“Cosa credi di saperne tu?!”
La sua voce, grave e prorompente, colma di accusa.
Gli occhi ambrati si accigliarono, l’espressione incrinata.
“Lo detestavi! L’hai sempre odiato! Scommetto che hai persino bevuto del buon vino, come me, alla sua morte!”
Una stilettata di dolore alle sue stesse parole, piene d’ira, mentre l’altro lo fissava in silenzio, come sempre d’altronde.
“Sì.”
Un tuono esplose a rompere la tensione.
“Allora perché? Perché vuoi che ti aiuti a trovare Chenqing?!”
Lan WangJi non rispose, Jiang Cheng sbuffò.
“Per capriccio. Ovviamente. Non potevo aspettarmi altro da un Lan.”
Sputò quelle parole con sdegno. Il candore dell’uomo davanti a lui era solo una facciata, l’aveva sempre pensato.
“Non è un capriccio.”
“Ah no? E perché dovrebbe interessarti? È andato distrutto, insieme a tutto il resto di Wei Ying, fattene una ragione! Il tuo acerrimo nemico è finalmente scomparso, perché gli dai ancora la caccia?!”
Ci fu qualche istante di silenzio sul pontile in legno chiaro, mentre il vento muoveva le loro vesti.
Un velo di cristallo coprì le iridi grigie come quelle severe dell’altro.
 
Non poteva demordere. Era l’ultimo ricordo che gli restava di lui.
 
Non poteva fare a meno di aggrapparsi all’idea che un pezzo di legno contenesse ancora una scintilla della personalità che gli aveva dato così sui nervi negli anni.
Il silenzio ferreo dell’altro continuava a dargli sui nervi. Lo raggiunse in due falcate, arrivando a un soffio dall’espressione scolpita del Lan.
“Credi di avere qualche diritto su quello che era suo?! Perché mai dovrebbe riguardarti?!”
I sottili occhi chiari specchiarono il suo stesso senso di dolore. Una presa salda gli afferrò il colletto, stropicciando la stoffa lilla della divisa.
Le labbra fredde della Seconda Giada premettero sulle sue in un sentimento disperato, sofferente.
Jiang Cheng lo spinse con un colpo violento, dopo qualche secondo, mentre una goccia gli bagnava il viso. Si strusciò la bocca con il dorso della mano.
Lo sguardo di Lan WangJi ora era terribilmente addolorato. Sembrava quasi deluso nelle aspettative, cozzando con l’espressione rabbiosa del Jiang.
“Non manca solo a te.” Disse soltanto, a bassa voce, voltandosi e lasciandolo da solo nella tempesta.
 
Nessuno di loro era Wei WuXian, eppure si erano aggrappati lo stesso a quell’assurda convinzione che ci fosse ancora una traccia di lui nell’altro.









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Note dell’Autrice
Buon salve!
Ebbene sì, quest’anno farò uscire qualcosa a tema Inktober! Anzi, Writober. Non faccio la challenge completa, perché non avrò il tempo neanche fra due vite, però sicuramente non volevo sprecare alcuni primpt DANNATAMENTE interessanti!
Allor, è palese che questa sia una crack che io sinceramente non shippo, però avevo una mezza idea già da mesi di scriverci qualcosa, qualche giorno mi è capitata una fanart su di loro, poi la lista di prompt.. Insomma, mi si è creata davanti la scena.
I prompt di oggi erano “vino” e “enemies to lovers”. Chiaramente il secondo è stato un po’ piegato all’occorrenza, perché nessuno dei due prova niente per l’altro, però ok.
 
Non mi dilungo oltre. Grazie come sempre alla mia beta, per la correzione flash (le ho mandato tipo un’ora fa questa cosa), e per il supporto psicologico nella mia vita in generale.
Grazie alle mie DiscepolinE, amicizie insostituibili, e a Valchiria, un’accompagnatrice in vortici di perdizione senza pregiudizi <3
Grazie anche a chiunque aggiungerà alle raccolte, mi scriverà in privato o deciderà di commentare, e anche a chi leggerà in silenzio. Sappiate che io sono sempre qui, pronta a fare amicizia!
 
Via, ora fuggo, ci si legge presto presto people ♥

Un abbraccio forte!


Athelyè ~ ❤