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Autore: Clarisse_    10/10/2021    1 recensioni
Ho deciso di dimenticare. Ma so che il mio cuore, volente o nolente, continuerà a battere per quei ricordi.
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scintille








 
Il mondo qui intorno a me vuole che segua le sue regole strane,
Ma questo è ciò che voglio anche io, infondo al cuore sì… è così.
 

Sono nata nella freddezza dell’alta aristocrazia, dalla rigida austerità di mio padre e dalla distaccata eleganza di mia madre.

Sono stata accudita e seguita dalle balie prima e dalle dame di compagnia poi, le cui futili chiacchiere non hanno mai fatto altro che innervosirmi, annoiarmi.

Sono stata educata dall’arrogante saccenteria della mia septa, i cui insegnamenti mi hanno resa, nonostante tutto, quella che in molti definirebbero “la perfetta nobildonna”.

Sono stata cresciuta da un mondo dettato dal rigore e dal contegno, dalla fredda gentilezza e dalle regole, dove ognuno prendeva e pretendeva qualcosa da me. E, per quanto questa vita alle volte mi vada stretta, infondo mi va bene così.
 
 


Una clessidra tra di noi, provo a baciarti ma sei troppo distante.
Ci rivedremo in un posto in cui dire addio non si può.
 

Ti vedo dal fondo della sala. Ti accompagni ad un giovane, un tale che -a quanto dicono le voci- sembra abbia ereditato una fortuna, oltre che al titolo di Duca.  Lui continua a parlarti, ma tu non presti la minima attenzione alle sue parole. Il damerino ti annoia, e io solo so quanto tendi a evitale, le persone noiose. Ma perché non ti allontani da lui, allora?

Sposto lo sguardo e scorgo la figura di tuo padre alle tue spalle. Sta conversando animatamente con un anziano, il nonno del tuo accompagnatore, se la memoria non m’inganna. Vi guardano. Sembrano divertiti, quasi compiaciuti.

Poso nuovamente gli occhi su di te. I nostri sguardi si incontrano. In un moto di frustrazione, comprendo.

 


Ho sempre odiato il mondo che segue le regole di un libro già visto. Dentro a una scatola vivo la mia vita.
Quando tu sei di fronte a me il tuo sorriso mi racconta una storia. Quella del mondo intorno a noi, vorrei che non finisse mai.
 

Ogni istante passato al tuo fianco è per me paragonabile ad un sogno. Ad ogni nostro incontro mi racconti di luoghi esotici, di mari cristallini e foreste incantate. E lo fai perché, a parer tuo, questo ci aiuta. A scappare da quella che è la nostra triste realtà, a immaginare una vita diversa per noi. A vivere.

Ti delizia raccontarmi tutto nei minimi dettagli, descrivermi ogni cosa dal tuo punto di vista. ‘Ti servirà a comprendermi meglio’ mi dicesti una volta.

Ciò che sei tu a non comprendere, però, è che le storie che più mi aiutano a conoscerti sono quelle rivelate dai tuoi occhi… dai tuoi sorrisi.
 



Come in un libro eccomi, Il mio passato era a pagina zero.
Puoi sfogliarlo se ti va, la mia storia inizia qua.
 

Prima d’incontrarti avevo creduto di aver vissuto appieno la mia vita. Ora sto iniziando a realizzare che non è affatto così. Ho passato la mia intera esistenza a vagare senza una reale meta, inseguendo qualcosa che -me ne rendo conto solo ora- non è mai esistito realmente.

Seduti uno affianco all’altra, ti racconto parti di me che mai mi sarei immaginato di rivelare a nessuno. E più te ne parlo, più mi viene voglia di raccontartene ancora e ancora, di quei dettagli. Voglio che tu sappia ogni cosa di me.

Se tu lo vorrai, io mi aprirò a te come un fiore al sorgere del sole. Perché tu sei diventata la mia nuova alba.
 



Ora correrò da te, chiuderò gli occhi e non sentirò nulla.
Ciò che sono e ciò che io sarò… voglio donarlo solo a te.
 

Per me, oramai, non c’è più scampo.
Mio padre continua a parlarmi, ma non sento niente. L’oblio mi circonda e io non so come uscirne.

Chiudo gli occhi, e per un istante desidero poter prendere il volo, poter scappare e correre via da questa gabbia che di dorato non ha più nulla. Verrei da te, mi rifugerei tra le tue braccia e mi farei cullare da quella tua voce che così tante volte mi ha calmata e rassicurata.

So che dovrò restare qui e adempiere ai miei compiti. Ma, infondo al cuore, non desidero altro che sentirmi tua.
 



Da dove sono adesso ho sognato posti splendidi, così diversi dalla storia che vivo io.
Guarda la strada che va a casa a mia, guardo il paesaggio che scorre lentamente e vola via.
 

Quella del tuo matrimonio è stata una festa che tutti hanno definito “sublime”. Un connubio perfetto tra divertimento ed eleganza. Per me non è stato altro che una pura tortura.

Per tutta la festa non ho fatto altro che non fosse immaginare me stesso al suo posto. Dall’attesa all’altare alla fine della festa, per tutto il giorno ho desiderato di poter essere io l’uomo al tuo fianco.
Avrei pagato con l’oro il poter stringere la tua mano come ha fatto lui, con la vita il poterti baciare di fronte a tutti.

Me ne sono andato senza dire niente.

Sulla via del ritorno, mi volto un’ultima volta ad osservare la tua nuova dimora. La carrozza procede velocemente per le strade di campagna, eppure mi sembra che tutto intorno a me si stia muovendo lentamente. Sembra che il tempo si sia in qualche modo dilatato.

Torno a guardare avanti. D’ora in poi nulla sarà più come prima.
 
 


Profumava di te l’amore che avevi per me, e il rumore dei passi tuoi era una risata per me.
E quando tu sparirai, perché prima o poi lo farai, dimenticherò tutto sai, scelta non ho.
Io devo farlo per me, sennò come sopravvivrò?
 

Non ti vedo dal giorno delle mie nozze.

Sei sparito dalla mia vita, come ti avevo chiesto. ‘Rivederci non farebbe altro che ferirci più di quanto non abbiamo già fatto’. 
Il non vederti, però, non mi impedisce di pensarti.

Alle volte, la sera, quando mio marito non fa ritorno a casa, provo a ricordare, a ricordarti. Eppure, più passano i mesi, più mi è difficile.  Pensare a tutto ciò che avevo con te, grazie a te, non fa altro che mettere in luce tutto quello che qui non avrò mai.

È un dolore che mi dilania il petto.

Ho deciso allora di dimenticare, di blindare tutto ciò che ti riguarda nell’angolo più remoto della mia memoria. Ma so che il mio cuore, volente o nolente, continuerà a battere per quei ricordi. 
 


Fuggiamo via da un destino che ci dice ogni giorno di attendere.
Vedrai che non ci raggiungerà mai, in quel luogo lontano che è solo per noi.
Anche il tempo cammina e va, insieme a noi non si fermerà.
Saremo insieme in un mondo che continuerà a vivere per sempre.













 

 
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Ogni tanto ritorno, senza un vero motivo e con degli esperimenti come questi.
Spero davvero stiate bene e che non stiate patendo troppo il freddo che è arrivato (almeno da me). 

Che dire, questa storia è un vero e proprio esperimento, nata di getto dopo aver sentito questa canzone: un adattamento italiano di una canzone tratta dall'Anime 'Kimi no na wa - Your Name' .

Ho decise di non scrivere alcun nome perché, a mio parere, può adattarsi a più coppie. Io me ne sono figurata una in particolare, ma ehi, a libera interpretazione.
Grazie mille a tutti quelli che sono arrivati fino a questo punto e a chiunque vorrà farmi sapere il proprio parere
   
 
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