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Autore: maryku    01/09/2009    6 recensioni
I killer. Gente spietata che uccide per soldi. È il loro lavoro e lo fanno. Non devono avere esitazioni, ogni errore, seppur minimo, potrebbe essergli fatale. Se li scoprono finiscono in galera, o in alcuni paesi gli riservano addirittura la morte, per questo preferiscono usare soprannomi quando lavorano.
Falco Rosso sa fare bene il suo lavoro. Lui è il migliore. Ma non sempre le cose vanno come vorresti se ti trasformano in una ragazza e ti devi mischiare a delle adolescenti di un liceo femminile...
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia mi gira in testa da più di un anno, ma non l'avevo ancora pubblicata perché pensavo che prima avrei dovuto finire le altre due storie in corso. Allora perché la pubblico adesso? Perché non ce la faccio più a tenerla sul computer! E nella mia testa! E anche perché, sennò, tre persone mi spennano viva. ^^'''
Be', non vi anticipo nulla, leggete e ditemi se vale la pena continuarla o no. Spero comunque che vi piaccia! ^^


Segreti complicati

1° capitolo: La trasformazione

 

I killer. Gente spietata che uccide per soldi. È il loro lavoro e lo fanno. Non devono avere esitazioni, ogni errore, seppur minimo, potrebbe essergli fatale. Se li scoprono, finiscono in galera, o in alcuni paesi gli riservano addirittura la morte, per questo preferiscono usare soprannomi quando lavorano.

La pietà per l’obiettivo non esiste, non deve esistere, sennò sono guai.

Non devono avere legami e, se li hanno, devono tenerli nascosti.

I legami con l’obiettivo sono pericoli e possono essere fatali, ma a volte sono necessari per finire il lavoro.

Questo era quello che gli avevano insegnato fin da piccolo, e questo era quello che faceva.

Non un errore, mai un incarico fallito.

Lui era il migliore.

Il lavoro di questa volta era abbastanza difficile, o così gli avevano detto, ma nulla di impossibile.

Lui, però, non aveva paura, aveva affrontato sicuramente di peggio.

Aprì la porta davanti a sè, marrone e all'apparenza un po' logora, ed entrò.

- Puntuale come sempre.

- Voglio solo sbrigarmi e fare bene il mio lavoro.

La stanza era buia. Le veneziane alle finestre facevano entrare pochi e tenui raggi di sole, rendendo lugubre quel posto.

La scrivania era ordinata, tranne per un pizzo di seta, bianco, che usciva dal cassetto leggermente socchiuso.

La sedia di pelle, posta dietro la scrivania, era girata verso la finestra, per non far vedere chi parlava.

- Il lavoro con il conte Shinnosuke è andato tutto liscio, non sapranno mai chi è stato.

- Sì, il conte era molto amato dai sudditi e odiato dalla politica, dava troppi ‘fastidi’… Ma non è per questo che ti ho mandato a chiamare.

- Odio quando fai il misterioso, Happosai… E nascondi meglio quel reggiseno.

La sedia si girò rivelando un vecchietto un po’ pelato e molto basso e, senza che nessuno si spostasse, il pizzo di seta era sparito.

- Falco Rosso, vedo che la tua velocità è aumentata dall’ultima volta, ma ancora non riesci a superarmi.

Il vecchietto aveva in mano un reggiseno bianco e lo sventolava felicemente fra le mani.

- Se ti avessi superato siederei io lì.

- Si, è vero… – il vecchio fece una risatina, poi tornò serio. – Il tuo prossimo obiettivo non è una sfida difficile, ma è… complicata. Stavolta è l’ennesimo uomo potente che attacca i privilegi di alcuni grandi finanziari. Deve firmare un contratto tra qualche mese, ma ai nostri datori di lavoro questo non va a genio. È un tipo abbastanza mite, non troppo forte. Il problema maggiore lo avrai quando dovrai avvicinarlo. Sta sempre dentro  casa, troppo chiuso per vari problemi familiari. Per questo abbiamo deciso che ti avvicinerai a una delle tre figlie. Kasumi, la maggiore, 19 anni, è in viaggio per studiare; tornerà fra un anno, ma noi non abbiamo tutto quel tempo. Nabiki, la secondo genita, 17 anni, pensa solo al denaro ed è troppo attenta e per nulla fiduciosa, ci sono buone probabilità che  non ti dia fiducia o, peggio, che capirebbe chi sei. Così abbiamo puntato sull’ultima, ma anche con lei sarà difficile. Akane Tendo, 16 anni, è una ragazza molto forte, testarda e orgogliosa, frequenta un liceo femminile. Dovrai confonderti fra i compagni di classe, avere la sua fiducia, farti invitare a casa e lì sperare di finire il lavoro. Hai due, massimo tre mesi di tempo; e sei fortunato, Akane è così carinaaa.

- Aspetta un secondo, hai detto che frequenta un liceo femminile, non posso certo confondermi fra i compagni! – esclamò, stupito e leggermente iroico; forse Happosai stava perdendo colpi.

- Ci sei arrivato subito! Che bravo! Sai, ho deciso di rivelarti un segreto. Hai mai sentito parlare di Jusenkyo? – chiese con noncuranza il vecchio.

- Si, certo, chi non conosce le fonti maledette? Non sono mica stupido! – disse, non capendo dove l’altro volesse arrivare.

- Bene, bravo. Sai, quelle ti permetteranno di diventare donna! – esclamò convinto Happosai.

- Ma va! Ti sei rimbambito? E poi non siamoo in Cina!

Happosai sospirò e aprì un cassetto estraendo una boccetta piena d’acqua. Falco Rosso, quando la stappò, notò che sul tappo c’era un bigliettino, ma la scrittura era così illeggibile che non riuscì a capire nulla.

- Scusa ragazzo. Questo fa più male a me che a te – facendo il finto tragico e versando qualche lacrima comica, per nulla sentita, gettò l’acqua addosso al ragazzo.

- Ma cosa ti salta in mente? – urlò con enfasi, ma la sua voce era diventata… femminile.

- Sei una ragazza – constatò il vecchio, mentre nella sua mente, sicuramente, si andavano formando immagini sconce.

Falco Rosso si tastò il petto e sentì qualcosa di morbido, qualcosa che fino a poco prima non c’era.

- Cosa mi hai… AHH!!! – urlò di nuovo, ma stavolta per un motivo ben diverso.

Happosai le si era avvinghiato al seno e la stava palpando.

- Togliti brutto vecchiaccio maniaco!

Un forte pugno gli fece perdere la presa sul petto della ragazza, facendolo cadere a terra.

- Dimmi come tornare normale! – gli ordinò la (neo)ragazza di fronte a lui.

- Devi bagnarti con l’acqua calda, ma ogni volta che ti bagnerai con quella fredda ti trasformerai di nuovo. È l’acqua maledetta di Zhou Chuan Xiang, esattamente quella della fonte della Niannichuan, in cui millecinquecento anni fa è caduta una povera, dolce e candida fanciulla. Da allora tutti quelli che ci cadono assumono l’aspetto di una ragazza. Questa è la tragica storia che mi ha raccontato la guida di Jusenkyo.

- Ma… Cosa… Non mi interessano queste assurdità! Come hai potuto farmi questo? – chiese irata la ragazza. Scosse leggermente la testa, stizzita; un ciuffo di capelli le finì davanti agl'occhi,dandole l'effetto ottico di un colore più acceso e vivace di quello corvino dei suoi capelli; ma quando li scostò un po’, scoprì con un certo orrore che non si trattava di nessun effetto ottico, e che ora si ritrovava (inspiegabilmente) una chioma rosso acceso sulla testa. Avrebbe voluto sgranare gli occhi e lasciarsi andare a un’espressione di stupore, forse anche un grido, ma quel vecchiaccio davanti a lei continuava a parlare e non poteva distrarsi, era abituato a peggio, sì... o forse no.

- È la tua copertura. Sei l’unico che può, gli altri sono tutti occupati in altro o sono in ferie.

- E cosa dirò a mia madre?!? – Replicò lei esasperata, pensando al modo in cui poteva prenderla la donna che lo amava e lo aveva accudito fino alla tenera età di cinque anni; non poté fermare il brivido che la percosse per tutta la schiena

- Nodoka lo accetterà, capirà come sempre – disse l’anziano, prendendo la sua amata pipa e fumandola.

- Però l’avviserai tu! Io non ci tengo a fare harakiri.

- Nemmeno io ci tengo, se è per questo. Non l’avvisiamo e basta, così è meglio?

- Sì, forse sì... Bene, quindi devo solo ucciderlo e poi mi farai tornare come prima? – chiese speranzosa la rossa.

- Ma si, certo! – sorrise Happosai, contento che l’allievo stesse mostrando più arrendevolezza di quanta immaginasse. D’altronde, era per il bene della missione se lo aveva trasformato.

- Allora mi sbrigo! – esclamò, per poi fiondarsi verso la porta.

- Falco Rosso, ricorda che prima dovrai conquistare la fiducia di una delle figlie, possibilmente Akane, per il resto decidi tu… Sei libero, come sempre – disse l’altro, aspirando profondamente quel fumo che gli sembrava quasi una benedizione.

- Certo! Vedrai Happosai! – la rossa aprì di scatto la porta e corse verso l’acqua calda più vicina.

Happosai sorrise e annuì fra sé e sé, certo che quella volta lui avrebbe fatto più velocemente del solito.

   
 
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