[[Hercules - The Warrior]] Con la loro presenza, hanno saputo dare un ulteriore, solido senso alla mia esistenza.
Con quale coraggio li abbandono ad una sorte incerta?
Come posso scambiare le loro vite con dell’oro macchiato di sangue?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Mi
allontano dal palazzo di re Cotys.
I
miei cavalli corrono, divorando stadi, e i loro lunghi nitriti
riempiono l’aria.
L’oro
è finalmente nelle mie mani.
Sono
libero di godermi il frutto del mio lavoro di combattente.
Ringhio,
frustrato. Chi voglio prendere in giro?
Non
sono felice, malgrado l’imponente ricchezza.
Un’ombra
incombe sulla mia anima e un senso di vuoto stringe il mio petto.
Mi
fermo, tirando le redini, e, a stento, trattengo un grido di
amarezza.
Le
mie parole di poco fa, prima così convinte, risuonano false
alle mie stesse orecchie.
Mi
sento un attore incapace su un palcoscenico.
Guardo
l’oro. Apro i sacchi e lo faccio scorrere tra le mie dita.
E’
metallo freddo, privo di vita.
Non
può sostituire, col suo gelido bagliore, il calore di una
famiglia o l’abbraccio di un amico.
Mi
fa schifo stringere queste monete, bagnate di sangue innocente.
Il
denaro non placa i terrori di una nottata dilaniata da incubi.
Sorrido,
mentre le lacrime bagnano le mie guance. Spesso, ho sognato la morte
dei miei genitori, nelle fredde notti d’inverno.
Ricordavo
i loro volti terrorizzati, mentre erano straziati dal pugnale di un
bandito.
Hercules,
con la sua presenza, mi ha aiutato a non precipitare nell’abisso
della pazzia.
In
quella tenebra, sentivo la solida presa delle sue mani sulle mie
spalle.
Pur
di aiutare me, non si è curato delle sue sofferenze.
E
a lui si sono aggiunti Anfiarao, Iolao, Atalanta, Tideo.
Con
la loro presenza, hanno saputo dare un ulteriore, solido senso alla
mia esistenza.
Con
quale coraggio li abbandono ad una sorte incerta?
Come
posso scambiare le loro vite con dell’oro macchiato di sangue?
Mi
sono sempre vantato di non avere mai ucciso persone estranee alle
mie attività di guerriero.
Questo
mi ha permesso di non trasformarmi in una bestia, priva di qualsiasi
umanità.
Con
un gesto nervoso, allontano i sacchi d’oro.
Si
sparpagliano sulla strada, con un debole tintinnio.
Non
me ne faccio nulla di quest’oro.
Preferisco
morire col cuore sereno che vivere col peso del rimorso e del
rimpianto.
Giro
la schiena e, senza alcun rimpianto, mi allontano.
Incito
i cavalli, senza dare loro alcuna pausa.
Ho
paura di arrivare troppo tardi.
E,
se questo accadesse, non me lo perdonerei mai.
I
miei compagni non devono morire per la mia incapacità di
accettare i miei sentimenti.
Una
breve, intensa preghiera nasce dal mio cuore angosciato.
Amici
miei, vi prego, resistete.