Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    16/07/2021    2 recensioni
(Seguito di Spring will come again)
Rickon e Shireen si amano di un amore impossibile, un amore bambino, che è dolce come un sogno e ha i giorni contati.
Amano le storie tragiche e impossibili, quelle d'amore finito in tragedia.
Amano il Principe Drago e la sua Lady Lyanna. Amano i Leoni dell'Ovest.
Si amano per gioco e per necessità e perché lo vogliono davvero, ma quando i sogni si infrangono la realtà fa ancora più male
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Rickon non muore durante la battuta di caccia. Gli Dei sono i clementi fino alla fine e Shireen si chiede, esausta e distratta, che senso abbia continuare a pregarli nonostante tutte le richieste inascoltate.
La vita a corte è tornata la stessa, il vino scorre a fiumi, il Re è ancora preda della sua ossessione, Sansa cresce e nessuno si accorge che qualcosa non va. Violet é diventata brava ad asciugarsi le lacrime e bruciare i fazzoletti, a soffocare le grida nel cuscino e a mordersi le labbra, tirarle fino all'estremo fino al momento prima che sanguinino. Shireen continua a svolgere il lavoro del Re, a rispondere alla sua corrispondenza, a firmare trattati, ad origliare e prendere decisioni di conseguenza, sussurrando all'orecchio di Rickon, che la cerca sempre con insistenza. Pensa e trama il suo tradimento, Shireen, mille ipotesi che le vorticano in testa e che scarta altrettanto velocemente. Non sa quante volte abbia dovuto fermarsi per ricacciare indietro la bile: pensare di dover uccidere una persona é una cosa, pensare a come farlo é un'altra, farlo effettivamente é un'altra cosa ancora. Sarebbe tutto più semplice se le mani non le tremassero per il disgusto e il terrore. Se qualcuno la scoprisse, Rickon, innamorato o meno, la metterebbe a morte, condannando il Nord, Violet e Sansa.
Scuote la testa, sfrega gli occhi, sospira e torna a pensare. Irene non le ha insegnato a programmare un omicidio. Chissà cosa direbbe, adesso, la Regina. Chissà cosa penserebbe a vederla complottare per uccidere il suo stesso figlio. Per il bene della sua coscienza, ha bisogno di non saperlo.

-Sei distante, ultimamente-.
Questo non lo ha previsto.
-Che cosa fai?-
-Sei distante-
-Perché non sei da Violet?-
-Violet può aspettare-.
Non può star succedendo un'altra volta. Gli Dei non possono odiarla così tanto.
-Rickon, ti prego...-
-Tutto quello che vuoi, amore mio. Ti darò tutto quello che vuoi-.
Shireen prova a deglutire, ad ignorare il nodo in gola che la sta soffocando, la testa che le dice di scappare, il corpo che trema al ricordo delle precedenti aggressioni.
Raddrizza la schiena, riprende fiato, evita il suo sguardo, sistema la gonna del vestito. Lui parla, ma la voce le giunge distorta e lontana. É un bene, decide. Non le importa cosa deve dirle, rende tutto molto più facile.
-Voglio parlarti, amore mio-.
In qualunque altro momento, Shireen avrebbe risposto a tono: é nella sua stanza, la attende al buio, che altro avrebbe potuto volere da lei?
-Bene, parliamo- acconsente, mentre gli dà le spalle, le guance che iniziano a rigarsi di pianto, mentre versa due calici di vino.
Il Re lo accetta volentieri, lo svuota tutto d'un sorso e quando lo vede portarsi le mani alla gola, strabuzzare gli occhi in una supplica silenziosa che lei non accoglie, solo allora le gambe le cedono e la boccetta cade per terra.
Rickon muore davanti a lei, che osserva con occhi persi i suoi spasimi, che durano minuti interi, prima che finalmente riesca ad alzarsi. Gli sfiora la fronte con un bacio che sa di addii e di rimpianti.

Getta le schegge di vetro della fiala nel fuoco e resta ad aspettare, a vederle sciogliersi e perdersi nel guizzare allegro delle fiamme.
Poi la parte difficile. Si avvicina a Rickon, gli mette un braccio sotto le ascelle e uno attorno alla vita e resta sconcertata da quanto sia dimagrito, dalle ossa che si delineano sotto la veste da camera che già indossava prima del suo appuntamento con la morte. I corridoi sono vuoti, grazie al cielo, perché, anche se è una notte senza luna ed è buio pesto, non può essere vista da nessuno, anche se al mattino, quando troveranno il Re nel suo letto, nessuno avrà ragione di sospettare di lei. Nessuno avrà ragione di sospettare di nessuno, ragion per cui non sapranno che cosa pensare.
Trascina Rickon fino al letto, lo mette sotto le coperte e, se si sforza davvero tanto, riesce a fingere che dorma. Al momento, lo sforzo richiede energie che non possiede. Prende un'altra boccetta, questa volta intatta e vuota e la poggia sulle lenzuola accanto al corpo. Ha studiato, immaginato, provato la scena milioni di volte, nella sua testa e nella realtà.
Quando lo troveranno penseranno a un suicidio. Strano, certo, ma non così tanto se si tiene conto i lutti subiti nel giro di un paio d'anni, gli orrori subiti sul campo di battaglia. Un bambino tanto vivace, mormoreranno, non era adatto a un simile luogo. Impossibile pensare che non lasciasse tracce. Ripenseranno a lui bambino, allegro, adorato, innocente e a lui adulto, che li ha spinti in una guerra che ha ucciso della gente, il loro stesso Principe. Si inventeranno qualcosa per giustificare un simile gesto, parleranno del carattere ombroso degli ultimi tempi, della quiete e dell'euforia che alternava senza spiegazione apparente.
Parleranno e faranno un bel funerale e nasconderanno la fiala e si inventeranno qualcosa e nessuno dirà mai che il Re si è suicidato perché l'apparenza, nel loro mondo, é tutto. Nessuno penserà a un omicidio per paura di sbagliarsi e aggravare la situazione.
Shireen guarda la sua opera, l'atto finale della loro tragedia e si concede di piangere. Piange il bambino che è stato, quello che l'ha amata davvero, che le porge a corone di rose e le dedicava canzoni d'amore. Piange il Principe che la voleva Regina al suo fianco, che prometteva di rinunciare al trono pur di avere lei. Piange il fanciullo che l'ha sposata davanti agli Dei. Piange e basta e nessuno lo dovrà mai sapere.
   
 
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