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Autore: yuyutiamo    31/08/2009    1 recensioni
Dopo aver finalmente preso coraggio, pubblico la mia prima long-fiction! Tratto dal primo capitolo: [...]Non dovettero tardare molto per tale scoperta. Voltando la testa verso sinistra, si accorsero che gli sguardi di tutti i presenti erano concentrati su un'alta figura che si muoveva dietro a Silente, con incedere sicuro ed elegante. La figura era avvolta da un mantello da viaggio molto lungo e nero ed indossava il cappuccio, tanto che era impossibile scorgere chi si celasse sotto quel mantello. Unici due elementi visibili mentre si avvicinava erano gli stivali neri , leggermente a punta e dal tacco quadrato non troppo alto, e una ciocca di capelli castano scuri che sporgeva dal cappuccio, scendendo in un boccolo lungo fino alle spalle coperte dal manto nero.[...]Chi era? Un ospite? Uno studente? Un giudice del Torneo arrivato tardi?[...] La storia è ambientata al quarto anno, quando una persona misteriosa fa la sua comparsa a Hogwarts, spero che incuriosisca e che piaccia!
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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welcome backCiao a tutti!!
Finalmente, dopo tanto tempo, sono tornata a pubblicare qualcosa e ho deciso di  farlo con la mia prima long-fiction. Non ne ho mai scritta una, quindi spero non pensiate subito che fa schifo. L'idea in realtà ce l'ho da tantissimo tempo, da quando ho letto "Harry Potter e il Calice di Fuoco" ma tra la scuola e le mie incertezze  sul mio modo di scrivere non ho mai avuto il coraggio e il tempo di mettermi a scriverla sul serio. Adesso, diciamo che faccio una prova per vedere se riesco a portare avanti quest'idea quindi aspetto le vostre recensioni per sapere se è qualcosa di accettabile da leggere o no.
La storia è ambientata al quarto anno e i protagonisti in realtà sono due personaggi nuovi , anche se ci sono anche un po' tutti gli altri.
Scusate per l'ntroduzione chilometrica e...
Buona lettura!!

Welcome back home


Il boato della folla riempiva ancora l'aria. La prima prova del torneo Tre Maghi (o meglio Quattro Maghi, visto che quell'anno c'era un concorrente in più) si era appena conclusa e tutti e quattro i campioni avevano superato il loro drago con successo. Certo, restavano ancora sulle guance o sulle vesti i segni delle scottature da alito infuocato di drago, ma tutti erano riusciti nella tanto difficile prima impresa di quel torneo magico.
Harry Potter, soprattutto, non avrebbe potuto sperare in una giornata migliore, con la prima prova andata e il suo migliore amico, Ron Weasley di nuovo al suo fianco.
Mentre la folla rumorosa iniziava a muoversi sul prato erboso di Hogwarts, Albus Silente richiamò l'attenzione di studenti , professori e ospiti. Il silenzio calò all'istante alla vista delle sue mani alzate, in un chiaro invito ad essere ascoltato.
-Desidero nuovamente congratularmi con i nostri campioni per l'eccellente lavoro svolto in questa prima e molto difficile prova del nostro torneo!- disse con entusiasmo, prorompendo in un applauso sincero, a cui tutti si unirono.
Dagli studenti partirono accenni di cori e fischi di incitamento, che si spensero quando Silente accennò di nuovo, con una mano, a voler proseguire il discorso.
-La prova si è dimostrata difficile e laboriosa, ma tutto si è svolto per il meglio. Ciascun campione ora potrà riposarsi fino al 24 febbraio, gionro in cui si svolgerà la seconda prova.-
-Nel frattempo-aggiunse, rivolgendo lo sguardo verso Harry, Vicktor, Fleur e Cedric(i 4 campioni)-ognuno di voi dovrà risolvere l'indovinello nascosto nell'uovo d'oro sottratto al proprio drago e, successivamente, prepararsi al meglio per il prossimo difficile ostacolo-.
Un silenzio attento e teso seguì le parole del preside che dopo una piccola pausa riprese.
-Adesso basta con le cose ufficiali e dedichiamoci tutti ai festeggiamenti! Tutti al castello!!-
Mentre il preside invitava tutti a rientrare, non si accorse del calo di attenzione della platea a cui stava ancora parlando. Solo pochi studenti iniziarono a seguire il consiglio del preside, incamminandosi sul prato che adesso veniva spazzato da un improvviso vento gelido.Una volta raggiunto il portone, però, vedendo i loro compagni ancora fermi al centro dell'enorme giardino, si bloccarono, curiosi di scoprire cosa avesse catturato l'attenzione di così tante persone.
Non dovettero tardare molto per tale scoperta. Voltando la testa verso sinistra, si accorsero che gli sguardi di tutti i presenti erano concentrati su un'alta figura che si muoveva dietro a Silente, con incedere sicuro ed elegante. La figura era avvolta da un mantello da viaggio molto lungo e nero ed indossava il cappuccio, tanto che era impossibile scorgere chi si celasse sotto quel mantello. Unici due elementi visibili mentre si avvicinava erano gli stivali neri , leggermente a punta e dal tacco quadrato non troppo alto, e una ciocca di capelli castano scuri che sporgeva dal cappuccio, scendendo in un boccolo lungo fino alle spalle coperte dal manto nero.
Se non fosse stato per quei due particolari, il manto scuro e il vento gelido che aveva iniziato a spirare avrebbe potuto far credere ai presenti che si stesse avvicinando un Dissennatore o peggio un Mangiamorte. In effetti, dalle facce tese più che curiose, sembrò che quello fosse stato il pensiero di tutti, insegnati e studenti. Pian piano, mentre la persona misteriosa si avvicinava, la tensione si scolse (avete mai visto un Dissennatore con gli stivali??), lasciando il posto ad una curiosità del tutto normale per quell'apparizione così misteriosa. Chi era? Un  ospite? Uno studente? Un giudice del Torneo arrivato tardi?
Ron sembrò farsi la stessa domanda- Secondo voi, chi è?- chiese agli amici in un sussurro.
-Non ne ho la più pallida idea- gli rispose Harry, fissando con intensità la persona misteriosa.- Di sicuro, sa come attirare l'attenzione...-aggiunse, proprio mentre la sua amica Hermione lo zittiva con un -Shh!-sibilato.
Il perchè di questo fu chiaro quando il preside, dopo essersi accorto dell'atmosfera stranamente silenziosa , si voltò a cercare la fonte di una tale distrazione e, nel momento in cui i suoi occhi azzurri si posarono sulla persona ormai a pochi passi da lui, distese le labbra in un sorriso, andandole incontro, come se l'avesse riconosciuta.
-Mi chiedevo proprio quando saresti arrivata! -disse con tono gioviale.-Mi dispiace solamente che ti sia persa tutto il divertimento della prova!- aggiunse, stendendo poi una mano verso l'ospite.
Questi sollevò il capo in modo che il cappuccio cadesse un po' più indietro, scoprendo due occhi grandi e dal colore stranamente simile al viola, un naso dritto e piccolo labbra rosse aperte in un sorriso gentile.
-Ho avuto un piccolo contrattempo, signor Silente, spero non me ne voglia. Mi creda, mi dispiace davvero non aver assistito a tutta la prova, ma sono comunque riuscita a vederne qualche stralcio da lontano mentre arrivavo qui.- disse. Il tono era molto calmo e la voce giovane e dolce ed inoltre, parlando, si scoprì che lo sconosciuto era in realtà una ragazza.
Mentre parlava, allungò le mani e prese tra le sue quella di Silente, con un gesto molto affettuoso e deciso.
-E' davvero un piacere rivederla, signore!- disse con gioia.- Dopo tutti questi anni...La ringrazio davvero per il suo invito!-
Il sorriso di Silente divenne più largo.-Il piacere è reciproco, mia cara. Sono molto contento che tu abbia accettato il mio invito! Direi che adesso sono presenti davvero tutti coloro che dovrebbero assistere a questo torneo!-.
Il silenzio intorno ai due interlocutori era ancora intatto , nessuno accenava un movimento, anche se di tanto in tanto si potevano sentire sussurri sommessi tra gli studenti. I più stupiti sembravano comunque gli insegnati, che guardavano la scena con un'espressione tra il curioso e il diffidente e le sopracciglia corrucciate. Quelle di Minerva McGranitt, insegnante da sempre molto severa, sembravano quasi scomparse tra i capelli, talmente erano sollevate.
-Credo che si stiano tutti chiedendo chi tu sia, a giudicare dagli sguardi che ci lanciano!- disse il preside, volgendo gli occhi a destra e a sinistra per scorrere i volti dei presenti.
-Beh, in effetti, Albus credo che sia doveroso che la tua ospite si presenti visto che nessuno, tranne te, sembra essere a conoscenza della sua identità!- disse piano Minerva, rivolgendo un piccolo sorriso alla sconosciuta.
La ragazza abbassò il capo, annuendo, e per un attimo il suo sorriso apparve un po' più teso. Con una mano andò a sbottonare il grosso bottone dorato che chiudeva il mantello, lasciando che questo si aprisse un po'. Poi, con entrambe le mani abbassò il cappuccio, scoprendo un viso tondo, leggermente a cuore, e una massa di capellli castano scuro che le ricaddero in morbidi boccoli fino a metà schiena. Nell'insieme i suoi lineamenti, enfatizzati da un trucco leggero, dai toni rosati, e uniti a quegli occhi dalle lunghe ciglia e dal colore così strano, erano molto belli e davano alla ragazza un'area ancora più misteriosa.
La ragazza si tolse totalmente il mantello, ripiegandolo su di un braccio. I vestiti erano molto semplici e alla maniera Babbana, ma ben coordinati tra loro: il golfino violetto dallo scollo a V ben si accordava con la gonna di velluto nera lunga fino alle ginocchia e tutto era completato dagli stivali neri.
Per un po' di minuti nessuno disse nulla, nemmeno la ragazza che adesso fissava la professoressa McGranitt come se attendesse qualcosa da lei. La professoressa però continuava a fissarla con aria interrogativa, così la ragazza si decise a parlare.
-Mi scuso davvero per non essermi presentata subito, signora McGranitt, ma quasi speravo che lei e i suoi colleghi poteste ricordarvi di me visto che ci siamo già conosciuti- disse la ragazza alla donna.
Questa apparve ancora più confusa,  i suoi occhi si ridussero a due fessure nello sforzo di comprendere che cosa volesse dire con quelle parole quella ragazza.- Tu mi conosci?- le disse con voce molto stupita.
Un sorriso si disegnò sulle labbra della ragazza, che con un breve cenno del capo annuì.
-Sì, professoressa.E' passato così tanto tempo, mi rendo conto che devo essere molto molto cambiata da quando mi ha vista l'ultima volta. E' meglio che mi presenti. Vede io sono-
-Felicity-disse una voce maschile e profonda.
Quasi simultanemante, tutti si voltarono, cercando colui che aveva parlato. Anche la ragazza si voltò e il suo sorriso divenne ancora più largo quando incrociò lo sguardo della persona a cui apparteneva quella voce.


Mi scuso per eventuali errori di battitura e spero in una vostra opinione su questo primo capitolo!Chi indovina chi ha parlato è veramente un genio!


ps: se vi piace come scrivo, leggete anche la mia one-shot
The Killer and the Soul- An unknown omicide , mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!
Grazie e alla prossima!

  
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