casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato,nipoti, parenti,tombola a Natale,mal di testa ricorrente..
<< Nick ma dove diavolo sei? >> urlò Kevin al telefono.
<< In treno,per Wykoff. Con Liz.>> rispose lui.
La ragazza si girò verso di lei e lo baciò.
<< Si sono con Liz. Stiamo andando a Wykoff.. >>

 

- un mese dopo -



NICHOLAS JONAS  -  ELIZABETH MARTIN.
annunciano il loro matrimonio.

La cerimonia avrà luogo il 26 Giugno

Presso la parrocchia cittadina

Alle ore 16.30

Dopo la cerimonia

Nicholas ed Elizabeth
….

<< Alla fine non ce l’hai fatta a dimenticarmi.. >> disse Nick prendendo il calice per il brindisi.
<< No,direi di no. >> rispose lei sorridendo.
<< Meglio così allora! >> fece lui.
<< VIVA GLI SPOSI! >> urlarono Joe e Kevin.
<< Ora ci aspetta il brindisi.. >> affermò Liz.
<< AD UNA VITA SEMPRE INSIEME. >> poi col bicchiere in mano Nick si girò verso la sua sposa.
<< SEMPRE. >> confermò lei.
Poi il brindisi,e tanti tanti applausi.
Un bacio.
Per sempre.
E allora non ci sarebbe stato più bisogno di partire per dimenticare.

 

   
 
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