Titolo: Sai: frustrazioni, uke e altri problemi.
Autore: Arwen88
Fandom: Naruto
Personaggi: Sai, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha.
Avvertimenti: What if, One-shot.
Genere: Comico
Rating: Arancione.
Trama: Sai è in missione col Team Kakashi: il loro obbiettivo e trovare Sasuke e riportarlo a Konoha. Ma conoscere i nuovi compagni non è facile e il ninja della radice si trova costretto a capire con l'intuito molte cose.
NdA: La storia parte da quando il team Kakashi si sta recando al ponte per incontrare la "spia di Sasori" a quando Sasuke se ne va via con Orochimaru e Kabuto. Tutto dal punto di vista di Sai. In alcune parti il manga non ha molto a che fare con gli avvenimenti narrati.
Ringraziamenti: Ringrazio Hiko-chan per avermi fatto da Beta rileggendo e dandomi consigli su questa storia.

Sai: frustrazioni, uke e altri problemi.

Sai alzò lo sguardo al cielo afoso di quel venerdì: lui ed il team Kakashi erano partiti due giorni prima dal Villaggio della Foglia alla ricerca di Sasuke. Dalle recenti informazioni ricevute sembrava che il ponte dal quale avrebbero poi potuto trovare Orochimaru si trovasse ad appena ancora qualche ora di viaggio.
Sai osservò i suoi due compagni: Sakura per il momento gli sembrava solo un po' psicopatica, prima sorrideva e poi menava, Naruto... Lui sembrava legato all'Uchiha in un modo quasi morboso: Sasuke qua, Sasuke lì... "Tu non lo rimpiazzerai", "tu non lo capisci"... Il ninja della radice scosse la testa: era un chiaro esempio di frustrazione sessuale. A giudicare da ciò che aveva osservato alle terme o quel Sasuke era l'attivo della coppia oppure era uno che si sapeva accontentare. O forse no, altrimenti non sarebbe andato via per buttarsi tra le braccia di uno rinomato per la sua lunga lingua...
Sai annuì tra sé e sé: probabilmente era questo che quei due non si decidevano a spiegargli dicendo che era troppo complicato da dire a parole.
Ah, che pazienza che doveva avere lui, povero shinobi, a sobbarcarsi due piaghe come quelle... Ma, forse, se almeno fosse riuscito a far passare a Naruto tutta questa smania per l'Uchiha il viaggio sarebbe potuto essere un tantino più piacevole.
Il ninja sperò con tutto il cuore di riuscirci presto, perché quella notte il suo sonno era stato disturbato continuamente da incubi nei quali Naruto si lanciava all'attacco di un Orochimaru senza volto... Ne ricordava ancora perfettamente uno nel quale il sennin era scoppiato in una risata glaciale.
-Non puoi battermi, io sono dato dall'unione di un biscotto col cioccolato!-
A quel punto Naruto aveva sfoderato un pavesino urlando contro il nemico: -Mai provato col latte?-
Dopo di quello Sai si era risvegliato pallido e sudato...



Sai osservò attentamente i ninja davanti a loro, una sola domanda nella sua mente: Orochimaru sarà quello coi capelli chiari o quello con la chioma lunga?
Lo shinobi rifletté arrivando alla soluzione esatta: il primo era troppo sottomesso nei confronti dell'altro, Orochimaru doveva essere quello con gli orecchini e il trucco pesante. Anche se aveva un pessimo gusto nel vestire...
Ma Yamato diede il segnale pattuito e non ci fu più tempo per riflettere sull'accostamento di giallo e viola: bisognava entrare in battaglia e sembrava che Naruto non aspettasse altro.

Il genin si lanciò contro il sennin brandendo un kunai.
-Bastardo! Come hai potuto portarmi via il mio Sasuke?-
Orochimaru proruppe in una risata fredda: -Ahahah! Ti sbagli, è stato lui a venire da me! Perché io posso dargli quello che tu invece non puoi dargli.-
-Hai ragione: io non vorrei mai fare mio il suo corpo!-

Nella radura tutti si fermarono, per un attimo il silenzio fu totale.

Sakura soppresse un sorriso, distogliendo lo sguardo come a voler dire "Certo, come no!".
Kabuto osservò con occhio critico il fisico del giovane facendo un rapido collegamento con quello dell'altro. Le parole del ninja gli suonarono strane, insomma: lui si sarebbe fatto sottomettere da un corpo come quello, e senza nemmeno fare storie! Ma forse quell'affermazione era solo una copertura per mantenere la privacy...
Orochimaru, Sai e Yamato furono gli unici a non essere scioccati; insomma diciamocelo, la figura del biondino urlava "UKE" da tutte le parti: era logico che non volesse fare suo il corpo di Sasuke, c'era da scommetterci che per lui lo stare sotto dovesse essere una filosofia di vita!


La battaglia continuò, ma senza andare come il capitano aveva previsto: i due ninja traditori erano fuggiti e loro si erano ritrovati ad inseguirli fino al loro covo.
Ed ora per il team Kakashi sembrava essere arrivato il momento cruciale: trovare Sasuke!
Come se fosse facile: entri nella tana del serpente ed inizi a girare per le migliaia di tunnel che questo ha scavato negli anni... Senza che lui naturalmente ti trovi!
Sai correva dietro Naruto, la squadra si era divisa a coppie per cercare più velocemente.
Ma ora c'era una nuova domanda che frullava nella testa del ninja della radice, ovvero "se dobbiamo trovarlo e andarcene senza farci trovare e ammazzare, perché 'sti due deficienti di Sakura e Naruto stanno urlando "Sasuke" da almeno venti minuti?"
Ah... Le domande esistenziali...


Luce, abbagliante luce dopo tutta quella oscurità... Sai capì che quello in contro luce doveva essere il tanto decantato Sasuke Uchiha.
Ed i suoi pensieri vagarono senza fermarsi.
"Aspetta, ma quello è il Sasuke per cui Naruto fa tanto casino?
Oh mamma santissima...
E ora che vuole questo da me?"

Sasuke si avvicinò al ninja della radice squadrandolo con arroganza.
-E così tu sei il mio rimpiazzo, eh? Scommetto che un fallito come te si trova alla grande in questo team!-
Sai sentì il solito sorriso tirare le sue labbra come sempre, stavolta forse anche con una punta di "godimento": -In effetti non mi ci trovo male... Anche se Sakura non sembra apprezzarmi molto, ho un bel rapporto con Naruto.-
Sasuke lanciò un rapido sguardo all'ex compagno di squadra che lo guardava in preda all'emozione.
-Scommetto che è rimasto tale e quale a due anni fa.-
Sai rispose con ancora lo stesso sorriso sul viso: -Lo penso anch'io: il suo pene in effetti è esattamente come me lo aspettavo, ecco perché finisce che sono sempre io a dover prendere l'iniziativa.-
-Tu... Cosa?-
Sai si stupì della reazione sconvolta dell'Uchiha, che avesse toccato un qualche nervo scoperto?
Ma, ripensandoci, forse aveva visto giusto all'inizio... Sì, questo poteva spiegare quella specie di attacco di gelosia.

Sasuke si lanciò contro Naruto, pronto ad ucciderlo con la katana, e solo l'intervento del nuovo acquisto della squadra poté impedire la tragedia.
Tragedia che per Sai equivaleva a non conoscere ancora più approfonditamente Naruto e, soprattutto, a doversi sopportare da solo la kunoichi isterica coi capelli rosa.

Nella sua testa Sai dovette ammettere che il loro nemico era agile come una biscia.
Non erano riusciti a catturarlo ed ora se n'era tornato in cima alla rupe e per il Jinchuuriki la nuova improvvisa lontananza dal compagno sembrò essere la goccia che fece traboccare il vaso.
-Orochimaru vuole il tuo corpo e presto se lo prenderà, non lo capisci?-
Sul campo di battaglia regnò il silenzio, tutti osservavano l'Uchiha per carpire anche un briciolo di pentimento e di desiderio di ritornare a Konoha con Naruto.
Sasuke rimase in silenzio un attimo per poi esprimere ciò che il suo cuore celava.
-Pazienza.-

Ma l'espressione offesa dell'ex compagno fece sorridere l'Uchiha.
-Sei ancora un bambino Naruto... Orochimaru invece mi insegna tante cose nuove...-
Sai osservò il genin passare dall'offesa alla rabbia e annuì comprensivo: dopo una simile rivelazione doveva finalmente aver capito il vero motivo per cui Sasuke se n'era andato...
Quel ninja però era veramente cattivo: non è una cosa per niente gentile sbandierare certi piccoli problemi di coppia davanti a tutti.

Sasuke sembrò però capire che nemmeno così si sarebbe potuto liberare dei suoi inseguitori, per cui gli rimaneva una sola possibilità: sterminio!
Il ragazzo, in preda ad un delirio di onnipotenza, sollevò la mano per spazzare via tutti loro quando, improvvisamente, in loro aiuto giunse Orochimaru che, presolo per il polso, gli si rivolse con voce suadente.
-Andiamo, Sasuke: non è carino fare certe cose ai propri amici...-
L'Uchiha lanciò un occhiata penetrante al suo sensei: -Metti altrove la mano.-
I due vennero raggiunti in quel momento da Kabuto che aveva un aria alquanto scocciata.
-Sasuke, come puoi rivolgerti così a Orochimaru?-
Sai osservò il nemico appena sopraggiunto, non c'erano dubbi su quell'irritazione: era anche lui un represso.
Lo shinobi si ritrovò ancora una volta ad annuire tra sé e sé: probabilmente lui era stato l'unico trastullo del sennin fino all'arrivo del giovane shinobi e da allora sicuramente "l'uomo dalla lunga lingua" aveva preferito intrattenersi con la carne fresca.
I tre ninja traditori se ne andarono, lasciando quelli della foglia a terra con la loro disperazione.
Naruto scoppiò in lacrime per la propria incapacità, la consapevolezza del definitivo abbandono che iniziava a pesare sulle sue giovani spalle. Nemmeno le parole di Sakura riuscirono a risollevarlo. In quel momento Sai posò una mano sulla schiena del compagno: -Ti starò vicino Naruto, sono molto forte, sai?-
Stupito dal gesto del ragazzo, il genin sollevò la testa per guardarlo con gratitudine: -Grazie, amico.-
Sai sorrise al ninja.
-Vedrai, Naruto: diventeremo molto, molto più che amici!-



Grazie a tutti coloro che hanno letto e decideranno di commentare, grazie alla giudice per la velocità nelle valutazioni e alle altre partecipanti. Complimenti ragazze! Appena avrò il bannerino lo inserirò!


“Sai: frustrazioni, uke ed altri problemi.” di Arwen88
Stile e grammatica: 6
Trattazione del tema: 6
Personaggi: 7
Media: 6,33
Totale: 19 / 30
Ripercorriamo i capitoli fatidici dello scontro nel covo di Orochimaru attraverso la mente fervida e brillante di Sai. Fin dal principio il rapporto ta Sasuke e Naruto gli è sempre parso molto –molto- ambiguo e durante il loro incontro ne ha la conferma: sono due repressi.
La breve one-shot, caratterizzata da una comicità sottile e molto delicata, -soprattutto per le cadute di stile a cui poteva andare incontro, causa tematiche sessuali stra-abusate- si articola molto bene al contesto scelto. Considerando la componente complessa dell’obbligo all’ambientazione nel contesto originale, posso dichiarare sufficientemente soddisfatti i punti presi in analisi. I personaggi inoltre sono stati caratterizzati decentemente, mantenendoli molto vicini agli originali.
Stilisticamente parlando, ho notato un notevole progresso rispetto i lavori precedenti. Non ho trovato errori di grammatica, né sviste, solamente qualche inciso sprovvisto di pause che, personalmente, avrei preferito vedere inserite.
[cit. “Dalle recenti informazioni ricevute sembrava che il ponte, dal quale avrebbero poi potuto trovare Orochimaru, si trovasse ad appena ancora qualche ora di viaggio.”]
Purtroppo la buona impressione generale della fan fiction paga uno stile ancora piuttosto acerbo, scialbo in alcuni punti, dove l’ironia avrebbe dovuto farsi pungente e brillante. Gli spunti avrebbero potuto essere meglio sfruttati, magari dilungandosi oltre. La conclusione precipitosa mi ha lasciato un vago senso di incompiutezza, che abbassa il livello generale della storia.
Nonostante ciò mi complimento per la trattazione di un genere bistrattato, considerato per dementi, quando non lo è. Sono conscia di quanto possa essere complicato!^^