L'odore di marcio, di putrefazione, di corpi morti dimenticati da giorni lo stordisce sino a provocargli la nausea.
Una donna vestita di sudici abiti strappati è ferma accanto alla finestra di fronte a lui. Regge nella mano sinistra un piattino su cui è posata una candela mezza consumata, la tremula fiammella che le illumina il viso sciupato e le accende ombre negli occhi sfibrati dal delirio, mentre con la destra impugna un coltello da cucina che fa debolmente oscillare avanti e indietro. Tiene gli occhi puntati su di lui, eppure non dà segno di averlo visto, né accenna alla minima reazione sorpresa o impaurita.
È altrove.