Passi difficili
1.
«Sang-Woo?»
La voce di Ali
Abdul lo fece arrestare sui propri passi. Anche senza voltarsi, non era
difficile immaginare la sua espressione del viso. Era incredulo, deluso e
ferito. Come se non si aspettasse questo da lui.
Nella sua voce una
domanda, un flebile rimprovero.
Fai
questo a me dopo tutto quello che abbiamo passato? Dopo che mi avevi promesso
che saremmo usciti vivi da qui, tutti e due. Eravamo una squadra.
Avevano fatto i
turni di guardia insieme, avevano parlato, avevano legato. O questo, quanto
meno, era quello che aveva creduto il pakistano.
Gli aveva
ricordato che l’aveva aiutato, gli aveva dato i soldi per prendere l’autobus
per tornare dalla sua famiglia.
Ma questo era
possibile fuori, non lì. In questo mondo, le regole erano diverse; non tutti
sopravvivevano. Ognuno doveva pensare per sé; le alleanze si formavano e si
rompevano dal giorno alla notte, in base all’esigenza del momento.
E forse da codardo
qual era, Sang-Woo l’aveva mandato in giro a
perlustrare le altre squadre con al collo un sacchettino pieno di sassi al posto
delle sue diciannove biglie così da non essere testimone della sua morte.
Aveva vinto senza
far uso della violenza, ma questo sarebbe bastato per zittire la sua coscienza?
2.
«Grazie. Per aver
giocato con me.» Sorriso sulle labbra. Un sorriso che nemmeno la morte riuscì a
scalfire.
Le aveva
assicurato che non sapeva quello che avrebbe fatto, una volta fuori di lì, ma Sae-byeok non era d’accordo: più di una volta Ji-yeong aveva fantasticato di fare qualcosa insieme, si
era proposta di mostrarle che era possibile divertirsi in Corea del Sud.
E Sae-byeok pensò che avrebbero potuto essere amiche, perché
si capivano, perché entrambe avevano sofferto; erano sole contro il mondo.
Ji-yeong
era più forte di lei. Sae-byeok non era sicura che si
sarebbe sacrificata al suo posto. Lei aveva un fratello minore all’orfanotrofio
e una madre in Cina. Aveva una missione: riunire la sua famiglia.
Il gioco stava
diventando sempre più difficile. Le regole cambiavano – chi si aspettava di
giocare contro il proprio compagno di squadra? – e la posta in gioco era
sempre più alta.
Ma, alla fine, ne
sarebbe valsa la candela?
3.
«Ti devo ringraziare,
perché mi sono divertito fino alla fine.»
L’anziano signore
era stato troppo buono con lui, fino al suo ultimo respiro.
In più di
un’occasione lo aveva ritenuto l’elemento più debole, ma proprio per questo,
ogni volta, tornava a tendergli la mano. Per rispetto della sua età, della sua
saggezza ed esperienza.
O forse era un
modo per riscattarsi per tutte le volte che si era comportato male con sua
madre. Quella povera donna, dalla pazienza infinita! Continuava a prendersi
cura di lui e della casa in cui vivevano, andava a fare la spesa e le varie
commissioni con quel dolore lancinante ai piedi, che gli aveva tenuto nascosto
per non farlo preoccupare. Erano in una situazione così precaria, che non
potevano permettersi le cure – sua madre lo sapeva e non voleva essere un peso.
«Andrà tutto bene»
lo consolò il giocatore 001, lui che dì li a poco sarebbe passato a miglior
vita.
Si era accorto che
lo aveva ingannato per ottenere le sue biglie – Gi-Hun
non ne andava fiero, ma doveva tornare a casa. Lo aveva perdonato e da
perfetto Gganbu – amico speciale – gli aveva
consegnato l’ultima biglia.
Aveva scelto come
andarsene, tra i propri ricordi felici, in quella che era stata la sua casa,
nella mente il ricordo del figlio felice mentre giocava con i suoi amichetti.
«Mi sono
ricordato. Il mio nome è Il-nam Oh.»
Il-nam Oh se ne era andato da gran signore, su questo Gi-Hun ne era convinto.
Passi
difficili. Lacrime agli occhi. Groppo in gola. Peso sulla coscienza. E sangue
sulle mani.
Il
fardello di essere sopravvissuto.
Così
Sang-Woo, Sae-byeok e Gi-Hun avevano varcato la soglia.
Heilà!
C:
Che posso dire?
Come avrete capito sono alle prese con la visione di Squid
Game. Sono arrivata al sesto episodio. Quello più commovente e straziante.
TT.TT
E mi ha colpito
così tanto che mi sono ritrovata a scriverci su due righe.
Se vi va di
lasciare un parere, mi farebbe davvero piacere, mi aiuterà a migliorare. ^^
In ogni caso,
grazie per essere arrivato/a fino a qui!♥
E niente, questo è
tutto. ;)
Passo e chiudo.
:D
Selly