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Autore: Betz73    11/08/2021    5 recensioni
Un momento davvero dolcissimo...questo André un po' bambino che proprio non sa resistere ai dolci...chissà cosa lo aspetterà davvero in cucina?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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E’ una splendida mattina di giugno quella che saluta la fine della licenza di 3 giorni che ci è stata concessa dopo l’aggressione per le strade di Parigi. Fortunatamente io ed Oscar ce la siamo cavata con qualche graffio e livido, anche se abbiamo rischiato davvero grosso. Ero proprio convinto fosse arrivata la fine per me, eppure anche nel momento in cui credevo di non farcela, il mio unico pensiero era per lei, non mi importava di essere un diversivo dai minuti contati… contava solo saperla al sicuro, viva, e ben lontana da tutta quella assurda follia…
Chissà quali sono stati i suoi pensieri in quel momento, se le è dispiaciuto almeno un po’ per me… In questi giorni non ne abbiamo parlato, mi è sembrata piuttosto taciturna. A volte l’ho sorpresa ad osservarmi, ma come avrei potuto farle una domanda tanto diretta? Forse l’intervento di Fersen non ha fatto altro che ridare linfa ai sentimenti che ha sempre nutrito per lui... Già, salvati proprio dal conte svedese…altro che pensare a me!
Ah, basta con queste inutili riflessioni, è meglio che vada nelle stalle a recuperare i cavalli. Se non altro in questa bella giornata estiva sarà un vero piacere tornare insieme verso il comando. L’aria è piena di profumi qui a palazzo Jarjayes, i roseti sono in pieno fiore e poi….un momento…ma questo non è profumo di rose! Non mi dire che la nonnina ha preparato la sua famosa torta di mele e cannella! Possibile, proprio oggi che ce ne andiamo?? Non è giusto!!! Forse se faccio una piccola deviazione… non se ne accorgerà nessuno…
Ed eccola la torta, appena sfornata ed appoggiata sul davanzale! Scommetto che da qualche parte dev’essere avanzata della farcitura… Riesco a sgattaiolare all’interno della cucina come un ladruncolo, del resto non si contano le volte che l’ho fatto da bambino! Ed eccola, la scodella con la crema, ancora in bella vista sul tavolo! Giusto il tempo di afferrarla e riempirmi la bocca con il cucchiaio di legno! Ah, era proprio quello che ci voleva! Ma che ne sanno i cuochi di Versailles di quello che la cara nonnina sa fare con quelle mani benedette dal cielo? Proprio non potevo rinunciare a questo furterello…
Sarà per l’effetto paradisiaco della crema, ma perso nei piaceri del palato non mi accorgo del rumore di passi che veloci si avvicinano alla porta della cucina…
- André! André! Ma dove sei?
Oddio, Oscar mi sta cercando….
- André!!! Ma che ci fai in cucina??
Colto sul fatto ancora con la bocca piena ed il cucchiaio in mano… non potrei in alcun modo negare il mio crimine…
- Oscar… immagino sia inutile accampare scuse… Stavo andando a prendere i cavalli quando un profumino di torta mi ha trascinato qui.. Proprio non ho potuto resistere…
Una torta… se solo sapessi invece che sei sempre e solo tu la sirena incantatrice che mi attira a sé anche solo con uno sguardo…
A quanto pare la mia sincera confessione è migliore di qualsiasi pretesto, perché ti vedo chiudere la porta e scoppiare a ridere di fronte alla scena sicuramente piuttosto comica che ti sto offrendo. Che bello sentirti ridere, Oscar! La tua voce risuona cristallina e raggiunge il centro della mia anima, che vibra sulle note della tua stessa gioia. Finalmente rivedo il tuo sorriso dopo questi ultimi giorni piuttosto difficili…
Ti avvicini a me conservando ancora un’espressione divertita. Era da tanto che non vedevo i tuoi occhi brillare, il cielo fuori dalla finestra è niente se paragonato all’azzurro intenso con cui mi stai guardando… Potrei passare tutta la vita ad osservarlo e riuscirei sempre a trovare nuove sfumature….
- André, ma guardati! Non sembra passato poi molto tempo da quando da bambini ci davamo manforte, io sulle tue spalle per raggiungere il ripiano dove Nanny conservava i biscotti! Quante ne abbiamo combinate di nascosto qui dentro! E adesso ti guardo e vedo in te lo stesso piccolo ladro con cui condividevo i miei dolci bottini!
Non posso fare a meno di sorridere mentre sei ormai solo ad un passo da me. Hai un’espressione così serena…
- Aspetta, hai ancora la prova del reato sul viso…
Sto per alzare un braccio nel tentativo di pulirmi ma la tua mano è più veloce. Con un gesto inaspettato mi sfiori la guancia, lentamente, per togliere uno sbaffo di crema. Un formicolio si irradia dal punto in cui mi hai toccato. Le tue dita rimangono sospese per un istante ma invece di abbandonare la mia pelle, proseguono accarezzandomi il labbro inferiore. Una fitta all’inguine è l’unica risposta tangibile che il mio corpo riesce a formulare… Sono senza fiato e incredulo che tutto questo stia accadendo realmente…. Non dovrei varcare il confine che si è creato tra di noi da quella notte in cui ti rubai con violenza un bacio, ma le tue dita sulle mie labbra sono una tentazione a cui non posso resistere…
Lentamente dischiudo la bocca e con la lingua ne lambisco le punte per ripulirle dalla crema… anche se è il sapore di te che sto gustando, e non c’è nulla al mondo che sia altrettanto buono… Di riflesso socchiudi le tue labbra… il tuo sguardo si fa cupo ed io sento cadere l’ultimo baluardo di lucidità.
La mia mano è già nella tua chioma bionda e ti attira verso me, il mio bacio non può essere lieve né delicato… La voglia di prenderti qui e subito è un avversario che non so come combattere. Ho il timore di spaventarti ma sento che il tuo corpo non indietreggia… Le tue labbra rispondono alle mie con lo stesso impeto, la mia lingua assapora ogni angolo della tua bocca finché si unisce alla tua in una carezza senza fine…
I nostri respiri accelerati sono l’unico dolce suono che riecheggia nella stanza. Le tue forme femminili contro il mio petto mi travolgono come un’onda venuta ad infrangere con forza ciò che ancora resta del mio misero autocontrollo… Le mie mani sollevano i tuoi glutei perché il tuo corpo possa aderire al mio. Ti adagio sul tavolo, le tue gambe strette intorno ai miei fianchi mentre la passione prende il sopravvento…
Riesco a staccarmi dalla tua bocca solo per scendere sul tuo collo e baciare tutta la pelle che le mie labbra riescono a conquistare… I tuoi gemiti mi fanno strada… Se soltanto potessi spogliarti con un solo gesto, strappare questi abiti che sono un inutile ostacolo al mio desiderio. La mia mano scivola lentamente sui tuoi pantaloni… vorrei raggiungere il tuo centro più intimo e darti piacere… ma una voce fuori dalla finestra mi riporta brutalmente alla realtà…
- Oscar! André! Dove siete?
Il generale ci sta cercando, dovevamo salutarlo prima di rientrare in servizio… Accidenti a lui e al suo tempismo!
A fatica riesco a separarmi da te, entrambi scossi e senza fiato per quello che abbiamo appena condiviso. Hai ancora le labbra rosse per i miei baci, e la divisa un po’ in disordine… Ma il calore che vedo nel tuo sguardo mi ripaga di qualsiasi senso di privazione. Mi sorridi, mentre scendi dal tavolo, ed il movimento del tuo corpo è un’ultima carezza sul mio.
- Dobbiamo andare André… mi dispiace…
Ti volti verso la porta della cucina ma all’ultimo momento ti giri di nuovo verso di me per darmi un altro bacio, quasi rubato, ma così dolce da farmi dimenticare il sapore della crema… La tua mano mi sfiora un’ultima volta il viso e in un attimo sei fuori dalla stanza.
Ed io resto qui, ancora frastornato da questo incredibile regalo che il destino mi ha appena fatto. Le mie braccia conservano ancora il tuo calore, sulle labbra è rimasto il profumo della tua pelle. Solo questo mi dà la certezza di non essermi appena destato da un bellissimo sogno…

Ti amo, Oscar François De Jarjayes.
   
 
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