Il cipiglio di Mac si fece sempre più intenso mentre sfogliava il libro di ricette, cercando di trovarne una di una torta che fosse alla sua portata. Non era complicato giusto? Le ricette erano chimica e lui con quello era bravo. Era bravo, fin che gli elettrodomestici non iniziavano a prendere fuoco o a fare boom solamente con la forza del suo sguardo.

L'idea era piuttosto semplice. Preparare una torta per il compleanno di Jack. Era un modo per ringraziarlo di tutti quegli anni passati a guardargli le spalle e per essere diventato recentemente il suo ragazzo. 

Con aria risoluta e fiduciosa ha allacciato un grembiule bianco dall’aria vissuta con qualche macchia di cioccolata o salsa barbecue ormai un tutt’uno con la stoffa, preso in prestito dal guardaroba di Bozer, e armato di ricettario, frullatore e mestolo si prepara a tentare di tirare fuori qualcosa che fosse non necessariamente bello ma anche solo vagamente commestibile. 

Si sarebbe accontentato. 

L’allarme antincendio e i rilevatori di fumo, che Jack aveva insistito, a buon ragione, perché installasse, presero ad urlare infastiditi, mentre una spessa coltre di fumo si faceva largo dal forno verso l’alto inondando la casa di un odore acre e pesante di bruciato.

Mac si affrettò a tirare fuori quello con che con molta fantasia poteva chiamarsi un dolce, dopo aver spalancato la finestra e anche la porta che dava sul patio. 

Fu in quel momento che Jack varcò la soglia di casa sorridendo felice, fino a quando non notò il disastro, che era piuttosto sicuro di non aver lasciato quando era andato a trovare Riley. Pentole, mestoli, ciotole erano sparse un po’ ovunque, mentre Mac non si vedeva da nessuna parte.

Mac spuntó dal bancone sporco di farina e di cioccolata ovunque, Jack pensó che era uno spettacolo piuttosto carino, ma si guardó bene dal dirlo. Mac era molto suscettibile quando si trattava di fallimenti personali. 

«Sembra che sia esplosa una bomba!» Disse Jack ridacchiando mentre si avvicinava a Mac che lo guardava con aria triste. «Avrei dovuto comprare anche un estintore» Il ragazzo sbuffò imbronciato mentre cercava di togliersi la farina da grembiule, che provocò una piccola nuvoletta di farina bianca che si disperse immediatamente.

«Volevo prepararti una torta di compleanno...come regalo. Per ringraziarti!» Replicò quasi timido mentre Jack gli cingeva la vita con le braccia e lo attirava a se per un bacio. 

Fu un bacio dolce e lento. Privo della frenesia che spesso contraddistingueva i loro baci. «Non c’è bisogno di ringraziarmi Mac. Lo sai, tu sei l’unica cosa che voglio!»

Le guance di Mac si colorarono di rosa mentre affondava il viso nel petto di Jack e borbottava cose senza senso.