Un ricordo da non perdere
- Ash! - esclamò Lucinda correndogli incontro quando lo vide uscire.
Era preoccupata. Sapeva quanto l'amico si era allenato per quel giorno.
L'allenatore si fermò, ma prima che potesse voltarsi e incrociare lo sguardo di Lucinda arrivò Barry di corsa attirando l'attenzione su di sé.
- Ash! Non ti multo soltanto perché hai perso contro un allenatore nettamente sopra la norma! -
Ash sghignazzò.
- Grazie Barry! - esclamò Ash ridacchiando.
- Non ringraziarmi! Per questa volta passi, ma vedrai la multa salata che ti faccio la prossima volta! -
La coordinatrice continuò a guardarli incerta. Non sapeva se dire qualcosa o meno...
- Lucinda, tutto bene? - le chiese Brock arrivando accanto a lei.
- Eh? Come...?! - chiese Lucinda sorridendogli un po' allarmata.
♥♥♥
Quella sera iniziarono ben presto i fuochi d'artificio. Lucinda li stava ammirando seduta alla scrivania della sua camera, tuttavia non stava prestando loro molta attenzione. Aveva una penna in mano e davanti a lei, sulla scrivania, vi era appoggiato un foglio.
- Pipla piplaaa! - emise Piplup riportandola alla realtà.
- Eh? - si lasciò sfuggire, inconsapevolmente, lei guardandolo. - Cosa c'è Piplup?! - aggiunse stranamente agitata.
Improvvisamente, senza un apparente motivo, arrossì.
- Pipla? - emise il Pokémon confuso.
- Piplup, per favore, ora ritorna... - mormorò facendo un sorriso imbarazzato tendendo la Pokéball verso di lui per ritirarlo.
Quando il Pokémon scompare la ragazza tirò un sospiro di sollievo.
Tornò a guardare il foglio:
Caro Ash,
in questi giorni ho pensato spesso alle parole della Campionessa Camilla. Se una vita incontra un'altra vita nasce sempre qualcosa... se è la verità significa che anche per noi è stato così.
Per tutto questo tempo ho assistito ai tuoi incontri con piacere. Ogni volta mi batteva forte il cuore dall'emozione e non riuscivo a controllarmi.
Voglio che tu sappia che a prescindere da come è andata oggi tu rimani il numero uno. Sei il migliore, non cambiare mai.
Con affetto,
Lucinda
La ragazza osservò il foglio ancora per un istante, poi si agitò e lo strappò in mille pezzi.
No no e NO! pensò. Non posso farglielo leggere! È troppo imbarazzante!!
Quando finì di strapparlo sprofondò, afflitta, con la testa sul tavolo.
- Perché è così difficile dire quello che si prova...? - mormorò con aria affranta.
Senza neanche rendersene conto chiuse gli occhi e si addormentò profondamente.
- Lucinda? - la chiamò Ash entrando e rimanendo sulla porta.
Quando la vide accasciata sulla scrivania decise di avvicinarsi. Si fermò ad osservarla con aria sorpresa.
- Ash io... - mormorò la ragazza nel sonno.
A quel punto l'allenatore sorrise, poi... senza rifletterci troppo si chinò su di lei e appoggiò le labbra sulle sue.
- Non c'è nulla di cui preoccuparsi, Lucinda. - sussurrò spostandosi e sorridendo in modo molto dolce.
♥♥♥
Il giorno dopo Lucinda si svegliò quando Ash e Brock erano già in piedi da parecchio.
La ragazza arrivò al loro tavolo e sorrise con aria mortificata.
- Scusate per il ritardo... -
- Lucinda! Dai siediti! - la incoraggiò Ash sorridendo entusiasta.
- Ah, certo... - disse lei arrossendo lievemente.
Dopo che si sedette arrivò di corsa Barry tutto trafelato.
- CHE CI FATE ANCORA QUI!? - esclamò. - Non lo sapete?! La finale è stata anticipata di un'ora! -
- COSA!? - esclamò a sua volta l'altro allenatore saltando in piedi.
- È così! Sbrigatevi! - tagliò corto ricominciando a correre.
I due ragazzi lo seguono, ma Lucinda in un primo momento si alzò solo e li guardò correre via.
Stanotte ho fatto un sogno... pensò. Stavo parlando con Ash e a un certo punto lui si è avvicinato e mi ha baciata... mi chiedo se sarebbe possibile una cosa del genere, però, una cosa l'ho capita... io non posso assolutamente reprimere i miei sentimenti.