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Autore: NightWatcher96    25/07/2021    2 recensioni
Costruirsi una famiglia con dei figli non era un'impresa insormontabile per Kacchan, felicemente sposato con Izuku. Tuttavia non era affatto sicuro di quante volte si sarebbe dato dell'idiota ma di una cosa era certo: l'amore incondizionato per i suoi figli e per Deku non sarebbe mai mutato. Neanche con la morte vicina, neanche con la paura di non farcela!
Future!ProHero
BakuDeku (Mpreg)
E altre Ship minori
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Omegaverse | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Angolo della Quirkess

Ma sì, un capitolo finale e poi anche l'epilogo. Mi piace cambiare le cose, mi viene naturale. Ma basta chiacchiere: Enjoy!!




Izuku si premette la mano sulle labbra, con in mano un test di gravidanza negativo. Erano passati almeno tre anni dall'ultima volta che aveva veramente rischiato di morire sotto gli occhi dei suoi figli per una costola che gli aveva perforato un polmone. Però era sopravvissuto, lo aveva promesso che non sarebbe morto per crescere i suoi figli e aveva mantenuto eroicamente la parola.

Da quella ferita dove la cicatrice ancora capeggiava sulla sua pancia, svariati dottori gli avevano detto che se avesse nuovamente procreato avrebbe rischiato di avere aborti.

Portò la mano allo stomaco, poi guardò il suo riflesso.

A trentadue anni poteva dire di voler un bambino dentro di lui se fosse stato incinto?

Guardò nuovamente il test nella sua mano destra, era negativo. Eppure non capiva perché si sentiva veramente diverso. I suoi occhi ricaddero sugli altri quattro che aveva fatto qualche ora fa: erano tutti negativi.

Non sapeva cosa dire.

Katsumu era un fiero bambino di undici anni, Iyumu invece aveva compiuto l'altra sera i suoi sette anni. Perché si sentiva come in bilico?

Non era incinto ma se lo fosse stato avrebbe veramente voluto un altro figlio a distanza di anni, ormai? Aveva l'impressione di essere veramente con un feto nello stomaco, ma allora perché i test erano negativi?

Ora il nervosismo cominciava a divorarlo. Si passò una mano sul viso, pizzicandosi il divario tra gli occhi. Emise un respiro pesante, deglutendo.

Si mise di profilo, alzandosi la larga felpa nera che indossava e guardò attentamente: si vedeva proprio che il suo ventre era più rotondo, c'era quel gonfiore a tradirlo che rendeva il suo addome decisamente visibile.

Deku fece scorrere le dita da sotto lo sterno lungo la curva dello stomaco, fermandosi all'elastico della sua tuta grigia. Sembrava veramente gravido.

Possibile? Forse era solo ingrassato.

No. Si pesava tutte le mattine, una routine che aveva preso da quando All Might lo aveva sottoposto all'American Dream per preparare il suo corpo a supportare l'One for All. Era dimagrito perché con tutto quel lavoro riusciva a mangiare appena un pasto al giorno.

Forse erano solo gas? Qualche problema intestinale? Bloating da mala digestione?

Strano che Katsuki non gli avesse fatto notare questo suo lievitare. Forse anche lui era solo stanco del lavoro che cominciava ad essere veramente troppo da gestire.

Ultimamente una nuova società di Villain aveva fatto il suo debutto con un video in cui asserivano che avevano tra le mani un potente gas che se sprigionato nell'atmosfera poteva avvelenare tutti gli Omega, impedendo loro di procreare.
E lui, in quanto tale, non poteva affatto permetterlo.

Improvvisamente il suo cellulare vibrò: era un messaggio di Shoto con una posizione. Era proprio a Hosu, dove anni fa aveva sconfitto con lui e Iida Stain lo Stermina-Eroi.

Era una richiesta d'aiuto e generalmente Shoto non era così sintetico. Oltretutto Kacchan avrebbe dovuto chiamarlo. Il suo cuore perse un attimo! Forse erano in seria difficoltà!

Doveva intervenire... doveva adempiere il suo dovere.

Katsumu e Iyumu erano a scuola e Denki sarebbe andato a prenderli, dato che anche le sue gemelle frequentavano le stesse medie si suo figlio. La piccola, ancora alle elementari, si era affezionata a Shinra, il terzogenito di Ochako e Shinso, che avevano avuto un anno prima di lui e Kacchan, la loro principessa Hitomi e un bellissimo principe dai capelli castani e gli occhi lilla di nome Ryoichi di un anno più grande di Iyumu.

Momo e Shoto avevano avuto due figli maschi: Seishiro e Shotaro. Avevano pensato anche a una bambina ma dopo tutte le missioni pericolose avevano accantonato l'idea.

Deku afferrò subito la valigetta che conteneva il suo costume da Hero dall'armadio della camera da letto e corse via; con l'One for All sarebbe stato abbastanza rapido.

Almeno lo sperava.

Mentre correva, saltando tra un edificio e l'altro e mentre ignorava che i civili gli scattassero delle foto salutandolo e augurandogli "Buona fortuna", guardò il cielo: era annuvolato e c'era vento. Sarebbero state delle ottime condizioni metereologiche per sganciare l'Okimura-X, il veleno capace di uccidere gli Omega...
 


Shoto scagliò una nuova fiammata contro la figura incappucciata di nero che continuava a schivare con una velocità incredibile. Il volto di quest'ultimo era coperto da una maschera anti-gas a becco con due fori per gli occhi scarlatti. Sembrava il becco di un tucano, di un colore grigiastro e richiami di vero oro.

Il Pro Hero lanciò un'occhiata preoccupata a Katsuki che era sfinito e si teneva il braccio sinistro dove, senza uno dei suoi guantoni protettivi non poteva più scagliare esplosioni senza sentire dolore. Il Villain era riuscito a spaccarglielo con una mossa di arti marziali, con una mano a coltello.

Sperava che Izuku fosse arrivato subito.

"Non avete alcuna speranza contro di me, Pro Hero!" sogghignò mellifluo il Villain, il cui tono sembrava proprio quello di Tomura Shigaraki, così sadico e letale.

Dal suo corpo coperto da un mantello sbucarono otto lame nere, lucenti con dei pungiglioni rossi alle estremità. A vederlo così pareva un gigantesco ragno assassino.

"Quel Quirk...!" espirò Katsuki.

Ricordava molto sia quello di Moonfish ai tempi del Campus Estivo sia quello di All for One per attivare forzatamente i Quirk di quelli che erano nel suo raggio d'azione.

"Ti ricorda qualcuno, DynaMight?" sogghignò il Villain. "Imprimi bene il mio nome, allora! Io sono il Dottor Vanni!".

"Non me frega un cazzo di come ti chiami, bastardo!" urlò il biondo, sparando un'esplosione contro il pericoloso Villain.

La mira prese ebbe un cedimento per una fitta molto dolorosa dal centro del suo palmo fino alla spalla e il colpo, per grande costernazione di Katsuki non andò a segno.

Il Villain esplose in una risata canzonatoria ed abbassò la guardia, proprio quando un lampo lo illuminò il cielo rabbuiato per un frangente e un tuono rimbombò. In quell'attimo di luce biancastra, una figura velocissima e brillante di verde piombò improvvisamente con la gamba alzata pronta a colpire.

"Manchester... SMASH!".

Il tacco in ferro colpì in pieno la testa del Villain tramortendolo al suolo in una profonda ed incredibile voragine.
Izuku Midoriya ardeva di rabbia e il suo potere traboccava di energia da rilasciare.

"S... stu... pido Number One H... Hero...!".

Deku notò un puntino luminoso attraverso le lenti della maschera del Dr. Vanni: di riflesso si voltò portando il volto al cielo e la sua paura più grande si realizzò.

"Ci hai fatto perdere tempo per mandare in orbita il congegno, non è così?!" scattò Shoto, rabbioso per essere stato giocato in questo modo.

Il Villain sorrise, nonostante avesse il cranio letteralmente spaccato. Trascinò lentamente la mano verso il suo brutto muso ancora coperto dal becco di legno e ferro, sogghignando.

"Deku, vai! Qui ci pensiamo noi!" esclamò Shoto.

"D'accordo!" rispose l'altro, caricandosi sulle gambe per spiccare un altissimo volo verso il cielo.

Aveva fiducia nei suoi compagni, ce l'avrebbero fatta sicuramente.

Un rombo nel terreno catturò l'attenzione di Katsuki: ebbe il tempo di fare un paio di salti all'indietro prima di essere quasi colpito allo stomaco da uno di quei tentacoli oscuri.

Dr. Vanni rideva, sebbene incapace di rialzarsi.

"Dobbiamo sconfiggerlo evitando gli scontri a medio e lungo raggio!" furono le parole di Shoto.

"Lo so, cazzo! Non darmi ordini!" tuonò Katsuki, scagliando proiettili esplosivi dall'altra mano che ancora aveva il suo guantone.
Shoto gli avrebbe coperto le spalle tentando di avvicinarsi: buttò un'occhiata rapida a Deku che era arrivato quasi a toccare quel congegno. Sorrise appena, potevano farcela! In fondo erano i Top Three Hero di tutto il Giappone!

"Perché stai sogghignando, Hero...?".

Shoto perse istantaneamente il sorriso di speranza sulle labbra, guardando il Dr. Vanni che aveva leggermente alzato la testa e sembrava fissarlo con un'inquietante espressione sotto quella maschera a tratti insanguinata.

"Fatti i cazzi tuoi, Villain di merda!" ruggì Katsuki.

Schivò rapidamente un affondo di quelle lame giganti, piroettando su se stesso, poi si levò in volo con un'esplosione a mò di trampolino, volando oltre l'ostacolo per raggiungere il suo obiettivo.

Anche se faceva male doveva unire le mani e sparare la più potente esplosione possibile in modo da colpire in pieno il nemico lo fece, urlando per darsi la carica giusta. Gridò al di sopra della fitta che sentì immediatamente, strinse i denti per non soccombere al dolore disumano.

"Anche se mi farete fuori... che ne sarà degli Omega?".

Un brivido di freddo corse lungo la schiena di Katsuki che aveva udito quel sibilo che sapeva di vittoria. Deku era un Omega. Un dolcissimo e stupendo Omega che gli aveva dato due meravigliosi figli!

"MUORI!" urlò, sfoderando una potentissima esplosione.

Il Dr. Vanni, tuttavia, sorrise e si lasciò investire. Aveva già capito che non avrebbe mai potuto battere i migliori Pro Hero ma tutto sommato se avesse eliminato il Number One Hero sarebbe morto più che soddisfatto.

La potente esplosione lo investì in pieno, lui non cercò affatto di sottrarsi al suo destino agro-dolce e in poco tempo il calore carbonizzò il suo corpo in un nauseante odore di carne bruciata e resina.

Se sulla terraferma Shoto e Katsuki erano riusciti a sconfiggere quel Villain infido, Izuku era arrivato al cielo verso la luminescenza verdastra.

Era un contenitore non molto grande, dalle sembianze di un prisma con una superficie trasparente che mostrava il contenuto. In quel fumo brillava ad intermittenza una luce bianca.

D'un tratto quel brillio iniziò a essere molto più cadenzato e il prisma prese a ruotare, sprigionando un calore molto intenso.
Deku non ebbe bisogno di capire che quel congegno, l'Okimura-X, sarebbe esploso. Il punto era tra quanto? E soprattutto in che raggio d'azione?

Hosu non era al sicuro, se lo sentiva nelle viscere. L'unica cosa che poteva fare era afferrare quell'affare e portarlo in un posto molto lontano. Il mare, forse.

-No! Potrei correre il rischio di contaminare l'acqua con la sostanza contenuta all'interno e avvelenare tutta Hosu!- pensò rabbioso Deku.

La caloria era immensa, il suo corpo si rifiutava di avvicinarsi.

Però non poteva tirarsi indietro.

Inalò un profondo respiro, poi espirò ad occhi chiusi. Il Quirk adatto era proprio il Black Whip, la frusta nera del quinto possessore dell'One for All.

Richiamò il suo potere più potente che mai, i suoi occhi brillanti di determinazione: spostò le mani sull'ordigno e lo racchiuse tra quelle potenti fruste nere, iniziando a scendere a gran velocità.

Il calore era talmente intenso che il suo potere sembrava letteralmente non farcela ma doveva resistere.

Quando atterrò, gettò una rapida occhiata a quel che rimaneva del Dr. Vanni poi alzò una mano fermando i due Alpha che si stavano già avvicinando.

"La bomba è stata innescata e non so quanto potrebbe avvenire l'esplosione. Devo portarla in un luogo lontano!" disse, girandosi a tre quarti.

Fu allora che con quella luminescenza ben definita Shoto notò che il costume di Deku era molto attillato sul ventre. Osservò Kacchan che si teneva il braccio ma che comunque era concentrato sulla bomba: il suo amico era incinto?

Lo avrebbero però detto quei due testoni. Izuku aveva proprio il ventre rotondo, lo riconosceva dalla mancanza di grasso su altre parti del corpo.

Notò con la coda dell'occhio che Katsuki fece scivolare gli occhi sulla pancia del marito e ritirare leggermente il collo, stranito.

"Deku..." biascicò. "Ma..." riuscì a dire, puntando un dito tremante allo stomaco.

"I test erano tutti negativi. Non so cosa sia, se riusciamo a sventare la bomba, mi farò dare una controllata" sorrise Deku.

"Lo congelerò, allora!" furono le improvvise parole di Shoto, facendo un passo avanti.

"Il calore che emana scioglierebbe anche la più spessa lastra di ghiaccio" negò Deku, dando un'occhiata alle sue fruste nere che stavano emettendo del fumo, segno che il calore stava aumentando ad un ritmo allarmante.

"In mare!" provò Katsuki. "L'acqua dovrebbe raffreddarlo, no?".

"Se esplodesse, l'acqua verrebbe istantaneamente contaminata e il Dr. Vanni avrebbe automaticamente vinto" spiegò cupo Deku. "L'unica soluzione che mi viene in mente è andare in un posto abbastanza lontano".

"Anche con la tua velocità non riusciresti a farcela. Non sappiamo se questa bomba abbia un timer effettivo, inoltre non conosciamo la pericolosità delle sue radiazioni" rivelò Shoto, espirando uno sbuffo gelato dalle labbra.

Deku socchiuse gli occhi: non ci aveva pensato.

E allora? Cosa? Cosa fare?

Poi gli venne in mente un'idea.

"Sputa il rospo, Deku!" esclamò immediatamente Katsuki vedendolo un po' sobbalzare, stupito.

"Sì, ma non sono sicuro che possa funzionare".

"Non siamo mai stati sicuri dei nostri piani eppure abbiamo sempre svolto un ottimo lavoro" sorrise Shoto.

Deku si ritrovò a imitarlo, improvvisamente rinvigorito dal potere di un’amicizia sincera.

"Vi spiego il piano".
 


Avevano trovato una zona priva di palazzi, molto in periferia di Hosu, ben distante dal mare. Lì, in mezzo a terra e erba incolti potevano far funzionare l'idea di Deku.

Il verdino aveva la bomba ancora stretta nel Black Whip, Katsuki era posizionato a circa sei metri da lui, a nord, Shoto a sud.

Quando avrebbe lasciato la bomba, Katsuki l'avrebbe fatta volare in cielo con un'esplosione, Shoto avrebbe innalzato un turbine di fiamme riscaldando l'aria circostante e poi congelato con un potente pilone di ghiaccio, per poter dissolvere il gas tossico con l’alta temperatura e una molto bassa.

Deku con un potente Texas Smash avrebbe impresso un potente pugno cosicché la potenza dell'energia cinetica e lo spostamento dell'aria avrebbero impedito all'esplosione di ampliarsi troppo.

Farla esplodere nel cielo sarebbe stato come contaminare per sempre l'aria.

No. Ce l'avrebbero fatta sicuramente!

Deku fece un cenno a Katsuki e poi a Shoto, inspirò attento e lasciò andare la bomba, spostandosi subito verso l'alto con un potentissimo salto.

Immediatamente, prima che potesse toccar il terreno, Kacchan scagliò una potentissima esplosione.

"Kacchan!" esclamò preoccupato Deku, dall'alto.

Lo vide stringersi il braccio e crollare sulle ginocchia, ansimando.

"S... sto bene!" articolò a fatica. "Vai, Bastardo a Metà!".

Shoto non se lo fece ripetere: sprigionò un violentissimo turbine di fuoco, controllandone la direzione con dei movimenti circolari delle braccia. In poco tempo, l'ammasso di fiamme scarlatte iniziò a roteare come un vero turbine.

"Sta per esplodere!" urlò Deku.

Il congegno era diventato improvvisamente rosso e il prisma si stava incrinando. Era il momento di agire! Shoto batté il piede sul suolo, un'enorme colonna di ghiaccio serpeggiò intorno al turbine, come una muraglia cilindrica.

Con la seconda ondata di ghiaccio andò a creare una sorte di cupola per contenere in qualche modo l'esplosione.

Improvvisamente videro il ghiaccio emettere fumo, ammantarsi di un sottile strato d'acqua e le fiamme all'interno tribolare con fervore. Il lato superiore della cupola si incrinò rumorosamente, del fumo verdastro e scarlatto ne uscì.

La muraglia ghiacciata si illuminò improvvisamente di rosso.

"DEKU!" urlò Kacchan.

"Texas... SMASH!".

Deku scagliò il colpo con tutte le energie possibili: Kacchan lo seguì scagliando esplosioni a raffica per distruggere parte del ghiaccio e cercare di creare un impatto contro quella potenza, come delle piccole meteore.

Shoto scagliò di nuovo una fiammata, poi strati su strati di ghiaccio, inglobando sotto le fiamme e il ghiaccio quel gas mortale per gli Omega.

Diedero foga a tutte le energie fino a quando non ci fu una tremenda esplosione.

Shoto innanzò immediatamente quattro strati spessi di ghiaccio, Deku urlò qualcosa, di nuovo usò l'One for All per piombare più vicino all'esplosione e contenere le radiazioni con un muro d'energia e aria.

Si sarebbe sacrificato.

Per il bene superiore.

"Carolina... SMASH!" urlò, scagliando un altro potentissimo pugno.

L'impatto strappò l'intera manica, le lacrime lasciarono i suoi occhi, l'arto che iniziava a diventare rosso. Aveva veramente portato il suo corpo allo stremo, se lo era fratturato! Faceva male, ma doveva resistere.

Improvvisamente vi fu un'implosione, poi una luce bianchissima per otto secondi.
 


Shoto dischiuse gli occhi, guardandosi intorno: si era riparato sotto a una sorte di igloo di ghiaccio e non era da solo: Katsuki era riverso su un fianco svenuto a pochissima distanza da lui.

Il suo braccio era indolenzito e ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio: aveva usato troppo il suo mezzo Ghiaccio. Bilanciò il calore del suo corpo con una fiammata e sciolse anche la cupola dell'igloo, venendo accolto da una pioggia battente.

Si rimise in piedi, ondeggiando un po', guardandosi intorno. Il suo ghiaccio aveva resistito nonostante tutte le crepe e le pozze d'acqua nel terreno, il fuoco si era estinto.

Scavalcò la base dell'igloo camminando un po' intorno. L'impatto aveva scavato una profonda voragine e il ghiaccio che stava sciogliendosi sotto la pioggia stava riempendo d'acqua.

Erano riusciti veramente a farcela?

Un improvviso pensiero lo fece bloccare: ne mancava uno! Dov'era...

"MIDORIYA!" chiamò spaventato.

Prese a correre in tondo, cercando di non inciampare nel terreno fangoso o lastre del suo ghiaccio.

"Todoroki-kun".

Si fermò a quel suono così ovattato. Vide Deku appoggiato di schiena contro la colonna di ghiaccio tenendosi il braccio inutilizzabile. Aveva il volto stremato e arrossato ma almeno era in piedi.

Era vivo.

Shoto sentì un mix di emozioni trapelargli nel petto e anche se non lo avrebbe mai voluto fare, corse verso di lui, non trattenendo le lacrime.

"Midoriya!" esclamò sollevato di vederlo.

"Ce l'abbiamo fatta" sorrise Deku, rimettendosi a fatica in una posizione eretta. "Abbiamo contenuto l'esplosione, le radiazioni sono state letteralmente disintegrate dalle tue fiamme e il mio One for All".

Shoto lo vide ondeggiare un po', cadendo contro il suo petto. Gli afferrò delicatamente le spalle, poi lo prese in braccio in stile sposa.

"Bakugo non ne sarà felice" commentò con un sorrisino.

Deku espirò felice.

Alzò il volto al cielo, lasciandosi bagnare. Era piacevole quel rumore che sovrastava tutto, perfino la paura provata nel cuore. Shoto era delicato anche quando camminava e lui poteva prendersi qualche istante per riprendersi.

"OI! Bastardo a Metà, che cazzo stai facendo?!" urlò dall'igloo, nonostante fosse seduto in terra con l'arto ferito.

Si era svegliato, ma quando?

Abbastanza vicini, Shoto rimise con i piedi in terra Deku e sospirò.

"Certo che sei rumoroso come sempre, Bakugo".

"Ah? Vuoi che ti faccio saltare in aria?!".

"Kacchan, per favore. Abbiamo appena impedito a un disastro di proporzioni giganti di mietere vittime, dovremmo festeggiare" provò Deku, porgendogli la mano.

L'altro si rialzò, tirandolo per quel polso in un abbraccio famelico.

"Vuoi sempre fare l'egoista. Tutto da solo..." sussurrò nel suo orecchio, baciandogli poi le labbra.

Eppure Shoto non riusciva a capacitarsi di quanto quel gonfiore alla pancia dell'amico lo impensierisse. Sembrava veramente incinto. Lui che aveva visto per ben due volte Momo in stato interessante sapeva queste cose.

"Torniamo in agenzia. Qui abbiamo finito" disse, preferendo non immischiarsi.

"Era ora che finisse questa storia!" sbuffò Katsuki.

Deku era felice. Tuttavia al primo passo che compì un sordo dolore alle viscere lo fece trasalire e crollare in ginocchio.

Non riuscì a impedire un gemito di sfuggirgli dalle labbra.

"Deku!" chiamò spaventatissimo Katsuki, inginocchiandoglisi al fianco.

"Midoriya! Che succede?" intervenne spaventato anche Shoto.

"Non lo so!.. Lo stomaco... mi fa molto male!" gemette.

Katsuki lo fece distendere immediatamente in terra, non riuscendo a capire. Appoggiò la mano sul gonfiore, accarezzando distrattamente.

"Bakugo!" esclamò d'un tratto Shoto.

"Che cazzo vu-". Le parole gli morirono nell'esatto momento in cui vide che stava sbocciando, nella zona intima di Deku, una macchia di sangue. "P... perché sta sanguinando da...?".

"Non è che..?" provò Shoto.

Un faro accecante li investì, Shoto alzò un braccio per proteggersi gli occhi. Intravide un elicottero nero con uno stemma aranciato che richiamava le fiamme che conosceva molto bene.

Endeavor. Il precedente Number One Hero era venuto a salvarli!

"Shoto!" chiamò, gettando una scaletta.

Lo ignorò come sempre, inginocchiandosi dinanzi a Deku per offrirgli la schiena. "Bakugo, metti Midoriya sulle mie spalle e sbrighiamoci ad andare in ospedale".

"Sei fuori! Lo porterò io!" protestò animatamente il biondo.

"E come pensi di fare con quel braccio ferito? Non perdiamo tempo, fai come ti ho detto!".

"Non darmi ord-".

Deku gridò di nuovo, contorcendosi con le mani allo stomaco, rotolando su di un fianco. Il dolore era troppo. Katsuki ingoiò l'orgoglio e fece quanto detto da Shoto.

Salirono sull'elicottero, lasciandosi alle spalle quel campo di battaglia...
 
  
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