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Autore: Rima_Brandon    02/09/2009    3 recensioni
Questa è una one-shot che riprende dal momento subito dopo la guerra e la vittoria di Harry su Voldemort... è ispirata ad una canzone...spero vi piaccia^^
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot è la prima che scrivo su harry potter e la voglio dedicare a memy...
tesoro sono felice di avere la tua approvazione... un bacio *3* ti voglio bene...
P.S. la canzone è Replica dei Sonata Arctica.
Il replicante

Eccomi qui. Sono tornato finalmente davanti a questa porta.

Fino ad un anno fa non sapevo se sarei riuscito a tornare di nuovo verso quel posto che potevo chiamare casa.

Ricordo tutto di questo luogo, ricordo l’accoglienza che mi ha riservato, i bisogni che ha soddisfatto e, soprattutto, la gente che vi abita.

Dietro questa porta, di cui vi riconosco ogni venatura del legno ed ogni imperfezione, c’è l’unico motivo per cui ho la forza di tornare. Lei. Ginny Weasley.

So per certo che c’è e che è da sola. Il mio migliore amico, Ron, ha deciso di partire con Hermione per potersi prendere un momento tutto loro, la signora e il signor Waesley sono a casa di Bill e Fleur per la gravidanza di quest’ultima e George è al negozio di scherzi.

Lei è sola dietro quell’unica barriera che ci divide, quella barriera che in questo momento ho paura di far crollare.

Sono venuto fin qui con un tormento nel cuore, un tormento che non accenna a sparire.

Ho vinto la mia guerra, ho vinto le mie paure e ho rispettato le regole il più possibile cercando sempre di trovarvi un significato.

Sono anche tornato a casa per rendere omaggio ai miei genitori ora che tutto si è risolto.

Ma non sono più sicuro che sia stato solo per quello.

Probabilmente volevo solo rimandare questo momento.

La paura è prepotente in me.

Se tu non dovessi riconoscermi? Se non ti dovessi ricordare di come ero prima?

Sono cambiato, è vero, ma in fondo sono sempre quello che abitava vicino a te, nella porta accanto alla tua. Tanto tempo fa …

Le forze mi abbandonano e mi siedo a terra appoggiandomi alla porta.

Non sto bene, sono a pezzi e non sono più quello che ero. La persona coraggiosa di un tempo.

Ora ho paura che tu non mi abbia perdonato, di trovare ancora del rancore perché ti ho lasciata.

Se mi dovessi vedere adesso forse capiresti quanto sto soffrendo.

Spero solo di vedere i miei sogni realizzati, vederti ancora tra le mie braccia come una volta.

Purtroppo per troppo tempo ho dovuto combattere contro problemi più grandi di me, per talmente tanto tempo che alla fine mi hanno costruito un cuore di acciaio, di quelli che le pallottole del nemico non possono scalfire.

Però una cosa l’ho capita. Niente è come sembra.

Tutti mi vedono come il grande Harry Potter ma io in realtà mi sento solo un replicante. ho un guscio vuoto dentro di me. Non mi sento più io, mi sento solo una replica di me stesso.

La luce che ancora lampeggia nei miei occhi è sempre stata verde, una luce che ha ucciso tutte le persone a me vicine e quelle che ho amato.

Ho provato a metterci una pietra sopra, ad andare avanti cercando una vita per riempire il vuoto che c’è in me.

Un vuoto che solo tu puoi colmare ridandomi così un’identità, quest’ultima che ormai sento mancare da troppo tempo sostituita da un soprannome che mi turba.

Il bambino-sopravvissuto.

Questo è stato il mio nome anche lo scorso Dicembre, alla vigilia di Natale e non ricordo neanche bene quello che feci.

Mi trovavo nella mia vecchia casa a Godric’s Hollow immerso nei miei problemi e nei miei dolori.

Soffrivo di un dolore costante e non vedevo altro che il tuo profilo nella pioggia.

Ho provato ad insanguinare tutto ciò che ti riguardava pensando di trovare finalmente la mia pace tanto agognata ma in realtà l’unico risultato era sperare sempre di essere a casa, questa casa.

Niente è come sembra.

Sono un replicante. Solo un replicante.

Ho un guscio vuoto dentro di me, sono la replica di me stesso.

Ho paura.

Ho l’impressione che mi lascerai quando tutto sarà finito, mi lascerai così che il mio mondo potrà dirsi anch’esso distrutto.

Mi alzo da terra e pulisco i miei vestiti cercando la forza che mi ha sempre contraddistinto.

Ora sono qui e non tornerò indietro.

Busso alla tua porta con fermezza e mentre lo faccio mi sembra di cadere in un sogno ad occhi aperti.

Sto volteggiando in un urlo silenzioso.

Un urlo che mi scuote e che mi schiarisce le idee.

Nessuno mi biasimerà per il mio comportamento e per la mia decisione ma sono sempre convinto che nulla è come sembra e io mi sento sempre un replicante di me stesso e ho un guscio vuoto dentro di me.

Solo tu mi puoi cambiare, lo sento.

Aspetto ansioso, fuori dalla porta, aspetto qualcosa, aspetto un tuo segno.

Quanto tempo ho aspettato questo momento? Tanto, troppo ma l’emozione che provo non era minimamente paragonabile a quello che mi immaginavo.

Ti sto guardando finalmente.

Vedo i tuoi occhi sorpresi studiarmi, la tua bocca leggermente aperta, i tuoi capelli ricaderti scomposti e arruffati sulle spalle.

Tutte le mie paure svaniscono …

Tutti i miei dubbi si diradano …

Tutte le mie convinzioni cadono …

Tutte tranne una …

La convinzione che sarai tu la donna adatta a me, la donna che mi ridonerà quell’identità smarrita che mi accorgo solo ora di aver riposto nei tuoi occhi.

Ti amo Ginny Weasley. Non potrei altrimenti e non vorrei diversamente.
  
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