Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |       
Autore: Brume    18/07/2021    3 recensioni
Tokyo, anni '90. Sayuri e Kaori vivono insieme a Tokyo, dopo che la maggiore è rientrata dall' America un paio di anni prima. Lavorano insieme come freelance, un lavoro che Kaori adora perchè può viaggiare , vedere posti nuovi e vivere senza vincoli; sono piuttosto richieste e gli affari già fiorenti sembrano avere una svolta quando una donna chiede loro uno scoop: rintracciare City Hunter, uno sweeper che nessuno ha mai visto o incontrato e che sembra più una leggenda urbana che un uomo in carne ed ossa....
Storiella leggera senza pretese e di pochi capitoli, molto Au, molto What If, uscita dalla mia mente lunedì scorso e tutt' ora in fase di scrittura =)
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

CAP.1  - Un nuovo caso


Luglio 1993, Isola di Jeju-Do, Corea del Sud

 

“Sei proprio sicura che dobbiamo rientrare? Non potremmo fermarci qui ancora un pò?” chiese Kaori, guardando fuori dalla finestra dell'albergo mentre, svogliatamente, infilava modalità random i suoi vestiti in valigia.

La sorella, un tipino decisamente più pacato e metodico, era seduta sul letto. Uno sguardo veloce alla borsetta che richiuse con un click e poi gli occhi finirono in quelli di Kaori.

“...Si, Kaori. Dobbiamo rientrare...aspettano questo servizio ormai da due giorni...se non va in onda entro domani sera un licenziamento non ce lo toglie nessuno” rispose Sayuri, sospirando. 

 

Kaori sbuffò. Aggrottò le sopracciglia e finì di sistemare  i vestiti , per lo più roba comoda come shorts e top chiari, senza dire niente altro poi, chiusa la valigia, si avviò verso la porta.

“Andiamo, allora. Se guardo ancora una volta fuori da quella finestra, dovrò trovarmi un nuovo lavoro” disse.

Sayuri si alzò dal letto. 

Fece un giro della stanza per scrupolo e controllare non avessero dimenticato nulla e seguì la sorella che l’ attendeva davanti la porta dell’ ascensore.




 

Tokyo, 10 luglio, qualche giorno dopo il loro rientro

 

“Ehi, sorellina, hai visto? Il nostro reportage ha avuto successo” disse Sayuri spegnendo la tv. 

“....già. Proprio un bel lavoro, e poi che riprese...e che tipini! Ma chi è quella ragazza così frizzantina che di tanto in tanto spara cavolate a raffica rendendo il tutto così amato dal pubblico?” rispose Kaori, ridacchiando e posando, al contempo, il bicchiere di te freddo sul tavolino del salotto.

Sayuri la guardò e sorrise. 

Aveva ragione, Kaori: i loro servizi erano amati - e richiesti-  proprio per questo. Da una parte la bella presenza e la professionalità di Sayuri e dall’ altra il carattere scanzonato di Kaori rendevano il programma adatto a tutti, giovani e anziani, viaggiatori e vacanzieri della domenica, portandolo spesso nei primi posti delle classifiche sul gradimento.

“...Ho fatto bene a fidarmi della tua intuizione” disse Sayuri in tutta risposta  “ all’ inizio non mi pareva una buona idea, avevo paura di non riuscire a piazzare il nostro lavoro, invece…”

“...invece il lavoro è triplicato” le fece eco Kaori che nel frattempo si era alzata e si stava stiracchiando.

Sayuri annuì, raccolse bicchieri ed il vassoio con il loro spuntino e li portò in cucina; era tardi, erano stanche e l’ indomani la sveglia avrebbe suonato presto, poichè il  direttore dell’ ennesima tv  che a quanto pare voleva proporre loro non più un contratto freelance ma qualcosa in esclusiva le aspettava per le 9...quindi sistemò le stoviglie e poi raggiunse la sorella in bagno dove questa si stava lavando i denti.

“Io vado a nanna, Kaori. Non fare tardi” le disse, conoscendo il vizio della sorella di stare sveglia fino a notte fonda. Kaori le rispose con una sorta di grugnito e le sorelle si divisero, poi, ognuna diretta nella propria stanza.

Chissà cosa ci capiterà, domani  pensò Kaori stendendosi sul letto, facendo volare l'immaginazione; l’ afa cominciava a farsi sentire, quindi si rialzò, dopo nemmeno una manciata di minuti, per aprire la finestra e...fu allora che lo vide.

 

Un uomo, sul tetto del palazzo di fronte, era immobile e pareva osservare i dintorni; non le fu possibile notare alcun particolare ma quella figurale ricordò  qualcuno e fu forse per questo che l’ istinto di chiamare la polizia venne meno. La ragazza lasciò cadere il cordless che istintivamente e senza accorgersene aveva afferrato mentre lei ancora cercava di capirci qualcosa di più.

L’ uomo parve non vederla continuando a muoversi,  forse più interessato ad altre faccende; lei tuttavia si nascose, con un certo timore ed il cuore in gola.

Rimase li per almeno mezz’ora, accucciata a fianco del letto, senza dire o fare nulla; poi, una volta calmata,  finalmente si stese e appoggiò la testa sul cuscino.

Un giorno o l’ altro ti metterani nei guai si disse, chiudendo gli occhi, ripensando ancora a quella sagoma che tanto sconosciuta non le era.



 

Le due sorelle si svegliarono di buon’ora il mattino dopo; compiuti i soliti rituali ovvero una doccia e la colazione all’ occidentale con caffè, yogurt e cereali si avviarono, di buona lena, verso la macchina. La distanza che le separava dagli uffici delle JSN non era molta, forse 3/4 chilometri, ma avrebbero dovuto percorrere la Meji e la Fire- Dori nonchè Yellow street ed il traffico beh, quello era sempre un terno al lotto.

“Tu sai di cosa si tratta?” chiese Kaori mentre si allacciava la cintura di sicurezza e poi controllava la sua pettinatura nello specchietto. Quella mattina aveva finalmente indossato un abitino leggero dai colori sgargianti che aveva acquistato in uno dei loro viaggio e si sentiva particolarmente carina.

“...Non ne ho idea” rispose la sorella accendendo la vettura e uscendo dal garage sotterraneo.

“Spero solo che ci mandino ancora in qualche isola sperduta. L’ unica cosa che potrebbe trattenermi in città sarebbe una intervista a  Rei Kawakubo* ….ADORO I SUOI ABITI!! “ esclamò, immaginando il tutto.

Sayuri, con gli occhi sulla strada, sorrise. Nemmeno lei sapeva cosa aspettarsi; la donna con cui aveva parlato non era stata di molte parole.

Come previsto, il traffico verso gli studi televisivi era più caotico di quanto si potesse immaginare. Giusto il tempo di parcheggiare ed il nuovo modello IDO Tokyophone*  cominciò a squillare.

“Arriviamo! “ disse Sayuri, cominciando ad allungare il passo e facendo cenno a Kaori di sbrigarsi  “...si, stiamo entrando in questo momento….ok, va bene. Fujiko Hitomi, 11° piano...d’ accordo” .

“...Ma è una donna la nostra datrice di lavoro? Bello, mi piace questa cosa” disse Kaori spingendo la porta dell’ edificio.

“Si, è la figlia del fondatore...ora ha in mano tutto lei. Seguimi, sbrighiamoci” rispose Sayuri avviandosi verso la reception dove avrebbero ritirato i pass.

Kaori,curiosa, non vedeva l’ ora di incontrare la donna e capire dove         l'avrebbe  portata questa nuova avventura.


….una mezz'ora più tardi

 

“Quindi...mi sta dicendo che abbiamo budget e tempo illimitato? Ho capito bene? E nessuna censura?” chiese Kaori, incredula, ancora una volta. Gli occhi sgranati e la salivazione azzerata, non credeva alle sue orecchie: questo incarico, se tutto fosse andato bene, avrebbe fruttato loro di che vivere per gli anni a venire realizzando di fatto tutti i sogni che avevano nel cassetto.

“Si, Miss Makimura” rispose la donna con un sorriso, stretta nel suo elegante tubino scuro, restando ferma davanti a loro.

“...ci assicura che non sarà pericoloso?” chiese Sayuri infilando nella borsa il contratto che avevano appena firmato.

Hitomi fece alcuni passi poi, finalmente, si sedette sul divanetto poco lontano ma comunque accanto a loro.

“...No, quello che dovrete fare voi è solo accertare l’esistenza di questa persona. Girano voci su di lui da anni ormai, ma nessuno lo conosce, nessuno lo ha visto...ecco, voi dovreto solo scovarlo. Niente di più, niente di meno. Se poi riusciste ad accaparrarvi una intervista sarebbe il massimo. In ogni caso, la nostra società può fornirvi un servizio di security…” rispose.

Kaori e Sayuri si guardarono. Il contratto era ormai firmato e le garanzie fornite sembravano ottime.

“Ci metteremo subito al lavoro” disse Kaori alzandosi e facendo un piccolo inchino. La sorella fece lo stesso.

“Sono davvero felice di avervi nelle nostra squadra” disse la donna che nel frattempo di era alzata e, andata verso la scrivania, era tornata tenendo tra le mani un foglio di carta.

“Questo è solo un anticipo” disse porgendo loro l'assegno “...trovatemi City Hunter...insieme, possiamo farcela!” 

“Inizieremo subito le ricerche...avrà nostre notizie quanto prima” rispose Sayuri , avviandosi verso la porta seguita da Kaori. 









 

Note: 

*Rei Kawakubo è la fondatrice del bran Comme de garçon

*IDO Tokyophone è un telefonino , uno dei primi usciti in Giappone nel 1991










 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Brume