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Autore: striscia_04    10/09/2021    0 recensioni
Seguite le avventure di Natsu ed i suoi amici, accompagnati e supportati, questa volta dai guerrieri di Dragon Ball, alla ricerca delle Sfere del Drago. Incontrerete i vecchi personaggi, in nuove e stane situazioni. Avrete a che fare con individui rissosi, perversi, e aggressivi, ma proprio per questo amati.
(Spero di avervi incuriosito e che leggerete e recensirete la storia. Questo è il mio primo crossover, quindi non so come sarà.)
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nell’istante in cui Wendy mise piede fuori dalla Stanza dello Spirito e del Tempo, la prima cosa che le balzò all’occhio, fu il cielo divenuto completamente nero.
E’ questo il colore del cielo notturno, in questo mondo?” si chiese, continuando a fissare quel singolare fenomeno, affascinante e spaventoso allo stesso tempo.
“È terribile!” l’esclamazione di Dende, che subito lì raggiunse, la fece sussultare.
“Dende, si può sapere cosa succede? Chi ha evocato Shenrong?”, Wendy spalancò la bocca alla domanda del suo maestro.
Qualcuno aveva evocato il drago magico, prima di loro! Se avesse espresso il desiderio, lei e Charle sarebbero rimaste bloccate in quel mondo per un anno intero!
Eppure, come faceva il suo maestro a sapere, con certezza, che il drago era stato evocato?
“Come fai a…”,
“Vedi il cielo sopra di noi?! Si è oscurato all’improvviso, anche se non è ancora notte. Questo fenomeno può avvenire solo, quando qualcuno invoca Shenrong, nel nostro mondo.”
“E’ troppo tardi, quindi!” proruppe Charle, “Rimarremmo bloccate qui per un anno!”
Wendy avvertì i propri occhi pizzicare, invano tentò di ricacciare le lacrime, ma queste non vollero saperne di fermarsi, e prima di rendersene conto, scoppiò a piangere, portandosi le mani sugli occhi.
Vedendola piangere a dirotto, tutti i presenti si incupirono, Pan le si avvicinò e mettendole una mano sulla spalla, le sorrise mesta.
“Non piangere Wendy, un anno passa in fretta. Fino ad allora potrai venire a stare a casa mia, ai miei genitori farà piacere ospitarti e sono sicura, che insieme ci divertiremo talmente tanto, che prima che tu te ne accorga, un anno sarà già passato.”
Sentendo ciò, la ragazza ancora incapace di fermare le lacrime, si avvinghiò all’amica e la strinse forte.
“Sing… sing… G-grazie Pan. S-sei troppo g-gentile, m-ma io non riesco a n-non pensare ai miei compagni. Cosa penseranno? Non li rivedrò per un anno! Non potrò rivedere la gilda per un anno!” e scoppiò nuovamente a piangere.
“Basta piangere, Wendy.” la zitti Charle, “E’ inutile! Piuttosto, mi spiegate perché il cielo è ancora di questo colore?”
“In effetti è strano.” constatò Dende, “A quest’ora, chi ha evocato Shenrong avrebbe dovuto esprimere il desiderio.” disse avvicinandosi al bordo del santuario.
“Ma non è possibile!” l’urlò fece sobbalzare Pan e Wendy,
“Cosa?” chiese Charle,
“Come ho potuto non percepirli prima?”
Incuriosito dallo strano comportamento di Dio, anche Piccolo si avvicinò al bordo del palazzo, e concentrandosi prese ad ispezionare tutte le aure degli abitanti del pianeta, quando d’improvviso si arrestò.
Nel luogo dove era comparso Shenrong percepì l’aura di Goku, e vicino a lui almeno altre cinque aure, erano tutte simili a quella di Wendy.
“Ma quelli sono…” disse voltandosi verso Dende,
“Molto probabilmente sono loro.”
“Loro chi?” chiese Pan avvicinandosi ai due,
“Tra gli individui che hanno evocato Shenrong c’è Goku.”
“Cosa! Il nonno?”
“E non è tutto. Il gruppo è composto da cinque individui con lo stesso Ki di Wendy!”
“Com’è possibile?” chiese la suddetta ragazzina,
“Non me ne devo essere accorto, perché troppo impegnato a riattivare le sfere. Molto probabilmente, subito dopo il tuo arrivo, anche altre persone provenienti dal tuo mondo sono state trasportate qui.”
“Ma come? Perché non ce ne siamo accorti prima?” domandò Charle,
“Perché nella Stanza dello Spirito e del Tempo, non si possono percepire i Ki esterni.”
“Quindi ci stai dicendo, che altre persone come noi sono finite qui?! Ma chi sono?”
“Magari sono nostri amici.” disse Wendy,
“Può essere, ma non possiamo essere sicuri. Il nostro mondo è vasto, non credo siano finiti qui solo membri della nostra gilda.”
“Comunque, chiunque siano, hanno un Ki piuttosto forte.”
“E se sono in compagnia del nonno, non possono che essere brave persone.” disse Pan, con una punta d’orgoglio nella voce.
“Che facciamo?” domandò Wendy,
“Mi sembra ovvio.” disse Piccolo, “Raggiungiamo immediatamente il gruppo di Goku. Siamo ancora in tempo per chiedergli, di farti tornare a casa.”
“Si, tranquilla con il nonno ci parlo io. Vedrai saprò convincerlo.”, sul viso della mora si dipinse un sorriso diabolico.
I tre senza perdere tempo, si gettarono dal palazzo, spiccando il volo, dritti verso l’ubicazione di Shenrong.
 
Venti minuti prima:
Natsu fissava estasiato il grande drago, che troneggiava maestoso nel vasto cielo. Il suo corpo era ricoperto da un’infinità di scaglie verdi brillanti.
Natsu si era sorpreso di quanto fosse diverso da suo padre Igneel, il corpo di Shenrong ricordava più quello di un gigantesco serpente. Le sue zampe, per quanto molto simili a quelle dei draghi, erano tozze e minute. Inoltre, non presentava alcuna coda, e sulla sua schiena non comparivano le ali.
Natsu doveva essere onesto, se quel grosso lucertolone, non avesse avuto quel muso così simile ai membri della razza di suo padre, e Goku non glielo avesse presentato come un drago, sarebbe scoppiato a ridere, a quella buffa definizione, che gli abitanti di quel mondo avevano dei draghi.
Beh, non fa niente. Una volta fatto comparire Igneel e tutti gli altri, mostrerò a questo serpente troppo cresciuto, chi sono i veri draghi.”
“Tsk, e questo sarebbe un drago?” diede voce ai suoi pensieri, Gajeel, che fissava Shenrong, con un misto tra il deluso e l’infuriato.
“Perché? Tuo padre non è così?” chiese Goku,
“Vuoi scherzare! Prova a ripeterlo e te le suono! Mio padre, si che è un vero drago, altro che questa lucertola gigante.”
“A sì? E come è fatto?”
“Tra poco lo vedrai.” ghignò il Dragon Slayer del ferro.
“Voi che avete raccolto tutte e sette le Sfere del Drago, parlate: qual è il vostro desiderio? Chiedete qualunque cosa, ma sappiate che posso esprimerne solo uno.”
“Che strano.”
“Che cosa?” chiese Levy,
“Shenrong di solito, può esprimere almeno due desideri.”
“Sul serio! Bulma ci aveva detto, che poteva esaudirne solo uno.”
“Chissà come mai? Forse uno è già stato espresso da qualcun altro, e io non lo sapevo.”
“Voi due finitela di chiacchierare ed esprimiamo subito il desiderio.” si intromise Natsu, che all’idea di rivedere finalmente il padre, dopo tutti questi anni, non stava più nella pelle.
“D’accordo, allora chi lo esprime?”
“IO!” urlarono i due Dragon Slayer,
“Eh no, se lasciamo fare a voi, riprenderete a fare a pugni. Io credo, che dovresti essere tu, ad esprimere il desiderio Goku. D’altronde hai più esperienza di tutti noi.”
“Va bene, allora lo faccio io. Ma, esattamente, cosa dovrei chiedere?”
“Di a questo lucertolone, che vogliamo che i draghi, che hanno allevato me, Salamander, Wendy, Sting e Ryos, compaiano qui all’istante.”
“Ma, non potremmo chiedergli di dirci dove sono?” domandò Natsu,
“Per rimetterci a cercarli nuovamente? Scordatelo. A causa di quel bastardo egoista di Metallikana, ho girato quasi tutto il continente. Per una volta saranno loro a venire da noi. E stai pur certo, che quando appariranno gliene dirò quante me ne sento a quel bastardo di mio padre, per avermi abbandonato.”
“Gajeel.” mormorò Levy, guardando il ragazzo con tristezza, per quanto non lo avesse mai voluto ammettere, suo padre gli era mancato, e anche se cercava di nasconderlo, si vedeva chiaramente nei suoi occhi l’eccitazione, al pensiero che finalmente si sarebbero riuniti.
“Io appena vedo Igneel, voglio una spiegazione. Poi lo invitiamo alla gilda, gliela mostro e se vuole lo facciamo entrare.”
“Scherzi spero?!” disse Happy, “Se tuo padre è grande quanto questo, come pensi che ci entri nella gilda.”
“Dovremmo solo ingrandirla un po', tutto qui. Tanto è in perenne ristrutturazione.” rise divertito, “Chissà per colpa di chi.” mormorò Levy.
“Lasciamo perdere questi discorsi, forza tu, muoviti ad esprimere il desiderio.”
“Ok.” disse Goku, prima di voltarsi verso Shenrong, “Ehi drago Shenrong, il mio desiderio è questo: vorrei che i draghi, cioè i genitori di Natsu e degli altri suoi amici Dragon Slayer compar-”
“FERMOOOO! GOKUUUU!” l’urlo della voce di Bulma, amplificata dall’autoparlante, rimbombò in tutta la radura e zitti il moro.
“Che succede?” urlò Natsu, mentre l’aereo della scienziata atterrava davanti a loro.
Il gigantesco portellone si aprì e da esso uscirono un mucchio di volti familiari ai tre maghi.
“Lucy, ghiacciolo? Cosa ci fate qui?” chiese il rosato ai due compagni,
“Juvia, Cana, Mira? E voi ragazze, come mai siete qui?” domandò Levy.
Subito il gruppo si riunì ai compagni, mentre Goku salutava Crilin e Lunch.
“Si può sapere cosa ci fai qui, ghiacciolo nudista?”
“Sono venuto a fermarti, razza di idiota, prima che combinassi un casino!”
“Cosa hai detto?”
E i due cominciarono l’ennesima rissa.
“Levy, anche tu sei finita in questo mondo.” sorrise Lucy, abbracciando l’amica,
“Questo mondo? Cosa intendi Lu-chan?”
“E’ una lunga storia.” si intromise Bulma, “Adesso vi spiego tutto.”
“Non mi importa! Prima facci esprimere il desiderio.” urlò Gajeel infuriato.
“Ma Gajeel-kun.” tentò di calmarlo Juvia,
“Sono d’accordo.” urlò Natsu interrompendo, momentaneamente il suo litigio, “Io voglio rivedere mio padre! Gajeel per quanto stupido, ogni tanto qualche idea buona ce l’ha, fateci esprimere il desiderio!”
“Oh, Natsu…” mormorò Lucy, vedendo la paura sul suo volto.
Lo capiva bene, aveva la possibilità di riabbracciare il proprio genitore dopo anni e proprio loro, che erano i suoi amici gli volevano impedire la realizzazione di questo sogno, che per così tanto tempo aveva bramato.
“Come sarebbe a dire, che ogni tanto ho qualche buona idea.” urlò offeso Gajeel, e si unì anche lui alla rissa tra Natsu e Gray.
“Togliti testa di ferraglia, nessuno ha chiesto il tuo intervento!”
“Chiudi la bocca nudista, tu centri meno di me. In quanto a te Salamander, ora le prendi.”
“Io ti stavo facendo un complimento, ma se sei così stupido da non capirlo, vorrà dire, che te le suono.”
“Ecco che ricominciano.” pianse Levy,
“Ti hanno fatto penare tanto, vero Levy.” l’abbracciò Lucy,
“Forza Gray-samaaa!” incitava Juvia,
“Forza gente, facciamoci una bevuta. Finalmente ci siamo riuniti!” gridò Cana, mentre si scolava un carico di bottiglie.
“Quelle dove le ha prese?” si chiese Mira,
“Questi tizzi sono tutti matti.” disse Crilin,
“Già sono troppo simpatici.” rispose Lunch, sedendosi vicino a Cana, per riprendere la loro sfida.
“Ehi Kakaroth? Tu e il tizio del fuoco avete combattuto?”
“Non ancora, volevamo prima esprimere il desiderio. Tu, piuttosto cosa ci fai qui, Vegeta?”
“Ero venuto a vedere il vostro scontro. Specie, dopo aver dato una sonora lezione a quel ferro vecchio.” disse indicando Gajeel.
“Cosa, ti sei fatto battere da quello scemo?” urlò Natsu,
“E’ più forte di quanto sembra. Sono sicuro, che avresti perso anche tu.”
“Certo come no?”
“Voi due siete penosi. Io al posto vostro avrei vinto, senza problemi.”
“Ma sta zitto, nessuno ha chiesto il tuo parere ghiacciolo.”
E ripresero a darsele di santa ragione.
“Ah ah ah! Sono troppo simpatici questi tizzi. Ehi, Natsu dopo la nostra sfida, posso combattere anche contro i tuoi amici?”
“Perché vuoi perdere tempo, con questi due?! Io sono molto più forte.”
“Questo è tutto da vedere Salamander!”
“Ripetilo se ne hai il coraggio.”
“La grinta non gli manca, questo è poco ma sicuro.” disse Vegeta, “Ma forse, c’è qualcuno di ancor più forte di quei tre.”
“Più forte di quei tre? E dov’è?”
“Voi tre…” la voce roca, ma così chiara fece paralizzare, all’istante i tre litiganti, che lentamente, come se congelati si voltarono verso il portellone dell’aereo.
Sbiancarono e cominciarono a sudare, quando scorsero la figura a cui apparteneva quella voce.
“E-Elsa?” gemette Gray,
“T-Titania?”
“C-cosa ci fai qui?”
“Ho sentito…” cominciò facendo scrocchiare le nocche, “che tra tutti e tre avete causato, un bel po' di problemi. Eppure, nonostante io abbia già punito uno di voi…” disse guardando Gray, che per poco non svenne dalla paura, “Voi tre continuate a litigare e combinare guai.”
Una spada comparve dal nulla, e la sua lama toccò il terreno con un piccolo tonfo, facendo sussultare i presenti.
“Mi vedo costretta a punirvi severamente!” il suo sguardo si fece più minaccioso di prima, e senza perdere tempo, partì all’attacco.
Un istante, e qualche grida dopo, tutti i presenti fissavano la scena terrorizzati. Goku aveva la bocca spalancata e gli occhi dilatati oltre l’invero simile.
Davanti a loro Elsa, fissava implacabile i tre, che martoriati e con un bernoccolo gigante sulla testa, erano in ginocchio, con la testa poggiata sul terreno.
“Chiediamo perdono!” dissero i tre, rivolti verso Goku e suoi amici, che li fissavano straniti, ma comprensivi.
Poveretti.” pensò Levy, “Però io li avevo avvertiti.”
“Levy!” la voce di Elsa la fece sussultare, e la poveretta rimase immobile, con le lacrime agli occhi, mentre Elsa le si avvicinava implacabile.
“L-Levy scappa.” le sussurrò Lucy,
“Non vorrà mica colpirla.” disse Bulma,
“Ci deve solo provare.” farfugliò Gajeel, tentando di sollevarsi in piedi.
“Levy.” disse Elsa, “S-si, E-Elsa?”
“Ti ringrazio infinitamente.” disse stringendole la mano, mentre tutti spalancavano la bocca.
“Ho saputo, che hai preso in mano la situazione. Se non fosse stato per te, quel casinista di Gajeel, avrebbe creato una marea di disastri.”
“Cosa vorresti dire Titania!” gridò il diretto interessato, ma un pugno sulla testa lo stese.
“Inoltre, Bulma mi ha spiegato, che sei stata molto brava, complimenti.”
“G-grazie.” rispose la turchina, mezza intontita da quelle parole.
“C-cavoli, quella donna è fortissima.” farfugliò Goku, “Ti riferivi a lei, prima?” chiese a Vegeta.
“Si.”, “Oltre ad essere fortissima, fa paura. Forse è più spaventosa di Chichi e Bulma, messe insieme.”
“Ehi Natsu, Happy.” li chiamò Lucy, “Sono felice che stiate bene e che siate anche voi in questo mondo.”
“Lucy.” urlarono i due abbracciando la bionda, “E’ bello vederti Lucy, adesso aspetta un attimo. Chiediamo a questa lucertolona di far comparire Igneel e gli altri draghi qui, e poi te lo presento.” disse sorridendo di cuore il rosato.
Lucy vedendolo così felice, avvertì un nodo formarglisi in fondo alla gola, e i bordi degli occhi presero a pizzicargli. Energicamente prese a scuotere la testa, poi poggiò nuovamente i suoi occhi sul volto del ragazzo, che la fissava perplesso.
“M-mi dispiace Natsu, ma non possiamo lasciarti esprimere il tuo desiderio.”
Natsu fissò Lucy inebetito, elaborare ciò che aveva appena sentito fu più difficile di quanto avesse mai pensato.
Quando finalmente ci riuscì, il suo volto si corrugò indicando tutto il fastidio e la confusione, che quell’affermazione gli procurava.
“Che stai dicendo Lucy?” chiese Happy, domandando ciò che Natsu, troppo scioccato, non riusciva neanche a chiedere.
“Perché Natsu non può richiamare qui suo padre?”
“Happy.” cominciò, dal suo tono si poteva comprendere quanto fosse difficile per lei dover deludere in quel modo le speranze del suo amico.
“Forse voi non ve ne siete accorti, ma non ci troviamo su Earthland.”
“CHE COSA!” esclamarono Natsu, Levy e Gajeel, mentre il rosato fissava Lucy allibito.
“Già, senza accorgercene, siamo stati trasportati in questo mondo. Un po', come quando siamo finiti su Edolas.”
“Questo spiega lo strano portale, che ci ha risucchiato e fatto cadere a casa di Bulma.” rifletté Levy.
“Proprio così.” assentì Lucy, “Ci abbiamo messo un po' ad accorgercene, ma alla fine, grazie anche a Bulma, abbiamo capito di non trovarci più a casa. Per questo ci siamo messi in viaggio, per raggiungervi e chiedervi…”
“EHIIII! RAGAZZIIII!” a quell’urlo Lucy si zittì e sollevò lo sguardo, tutti seguirono il suo esempio, e nel mezzo del cielo videro tre figure volare ad alta velocità verso di loro.
“Ma quella è…”
“Wendy!”
“Quindi anche lei era qui.”
“Insieme a lei c’è Charle.” esclamò felice Happy,
“E quelli invece sono Piccolo e Pan.” disse Goku.
I tre gli atterrarono davanti e subito Wendy corse verso i suoi amici e prese ad abbracciare prima Lucy, poi Elsa e poi tutti gli altri. Tentò di abbracciare, anche Natsu, ma quest’ultimo la scansò, continuando a tenere la testa bassa.
“Charle, anche tu qui. Ti va un bel pesce.” chiese Happy offrendogli l’animale con un fiocco rosso legato sopra.
“Happy, Lily. Quindi ci siete anche voi.” disse ignorando completamente il gesto d’affetto del gatto blu.
“Ciao.”
“Wendy, anche tu sei stata risucchiata in questo mondo.”
“Già, all’inizio pensavo di essere da sola, poi il cielo si è oscurato e i miei amici, mi hanno avvertito che delle persone provenienti da un altro mondo avevano evocato il drago Shenrong. Quindi io e Charle siamo venute qui.”
“Piccolo, ci sei anche tu.” disse Goku avvicinandosi all’amico, ma non fece in tempo a stringergli la mano, che Pan gli saltò addosso avvinghiandolo nel suo abbraccio.
“Nonnino, che bello vederti.”
“Nonno!” esclamarono i maghi di Fairy Tail,
“Si, perché?” chiese il moro,
“Ma quanti anni hai?”
“Non me lo sarei mai aspettata.”
“Juvia, credeva fossi un po' più grande di Natsu, invece sei addirittura nonno.”
“Si può sapere come fai ad essere così giovane?”
“Beh, essendo un Sayan invecchio più lentamente dei normali esseri umani.”
“Basta perdere tempo con queste cose.” disse Natsu sollevandosi in piedi, “Lucy, riprendi il tuo discorso e spiegami perché non posso far apparire mio padre e i genitori di Wendy e Gajeel.”
“Cos’è non ci arrivi da solo brutto scemo?!”
“Gray.” lo richiamò Lucy, e il ragazzo si zittì, anche perché vide l’occhiataccia, tutt’altro che rassicurante, che Natsu gli lanciò.
“Quindi il vostro desiderio era quello?” chiese Wendy, “Si.” rispose Gajeel.
“Cosa vorrebbe dire ‘era’? Wendy, non sei felice della notizia, presto potrai rivedere tua madre.” disse Natsu, fissando la ragazzina sconsolato.
“Salamander, lascia finire di parlare la biondina.” e per la prima volta, il rosato obbedì al consiglio di Gajeel e portò nuovamente la sua attenzione su Lucy.
La bionda vedendo che tutti la fissavano riprese: “Come stavo dicendo Natsu, una volta scoperto che non ci trovavamo nel nostro mondo e avendo appreso da Bulma, dell’esistenza delle sfere, ci siamo diretti qui. So che è ingiusto da parte nostra, e che tu e Gajeel avete fatto molta fatica a trovare le sfere, ma volevamo chiedere se poteste farci esprimere il desiderio di ritornare su Earthland.”
“Quindi ci stai dicendo di rinunciare al nostro desiderio?” chiese Gajeel, “So che vi sto chiedendo tanto, ma non sappiamo come tornare a casa e non esiste altro modo se non questo. Inoltre, se faceste apparire i vostri genitori qui, rimarrebbero bloccati con noi.”
“Capisco, per me non cambia molto.” rispose il moro, ma Levy, scorse nei suoi lineamenti irrigiditisi d’improvviso, e nel fondo dei suoi occhi, tutto il dolore e la rabbia che quella richiesta gli stava causando.
“Io in realtà, non avevo pensato a questa possibilità.” disse Wendy, “Però non voglio rivedere mia madre, se questo significa bloccarci qui, per un anno intero.”
“Natsu, tu cosa ne pensi?” chiese Lucy, “Puoi darci il tuo desid-”
“NO!” il tono con cui lo disse era così calmo e freddo, che all’inizio tutti credettero, che a parlare fosse stato qualcun altro.
“Che dici, stupido fiammifero! Non hai ascoltato quello che ha detto Lucy?!”
“Non mi importa, di rimanere bloccato qui per un anno intero!” urlò Natsu, mentre il viso gli si rigava di lacrime,
“Io… io… io ho atteso anni questo momento. Ho passato anni a girare tutto Fiore, per ritrovare mio padre. E adesso che finalmente mi si presenta questa possibilità, adesso che basterebbe chiedere a quel lucertolone di farmelo comparire davanti, voi mi volete negare questa possibilità.”
“Natsu, cerca di capire.” tentò di farlo ragionare Elsa,
“No, non voglio capire un bel niente. Siete i miei migliori amici, dovreste essere d’accordo con me, dovreste supportarmi e incoraggiarmi ad esprimere il mio desiderio, invece mi siete contro. Rimarremo bloccati qui per un anno, e allora, chi sene frega. Un anno passa in fretta, siamo stati bloccati sette anni su Tenro.”
“Appunto per questo dovresti capire, quanto è importante tornare a casa.” disse Mira, “Il Master e tutti gli altri saranno preoccupatissimi. Ti ricordi quanto hanno sofferto quando ci credevano morti sull’isola?!”
“Ma noi siamo vivi e tra un anno basterà chiedere nuovamente a Shenrong di riportarci a casa. Una volta tornati gli spiegheremo tutto. Ora, però io voglio esprimere il mio desiderio, l’idea delle sfere è venuta in mente prima a me, e le ho trovate io, ho il diritto di esprimere il desiderio.”
“Frena un attimo Salamander, metà delle sfere le ho trovate io.” urlò Gajeel,
“E a te sta bene non rivedere tuo padre?”, quella domanda lo ammutolì, al punto che dovette spostare lo sguardo, per non incrociare gli occhi del rivale.
“Si, mi sta bene.” rispose dopo un eterno silenzio, ma quella che nella sua testa doveva essere una ferma esclamazione, uscì come un flebile sussurro.
“Beh, a me no! Io voglio rivederlo Igneel! Se adesso esprimiamo il desiderio, io rivedrò mio padre, e tra un anno le raccoglieremo nuovamente e potremmo tornarcene a casa. Ma se facciamo il contrario, non potrò rivedere Igneel!”
Nessuno riuscì a protestare, sapevano bene che Natsu aveva ragione, e sapevano che un anno sarebbe passato in fretta, inoltre il dolore che stavano arrecando al Dragon Slayer, era difficile da gestire per tutti.
Furono tentati di lasciargli esprimere il desiderio, ed attendere un anno, ma quando Natsu si avvicinò a Shenrong, pronto a formulare la sua richiesta, gli si parò davanti Gray. Il ragazzo fissò Natsu, implacabile e non si mosse di un millimetro.
“Togliti di mezzo!”, “Non ci penso nemmeno.”
“Gray, levati di torno.”,
“Non finché non mi ascolterai!”
“Cosa cazzo vuoi? Se pensi di riuscire a farmi cambiare idea ti sbagli di grosso.”
“Certo, che in questi momenti mi chiedo, cosa tu abbia in quella testaccia dura.”
“Hai riflettuto a sufficienza su cosa voglia dire esprimere questo desiderio? Hai pensato, che il tuo egoismo ci bloccherà qui per un intero anno? Ti è passato per la testa il pensiero, che lasceremo la gilda indifesa come sette anni fa?”
“La gilda non è indifesa, ci sono Luxus, Elfman, il vecchietto e perfino Gildars!”
“E credi, che se qualcuno forte come Tartaros o Alvarez volesse attaccare Fiore, loro da soli basterebbero a difendere la gilda?”
La domanda fece ammutolire Natsu, già pronto a rispondergli. In effetti, se qualcuno a livello delle gilde oscure dell’alleanza Balam, o dell’impero creato da Zeref, avesse deciso di attaccare, la loro assenza avrebbe pesato molto sull’esito della battaglia.
“Le gilde oscure come Tartaros o Oracion Seis non esistono più e Crime Soirce sta facendo del suo meglio per debellare quelle rimaste. Con Alvarez abbiamo stretto un trattato di pace. Nulla minaccia più la gilda da molti anni.” rispose dopo una lunga e attenta riflessione.
“E credi, che solo perché in questi due ultimi anni, nessuno ci ha più attaccato, allora non lo faranno più?! Anzi, se noi spariamo all’improvviso, i nostri potenziali nemici, coglieranno la palla al balzo, e tenteranno sicuramente di attaccare la nostra famiglia.”
“Natsu, forse il tuo amico Gray ha ragione.” si intromise Goku, “Mi è successo molte volte, che mentre ero lontano ad allenarmi, dei nemici molto potenti e pericolosi attaccassero la Terra. Alcuni sono arrivati per fino a distruggerla, e solo grazie alle sfere il pianeta esiste ancora. Voi, come hai detto, non possedete questa possibilità, se davvero succedesse quello che ha detto il tuo amico, saresti felice di tornare a casa tra un anno e magari non trovarla più?”
“No, certo che no!” gridò l’altro, “Lo so che avete ragione voi, però… però, io in questo momento ho la possibilità di rivedere Igneel, di potergli raccontare tutto quello che ho fatto fino ad ora, di poter condividere con lui tutte le future esperienze che potrò affrontare, non voglio rinunciarci.”
“Non devi rinunciarci Natsu.” disse Lucy, avvicinandosi all’amico, per poi abbracciarlo forte, “Tu non devi rinunciare a cercare tuo padre. Io so che tu desideri rivederlo tantissimo, tutti noi lo sappiamo! Ma, sappiamo anche, che non sei il tipo che vuole raggiungere i suoi obbiettivi senza impegnarsi, e che se succedesse qualcosa alla gilda, ne soffriresti per il resto dei tuoi giorni. Non ti stiamo dicendo di rinunciare a rivedere tuo padre, ti stiamo solo chiedendo di aspettare, tornare a casa e partire tutti insieme per trovarlo. Saresti davvero contento dopo tutti questi anni di fatica, di ritrovartelo davanti così, senza aver minimamente faticato?”
“Natsu, forse Lucy ha ragione.” disse Happy volando vicino all’amico, così che le loro teste fossero alla stessa altezza, “Inoltre, se tuo padre se ne andò molti anni fa e ancora non è tornato, forse è perché aveva qualcosa di importante da fare. Se lo evochiamo in questo mondo, e lui non ha ancora terminato la sua missione, non credo che sarà molto felice.”
“Natsu-sama, anche io vorrei rivedere mia madre, mi manca tantissimo e sarei felicissima di rivederla. Ma Lucy e Happy hanno ragione, abbiamo faticato così tanto, che ritrovarli così semplicemente mi sembra ingiusto. E poi se davvero hanno qualcosa di importante da fare, una volta che li avremmo trovati ci faremo spiegare tutto.” gli sorrise Wendy, abbracciandolo forte.
“La marmocchia e gli altri hanno ragione Salamander, per quanto voglia rivedere quel bastardo di Metallikana, non lascerò che questo branco di rompiscatole rimanga bloccato qui, per colpa del mio desiderio. Inoltre, devo lavorare e non ho la benché minima voglia di trovarmi un altro lavoro.”
“Avete ragione.” esclamò Natsu, sollevando finalmente lo sguardo dal terreno, per osservare tutti i suoi amici, che gli sorridevano fiduciosi.
“Io non posso accettare una soluzione così semplice e poi non potrei stare un anno intero lontano da Fairy Tail. Se no Luxus quando lo batto?! E chi farà a botte con Gildars?! E quando diventerò mago di classe S?! Si, avete ragione dobbiamo tornare a casa. Solo, promettetemi che una volta tornati mi aiuterete a cercare Igneel.”
“Certo!” urlarono tutti i maghi di Fairy Tail,
“Ok, allora dobbiamo tornare a casa. E una volta tornati scatenerò la più grande zuffa, che ci sia mai stata a Fairy Tail, e ovviamente vincerò.”
“Scordatelo fiammifero, sarò io a vincere.”
“Ma fatemi il piacere: Salamander e tu nudista, preparatevi perché ve le suonerò di santa ragione.”
“Provaci!”
E ripresero a litigare, fin quando una spadata non li stese nuovamente.
“In quanto a me dovrò assicurarmi, che non facciate troppi danni.”
“Di solito, però è lei che distrugge più cose.” farfugliò Lucy.
“E io appena tornerò a casa, organizzerò la più grande gara di bevute di tutta Fairy Tail!” gridò Cana, mentre Lunch continuava a scolarsi una bottiglia.
“Bene allora se siamo tutti pronti, possiamo esprimere il nostro desiderio e tornarcene a casa.” disse Mira,
“D’accordo, allora chiediamoglielo subito.” disse Lucy.
“Ehi, fermi un attimo.” tutti si voltarono verso Goku, “Natsu, non te ne puoi andare adesso. Dobbiamo ancora combattere.”
“Hai ragione, me ne stavo scordando. Bene allora prima di tornare a casa, io e Goku combattiamo.”
“Siamo sicuri?” chiese Lucy, “Shenrong starà qui ad aspettarci?”
“Tranquilla, Dio ha risolto temporaneamente il problema dovuto al limite di tempo, in cui Shenrong può rimanere in questo mondo. Se riescono a scontrarsi, senza superare le ventiquattrore ci sarà tutto il tempo per esprimere il desiderio.” spiegò Piccolo.
“Capisco, quindi Natsu, vedi di non impiegarci troppo tempo.”
“Tranquilla Lucy, vincerò!” disse alzando il pollice.
 Il Dragon Slayer e il Sayan presero ad allontanarsi il più possibile da Shenrong e dal gruppo di amici, già riuniti per assistere allo scontro.
Quando furono uno di fronte all’altro, non poterono evitare di sorridersi,
“Sai, sono proprio curioso di vedere quanto è forte il figlio di un drago.”
“E io non vedo l’ora di darti una bella lezione.”
Detto questo, il moro si posizionò pronto ad attaccare, e Natsu mise entrambi i pugni davanti al busto. Un silenzio tombale calò per tutta la radura, così che l’unico suono udibile divenne un alito di vento. Quando anche quest’ultimo si chetò, i due avversari partirono all’attacco.
Natsu ricoprì il suo corpo con le fiamme, e subito si avventò contro Goku, con il pugno alzato verso il suo volto, quest’ultimo vedendoselo venire in contro, riuscì a schivare l’attacco, portando la testa di lato. Poi sollevando il braccio fece partire un colpo, che lo prese dritto nello stomaco, e fece indietreggiare il rosato al punto di partenza.
Ahia.” pensò Goku, guardandosi il dorso della mano, che si era ustionato.
L’altro non si fece scoraggiare dal primo fallimento e subito tornò alla carica, con più grinta di prima. Il moro, comprendendo che schivare semplicemente i suoi attacchi prima o poi si sarebbe rivelato inefficace, appena il pugno dell’avversario fu a pochi centimetri dal suo petto, lo bloccò con il palmo della mano.
Credeva, in questo modo, di aver ottenuto una posizione di vantaggio, ma il ghigno dipinto sul volto di Natsu, lo fece esitare, e in un attimo di distrazione, il rosato gli piantò un piede sul ginocchio, facendogli perdere l’equilibrio.
La sua caduta fu arrestata dal pugno del Dragon Slayer, che ricoperto dal suo fuoco, gli lasciò una bella ustione sul mento, oltre a fargli vibrare i denti e fargli ricadere indietro la testa.
Credeva di cadere con il sedere per terra, soprattutto dopo aver mollato la presa, ma sentì il braccio di Natsu, avvinghiarglisi intorno al polso e fu ritirato su, solo per ricevere un altro colpo sul volto ed essere rispedito indietro.
Al terzo tentativo, però, si riprese e arrotolò anche lui la sua mano al braccio del Dragon Slayer, riuscendo ad essere più veloce di lui e a colpirlo in volto.
La successiva fase dello scontro, come ebbero modo di vedere gli spettatori, si presentò come una gara di resistenza a chi riusciva ad incassare più colpi ed a rialzarsi prima, per poi colpire l’avversario.
Quando entrambi si stufarono dell’andatura del combattimento, vedendo che ormai si erano entrambi abituati ai rispettivi attacchi. Al punto che non piegavano più nemmeno la testa, si liberarono dalla presa e si distanziarono, entrambi sorrisero vedendo i lividi ed i rivoli di sangue sul volto dell’altro.
“Penso, che il riscaldamento possa terminare qui.” disse Goku,
“Finalmente facciamo sul serio.” disse Natsu, e subito attaccò.
Giunto davanti a Goku, il rosato fece per tentare nuovamente di colpirlo con un pugno, ma l’altro lo anticipò e lo colpì in faccia con un cazzotto, rintronato perse l’equilibrio e Goku, spalancando una mano gli lanciò contro una piccola onda di energia.
Il mago, però, grazie a tutta la sua rapidità riuscì ad abbassare la testa e il colpo lo mancò, poi poggiando le braccia sul terreno, compiendo una verticale, prese a girare su sé stesso, mentre i suoi piedi prendevano fuoco e creavano un mulinello di fiamme.
Il Sayan per nulla intimorito dal calore, gli si avventò contro, tentando di bloccargli i piedi con le mani, ma l’altro fu più abile, e mentre Goku gli bloccava il piede sinistro, lo colpì con quello destro. Poi liberando l’altro lo prese in pieno volto e lo scagliò in dietro. Sollevandosi in piedi, alzò le braccia sopra la testa e le unì formando una gigantesca esplosione, che scagliò contro l’avversario.
L’altro, però riuscì ad evitarla balzando di lato, e prima che Natsu se ne rendesse conto era già davanti a lui, e gli aveva piantato un pugno sullo stomaco. Il mago si piegò in due dal dolore, mentre portava entrambe le mani al ventre. Tentò comunque di colpire Goku, che schivò facilmente l’attacco e con un calcio lo lanciò in aria.
Ritrovandosi disorientato e in aria, il rosato non riuscì ad evitare il colpo, che il Sayan appena apparso alle sue spalle, gli assestò alla nuca, facendolo schiantare con forza inaudita contro il suolo.
“Natsu!” urlarono Happy e Lucy.
“Rilassatevi, non si è fatto nulla.” gli disse Gray, e in fatti pochi secondi dopo, il mago era nuovamente in piedi e guardava male Goku.
“Ehi, non vale così.” urlò, “Se tu voli lo faccio anch’io! Vieni Happy!”
“Cì! Eccomi!” e subito il gatto volò verso il padrone e si avvinghiò con le zampette alla sua schiena.
“Bene e adesso visto che dobbiamo fare sul serio, preparati.”
I due spiccarono il volo e in un secondo furono in cielo davanti a Goku, con Natsu che gli piantò un pugno sul volto, poi lo afferrò per un braccio e prese a farlo ruotare su sé stesso. Alla fine del quinto giro lo lanciò contro il terreno, il Sayan, però si bloccò in aria prima di toccare terra.
Stava per tornare all’attacco, quando si accorse, sollevando la testa, che i due non erano più in aria e senza potersi difendere se li ritrovò sopra la testa, con Natsu che con le braccia alzate e i pugni uniti, lo colpì sulla nuca. Un’esplosione di fuoco gli avvolse la testa, facendolo cadere sul terreno.
“Nonno!” urlò Pan preoccupata, ma subito si calmò vedendo il Sayan sollevarsi da terra, mentre si massaggiava la testa e sorrideva divertito.
“Accidenti voi due siete proprio forti.” disse iniziando a ridere, “Credo di dovermi trasformare o perderò.”
Subito fu avvolto da un’aura dorata, i capelli passarono dal color pece al biondo brillante, sollevandoglisi sopra la testa, e gli occhi divennero verde acqua.
“E quella cos’è?” chiese Natsu con la bocca spalancata,
“Questa è la mia trasformazione in Super Sayan.” rispose l’altro mettendosi in posizione.
“Natsu, ho un brutto presentimento.” mormorò Happy,
“Tranquillo, vedrai che lo batterò.”
Non fece in tempo ad aggiungere altro, che Goku velocissimo gli fu davanti e lo colpì, scagliandolo via. Happy riuscì a raddrizzarsi giusto in tempo, mentre Natsu disorientato si portava una mano alla guancia, diventata gonfia, e si puliva il rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca.
“È diventato più forte e veloce, ma se aumento la temperatura del mio corpo, non potrà colpirmi così facilmente.” e prese a circondarsi nuovamente di fiamme, al punto che Happy, non riuscì quasi più a tenerlo da quanto calore emanava il suo corpo.
Goku, però non si fece intimorire e caricò quell’ammasso di fuoco umano, che era diventato il Dragon Slayer. Senza un lamento attraversò il mare di fiamme e afferrando Natsu per la sciarpa, lo colpì con un’onda di energia.
L’altro, nonostante il fuoco che gli copriva la faccia, avvertì chiaramente il volto ustionarsi a causa del colpo e si portò entrambe le mani sugli occhi.
“Natsu, attento!” urlò Happy, ma era troppo tardi e i due furono scagliati nuovamente contro il suolo. Questa volta nemmeno il gatto, riuscì a fermarsi in tempo, tanta era stata la forza impiegata per l’attacco, e si schiantarono al suolo.
Ansimando il rosato tentò di mettersi in piedi, mentre si teneva un braccio, e furente guardava verso Goku, che immobile, sospeso in cielo, attendeva la sua prossima mossa.
“Se questo è tutto quello che sa fare, non ha speranze.” disse Vegeta,
“Io non lo sottovaluterei troppo.” disse Gray,
“Quanto ci mette quell’idiota a fare sul serio? Lo scontro sta diventando noioso.” si lamentò Gajeel.
“Perché Natsu-sama, non attiva la Dragon Forse?” chiese Wendy,
“Vedrai, che se non vuole perdere, dovrà per forza attivarla.” rispose Elsa.
Il Dragon Slayer, proprio in quel momento fece ricoprire nuovamente il suo corpo dal fuoco, poi in mezzo alle fiamme, si udì uno strano scoppiettio e tanti fulmini, presero a circondare la vasta marea di fuoco, mentre il volto di Natsu veniva ricoperto da piccole squame ed i suoi occhi si facevano piccoli e sottili.
“Ehi Natsu, anche tu sai trasformarti?!” esclamò Goku, fissando attonito la nuova forma dell’avversario.
“Proprio così, questa è la Dragon Forse: modalità drago del fulmine infuocato.”
“Che forza, il tuo Ki è completamente cambiato, sembra quello di una bestia.”
“Tu dici? Io mi sento sempre lo stesso. Comunque, dai riprendiamo lo scontro.”
“Con molto piacere.”
Planando davanti a lui, Goku appena toccato il terreno partì subito all’attacco, ma questa volta nemmeno la forza, che la trasformazione gli aveva dato, bastò ad ignorare il dolore, che il contatto con il corpo di Natsu gli diede.
Quest’ultimo, oltre ad essere diventato molto più caldo, era anche attorniato da fulmini, che entrando in contatto con il corpo di Goku, cominciarono a scaricare la loro energia elettrica dentro il suo corpo. Al punto che, il Sayan dovette ritrarsi dolorante, a causa della scossa elettrica e del fuoco, che gli bruciò la pelle.
Senza perdere tempo, Natsu lo colpì sull’inguine e con un altro pugno dal quale fuoriuscirono scariche elettriche lo stese al suolo.
“Goku non può essere stato battuto.” esclamò Crilin, guardando il suo migliore amico disteso sul terreno.
“Idiota, non senti che il Ki di Kakaroth è solo leggermente diminuito. Inoltre, è ancora trasformato.”
Dolorante Goku fece pressione sulle mani e riuscì a sollevarsi da terra, giusto in tempo per ricevere un calcio da parte di Natsu, che lo sollevò in aria e con un pugno lo lanciò contro una roccia. L’impatto mandò in frantumi la pietra e sollevò una marea di polvere.
Tutti attesero trepidanti, alcuni minuti, pronti a vedersi spuntare davanti il Sayan, ma così non avvenne.
“KA… ME… HA… ME…” Natsu sentendo la voce di Goku, si mise in guardia, ma non comprese l’intento del nemico, se non quando urlò l’ultima sillaba di quella strana frase.
“…HA!” E un’onda di energia gigantesca di colore celeste, gli venne scagliata contro.
Subito gonfiò le guance, prendendo fiato, poi gridò: “Ruggito del drago del fulmine infuocato.” ed un gigantesco fascio di fuoco e fulmini, si scagliò contro l’onda di energia, bloccandola.
Entrambi tentando di sovrastare l’altro con il proprio colpo, piantando i piedi a terra, presero a far fluire tutta la loro energia in quell’attacco. Per un’istante l’onda di Goku, sembrò sovrastare l’attacco di Natsu, poi tocco a quest’ultimo fare forza, per far indietreggiare l’altro. Infine, entrambi i colpi tornarono a scontrarsi alla pari, fin quando l’energia sprigionata, ormai divenuta ingestibile non collassò su sé stessa, producendo una gigantesca esplosione.
Accecati dall’esplosione tutti i presenti chiusero gli occhi, mentre l’onda d’urto l’investiva in pieno, ricoprendoli di terra.
Quando finalmente la luce scomparve e i loro occhi si adattarono, cercarono di scorgere in quella nube di polvere, i corpi dei due.
Finalmente, quando l’ultimo strato di terra si dissipò poterono scorgere, entrambi i guerrieri ancora in piedi e con entrambe le trasformazioni attive.
“Natsu, come stai?” gridò Lucy, mentre il povero Happy giaceva alle sue spalle, privo di sensi a causa dello spavento.
“Nonno, tu come ti senti?” gridò Pan.
Entrambi sollevarono i pollici, poi il rosato sorrise, facendo scrocchiare le nocche e rivolto al suo avversario disse: “Mi sento tutto un fuoco.”
“Bene, visto che ormai questo non basta più, passiamo al secondo livello.” rispose Goku.
“Secondo livello?” chiese Gajeel,
“Il Super Sayan non ha un solo livello. Per adesso ne sono stati scoperti tre, ma non dubito, che proseguendo con gli allenamenti supereremo anche quello.” disse Vegeta.
“Quindi, quando ci siamo affrontati mi hai sottovalutato!” urlò furente il drago del ferro, contro il principe dei Sayan.
“Se può consolarti io posso raggiungere solo il secondo livello. Il terzo spende troppe energie in poco tempo, e non fa per me. Non ti ho sottovalutato, semplicemente non era necessario, che raggiungessi quella forma per batterti.” lo schernì Vegeta.
“Dannato bastardo.”
L’aura in torno al corpo di Goku, prese ad ingrossarsi, mentre piccoli fulmini azzurri lo circondavano e i capelli diventavano leggermente più appuntiti.
“Ecco, adesso sono al secondo livello.”
“Ma non sei minimamente cambiato.” sbraitò Natsu deluso.
“Beh, adesso vedremo se sono diverso.”
Portando entrambi i bracci ai lati del busto, partì alla carica.
 Natsu sollevò, anch’egli il braccio, ed i loro pugni si scontrarono, provocando un forte terremoto.
Il rosato, però, non riuscì a resistere e la forza del Sayan lo sovrastò, colpendolo in volto e scagliandolo contro un macigno, che fu distrutto nell’impatto.
“Aho!” genette il mago, toccandosi il volto ricoperto per metà di sangue, ma non fece neanche in tempo a rimettersi in piedi, che l’altro gli fu addosso e con un calcio lo lanciò nuovamente verso il cielo.
Questa volta Natsu non si fece cogliere impreparato e ruotando su sé stesso, tentò di colpire il moro, apparso alle sue spalle, con un fulmine infuocato. L’altro si portò due dita alla testa e un attimo dopo scomparve, riapparendo alle spalle del Dragon Slayer, e colpendolo con un attacco energetico sulla schiena, che gli bruciò la veste, e gli lasciò delle scottature sulla pelle.
Natsu, scagliato via dai colpi di Goku, finì per trovarsi oltre le nuvole, ma il suo volo fu interrotto dal Sayan, che colpendolo sulla testa con i pugni uniti, lo fece abbassare, per poi colpirlo con una ginocchiata nel ventre.
Al mago si mozzò il respiro in gola e prima di poter tentare qualsiasi tipo di difesa, fu scagliato nuovamente sul suolo da un’altra onda di energia.
Quando il fumo si dissolse, Natsu era riverso a terra a pancia all’aria, e ansimava pesantemente per lo sforzo, mentre il suo corpo era tornato normale, con le scaglie che gli erano scomparse dal volto e il fuoco si era spento.
“EHI, GOKU!” urlò Bulma e l’altro la fissò spaventato, preparandosi alla nuova sfuriata,
“HAI ESAGERATO, RAZZA DI CRETINO!”, “Scusa Bulma, mi sono lasciato un po' andare.” disse sorridendo, mentre si grattava la nuca.
“Urgh… Che dolore.” gemette Natsu, sollevandosi con immane fatica a sedere, per poi fare pressione sui piedi e tirarsi su.
Il suo corpo fu nuovamente ricoperto da fuoco e fulmini, “Riprendiamo.” disse sorridendo.
“Con molto piacere.”
“Che cosa?! Vogliono rimettersi a combattere?!” esclamò Bulma,
“Natsu è fatto così.” disse Lucy, “Lui non si arrende mai.”
“Preparati perché tra poco chiudiamo lo scontro.” disse Goku,
“Questo lo credi tu.”
Il Sayan partì all’attacco, cominciando a tartassare il mago con una marea di pugni e calci, Natsu dal canto suo faceva del suo meglio per evitarli, ma molti di questi andavano a buon segno, ed il cedimento del rosato si cominciava a vedere.
“Quel Goku è proprio forte.” disse Cana, che aveva smesso temporaneamente di ubriacarsi, “Juvia teme che Natsu perderà.”
“Non dire così, sono certa che Natsu troverà un modo per ribaltare la situazione.” disse Mira.
“Quel tipo però è un combattente nato e non dimentichiamoci, che può trasformarsi un’altra volta.” disse Elsa.
“Sarà anche vero,” disse Gray, “Ma se Natsu trova il modo di resistere, forse ce la può fare.”
“Spero che Natsu-sama non si faccia troppo male.”
“Gajeel tu cosa ne pensi?” chiese Levy, all’uomo, che era rimasto muto a fissare lo scontro.
“Io penso, che Salamander perderà.” e tutti si voltarono verso di lui, “Però se si azzarda a perdere veramente lo riempio di sprangate.” ghignò, e tornò a fissare la lotta.
L’ennesimo pugno centrò Natsu in volto, e questo fu come un campanello di allarme per il suo corpo. La vista, infatti, prese ad annebbiarsi, e rendendosi conto di essere ormai al limite il Dragon Slayer del fuoco caricò tutta la sua energia magica, nel braccio sinistro, al punto che la sua stessa pelle si sgretolò per il calore. Le squame sulla sua fronte aumentarono e il suo sguardo si infiammò, mentre le sue braccia divenivano degli artigli ancora più affilati, di quanto non lo fossero già prima.
Nell’istante in cui Goku sferrò il successivo colpo, l’artiglio del mago si richiuse intorno al suo braccio, paralizzandolo, con il fuoco che si diramò per tutto l’arto bruciando la divisa arancione.
Poi Natsu caricò il colpo e gridando con quanta voce aveva in corpo, colpì Goku sul petto. L’attacco investì in pieno il guerriero, che scomparve inghiottito dal mare di fuoco, che si espanse in tutto il territorio circostante, bruciando ogni cosa, che incontrava sul proprio cammino.
Tutti spalancarono la bocca, a quella vista e dovettero allontanarsi ulteriormente per non essere investiti da alcune fiammelle.
Quando il fuoco prese a spegnersi, grazie anche a Gray e Juvia, che ne congelarono e spensero la maggior parte, di Goku non c’era traccia.
“Dov’è il mio nonnino?” chiese Pan preoccupata, ma nessuno rispose, troppo intenti a guardarsi intorno e cercare di percepire il Ki del guerriero.
D’un tratto Vegeta avvertì un picco di energia, a chilometri di distanza sopra le loro teste, e subito dopo Goku nella sua terza forma di Super Sayan, comparve davanti a tutti e senza dire una parola, piantò una gomitata nell’inguine di Natsu, che per il colpo cadde a terra privo di sensi.
Goku tornò normale sotto gli occhi stupefatti dei presenti; la sua tuta era completamente bruciata e una parte del suo corpo presentava delle vistose ustioni.
Il Sayan esausto si sedette sull’erba vicino all’amico incosciente, e sorrise verso il suo pubblico.
“Ehi Piccolo, hai dei Senzu?” chiese, e subito il Namecciano gliene lanciò due.
Goku inghiottì il fagiolo, e poi ne fece mangiare uno a Natsu, che spalancò gli occhi frastornato.
“Come ti senti, amico?” chiese Goku,
“Pieno.” rispose l’altro mettendosi a sedere, ma non disse altro, perché si ritrovò schiacciato da ben tre abbracci.
“Wendy, Lucy, Happy. Lasciatemi o soffoco.” mormorò il mago asfissiato, mentre in torno a lui si riunivano tutti i suoi amici.
“Bravo Natsu, è stato uno scontro fantastico.” disse Mira sorridendo,
“I miei complimenti, sei stato bravissimo.” disse Elsa,
“Si, sei stato bravissimo. Come premio ti lascio finire la mia bottiglia.” disse Cana, porgendogli il recipiente mezzo vuoto.
“Ehi, testa di fiammifero! Non credere di essere diventato più forte di me!” si intromise Gray, “Certo che sono più forte di tè, maniaco.”
Un’occhiataccia di Elsa li fece tacere.
“Tsk, Salamander, non montarti la testa. La prossima volta che ci affronteremo ti batterò.”
“Certo ferraglia arrugginita.” gli urlò l’altro già pronto a litigare.
“Nonnino, sei stato grande!” urlò Pan abbracciando suo nonno,
“Già, però devo dirtelo Goku, questo Natsu è davvero forte.” disse Crilin, “Se lo avessi incontrato qualche anno fa, non so se avresti vinto.”
“Figuriamoci.” si intromise Vegeta, “Kakaroth sei penoso, ricorrere al Super Sayan 3 contro quel tizio. Cos’è ti stai rammollendo?”
“Ma no, Vegeta, è Natsu che è molto forte.”
“Al posto tuo avrei vinto, molto più facilmente.”
“Se lo dici tu.”
“Ehi, Goku.” la voce di Natsu lo fece voltare,
“Guarda che solo perché questa volta mi hai battuto, non significa che mi arrendo. Diventerò più forte e un giorno tornerò ad affrontarti.”
“Certo. Ci conto, devi assolutamente tornare e magari porta anche tuo padre. Muoio dalla voglia di vedere quanto è forte un drago.”
“Quando troverò Igneel, tornerò qui e te lo farò conoscere.”
I due si scambiarono i pugni sorridendo.
“Bulma, ti ringrazio infinitamente per il tuo aiuto.” disse Elsa, stringendo la mano alla scienziata.
“Figurati è stato un piacere. Grazie a te per avermi dato l’idea delle spille-capsule, non vedo l’ora di crearle.”
“Se un giorno tornerò qui, voglio proprio provarne una.”
“Naturalmente.”
 
“Ehi poliziotto!”
“Che vuoi nudista.”
“Tu non sarai molto forte, ma vedi di svolgere bene il tuo lavoro.”
“In quanto a te vedi di non perdere i vestiti ovunque.”
“Ci proverò.”, ma già si era tolto la maglietta.
“Ehi tu! Juvia non ti perdona per aver tentato di sedurre Gray-sama.”
“Eh?” chiese Crilin, “Cosa cavolo dici Juvia. Non è affatto come sembra.” tentò di difendersi Gray, dall’ennesima follia amorosa della ragazza.
“Però Juvia ti chiede di portare i suoi saluti alla tartaruga, che abita sull’isola di Muten.”
“D’accordo.”
“Già a proposito di Muten.” si avvicinò al gruppo anche Mira, “Di a quel vecchio di darsi un contegno. Che se lo becco di nuovo a comportarsi in quel modo, lo riduco a pezzettini.” disse, e la sua espressione fece gelare il sangue al povero Crilin.
 
“Wendy, Charle. Mi mancherete tantissimo.” disse Pan abbracciando le due,
“Anche tu Pan-sama.”
“Mi raccomando comportati bene.” l’ammonì Charle,
“Certo.”
“Piccolo-sama,” disse Wendy rivolta al suo maestro, “Ti ringrazio per avermi allenata ed avermi reso più forte.”
“Figurati. Sei stata un’ottima allieva. Continua ad allenarti e diventerai sempre più forte.”
“Lo farò promesso.” disse la ragazzina, prima di aggrapparsi al suo maestro e abbracciarlo.
“Ehi amica. Sei la migliore bevitrice che abbia mai incontrato.” disse Lunch
“Anche tu sei fantastica, quei tonti di Wakaba e Makao non avrebbero speranze contro di te.”
“Brindiamo alla nostra amicizia e al tuo rientro a casa.”
“Si, cin cin.”
 
“Ehi testa di ferraglia!”
“Si, vostra bassezza?” ghignò Gajeel,
“Cos’è vuoi un’altra lezione?”
“Ti avverto che miglioro ad ogni scontro. Non sarà facile battermi di nuovo. Comunque, che cosa vuoi?”
“Guai a te se rimani in dietro rispetto a quell’idiota infuocato. Mi sono spiegato.”
“La prossima volta che tornerò qui, sarò talmente forte che dovrete avere ottenuto una nuova trasformazione per riuscire a battermi.”
“Vedremo.”, un ghigno di sfida si dipinse sui loro volti, mentre in lontananza Lily e Levy, lì fissavano divertiti.
 
“Credo sia il momento di tornare a casa.” esordì Lucy,
“Si, devo andare a sfidare Luxus.”
“Non ti è bastato lo scontro di poco fa?” chiese Happy.
“Bene allora esprimiamo il desiderio.”
“Va bene, se lo faccio io?” chiese la maga degli Spiriti Stellari.
“Certo, accomodati pure.” disse Bulma.
Un po' timorosa la bionda si avvicinò al grande drago.
“S-Shenrong?”
“Voi che avete raccolto le Sfere del Drago, esprimete il vostro desiderio.”
“Vorrei, che io e i miei amici tornassimo tutti su Earthland. Puoi farlo?”
“Nulla di più facile.” disse il grande drago ed i suoi occhi si illuminarono,
“Il tuo desiderio è stato esaudito, addio!” il drago scomparve in una luce accecante, e le sfere si sollevarono in celo prima di disperdersi nuovamente per il globo.
Goku e i suoi amici si voltarono, mentre i maghi di Fairy Tail venivano circondati da un’aura dorata ed iniziavano a scomparire.
“Ehi Goku.” sentì Natsu chiamarlo, “Un giorno vieni a trovarmi alla gilda. C’è sempre posto per i nostri amici.”
“Grazie amico.” disse Goku, quando i maghi furono ormai scomparsi.

Nota d’autore: eccoci qui giunti all’ottavo capitolo, che tra la riunione dei personaggi, lo scontro e il desiderio da esprimere, mi è venuto lunghissimo. (Chiedo immensamente scusa, a tutti coloro che lo hanno letto. So, che è venuto troppo lungo, ma considerando che, nella mia idea originale non esisteva proprio, mi sono sorpresa io stessa della sua lunghezza.)
So, che non è una scusa, ma spero riuscirete ad apprezzarlo, anche se sembra non avere fine, mi sono divertita comunque a scriverlo.
Ora, so che avevo promesso, che anche l’ultimo mistero, relativo alla comparsa dei maghi di Fairy Tail, sarebbe stato risolto. Ma già il capitolo sembra interminabile così. Quindi saprete, chi è il responsabile di tutte le peripezie dei nostri amici, solo nell’epilogo. (Che è piuttosto corto.)
Comunque, domani lo pubblicherò, e finalmente questa storia avrà fine.
 

 
   
 
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