Anime & Manga > I cinque samurai
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Autore: PerseoeAndromeda    23/07/2021    0 recensioni
Tutti loro stavano rispondendo al richiamo di Seiji, Ryo fu certo che tutti poterono sentire la voce, il legame che si saldava, in un incastro perfetto:
«Starò bene, ho fiducia in voi, vi aspetto».
Genere: Drammatico, Guerra, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cye Mouri, Kento Rei Faun, Rowen Hashiba, Ryo Sanada, Sage Date
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rei
 
«Perché non l’avete fermato, maledizione?!».
Ryo era incontenibile, i nakama assistevano impotenti al suo sfogo disperato, ancor più insopportabile, perché loro stessi erano devastati.
C’era un vuoto tra loro, una persona che mancava, un componente senza il quale rimanevano al buio, perché ciò che mancava era la luce.
«Non ce l’abbiamo fatta, Ryo…» fu Touma a rompere lo sconvolto silenzio che seguì l’esplosione del loro capo e lo fece con voce rotta, angosciata, perché senza Seiji nel gruppo, lui era perso, perdeva ogni riferimento che gli dava sicurezza. «Noi eravamo… confusi… minacciavano di ucciderti e Seiji, senza che noi potessimo prevederlo, si è messo in mezzo tra te e loro e…».
La voce si ruppe, era troppo per lui descrivere quel che era successo dopo, ancora troppo viva l’immagine di Seiji che si sostituiva a Ryo e che, con tutta la dignità che gli era propria, quasi ordinava ai nemici di lasciar stare Ryo per concentrarsi su di lui.
E i demoni, furiosi per l’intromissione, umiliati dalla superiorità di quel ragazzo circondato di luce e coraggio, si erano accaniti, lo avevano circondato, colpito e poi erano spariti con lui, di fronte agli occhi impotenti dei nakama che, in quel momento, avevano solo potuto obbedire alla richiesta di Seiji: proteggere Ryo, portarlo al sicuro.
Ci avevano provato a gettarsi nella mischia tra Korin e gli avversari, ma erano stati respinti da un bagliore di luce e, ancora, un dubbio atroce li tormentava: chi li aveva davvero respinti?
«Non ce l’ha permesso» mormorò Shin, la voce ridotta ad un flebile gemito di agonia, «non ci ha lasciato… neanche avvicinare».
Shu rimaneva qualche passo indietro, sguardo basso, pugni frementi, il volto scuro e rabbioso. Era facile capire cosa gli passasse per la testa: inutilità, vuoto… lui, così forte, non aveva potuto fare nulla, non era stato in grado di proteggere.
E se Shu si sentiva in colpa, cosa doveva pensare, Ryo, di se stesso?
Certo, non poteva biasimare nessuno dei nakama se non erano riusciti a proteggere uno di loro. Lui cosa aveva fatto?
Quello che faceva sempre, finire nei guai, privo di energia, incapace di vincere da solo, incapace di tenerli fuori dal pericolo…
Incapace di essere la guida che i suoi quattro amori, le sue quattro ragioni di vita, meritavano.
Lo colse una rabbia tale nei confronti di se stesso che si alzò, levò lo sguardo al cielo e urlò, un urlo straziante, perché sapeva di cosa erano capaci quei demoni, sapeva il rischio che correva Seiji e non poteva sopportarne neanche il pensiero.
«Ryo…» mormorò Shin, ma fu Touma a lanciarsi sul samurai del fuoco, lo prese per le braccia e lo scosse, tentando di attirare la sua attenzione.
«Ryo, ascolta, ti prego, ascoltami, non possiamo fare così!».
Il guerriero del fuoco era fuori di sé, pose fine al contatto con una tale furia che Touma barcollò, venne spinto via e sarebbe caduto a terra se non ci fosse stato Shin ad impedirlo. Neanche a quel punto Ryo se ne accorse, diede le spalle ai nakama e fece per correre via, subito inseguito da Shu:
«Dove stai andando?!».
Ryo gli rispose rabbioso, senza neanche voltarsi:
«A riprendermelo, non permetterò che…».
Shu gli afferrò il braccio e lo strattonò indietro.
La voce di Shin, incrinata dal pianto, accompagnò il gesto del samurai della terra:
«Sei ferito, non agitarti così!».
«E cosa dovrei fare?! Lasciare che gli facciano del male?!».
L’espressione di Ryo era talmente infuocata quando si posò su Shin che questi distolse lo sguardo, un groppo in gola, in preda ad un dolore tale che il cuore sembrava scoppiargli nel petto. Fu Touma a rispondere per tutti e lo fece senza nascondere le lacrime che ormai scorrevano libere lungo le sue guance, ma si rivolse al loro capo con determinazione, gesticolando per l’ansia e il nervosismo:
«Ma cosa credi, Ryo? Che noi non stiamo male come te?! Che non vogliamo salvarlo?! Noi… noi… stavamo riflettendo su cosa fare mentre…».
«Mentre io ero privo di sensi e completamente inutile, questo intendi?!».
«Ryo!» esclamò Shin, una supplica nella voce.
«Se non volessi così bene a entrambi, se non mi sentissi così inutile e in colpa io stesso, ti prenderei a pugni, Ryo!». Shu pronunciò tali parole tremando e le concluse gettandogli le braccia intorno al collo. «Ti prego, smettila, smettila!».
Le braccia di Ryo ricaddero, la sua espressione si fece attonita e vuota.
Cosa stava facendo?
Stava accadendo ancora: anziché prendere in mano le redini della situazione e guidarli verso la salvezza di Seiji, stava creando problemi, per l’ennesima volta.
Mentre l’abbraccio di Shu gli trasmetteva calore, incontrò gli sguardi di Touma e Shin, così diversi e ugualmente sconvolti e avrebbe voluto gettarsi in ginocchio davanti a loro e chiedere perdono, ma avrebbe finito per peggiorare ulteriormente la situazione e l’umore di tutti.
Poi, alle spalle dei due nakama, in mezzo a Touma e Shin, intravvide qualcosa, era come una nuova presenza, un’aura di luce dalle vaghe fattezze umane e, alla sommità di quell’aura, si accese un kanji, di un verde abbagliante.
«Rei…» mormorarono le labbra di Ryo.
Rei… il kanji di Seiji.
Poco dopo, come in risposta, anche sulle fronti di Shin e di Touma comparvero le loro virtù, il calore sulla propria fronte gli fece cogliere, in tutta la sua potenza, il Jin che si celava dentro di lui e il suo cuore era ancora a stretto contatto con il cuore di Shu, petto contro petto e seppe che anche la virtù della giustizia stava rispondendo.
Tutti loro stavano rispondendo al richiamo di Seiji, Ryo fu certo che tutti poterono sentire la voce, il legame che si saldava, in un incastro perfetto:
«Starò bene, ho fiducia in voi, vi aspetto».
   
 
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