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Autore: Miria    23/10/2021    0 recensioni
Dalla prefazione: Hermione curva sul calderone mescolava la pozione con estrema cura, depose il lungo cucchiaio di faggio portandosi al bilancino d’oro, prese l’ampolla aprendola con delicatezza, controllò il contenuto per assicurarsi che fosse esattamente quello che le serviva, sorrise soddisfatta, Sangue di Drago essiccato, con il cucchiaino anch’esso d’oro ne prelevò una piccola quantità depositandola lentamente sul piattino, due grammi, né un granello in meno né un granello in più.......Hermione sbarrò gli occhi orripilata, con la coda dell’occhio vide due occhi turchesi appartenenti ad una figura statuaria vestita di nero, non fece in tempo ad allontanarsi che tutto saltò per aria.
Dal primo capitolo: -“Buongiorno amore mio” sussurrò baciandole appena sotto l’orecchio dove la pelle era più sensibile “sei tesa” constatò “vuoi un massaggio?”- mormorò allusivo
-“Toglimi immediatamente le mani di dosso se non vuoi essere schiantato”- ringhiò la ragazza cercando di scostarsi.
Queste poche righe per darvi un'idea...vaga a dire il vero, di quello che sta succedendo nella vita della nostra eroina.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Pansy/Theodore
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Torno con una breve storia di 5 capitoletti

è una Blaise / Hermione.
Mi auguro che vi possa piacere, questo primo è molto corto ma serve per entrare nella storia.
Nel frattempo auguro a tutte/i
un magnifico autunno
Naturalmente sono graditi i Vostri illustri pareri



 
RITORNA DA ME
 
 
Prefazione

Hermione curva sul calderone mescolava la pozione con estrema cura, depose il lungo cucchiaio di faggio portandosi al bilancino d’oro, prese l’ampolla aprendola con delicatezza, controllò il contenuto per assicurarsi che fosse esattamente quello che le serviva, sorrise soddisfatta, Sangue di Drago essiccato, con il cucchiaino anch’esso d’oro ne prelevò una piccola quantità depositandola lentamente sul piattino, due grammi, né un granello in meno né un granello in più.
Con estrema precisione lo fece cadere nel paiolo mescolando immediatamente una volta in senso orario e una volta e tre quarti in senso antiorario.
Compiaciuta ispezionò il contenuto della pozione, la consistenza era perfetta così come il colore, nero ebano con striature rosso fuoco. Perfetta.
Si stiracchiò stendendo le braccia verso l’alto per poi massaggiarsi la schiena, mosse il capo da una parte all’altra per sciogliere la tensione accumulata con quella difficile e pericolosa pozione, un ultimo ingrediente e poi avrebbe potuto andare a cena, con quel pensiero sorrise e ancora di più quando il suo stomaco si fece sentire.
Si avvicinò all’armadietto dov’erano custoditi tutti gli ingredienti vagliandoli, allungò la mano raccogliendo le Ali di Damantino. Tornata alla postazione prese le pinzette, si avvicinò al calderone e raccogliendo le ali lentamente ne fece scivolare due nella pozione. Era così concentrata che non si accorse di qualcuno che era entrato nell’aula, la porta chiusa non troppo delicatamente la fece sussultare, il vasetto le scivolò dalle dita cadendo nella mistura. Hermione sbarrò gli occhi orripilata, con la coda dell’occhio vide due occhi turchesi appartenenti ad una figura statuaria vestita di nero, non fece in tempo ad allontanarsi che tutto saltò per aria.
 

 
Capitolo 1

 
SOGNO O SON DESTA


Le pesanti tende di broccato grigio antracite lasciarono passare una lamella di sole, il raggio infastidì la figura sul letto che mugolò il suo disappunto scostandosi e sollevando le lenzuola sino a coprirne il capo.
Uno scroscio d’acqua svegliò definitivamente la ragazza che si beò di quel letto così confortevole e morbido, sorrise, non ricordava che il suo giaciglio nel dormitorio femminile di Hogwarts fosse così meravigliosamente avvolgente. Attese paziente con ancora gli occhi chiusi che una delle compagne uscisse dal bagno.
Corrugò la fronte all’improvviso ricordo, la pozione e lo scoppio imprevisto. Perché si trovava in un letto così comodo? Avrebbe dovuto trovarsi in infermeria, si mosse leggermente e non le faceva male niente, tutto era al suo posto, neppure un velato indolenzimento.
-“Jane, alza quel meraviglioso culetto, mia madre ti starà aspettando per decidere il menù”- quella voce fece sbarrare gli occhi della giovane.
Quello che la circondava non era assolutamente il suo letto. Si irrigidì come una statua, no, decisamente non era la sua camera. Mise una mano sotto il cuscino ma non trovò quello che cercava e si irrigidì ancora di più. Sentì dei passi avvicinarsi, serrò gli occhi fingendo qualsiasi cosa che non fosse quel qualcuno che pareva reclamare qualcosa da lei. Il fiato caldo le solleticò il collo, una mano le sfiorò la spalla per poi scendere sul fianco e ancora più giù verso l’interno della coscia
-“Buongiorno amore mio” sussurrò baciandole appena sotto l’orecchio dove la pelle era più sensibile “sei tesa” constatò “vuoi un massaggio?”- mormorò allusivo
-“Toglimi immediatamente le mani di dosso se non vuoi essere schiantato”- ringhiò la ragazza cercando di scostarsi
-“Vedo che ci siamo svegliate male. Se ricordo bene ieri sera eri tutta languida e mi sussurravi cose decisamente più interessanti” leccò il lobo “lo ricordi Jane?” sussurrò “mi imploravi di non smettere, ti avvinghiavi a me mordendomi e graffiandomi” Hermione si rannicchiò ancora più rigidamente “mi imploravi di continuare a leccarti e assaggiarti tutta, lo ricordi amore mio?” scostò il lenzuolo scoprendola fino alle caviglie e dopo una poderosa pacca sulla natica, si scostò “ti concedo dieci minuti per scendere o mi vedrò costretto a persuaderti in altro modo”- le accarezzò la curvatura del seno per poi allontanarsi aprendo le tende e lasciando entrare la luce del mattino.
Si impose ad aprire gli occhi e quello che vide la fece fremere, ma di sicuro non aveva niente a che fare ne con le parole di quell’uomo e di sicuro neanche con quella camera che non era la sua. Altro sconvolgimento, era decisamente nuda. Si volse leggermente sino a scorgere quel corpo a pochi metri dal letto. Un uomo nudo con solo un asciugamano a cingere i fianchi stava davanti ad un cassettone prendendo della biancheria, lo vide togliersi il telo e infilarsi un paio di boxer neri. Hermione sbarrò gli occhi sconvolta, quel tipo era alto e con un fisico scultoreo, fianchi stretti e spalle ampie, pelle liscia e…arrossì spaventosamente, segni rossastri sulla schiena levigata e perfetta, carnagione bronzea, capelli nerissimi a solleticare la base del collo. Senza rumore raccolse il lenzuolo tirandolo fino coprire tutti i centimetri del suo corpo sino al mento sedendosi. L’uomo si volse e sorrise, lei si ritrovò a fissare due meravigliosi e divertiti occhi turchesi, strinse il lenzuolo fino a che le nocche divennero bianche sbarrando se mai fosse possibile ancora di più i suoi occhi color miele
-“Zabini”- rantolò senza fiato
 
  
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