Ok,ora mi sento proprio che mi ucciderete,non lo so perchè
ma ho questa sensazione.
Spero che non sia così però.. Insomma,una di voi può
pensare "Ma questa ha una sottospecie di long e perde tempo a fare delle shot?"
però la risposta rimane comunque si xD
Ultimamente
scrivo di notte,e ho una ispirazione assurda,mi spaventa!
Sono una pazza da
ricovero,lo so,che volete farci!
Vi prego non scannatemi,piuttosto leggete la
storia,ci ho messo un pò per scriverla,e se la commentaste mi fareste non un
piacere enorme,ma a dir poco immenso.
Non sono mai stata una cima per quanto
riguarda questo tipo di shot,ma spero di essere stata più o meno capace di
scriverla.
E' tutta ispirata alla canzone degli Zero Assoluto "Per
Dimenticare" che non riesco a levare dalla testa xD
Inoltre,ringrazio
Giulietta24 e Mary_Tigro per aver recensito "Sempre Bambino" in
più ringrazio le ragazze che l'hanno inserita tra i preferiti!
Ora taccio
u__u
Grazie in anticipo a chi leggerà e/o commenterà!
Lety o Liz.
;D
I JONAS BROTHERS NON MI
APPARTENGONO.
GLI ASPETTI DEL
LORO CARATTERE SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA.
LA STORIA NON
è ASSOLUTAMENTE A SCOPO DI LUCRO.
I PERSONAGGI NUOVI NELLA STORIA SONO UNA
MIA INVENZIONE,
E IN QUANTO TALI MI APPARTENGONO.
GRAZIE A
TUTTI!
Per Dimenticare.
<<
E così.. te ne vai. >>disse Liz con voce soffocata.
Si guardò intorno e
provò a respirare.
Tra tutte quelle lacrime e quei singhiozzi che non
riusciva fermare,le mani che tremavano come foglie..non aveva il controllo di sè
stessa.
Era troppo presa dalla sofferenza.
Nick la guardò con aria
colpevole,gli occhi lucidi.
<< Ma io te lo prometto.. ci sarò sempre e
comunque per te.. Non voglio perderti,lo capisci? >> le sue parole non le
facevano alcun effetto.
Erano solo un suono sordo,senza alcuna
risonanza.
Provò ad alzare lo sguardo,ma quello che ne riuscì fu solo un
altro singhiozzo.
Sembrava tutto così sbagliato in quel momento.
Ogni
singola cosa.
Liz si avvicinò a Nick barcollando,come se dovesse cadere da un
momento all'altro,come se non avesse più forze.
La scena assomigliava un pò a
quella dei telefilm: lui parte,lei piange e si dispera.
Di sfondo un tramonto
rossissimo e il mare calmo e cristallino.
<< Lo capisco Nick. Ma non è
facile.. tu.. parti.. e.. a me che rimane? Solo un ricordo.. >> soffiò Liz
sussultando.
Si era spezzato in poco tempo e con due parole,tutto quello che
i due ragazzi avevano costruito in tanti anni.
Fin da quando avevano tre anni
e giocavano insieme nel prato di casa Jonas a far finta di avere un albergo,per
finire ai sedici anni in cui,dopo aver trascorso una vita insieme,si
confessarono i propri sentimenti.
Ora era così difficile dirsi
addio.
Avevano solo diciannove anni.
<< No. >> disse Nick
prendendo il braccio della ragazza dal polso. << Non sarà solo un
ricordo.. Io ti amo. >>
Al suono di quelle parole Lizzie sentì come una
pugnalata nel petto,come la stessero uccidendo con la più dolorosa delle
armi.
Iniziò a piangere convulsivamente.
Prese fiato e provò a dire:
<< Lo so che devi andartene.. so che questo è il tuo sogno.. ti
appoggerò.. comprerò i vostri dischi e guaderò le vostre interviste..non voglio
essere io a rovinare quello per cui tu lavori da una vita.. chiaro Nick?
Promettimi che sarai il cantante più bello bravo e popolare del mondo..
>>
Il ragazzo le si avvicinò e la strinse a sè dolcemente.
Non
voleva che quel momento di perdesse,non voleva lasciarla lì a soffrire a causa
sua..
<< ..you and me forever,you and me right now. Io te lo
prometto.>> bisbigliò lui nel suo orecchio.
La ragazza fermò le lacrime
per due secondi,poi si girò verso Nick e lo abbracciò forte.
<< Non
potrò mai dimenticarti. Grazie.. per.. amarmi. >> disse lei
tremando.
<< Io faccio solo quel che sento. >> rispose Nick
baciandola nei capelli.
La ragazza sorrise debolmente,poi disse <<
Nick,ti amo anche io.>>
Allora
quindi è vero,
è vero che ti sposerai
Ti faccio tanti, tanti cari
auguri,
se non vengo capirai
Chris
O'Connel - Elizbeth Martin
Sono lieti di invitarvi alle loro nozze che si
terranno
.....
Erano
passati sei anni da quando Nick era partito per Los Angeles per diventare
cantante con i suoi fratelli,e aveva lasciato Liz.
Erano passati sei
anni da quando Liz aveva pianto per otto mesi a causa della perdita di
Nick.
Non era passato molto tempo dall'ultimo scambio di lettere dei due
ragazzi che,si tenevano sempre in contatto.
Nick si faceva sentire più
assiduamente,inviava sempre video messaggi,due o tre lettere in due settimane
per far sentire alla ragazza che lui c'è e ci sarebbe stato sempre.
Glielo
aveva promesso dopotutto.
Lizzie invece,forse perchè schiacciata troppo da
quello che era successo,fece di tutto per provare a dimenticare Nick,per cercare
di rimuoverlo per evitare di soffrire.
Dopo essersi salutati,la vita di Liz
diventò un'angoscia continua.
Non riusciva assolutamente a riprendersi.
I
due ragazzi non riuscirono mai a vedersi,forse un rifiuto,forse per la paura che
tutto si fosse spezzato.
Nick aveva avuto la sua fortuna,aveva girato il
mondo,e ancora adesso,a venticinque anni,è una delle icone pop più seguite e
ammirate del mondo. Sempre in viaggio,sempre impegnato,sempre a
pensare.
Anche a Liz,che rimasta là,a Wykoff aveva provato in tutti modi a
riprendersi.
E ci riuscì solo in quel modo.
Nick rientrò a casa alle
due e mezza.
Posò la giacca nel guardaroba,mise apposto le chiavi,levò le
scarpe,infine controllò se c'era della posta.
Si sedette sul grande divano in
pelle rosso e iniziò a dare un'occhiata alle buste sul tavolinetto che i suoi
aiutanti,avevano ritirato la mattina.
Le prese e iniziò a
guardarle.
Avvisi,una cosa dello stato,delle bollette ed infine,una busta
color panna,ruvida,con su scritto:
Per Nicholas Jonas e
famiglia.
L'aprì e..
Rise amaramente.
L'invito al matrimonio della
sua migliore amica d'infanzia,nonchè unica ragazza mai avuta non fu un bel
colpo.
Assolutamente no.
Appoggiò la testa su un cuscino e poi se lo mise
in faccia,come se volesse farsi mancare l'aria.
In quel momento vide tutto
nero,come una macchia,proprio come era la sua vita in quel momento.
Sentì una
stretta al cuore che lo stava praticamente facendo soffocare,si alzò e andò in
bagno a lavarsi la faccia.
Si guardò allo specchio,il suo volto riflesso
nello specchio sembrava soffocato,e per un momento sembrò che di fronte a lui ci
fosse proprio Liz,ma quell'immagine venne rotta da un urlo liberatorio di
Nick.
Battè i pugni contro il lavandino e sembrò che volesse
piangere.
Avrebbe dovuto lottare per riprenderla con sè,avrebbe dovuto essere
più forte e raggiungerla ancora un'altra volta.
Ma quegli occhi pieni di
lacrime che lo imploravano di non andarsene erano delle accuse che lo
tormentavano.
Alla fine doveva essere felice,almeno lei si stava facendo una
nuova vita,lui non c'era riuscito.
Perchè la sua vita era ed è
lei.
Non sarebbe andato al matrimonio,ma le avrebbe comunque fatto gli
auguri.
Erano amici.
.. giusto?
E se la scelta è
questa
è giusta lo sai solo tu
E' lui l'uomo perfetto che volevi
che
non vuoi cambiare più.
Andò
di nuovo in soggiorno e si buttò sul divano.
Rimase lì a fissare il vuoto del
suo soffitto.
Sembrava l'unica cosa che gli potesse interessare.
Sempre
meglio.
Ma quello che stava scritto su quel cartoncino era troppo
importante,lo era così tanto da impedirgli di pensare ad altro e provare a
distrarsi.
Lesse e rilesse volte l'invito e si maledì da solo per essere
stato tanto sciocco.
Si disse che era la causa di tutto quel dolore,di tutto
quello che era successo..
Era lui la causa di quel matrimonio
assurdo.
Elizabeth e Nick erano stati fidanzati circa quattro anni,quattro
anni in cui vissero così intensamente le loro vita da potersi dimenticare del
mondi esterno e di qualunque cosa non li riguardasse.
Guardavano con occhi
sognanti un futuro insieme,sperano di poter realizzare insieme ogni
ambizione,ogni desiderio,avrebbero sprecato tutte le loro forze per stare
insieme per sempre.
Ci sarebbero riusciti,se non fosse stato per quella
condizione..
Quella stradannatissima condizione che costrinse Nick a fare le
valigie e ad andare via.
Abbandonare la sua casa,la sua infanzia,la sua
scuola,ogni cosa a lui più cara e poi..
Lei.
Lei che con quel sorriso
aveva illuminato la vita di Nick a tal punto da dipenderne,quasi come una
droga,
lei che era l'unico motivo per Nick la mattina si svegliava ed
affrontava un nuovo giorno,
lei che era fonte di ispirazione del ragazzo in
qualunque momento,
lei che era lì anche quando gli disse che doveva
partire.
Liz diceva che se doveva sposarsi,voleva un uomo quasi
perfetto.
Doveva saper cucinare,pulire la casa,aiutarla con i conti perchè
era negata,andare a prendere le figlie a danza quando lei non poteva.
Nick
diceva che se doveva sposarsi,voleva una donna alla sua portata.
Liz voleva
un uomo come Nick.
Perchè lui sapeva cucinare,pulire,fare i conti e
guidare.
Nick voleva una donna come Liz.
Perchè lei era l'unica alla sua
portata.
E Nick si sentì maledettamente colpevole di essere stato un emerito
cretino.
Preso dall'ira e dai sensi di colpa,si accese una sigaretta.
Non fumava
Sembrava essere l'unica cosa che potesse aiutarlo
a sfogarsi.
Ovviamente accompagnato da un bicchiere di Margarita o che so..
Vodka?
Non voleva perdere la razionalità,ma quello che gli stava succedendo
lo costrinse a farlo.
Ti senti pronta
a..
<<
Lizzie cara allora.. il vestito è nell'armadio,le scarpe te le poggio vicino il
separè,idem per tutto il resto.. va bene? >> disse zia Kate,nonchè mamma
della futura sposa.
La ragazza non rispose,stava ferma a contemplare fuori
dalla finestra.
Non sentì neanche le parole della mamma,che ripetè quella
frase per tre volte.
Era troppo presa a pensare.
E a dirsi quanto era
stupida per quello che stava facendo.
Tutti si sentirono orgogliosi di lei
quando annunciò che si sarebbe sposata.
Tutti tranne lei,perchè sapeva bene
che avrebbe sofferto da cani per quella scelta.
In fin dei conti Chris non
era male.
Ma non era assolutamente quello che lei voleva per
sè.
Solo che se non ripiegava su di lui sarebbe impazzita totalmente.
E
così,quando Chris alla fine della lezione di lettere classiche invitò Lizzie a
prendere un caffè lei accettò ingenuamente.
Non avrebbe mai pensato che
qualche anno dopo lo avrebbe sposato.
Non rientrava minimamente nei suoi
piani.
Però cosa avrebbe dovuto fare?
Continuare a vivere all'ombra di un
ricordo?
No,o meglio,continuare a seguire la vita di Nick attraverso della
carta o lo schermo di un computer o di un televisore?
Non aveva assolutamente
senso rimanere per sempre fidanzati con una figura.
No che non
aveva.
<< Insomma hai capito si no? >> esclamò seccata la
mamma.
<< Eh si! So tutto!! Ora vai cortesemente? >> rispose
sbuffando la ragazza.
<< Vado vado..! >> ribbattè la mamma
roteando gli occhi.
Kate stessa sapeva che la scelta della figlia era
sbagliata.
E quante volta aveva detto alla figlia di andare da Nick e farla
finita con quella storia? Quante?
Troppe.
Si era offerta lei stessa per
accompagnarla,nonostante non potesse prendere l'aereo per Liz e Nick lo avrebbe
fatto.
Perchè in quella piccola cittadina chiunque sapeva quanto quei due
fossero carini insieme..
Ma quante volte Liz era scoppiata a piangere per
gridarle in faccia 'no'? Quante?
Troppe.
Ed ecco perchè Kate finiva sempre
a quella famosa frase " Ma chi li capisce i ragazzi? "
Eh già,non li
capisce proprio nessuno.
Rimasta solo Lizzie, si distese a terra,mise il CD
dei Jonas Brothers alla radio e iniziò a..
Piangere.
E immaginare
cosa sarebbe successo se a quest'ora lei dovesse sposare Nick.
Ma alla fine
si era rassegnata all'idea di sposare Chris e fare una monotona,affrontare tutte
quelle cose che una moglie deve fare..
a cambiare vita
a cambiare
casa
a fare la spesa
a fare i conti a fine mese
a la casa al mare
ad
avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera, cognato
nipoti,
parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrenti
E perchè
tutto questo?
Sicuramente non per amore.
E forse
partirò
per dimenticare
per dimenticarti
E forse partirò
per
dimenticare
per dimenticarmi...di te, di te, di
te
E
grazie per l'invito
ma proprio non ce la farò
ho proprio tanti, tanti,
troppi impegni
credo forse partirò
Nick
funò otto sigarette e finì tutta
Non gli era mai
successa una cosa simile,davvero mai.
Andò in bagno a vomitare più di una
volta e quando si stufò di quel calvario,si buttò sul tappeto e chiuse gli occhi
per provare a dormire.
Così almeno la sbronza si sarebbe smaltita e avrebbe
dimenticato di quell'invito,che stava ancora lì,sul tavolo.
Non si accorse
del cellulare che squillò cinque volte,e che il telefono di casa sembrava un
centralino,non si accorse che passò un'ora e lui ancora stava steso per
terra.
Non si accorse di aver perso ogni senso di raziocinio e cominciò a
parlare alla parete e ai muri appesi in giro.
Quello che disse?
Oh non è
poi così difficile immaginarlo.
<< Se lei si sposa hai detto? Si sposa?
E' brava eh si.. >> un singhiozzo << io,invece sto qua che ballo il
tip tap e vicino a me c'è questa bella bottiglia..oh.. sta finendo però..
>> tiro di sigaretta << tu la hai una fidanzata? come hai detto? la
hai ? Io si.. ce l'ho peròò ti dirò un segreto.. >> sorso di Vodka,tiro di
sigaretta << si sposaaaaaa! ahahahahahah! Hai capito? ahahahahahah si
sposa... MERDACCIA SI SPOSA! >>la bottiglia finita cade per terra.
Con
Nick appresso.
<< Sai che ti dico amica mia? Che io parto.. tra poco
parto.. >>
Quella chiamate al cellulare e a casa erano i fratelli che
stavano provando a rintracciarlo disperati quando,Joe si decise di andare a
controllare direttamente a casa sua.
Dopo aver aspettato per qualche minuto
Kevin,entrambi salirono da Nick.
Abitava all'ultimo piano di un lussosissimo
palazzo in centro.
Bussarono più volte al campanello e alla porta,ma Nick non
rispose minimamente.
Presero le chiavi di riserva e aprirono la porta.
La
prima cosa che avvertirono fu la puzza di fumo,e quando furono più al centro del
soggiorno la bottiglia di Vodka per terra e vuota,e le cicche delle sigarette
finite e spente sparse per la stanza.
Ed infine Nick steso a terra,immobile
con gli occhi chiusi.
<< NICK SVEGLIATI! >> urlò Joe
immediatamente.
Quello non rispose.
<< NICK! CAZZO SVEGLIATI!!
>> continuò Joe.
Kevin si avvicinò al fratello minore e iniziò a
schiaffeggiarlo dicendo << Vediamo se non si sveglia sto cretino..
>>
Subito il ricciolo aprì gli occhi e automaticamente esclamò <<
SI SPOSA! >>
Kevin e Joe si guardarono con aria interrogativa,Nick
mugugnò e si ributtò a terra.
<< Chi si sposa? >> chiesero
all'unisono.
Nick non rispose,sospirò.
Poi indicò il tavolo dove aveva
messo l'invito.
Kevin si alzò da terra e prese il cartoncino,lo lesse e
sgranò gli occhi incredulo.
Rimase lì a fissarlo per un minuto,quando Joe
sopraggiunse dicendo << Chi cavolo si sposa? >>
<< Leggi
qua. >> rispose lapidariamente.
Joe afferò l'invito e lo lesse in
fretta,quasi non si rese conto di quello che c'era scritto:
<< Ah si,si
sposa Liz! >> forse nella sua mente fu automatico il pensiero di Nick,poi
abbassò lo sguardo sull'invito:
<< LIZ! Oh merda. >> esclamò
Joe.
<< Possibile che Jane non te ne abbia parlato? >> chiese
subito Kevin.
<< A dir la verità mi aveva farneticato una cosa
simile,ma nessuno dei due credeva che sarebbe successo e poi non era sicuro..
>> provò a dire il moro.
<< Ora non ha importanza però.. >>
confermò Kevin passandosi una mano dei capelli.
Nick ascoltò la conversazione
dei fratelli e stette in silenzio,aspettò che rivenissero di nuovo da lui per
chiedergli quasi piangendo:
<< Che devo fare? Io non voglio andarci
no.. me ne voglio andar via... voglio partire.. devo dimenticarla.. non posso
andarci non posso.. devo partire per dimenticarla si.. ditele che non andrò..
sono troppo impegnato.. >>
I fratelli non gli risposero,lo sollevarono
da terra e lo portarono sul letto di camera sua.
Intanto Nick continuava a
parlare,a dire cretinate,a delirare cose inimmaginabili,a sputare
rancore.
<< Ora ti riposi,dormi. Prenditi la pillola e fai un lungo
sonno. Quando ti svegli ci chiami e noi veniamo. Ok? >> affermò
Kevin.
Nick stava lì che sembrava quasi morto.
Annuì e disse "sisi", ma i
fratelli vedendo lo stato in cui era,gli scrissero anche un biglietto per
evitare che Nick si dimenticasse di quello che gli avevano detto.
Poi
andarono via.
Nick si addormentò subito e sognò anche.
Che cosa?
Un
matrimonio..
se avessi più coraggio
quello che ti
direi
che quell'uomo perfetto
che tu volevi tu non l'hai capito
mai.
<<
Liz posso entrare? >> disse Jane da dietro la porta.
<< Si.
>> rispose lei svegliandosi.
Sbadigliò,poi vide l'amica chiudere la
porta dietro di sè.
<< Dormivi? >> chiese quella
ridendo.
<< Mah,si e no. In ogni caso non disturbi. >> commentò
Lizzie sedendosi sul letto accanto a Jane.
<< Bene.. senti,sarò
sincera,sono venuta qui per chiederti una cosa. >> disse subito
Jane.
Lizzie aggrottò le sopracciglia e guardò l'amica stranita <<
Dimmi. >> rispose subito.
<< Ecco voglio chiederti sei.. ha
invitato Nick,tutto qui. >> affermò quella tutto d'un fiato.
L'altra
sorrise ridendo apposta poi disse << Davvero sei venuta qui per chiedermi
questo? >>
<< Si,e non fare così. Sembri stupida. >> fece
quella asseriandosi.
Liz cancellò dal suo viso l'espressione di prima,poi
abbassò la testa e lo sguardo.
<< L'ho invitato. Ma non volevo.. E'
stato solo perch... >>
Le parole della ragazza furono subito bloccate
da Jane che intervenne tempestiva:
<< Non ti ho fatto questo discorso
prima perchè so che tanto non mi avresti ascoltata,o che avresti sicuro cacciato
fuori una di quelle tue teorie assurde o che fosse scoppiata a piangere.
Evitando tutto ciò prima,mi sembra il caso di intervenire subito prima che tu
faccia il più grande sbaglio della tua vita. Lizzie apri gli occhi cavolo! Ti
rendi conto che stai facendo una grandissima cazzata? Tu non devi ASSOLUTAMENTE
sposarti con Chris,sarebbe la cosa più assurda che tu potessi fare. Hai fatto
tutto questo casino del matrimonio ed ora ti rendi benissimo conto che tutti si
aspettano che tu domani alle cinque arrivi all'altare? Ti rendi conto che non è
Chris l'uomo che vuoi sposare? Ti rendi conto che non è lui e che è Nick? In sei
anni hai solo provato a distruggerlo,non ci sei riuscita. Allora perchè non sei
andata da lui? Perchè? Hai paura che per lui non sia la stessa cosa? Oh ti
prego,tu sai meglio di me che non è così. Liz,lui ti ama e in questi anni non ha
fatto altro che fartelo capire. Ma tu hai girato la testa. Ora tocca a te fare
qualcosa,prima che sia troppo tardi. >>
Jane era famosa per i suoi
discorsi lunghi che ti fanno sentire in colpa. Quando Nick e Liz si
fidanzarono,fu anche merito di uno di questi favolosi discorsi. Jane è una
persona tenace e sicura di quello che dice.
<<.. ma.. >> Lizzie
provò a fermare le lacrime.
Quel pianto liberatorio che aveva in gola da
quando disse si a Chris.
<< Nulla. Ma nulla. Devi andare da
lui,ora,subito. Non importa quanto ci vorrà,non importa se domani non ti
presenterai al tuo matrimonio,ma ne vale della tua felicità. Ed è più
importante. >>
Jane alzò il viso di Liz verso il suo.
Le asciugò le
lacrime e la guardò dritta dritte negli occhi.
<< Se non vai.. Giuro
che mi lascio con Joe. >> disse lei ridendo.
Un particolare essenziale
della storia che rende i fatti ancora più assurdi è il fatto che appunto la
migliore amica di Liz è fidanzata con Joe.
Chi è Joe?
Ma in sei anni
entrambi si sono negati il diritto di
vedersi,di parlarsi..di amarsi.
<< NO! Vado vado.. >>
rispose Liz tirandosi su dal letto.
Jane le tirò un pizzicotto << Sul
serio però. >>
<< Sul serio. >> confermò Lizzie
sorridendo.
Finalmente.
Ma come cavolo ha fatto Liz a non capire che quel suo uomo perfetto è Nick?
Io sarei pronto a cambiare
vita
a cambiare casa
a fare la spesa
e fare i conti a fine mese
a la
casa al mare
ad avere un figlio, un cane.
Ed affrontare suocera,
cognato
nipoti, parenti,
tombola a Natale,
mal di testa ricorrente
e
tutto questo
per amore.
Nick
si svegliò alle sei del giorno successivo alla sua sbronza. Inizialmente non ci
capì nulla,aveva solo un gran mal di testa,voleva affondare nuovamente nel
cuscino.
Provò a fare marcia indietro ma non si ricordò nulla di quello che
era successo il giorno dopo. Sapeva solo che voleva partire,anche senza sapere
dove andare.
Si fermò un attimo,chiuse gli occhi e l’immagine di quel
foglietto perfettamente stampato su cartoncino color panno tornò ad
ossessionarlo.
Ma stavolta si sentì più forte.
Neutralizzò qualunque
preoccupazione,si alzò dal letto,poi lesse il biglietto che i suoi fratelli gli
avevano lasciato sul comodino:
Per
informazione,ti sei ubriacato dopo aver letto del matrimonio di Liz.
Ti
abbiamo accompagnato in camera e ora forse stai dormendo.
Quando sei sveglio
e cosciente prendi la pillola e chiamaci.
Joe e Kevin.
Nel leggere il
biglietto rise di gusto e si rese conto di essere stato un emerito deficiente,ma
non per essersi ubriacato,il chè potrebbe anche anche essere giustificato,ma per
non aver mai fatto nulla di concreto per riprendersi la sua Elizabeth.
E nel
pronunciare il suo nome sentì come un qualcosa al cuore,un richiamo,come se
anche lei fosse alla sua ricerca,e lo stesse raggiungendo,o almeno ci stava
provando.
Preso dall’irrazionalità più assurda,prese quella maledetta
pillola,poi la sua dose di insulina,si vestì,si lavò,prese qualche soldo,il
cellulare e poi si precipitò fuori di casa correndo.
Iniziò a correre come un
pazzo,non si fermava mai,semafori,strisce pedonali,macchine,non gli fregava più
di nulla e di nessuno.
Perché fin quando si è giovani si può prendere il
diritto di sbagliare e di commettere errori,ma sol perché abbiamo la forza e il
coraggio di rimediare.
Finalmente Nick si sentiva libero,libero di poter
scappare da quella prigione che si era creato in questi sei anni,per liberarsi
dall’ostilità e per provare a riparare ad uno stupidissimo errore.
Nella sua
mente in quel momento,c’era solo il viso di Lizzie,il suo sorriso e con
lei,tutto quello che avevano vissuto insieme.
Troppo grande per essere
distrutto così.
Anche dopo sei anni di distanza.
Nick dopo mezz’oretta
arrivò alla stazione dei treni perché sapeva che Liz viaggiava solo in treno
perché aveva paura delle altezze e degli aerei.
Arrivò all’ingresso e subito
si diresse verso il treno diretto a Wykoff.
Mentre aspettava in fila per fare
il biglietto,sentì il suono di un altro treno in arrivo.
E
forse partirò
per dimenticare
per dimenticarti
Elizabeth
era partita un’ora dopo la discussione con Jane.
Aveva preparato la borsa in
fretta e furia,aveva fatto una doccia e poi era scappata di casa senza neanche
dire una parola ai suoi genitori.
Aveva pregato Jane di fare per lei con i
suoi e chiunque avesse chiesto di lei.
Per non avere seccature aveva anche
spento il cellulare.
Ora l’unica cosa che gli interessava era raggiungere Los
Angeles,e cercarlo in lungo e in largo,per dirgli che lo amava con tutta se
stessa e che mai avrebbe fatto una cretinata come quella solo per..
dimenticarlo.
Perché se c’era una cosa di cui era certa,era l’amore verso
Nick.
Un amore diverso da quello degli altri,perché costruito su solide
basi,su un’intesa che nasce sin da bambini.
E solo ora Lizzie se ne stava
rendendo conto.
Solo ora.
Dopo sei anni di rifiuto volontario,dopo sei
anni di sofferenza,tristezza.
Dopo essere arrivata al punto di doversi
sposare per non pensare a lui.
Ma non l’avrebbe fatto,non avrebbe avuto il
coraggio di trascorrere la sua vita con di fianco un uomo che non fosse
Nick.
Nessuno lo avrebbe permesso.
Nessuno.
Non aveva bisogno di
sposare Chris per dimenticarsi di Nick,non aveva bisogno di spezzare di nuovo il
suo cuore in tanti pezzi.
Ma perché diamine solo ora si è resa conto di aver
sbagliato,di essere stata una sciocca?
Prese il treno per Los Angeles e dopo
essersi seduta,non ci pensò più.
Ormai non le importava più nulla.
L’unica
cosa che aveva valore per lei in quel momento,era Nick.
Solo lui.
Ma come
da sempre,dopotutto.
E
forse partirò
per dimenticare
per dimenticarmi...di te, di te, di
te.
Per dimenticare, per dimenticarmi, di te, di te, di
te.
Elizabeth
arrivò alla stazione di Los Angeles alle sei e tre minuti.
Come scese dal
treno posò la borsa per terra e si guardò intorno: non aveva la minima idea di
dove andare.
Quel posto era enorme.
Intanto una voce al microfono avvertì
i passeggeri:
Il treno partito da
Wykoff questa notte è appena arrivato
Per il treno in partenza ci vorranno
ancora dieci minuti per problemi tecnici..
Ma a lei non interessava
tornare a casa,ora lei doveva rimanere lì e trovarlo.
Nick intanto,fece il
biglietto e si dileguò dalla fila.
Si sentì più sollevato e raggiunse i
binari.
Quando da lontano vide una figura che a giudicare dai movimenti
sembrava proprio..
<< LIZZIE! >> urlò subito.
E come poco
prima iniziò a correre verso di lei.
La ragazza si voltò al suono di quella
voce familiare.
Si voltò e vide Nick che stava raggiungendola.
Non sentì
più il terreno sotto i piedi,ma non le importò,iniziò a correre anche lei per
andargli in contro.
Come furono petto a petto Nick la sollevò facendola
girare.
<< Amore mio..! >> esclamò subito lui.
<< Nick..
>> rispose lei troppo presa dall’emozione.
Lui la fece scendere e
l’attirò a sé.
La baciò,e la ribaciò ancora.
Le cinse i fianchi
delicatamente,mentre lei aveva una mano tra i suoi capelli ricci.
Voleva
completamente affondare nel suo profumo,nelle sue braccia,nella sua morsa.
E
non voleva andarsene più,voleva rimanere così per sempre.
<< .. ma come
ho fatto ad essere così stupida? Me lo spieghi Nick? Ti prego dimmi come ho
fatto.. >> disse lei tra le lacrime.
Poco dopo partirono i
singhiozzi.
Subito Nick le asciugò le lacrime e le posò un bacio sull’angolo
della bocca.
<< Se tu sai dare una spiegazione a me.. >> rispose
lui a fior di labbra.
<< Tu non hai colpe. Io sono stata quella
stupida,perché ho provato in tutti modi a cancellarti,rimuoverti completamente..
ma è stato più che inutile.. non ce l’ho fatta.. tu hai provato a farmi capire,a
provare a dirmi che ancora c’era un speranza per noi,ma.. >>
Le sue
parole vennero bloccate da un altro bacio di Nick.
<< Non voglio
sentire più una sola parola,neanche una. Basta sensi di colpa,basta tutto. Ora
ci siamo solo tu ed io,il resto non esiste.. >> soffiò lui.
Liz annuì e
si appoggiò al suo petto.
ULTIMA
CHIAMATA PER IL TRENO DIRETTO A WYKOFF!
I due si guardarono.
<<
Andiamo? >> propose Nick d’un fiato.
Liz alzò lo sguardo verso di lui e
guardò fisso nei suoi occhi.
E si sentì proprio come quando aveva quindici
anni.
<< Con te andrei ovunque.. Andiamo! >> esclamò lei
sorridendo.
Nick le prese le mano e salirono insieme.
Ora si che erano
pronti a vivere ed affrontare qualunque cosa.
Perché erano insieme,ed una
vita davanti non li spaventava affatto.
Pronti a cambiare casa,a fare la
spesa,e fare i conti a fine mese,a la casa al mare
ad avere un figlio, un
cane.
Ed affrontare suocera, cognato,nipoti, parenti,tombola a Natale,mal di
testa ricorrente..
<<
Nick ma dove diavolo sei? >> urlò Kevin al telefono.
<< In
treno,per Wykoff. Con Liz.>> rispose lui.
La ragazza si girò verso di
lei e lo baciò.
<< Si sono con Liz. Stiamo andando a Wykoff..
>>
-
un mese dopo -
NICHOLAS
JONAS - ELIZABETH MARTIN.
annunciano il loro
matrimonio.
La cerimonia avrà luogo il 26
Giugno
Presso
la parrocchia cittadina
Alle
ore 16.30
Dopo
la cerimonia
Nicholas ed Elizabeth
….
<<
Alla fine non ce l’hai fatta a dimenticarmi.. >> disse Nick prendendo il
calice per il brindisi.
<< No,direi di no. >> rispose lei
sorridendo.
<< Meglio così allora! >> fece lui.
<< VIVA
GLI SPOSI! >> urlarono Joe e Kevin.
<< Ora ci aspetta il
brindisi.. >> affermò Liz.
<< AD UNA VITA SEMPRE INSIEME.
>> poi col bicchiere in mano Nick si girò verso la sua sposa.
<<
SEMPRE. >> confermò lei.
Poi il brindisi,e tanti tanti applausi.
Un
bacio.
Per sempre.
E allora non ci sarebbe stato più bisogno di partire
per dimenticare.