Ormai, all’interno di tutto quello che era successo, non capiva più niente. Maeve era talmente scossa che non sapeva più nemmeno lei cosa volesse dalla vita; troppe variabili erano entrate in gioco e non sapeva più come gestirle. Aveva perso la fiducia nel mondo, tranne che nella sua migliore amica, per quanto cogliona potesse essere, a volte.

Il messaggio di Otis mai ascoltato, i cambiamenti a scuola, sua madre che dopo tutte le angherie aveva avuto la faccia tosta di voler comandare su sua sorella, ormai affidata ad un’altra famiglia, come avevano stanziato i giudici dopo il processo, era troppo.
Troppe cose da sopportare; ci mancava solo che qualcuno ammettesse di essere stato un coglione, per essersi fatto bellamente gli affari suoi, e dopo quella credeva veramente di averne sentite di ogni.
Le uniche certezze che le erano rimaste erano soltanto due: chiarire con Otis, dopo tutto quell’assurdo malinteso, ed Aimee, ormai rimasta l’unica a coprirle le spalle, in caso ne avesse avuto bisogno.

La cosa bella in tutto ciò? Quel che provava la mandava ancor più in confusione, inizialmente la cotta per Isaac non era prevista; ma dopo quanto successo, la delusione aveva preso il sopravvento, mandando direttamente a quel paese la briciola di fiducia che erroneamente gli aveva prestato. Ed Otis… quel nome la torturava, ci stava ancora male; avevano condiviso tanto in quegli anni, e mandare tutto all’aria in quel modo era risultato semplicemente assurdo. Lui ormai si era ricostruito una relazione, ormai ufficiale con Ruby, la quale non risparmiava assolutamente i trattamenti da zerbino per il moro. Stranamente, lui faceva tutto (o quasi) ciò che gli veniva imposto, anche se Maeve era cosciente del fatto che Otis, in realtà, non fosse così.

Si diresse da lui per cercare di chiarire ogni suo dubbio, dopo averlo chiamato; peccato che i commenti indesiderati non tardarono ad arrivare, facendo perdere ogni speranza alla ragazza. Sembrava che Ruby, o a detta sua, quell’oca, non gradisse molto la presenza di altre ragazze attorno al suo “fidanzato”, nonostante volesse solo chiarire alcuni aspetti in cui non era direttamente coinvolta.
Una parte di lei, era ancora in lotta con i sentimenti; non riusciva togliersi dalla testa quegli occhi color ghiaccio, quel suo modo di fare così impacciato. Vederlo così cambiato le faceva male, nonostante fosse brava a nasconderlo, in realtà lo amava ancora, e tanto, tanto quanto la sua stessa vita. Con lui aveva visto la felicità più pura, si poteva permettere di essere insicura ed andava bene così, ma più la situazione andava avanti più le faceva male.
La prima volta che si erano visti, Maeve credeva che il rosa ed il giallo fossero i colori più belli del mondo, ma quando si accorse che nel blu si poteva annegare, non fece altro che amare.