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Autore: Barbara1018    14/07/2021    5 recensioni
Un piccolo esperimento, la storia si snoda lungo gli ultimi giorni di vita di Oscar, piccoli pensieri di lei, di Andrè e di Alain, focalizzando l'attenzione sul concetto del tempo e sul loro personale sentire in base agli avvenimenti che tutti conosciamo facendo riferimento sia al manga che all'anime.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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12 Luglio 1789

Oscar sola in camera sua ripensava a quello che era appena successo. Alain era giunto di gran carriera per comunicarle che l'ordine di dispiegamento era stato emanato e lei impassibile come sempre, aveva ringraziato e l'aveva congedato con l'informazione che sarebbe rientrata in caserma la mattina seguente. Il saluto militare di quest'ultimo e il sussulto del suo Andrè accanto a lei.

In quel momento Oscar desiderava una sola cosa il tempo. Era ben conscia della situazione esplosiva che si viveva a Parigi, e in tutta la Francia. Gli animi erano esasperati e una scintilla avrebbe provocato un incendio che non sarebbe stato facile domare. Sapeva bene da che parte stare, non poteva più essere solo il soldato obbediente forgiato da suo Padre, troppe ingiustizie aveva visto, troppa miseria, troppa morte.

Il tempo per cambiare era giunto e lei avrebbe fatto la sua parte, lo doveva a suo Padre che le aveva insegnato il senso dell'onore, lo doveva ai suoi soldati, pronti a seguire solo lei e lo doveva all'uomo che amava e che era un amore proibito dalle leggi dell'uomo.

Sperava ardentemente che il tempo le fosse ancora concesso per vivere pienamente il suo amore e per guarire entrambi. Le parole del dottore Lasonne non erano state certo confortanti ma lei ed Andrè erano giovani, i loro corpi erano stati forgiati ed allenati sin da quando erano piccoli e sì potevano farcela, soprattutto ora che da un mese il loro amore era diventato reale.

Aveva preso il coraggio a due mani e aveva confessato i suoi sentimenti di fronte all'ennesima dimostrazione di amore di Andrè, l'ennesima volta che lui interveniva per salvarle la vita, fermando la mano del Generale che voleva ucciderla per lavare l'onta dal Casato dopo il suo gesto di insubordinazione,

Ora più che mai non poteva perdere nessun attimo, amava Andrè con tutta se stessa ed era giunto il tempo per lui diventasse a tutti gli effetti il suo sposo. Nessun sì era stato pronunciato davanti a Dio e davanti agli uomini ma ciò non cambiava la realtà, erano sempre stati una coppia.


 

Andrè si era rifugiato nella stalla, la notizia portata da Alain era pessima, domani mattina le strade di Parigi sarebbero diventate un campo di battaglia. Doveva trovare il tempo di calmarsi di non farsi sopraffare dalla paura, dal desiderio di lei sempre più impellente, sempre più necessario ora che la cecità avanzava.

L'angoscia lo attanagliava, lui uomo del popolo sapeva da che parte stare ma il suo amore per Oscar quello era la sua bussola, non c'erano ma, non c'erano dubbi a riguardo avrebbe sempre e solo seguito lei, era la sua luce e lui l'ombra che la seguiva interrottamente da una vita.

Sperava di avere ancora tempo per ammirare la sua bellezza, per leggere i suoi silenzi , ora che lei aveva ammesso i suoi sentimenti e che pochi minuti prima aveva ricevuto una specie di benedizione da parte del Generale che l'aveva esortato a restare accanto ad Oscar nonostante la sua mancanza di sangue blu nelle vene.

Tempo per respirare , tempo per non far comprendere i problemi alla vista, tempo per essere l'unico in grado di proteggerla sempre anche da sé stessa. Tempo per vivere insieme felici.

 

 

Alain aveva scongiurato D'Agoult per essere il messaggero del nuovo ordine al comandante. Doveva controllare, comprendere cosa stava succedendo e come si sarebbe evoluta la situazione. Era un soldato del popolo non certo un leccapiedi della Nobiltà e mai avrebbe imbracciato il fucile contro la sua gente.

Non sapeva perchè fosse rimasto stupito dal comportamento del comandante. Fredda, distante, un saluto militare e niente altro e perchè mai avrebbe dovuto reagire in modo diverso. Eppure qualcosa era cambiato, Andrè era più allegro, i problemi all'occhio forse non erano peggiorati e lei risplendeva come non mai, nonostante il pallore sempre più accentuato, sembrava che ci fosse un filo indistruttibile che li legasse.

Non aveva scoperto nulla, aveva ancora tempo prima di ritornare in caserma, una bella bevuta era quello che gli serviva.

 

 

13 luglio 1789

 

Andrè si era svegliato presto quella mattina, era felice come non mai, era nel letto di Oscar, in quella stessa stanza dove lui aveva distrutto il loro vecchio rapporto e dove Oscar era diventata la sua sposa, come poteva succedere qualcosa di brutto, erano sposi, e il tempo non poteva che essere dalla loro parte. C'era quella tosse che aveva agitato Oscar ma non poteva essere niente di grave, era giunto il tempo per sognare un futuro insieme.

Tempo per il futuro Oscar ha dichiarato a tutti i suoi soldati che era la sua donna, mi sorride, ha scelto di ribellarsi ha scelto me, i miei ideali, sono l'uomo più fortunato della terra, stringo forte tra le dita la felicità che mi sono sono conquistato così come stringo lei fra le mie braccia per un bacio prima della battaglia.

Ho un buco nel cuore sento che la vita scorre via da me, ma il mio tempo non può essere terminato , ho adempiuto al mio compito ho protetto la mia sposa, la mia luce è viva ma la nostra felicità è appena iniziata, voglio ancora un po' di tempo e voglio che lei viva, la sua luce deve illuminare ancora il mondo. E' tenera la mia Oscar che cerca in tutti i modi di fermare il tempo, di farmi restare accanto a lei, mai vorrei separare il mio tempo da lei ma questa volta devo andare, Oscar sono tuo per sempre.

 

Oscar aveva ricevuto il risveglio il più bello della sua vita, un sorriso che scioglie ogni preoccupazione uno sguardo pieno di amore era felice, il tempo per vivere felice era giunto, la sua scelta era fatta, avrebbe seguito il suo uomo era così semplice, vivere era semplice. L'ultima battaglia al suo fianco alla pari e poi sarebbe giunto il tempo di vivere come due innamorati qualsiasi.

Il comandante Oscar era morta nel momento in cui quella pallottola aveva colpito il suo Andrè, le era stato strappato il suo cuore, il suo sostegno, la sua forza, la sua ombra, la sua promessa di felicità, il suo tempo era scomparso.

Per Oscar era giunto il tempo della disperazione, del rimpianto del tempo perduto, tempo sprecato che non poteva essere recuperato. Era rimasta sola, ammalata e il tempo che Andrè le aveva regalato, prendendosi una pallottola al suo posto, era una condanna, non voleva più tempo, il tempo per vivere era finito, non restava più nessun motivo per vivere,lei era nel nulla .

 

Alain aveva sorriso, era felice per loro, non poteva essere diverso, Oscar e Andrè si appartenevano e lui avrebbe dato la vita per proteggerli, si meritavano il tempo per essere felici.

La guerra è sporca e combattere nelle vie di Parigi era stato un inferno, aveva cercato in tutti i modi possibili di vegliare su di loro, e non era il solo anche i suoi compagni avevano fatto di tutto per loro due ma Andrè era Andrè, aveva salvato la sua donna per l'ennesima volta ma non si può sempre sfidare il destino ed il suo tempo era giunto.

Il tempo della gioia era durato un battito di ciglia, il suo amico giaceva in una tomba e la donna che anche lui amava era l'ombra di se stessa, e lui voleva riavvolgere il nastro del tempo, non avrebbe dovuto andare così.

 

14 luglio 1789

 

Oscar aveva deciso, il tempo per le lacrime era terminato, avrebbe continuato a combattere per Andrè e morire in battaglia era l'ultima cosa che poteva fare per salvarsi.

Aveva spronato gli uomini, aveva fatto armare i cannoni e ordinato il fuoco contro la Bastiglia, il simbolo dei Borboni, e finalmente anche il suo tempo era giunto, le tante pallottole che l'avevano colpita erano andate a segno, il suo nulla era terminato, il suo tempo senza Andrè era stato breve poteva raggiungerlo, sempre insieme, aveva portato a termine il suo compito, la Francia aveva vinto.

 

Alain stringeva quel corpo senza vita. Il dolore della ferita al braccio era poca cosa rispetto a quello del cuore.

Povero illuso credeva che il tempo del dolore per lui fosse terminato, aveva già perso le persone che amava non poteva, non voleva credere di aver perso ancora, l'amico più caro, la donna del cuore.

A lui non restava che il tempo crudele del ricordo, il tempo della solitudine, il tempo del crollo dei propri ideali.

 

 

14 luglio 2021

 

Parigi è in fermento, è festa nazionale, tutta la città è addobbata con coccarde bianche, rosso e blù, Libertè, Egalitè, Fraternitè, il motto della Rivoluzione. La Bastiglia fu distrutta quel giorno e i francesi non dimenticano e ricordano l'inizio di un mondo diverso.

Alain sbuffa, è un poliziotto,è compito suo controllare che i festeggiamenti non si trasformino in altro.
Osserva la folla e lì vede una giovane donna, alta, longilinea, capelli biondi come il grano, occhi blu come il cielo che canta la Marsigliese stretta ad un giovane moro dagli occhi verdi che la guarda sognante.

Rimane ad osservarli rapito da quella visione, è come se gli conoscesse da sempre e chiaro che si amano e che sono felici.

 

Il Tempo è un signore gentile che rimedia ai giorni perduti dagli innamorati e regala sempre un'altra occasione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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