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Autore: pastelwriting    21/10/2021    2 recensioni
[TXT/Tomorrow X Together]
[Soogyu // 644 parole]
«Ti stavo dicendo, tu sai che io amo questa città, no?»
«E fin qua… » [...]
«Bene. E la amo, davvero, Milano è Milano. E nel periodo di Natale è ancora meglio, lo sappiamo.»
«Ma… ?» sospirò Soobin, gli angoli delle labbra leggermente alzati e un accenno di fossette a decorargli le guance.
«Ma - sorrise Beomgyu - questo è il nostro terzo Natale insieme e la città ha già esaurito i regali che possono renderti giustizia.»
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I Mercatini Del Duomo Sono: Inutili
 


 

«Ti avevo detto che non volevo nessun regal-»

«No, silenzio, fammi parlare.» Beomgyu spinse Soobin sul materasso, se un attimo prima quest’ultimo si trovava a cavalcioni sul più basso, ora Beomgyu aveva invertito le posizioni ed era sdraiato su Soobin con metà del corpo, mentre si reggeva con un gomito sul letto per continuare a guardarlo dall’alto. 

Soobin sbuffò, ma gli concesse un sorriso. «Prego, ti ascolto.»

Beomgyu prese a giocherellare con un filo del maglione oversize di Soobin - in realtà era suo, ma Soobin gliel’aveva rubato qualche settimana prima e quel blu scuro gli donava talmente tanto che Beomgyu non ci pensava nemmeno per sbaglio a reclamarlo - e prese un respiro profondo prima di iniziare. «Ti stavo dicendo, tu sai che io amo questa città, no?» 

«E fin qua… » Soobin fece spallucce. Ovviamente lo sapeva, la bellezza di Milano era uno degli argomenti preferiti di Beomgyu e Soobin non poteva che ascoltarlo e annuire finché non smetteva di parlarne.

«Bene. E la amo, davvero, Milano è Milano. E nel periodo di Natale è ancora meglio, lo sappiamo.» 

«Ma… ?» sospirò Soobin, gli angoli delle labbra leggermente alzati e un accenno di fossette a decorargli le guance. 

«Ma - sorrise Beomgyu - questo è il nostro terzo Natale insieme e la città ha già esaurito i regali che possono renderti giustizia.»

Ed era vero, i negozi erano sempre gli stessi e i mercatini del Duomo erano semplicemente inutili. Bellissimi, incantevoli, ma inutili: Beomgyu avrebbe anche potuto comprare un coniglietto di legno a Soobin, era adorabile, ma più che usarlo come fermacarte dubitava che se ne sarebbe fatto qualcosa. 

«Okay, primo, questa cosa non ha senso. Secondo, certo, ogni scusa per te è buona per farmi un regalo. Sarebbero finiti prima o poi.» rise Soobin. I suoi occhi erano così pieni di amore mentre guardava Beomgyu sopra di lui che quest’ultimo non riuscì a trattenersi dal mettergli una mano nei capelli e accarezzargli dolcemente la guancia con il pollice.

«I regali non sono autorizzati a finire finché non sono io a deciderlo» Beomgyu si sporse in avanti e gli stampò un bacio sulla fronte, per poi alzarsi dal letto.

Sentì Soobin sbuffare, divertito, mentre Beomgyu attraversava la sua stanza per prendere la chitarra. 

«Che stai facendo?» chiese Soobin, tirandosi su a sedere a gambe incrociate.

«Ti faccio sentire il tuo regalo» rispose Beomgyu, sistemandosi davanti a lui, seduto sul letto con la chitarra appoggiata alla coscia e controllando velocemente che fosse accordata, finché non vide Soobin alzare le sopracciglia. 

«Ti prego, dimmi che non mi hai scritto una canzone.» mormorò, grattandosi la nuca.

«E invece è proprio quello che ho fatto.»

Per assurdo, aveva riflettuto Beomgyu mentre non aveva idea di che regalo fare a Soobin, non gli aveva mai scritto una canzone. Aveva scritto pensando a lui, certo, ma non erano mai stati dei regali, non erano per lui, le cantava ai concerti con la sua band e nulla di più. Non si era mai seduto di fronte a lui con la chitarra in mano per cantargli una canzone che poi sarebbe stata soltanto sua. 

«Stai cercando di farmi morire di vergogna… » mormorò Soobin, un sorriso imbarazzato dipinto sul volto. 

A dirla tutta, anche Beomgyu era nervoso. Era una cosa nuova, avrebbe cantato a cuore aperto le parole che aveva scritto per lui e avrebbe avuto modo di vedere la reazione di Soobin sul momento. Per un attimo considerò persino di lasciar perdere, ma poi alzò lo sguardo e incontrò quello di Soobin e, improvvisamente, si rese conto di morire dalla voglia di fargli sentire quelle parole. Sperava che anche Soobin le avrebbe apprezzate, ma era convinto che sì, gli sarebbero piaciute. 

«Pronto?» chiese Beomgyu, guardando Soobin con quanta più dolcezza poteva.

«No… » sogghignò Soobin. 

Beomgyu sorrise, e partì con il primo accordo.
 


 

Spazio Autrice
Ciao a tuttx!
Spero che questa breve one shot ambientata brutalmente in Italia vi sia piaciuta! 
In realtà era stata scritta con altri personaggi, l'anno scorso durante il periodo natalizio, ma ho deciso di riadattarla ai soogyu per pubblicarla su efp e raggiungere il numero necessario di fic di un artista per richiedere che venga creata la sezione heh.
Poi, devo essere sincera, i Soogyu in questo contesto fluff e domestic mi piacciono un sacco sigh ho un sacco di fic in mente da scrivere su di loro, quindi stay tuned!
Spero che mi farete sapere cosa ne avete pensato con una recensione!
Se volete contattarmi su Twitter, l'account dedicato al kpop è @BAE0MGYU! Mi farebbe piacere interagire ^^
Alla prossima! ^3^
-Eli

  
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