04/09/2021
12 recensioni[ 25 Luglio 2018; Appartamenti militari NASA, Washington, USA.
Ora locale 22:56 ]
“Fox 5 Washington, dalla sede centrale della NASA siamo qui a documentare il sensazionale epilogo di questa missione. Siamo pronti ad accogliere i nostri eroi astronauti, e potremmo vederli atterrare tra pochi minuti, quindi rimaniamo in attesa. Il nostro collega intanto-...”
Le chiacchiere e il brusio vennero immediatamente sostituiti dal tonfo sordo del telecomando gettato con una certa rabbia contro la poltrona di pelle beige, un orrido beige che lui non avrebbe mai scelto. Ma quella mica era stata una sua scelta?
Aveva visto e rivisto quelle immagini mandate durante le repliche della diretta tv, Iwaizumi, sentito e risentito quelle parole nella speranza che fosse solo uno scherzo, qualcosa di cattivo gusto o un incubo.
Qualsiasi cosa gli sarebbe andata bene pur di fuggire da quella realtà che era sicuro, ancora non aveva davvero realizzato.
“Avevi promesso ci saremmo rivisti al mio rientro.”
«Certo.»
Strinse gli occhi, arrossati da lacrime che non ammetterà mai di aver versato.
“Sono uno dei migliori, lo sai!”
«Tsk, Shittykawa.»
Mormorò solo prima di lasciarsi cadere di peso sul letto. Sentì incurante le molle cigolare ed ebbe la forza solo di sollevare un braccio e poggiarlo sui propri occhi, prima che l'insopportabile emicrania e la stanchezza lo lasciassero assopito in un sonno poco tranquillo.
[ 24 Gennaio 2018; Sede centrale NASA, Washington, USA.
Ora locale 12:00 ]
La folla che circondava il giovane Hajime quasi lo innervosiva, il modo in cui tutti sembravano così dannatamente felici di questa partenza, lo faceva quasi rabbrividire e gli dava il voltastomaco.
Il cellulare vibrò nel palmo della propria mano e aggrottò le sopracciglia nel leggere quel nome sullo schermo.
«Che cazzo-?»
Fece scorrere velocemente il pollice sul blocco schermo con una vomitevolmente dolce foto sorridente del suo Oikawa, e sbuffò leggendo la chat.
Shittykawa:
✓✓ Sei arrivato vero?
✓✓ Iwachaaan?
✓✓ Se ti perdi il decollo non te lo perdono!
Iwaizumi sbuffò una risata dal naso, digitando poche parole prima di sollevare lo sguardo verso lo schermo che ancora inquadrava persone di grado troppo elevato, per interessargli davvero.
Iwa-chan:
✓✓ Sono qui, idiota.
Shittykawa:
✓✓ Non piangere troppo Iwachan, non sei affascinante quando piangi.
✓✓ Cosa farai senza di me, questi sei mesi?
Sospirò, ora appena innervosito, mordendosi il labbro inferiore e sentendo lo stomaco stringersi e rivoltare su se stesso.
Iwa-chan:
✓✓ Pensi che aspetterò a casa come una brava mogliettina? Girerò per il mondo, chissà…
Era necessario?
Era il suo lavoro, sì, ma-
L'ennesima vibrazione interruppe i suoi pensieri.
Shittykawa:
✓✓ Avevi promesso che ci saremmo rivisti al mio rientro.
Iwa-chan:
✓✓ Ahh ci sarò idiota, basta che la smetti di rompere.
Sbuffò nuovamente a quella strana e fastidiosa sensazione allo stomaco. Quando alzò lo sguardo, la conferenza stampa era giunta alla fine e i giornalisti stavano liberando i posti sotto il palco. Di fronte agli schermi e alle telecamere in diretta nazionale, la Crew principale.
Shittykawa:
✓✓ Lo sai Iwachan?
✓✓ Ho una tua foto nella tuta, così potrai vedere anche tu lo spazio!
Iwa-chan:
✓✓ Tu pensa alla missione e non fare cazzate, cretino.
Hajime poté giurare di sentire il petto chiudersi e l'aria mancare a quel messaggio, inviato tanto velocemente da non essere nemmeno corretto. Come poteva trattarlo male anche in quel momento? Perché non riusciva a fare diversamente? Perché non riusciva a chiedergli di tornare come desiderava?
Shittykawa:
✓✓ Io non faccio cazzate.
✓✓ Sono uno dei migliori lo sai!
Non riuscì trattenere uno sbuffo insolente, al quale scosse appena la testa e lasciò roteare gli occhi, prima di tornare a digitare.
Iwa-chan:
✓✓ Tooru…
L'improvviso brusio che gli si innalzò intorno, gli fece capire che a momenti la Crew sarebbe stata pronta verso l'imbarco.
Shittykawa:
✓✓ Si?
✓✓ Iwachan veloce, devo andare…
Iwa-chan:
✓✓ Io..
Sentì chiaramente il panico diramarsi nel proprio petto e bloccare ogni movimento del proprio corpo e soprattutto, quello delle dita che digitavano sullo schermo del cellulare.
Ti amo.
Shittykawa:
✓✓ Iwachan devo andare, ricordati il rientro, tra sei mesi alle 21!
Riuscì solo a vedere quel messaggio, le mani tremanti incapaci di muoversi sulla tastiera, nemmeno per un ultimo saluto.
Torna presto.
Iwaizumi si ritrovò solo a sollevare lo sguardo sugli enormi schermi che inquadravano gli astronauti, uno ad uno, per soffermarsi infine sul luminosissimo sorriso di Oikawa Tooru.
Non riuscì a trattenere un sorriso nervoso, mentre quelle immagini si susseguirono sino al decollo del razzo.
Lo osservò e lo seguì con lo sguardo fino a vederlo sparire oltre le nuvole, fino a che i suoi occhi riuscirono, per poi sospirare e digitare quelle parole da inviare ad una chat priva di proprietario.
Iwa-chan:
✓ Ti amo, Tooru.
[ 25 Luglio 2018; Sede centrale NASA, Zona di Arrivo e Atterraggio, Washington, USA.
Ora locale 21:22 ]
“BREAKING NEWS: Gravissimo incidente alla NASA, astronauti di ritorno dalla missione sulla navicella T-612 momentaneamente dispersi in seguito al-.”
Non sentiva altro che quello.
“BREAKING NEWS: La NASA non si espone. Errore umano o guasto imprevedibile?"
Era scritto ovunque: giornali, televisioni, social.
“BREAKING NEWS: Operazioni di soccorso e ricerca ancora in atto alla sede centrale e alla base di comando, nessuna risposta ancora ricevuta, si teme il peggio per l’intero equipaggio.
“BREAKING NEWS: La NASA comunica: Non ci sono superstiti.”
[27 Luglio 2018; Cimitero militare della NASA, Washington, USA.
Ora locale: 12:35 ]
Dinanzi ai propri occhi, solo la vista appena appannata del proprio paio di scarpe nere lucide, eleganti, appena affondate nell'erba bagnata.
Il cielo rispecchiava il suo umore: una scrosciante pioggia aveva ormai inzuppato l'elegante completo nero, senza perdonare e risparmiare neanche un centimetro di stoffa.
Sentiva i capelli incollati al viso, completamente abbassati dalle incessanti gocce, sentiva quel sacchetto di stoffa stretto tra le mani, celate alla vista solo perché troppo vicino al busto.
Le lacrime calde si mischiarono alla pioggia fresca, confondendole contro la pelle ambrata del ragazzo e regalandogli un inaspettato momento di intimità.
La cerimonia di commemorazione era finita già da un po’ e dopo aver sentito qualche pacca amichevole sulla spalla atta a consolarlo, era rimasto da solo in quel giardino bagnato, accompagnato solo da quella piccola cupola di marmo bianchissimo.
Prese con difficoltà un respiro che gli morì in gola, liberandosi con un colpo di tosse un istante dopo e passandosi invano una mano bagnata sul viso, scelse di aprire quel sacchetto che gli avevano consegnato.
"Oikawa Tooru lo ha indicato come suo marito in casi di emergenza, dunque le rendiamo i suoi effetti personali."
Gli era stato detto mentre quel sacchetto gli veniva messo tra le mani, ma se avesse dovuto dire da chi, davvero non lo avrebbe saputo fare.
Suo marito...
Aprì il sacchetto e come prima cosa sfilò una polaroid.
La carta fotografica raffigurava loro due nella loro quotidianità, il sorriso di Tooru e il broncio di Hajime, due pezzi di un puzzle che si incastravano alla perfezione, come nessun altro. Sentì il cuore saltare un battito, ma decise di proseguire.
Sfilò subito dopo il suo cellulare, lo accese e il proprio viso come sfondo gli fece aggrottare la fronte: lasciò che si avviasse e quando, dopo interminabili minuti di connessione e scansione delle reti e dei file, il proprio ultimo messaggio comparve come notifica sul blocco schermo, si sentì morire.
Strinse il cellulare e lo infilò in tasca, subito dopo la polaroid, per sfilare poi l'ultimo oggetto rimasto, una scatolina in velluto blu.
Gli occhi di Iwaizumi schizzarono sulla foto commemorativa incastonata nella lapide di marmo, come se si stesse rivolgendo a lui.
«Che cazzo significa-»
La voce roca dal pianto uscì senza che se ne rendesse neanche conto.
“Oikawa Tooru lo ha indicato come suo marito.”
Lasciò cadere il sacchettino vuoto contro l'erba bagnata e con le mani tremanti schiuse quella scatolina.
Un anello in oro bianco con delle stelle in diamante fece capolino alla sua vista e il ragazzo non riuscì a trattenere un singhiozzo.
Portò una mano alle labbra solo per soffocare quel fiume in piena di dolore che lo colse in pieno petto. Riuscì solo a fare qualche passo, scosso dai singhiozzi e si inginocchiò proprio davanti alla lapide, poggiando la testa contro il marmo e poté avvertire l'incisione del suo nome premere contro la fronte, come se si fosse voluto fare ancora più male.
«Perché mi hai lasciato solo Oikawa?! Tu e le tue cazzo di stelle!»
La voce era spezzata tra un devastante singhiozzo e l'altro, e si lasciò andare ad un urlo straziante di dolore, prima di lasciar scorrere la disperazione contro il proprio viso e sentirla mischiare alla scrosciante pioggia di un cielo che avrebbe pianto a lungo, insieme a lui.
Amerò la luna e le stelle se vorrà dire amare te, ma l'unico universo che voglio sposare sei tu, Iwa-chan.
«Ora sei tu l'unica stella che posso amare, Tooru.»
Ora locale 22:56 ]
“Fox 5 Washington, dalla sede centrale della NASA siamo qui a documentare il sensazionale epilogo di questa missione. Siamo pronti ad accogliere i nostri eroi astronauti, e potremmo vederli atterrare tra pochi minuti, quindi rimaniamo in attesa. Il nostro collega intanto-...”
Le chiacchiere e il brusio vennero immediatamente sostituiti dal tonfo sordo del telecomando gettato con una certa rabbia contro la poltrona di pelle beige, un orrido beige che lui non avrebbe mai scelto. Ma quella mica era stata una sua scelta?
Aveva visto e rivisto quelle immagini mandate durante le repliche della diretta tv, Iwaizumi, sentito e risentito quelle parole nella speranza che fosse solo uno scherzo, qualcosa di cattivo gusto o un incubo.
Qualsiasi cosa gli sarebbe andata bene pur di fuggire da quella realtà che era sicuro, ancora non aveva davvero realizzato.
“Avevi promesso ci saremmo rivisti al mio rientro.”
«Certo.»
Strinse gli occhi, arrossati da lacrime che non ammetterà mai di aver versato.
“Sono uno dei migliori, lo sai!”
«Tsk, Shittykawa.»
Mormorò solo prima di lasciarsi cadere di peso sul letto. Sentì incurante le molle cigolare ed ebbe la forza solo di sollevare un braccio e poggiarlo sui propri occhi, prima che l'insopportabile emicrania e la stanchezza lo lasciassero assopito in un sonno poco tranquillo.
[ 24 Gennaio 2018; Sede centrale NASA, Washington, USA.
Ora locale 12:00 ]
La folla che circondava il giovane Hajime quasi lo innervosiva, il modo in cui tutti sembravano così dannatamente felici di questa partenza, lo faceva quasi rabbrividire e gli dava il voltastomaco.
Il cellulare vibrò nel palmo della propria mano e aggrottò le sopracciglia nel leggere quel nome sullo schermo.
«Che cazzo-?»
Fece scorrere velocemente il pollice sul blocco schermo con una vomitevolmente dolce foto sorridente del suo Oikawa, e sbuffò leggendo la chat.
Shittykawa:
✓✓ Sei arrivato vero?
✓✓ Iwachaaan?
✓✓ Se ti perdi il decollo non te lo perdono!
Iwaizumi sbuffò una risata dal naso, digitando poche parole prima di sollevare lo sguardo verso lo schermo che ancora inquadrava persone di grado troppo elevato, per interessargli davvero.
Iwa-chan:
✓✓ Sono qui, idiota.
Shittykawa:
✓✓ Non piangere troppo Iwachan, non sei affascinante quando piangi.
✓✓ Cosa farai senza di me, questi sei mesi?
Sospirò, ora appena innervosito, mordendosi il labbro inferiore e sentendo lo stomaco stringersi e rivoltare su se stesso.
Iwa-chan:
✓✓ Pensi che aspetterò a casa come una brava mogliettina? Girerò per il mondo, chissà…
Era necessario?
Era il suo lavoro, sì, ma-
L'ennesima vibrazione interruppe i suoi pensieri.
Shittykawa:
✓✓ Avevi promesso che ci saremmo rivisti al mio rientro.
Iwa-chan:
✓✓ Ahh ci sarò idiota, basta che la smetti di rompere.
Sbuffò nuovamente a quella strana e fastidiosa sensazione allo stomaco. Quando alzò lo sguardo, la conferenza stampa era giunta alla fine e i giornalisti stavano liberando i posti sotto il palco. Di fronte agli schermi e alle telecamere in diretta nazionale, la Crew principale.
Shittykawa:
✓✓ Lo sai Iwachan?
✓✓ Ho una tua foto nella tuta, così potrai vedere anche tu lo spazio!
Iwa-chan:
✓✓ Tu pensa alla missione e non fare cazzate, cretino.
Hajime poté giurare di sentire il petto chiudersi e l'aria mancare a quel messaggio, inviato tanto velocemente da non essere nemmeno corretto. Come poteva trattarlo male anche in quel momento? Perché non riusciva a fare diversamente? Perché non riusciva a chiedergli di tornare come desiderava?
Shittykawa:
✓✓ Io non faccio cazzate.
✓✓ Sono uno dei migliori lo sai!
Non riuscì trattenere uno sbuffo insolente, al quale scosse appena la testa e lasciò roteare gli occhi, prima di tornare a digitare.
Iwa-chan:
✓✓ Tooru…
L'improvviso brusio che gli si innalzò intorno, gli fece capire che a momenti la Crew sarebbe stata pronta verso l'imbarco.
Shittykawa:
✓✓ Si?
✓✓ Iwachan veloce, devo andare…
Iwa-chan:
✓✓ Io..
Sentì chiaramente il panico diramarsi nel proprio petto e bloccare ogni movimento del proprio corpo e soprattutto, quello delle dita che digitavano sullo schermo del cellulare.
Ti amo.
Shittykawa:
✓✓ Iwachan devo andare, ricordati il rientro, tra sei mesi alle 21!
Riuscì solo a vedere quel messaggio, le mani tremanti incapaci di muoversi sulla tastiera, nemmeno per un ultimo saluto.
Torna presto.
Iwaizumi si ritrovò solo a sollevare lo sguardo sugli enormi schermi che inquadravano gli astronauti, uno ad uno, per soffermarsi infine sul luminosissimo sorriso di Oikawa Tooru.
Non riuscì a trattenere un sorriso nervoso, mentre quelle immagini si susseguirono sino al decollo del razzo.
Lo osservò e lo seguì con lo sguardo fino a vederlo sparire oltre le nuvole, fino a che i suoi occhi riuscirono, per poi sospirare e digitare quelle parole da inviare ad una chat priva di proprietario.
Iwa-chan:
✓ Ti amo, Tooru.
[ 25 Luglio 2018; Sede centrale NASA, Zona di Arrivo e Atterraggio, Washington, USA.
Ora locale 21:22 ]
“BREAKING NEWS: Gravissimo incidente alla NASA, astronauti di ritorno dalla missione sulla navicella T-612 momentaneamente dispersi in seguito al-.”
Non sentiva altro che quello.
“BREAKING NEWS: La NASA non si espone. Errore umano o guasto imprevedibile?"
Era scritto ovunque: giornali, televisioni, social.
“BREAKING NEWS: Operazioni di soccorso e ricerca ancora in atto alla sede centrale e alla base di comando, nessuna risposta ancora ricevuta, si teme il peggio per l’intero equipaggio.
“BREAKING NEWS: La NASA comunica: Non ci sono superstiti.”
[27 Luglio 2018; Cimitero militare della NASA, Washington, USA.
Ora locale: 12:35 ]
Dinanzi ai propri occhi, solo la vista appena appannata del proprio paio di scarpe nere lucide, eleganti, appena affondate nell'erba bagnata.
Il cielo rispecchiava il suo umore: una scrosciante pioggia aveva ormai inzuppato l'elegante completo nero, senza perdonare e risparmiare neanche un centimetro di stoffa.
Sentiva i capelli incollati al viso, completamente abbassati dalle incessanti gocce, sentiva quel sacchetto di stoffa stretto tra le mani, celate alla vista solo perché troppo vicino al busto.
Le lacrime calde si mischiarono alla pioggia fresca, confondendole contro la pelle ambrata del ragazzo e regalandogli un inaspettato momento di intimità.
La cerimonia di commemorazione era finita già da un po’ e dopo aver sentito qualche pacca amichevole sulla spalla atta a consolarlo, era rimasto da solo in quel giardino bagnato, accompagnato solo da quella piccola cupola di marmo bianchissimo.
Prese con difficoltà un respiro che gli morì in gola, liberandosi con un colpo di tosse un istante dopo e passandosi invano una mano bagnata sul viso, scelse di aprire quel sacchetto che gli avevano consegnato.
"Oikawa Tooru lo ha indicato come suo marito in casi di emergenza, dunque le rendiamo i suoi effetti personali."
Gli era stato detto mentre quel sacchetto gli veniva messo tra le mani, ma se avesse dovuto dire da chi, davvero non lo avrebbe saputo fare.
Suo marito...
Aprì il sacchetto e come prima cosa sfilò una polaroid.
La carta fotografica raffigurava loro due nella loro quotidianità, il sorriso di Tooru e il broncio di Hajime, due pezzi di un puzzle che si incastravano alla perfezione, come nessun altro. Sentì il cuore saltare un battito, ma decise di proseguire.
Sfilò subito dopo il suo cellulare, lo accese e il proprio viso come sfondo gli fece aggrottare la fronte: lasciò che si avviasse e quando, dopo interminabili minuti di connessione e scansione delle reti e dei file, il proprio ultimo messaggio comparve come notifica sul blocco schermo, si sentì morire.
Strinse il cellulare e lo infilò in tasca, subito dopo la polaroid, per sfilare poi l'ultimo oggetto rimasto, una scatolina in velluto blu.
Gli occhi di Iwaizumi schizzarono sulla foto commemorativa incastonata nella lapide di marmo, come se si stesse rivolgendo a lui.
«Che cazzo significa-»
La voce roca dal pianto uscì senza che se ne rendesse neanche conto.
“Oikawa Tooru lo ha indicato come suo marito.”
Lasciò cadere il sacchettino vuoto contro l'erba bagnata e con le mani tremanti schiuse quella scatolina.
Un anello in oro bianco con delle stelle in diamante fece capolino alla sua vista e il ragazzo non riuscì a trattenere un singhiozzo.
Portò una mano alle labbra solo per soffocare quel fiume in piena di dolore che lo colse in pieno petto. Riuscì solo a fare qualche passo, scosso dai singhiozzi e si inginocchiò proprio davanti alla lapide, poggiando la testa contro il marmo e poté avvertire l'incisione del suo nome premere contro la fronte, come se si fosse voluto fare ancora più male.
«Perché mi hai lasciato solo Oikawa?! Tu e le tue cazzo di stelle!»
La voce era spezzata tra un devastante singhiozzo e l'altro, e si lasciò andare ad un urlo straziante di dolore, prima di lasciar scorrere la disperazione contro il proprio viso e sentirla mischiare alla scrosciante pioggia di un cielo che avrebbe pianto a lungo, insieme a lui.
Amerò la luna e le stelle se vorrà dire amare te, ma l'unico universo che voglio sposare sei tu, Iwa-chan.
«Ora sei tu l'unica stella che posso amare, Tooru.»