Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Alexiel Maho    03/09/2009    2 recensioni
One-shot dedicata a Vinci per il suo compleanno! - Il personaggio principale è Sanji e questa storia si svolge intorno al suo compleanno in compagnia della simpatica ciurma, ma nel giovane non mancherà un importante flashback! Ma altri fatti renderanno più divertente il compleanno di Sanji dimostrando che ormai il ragazzo è davvero cresciuto e maturato, nonostante il suo aspetto spensierato e divertito... (accenno al rurobin e coppia presente alla fine lo zonami)
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sanji
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HAPPY BIRTHDAY COOK

HAPPY BIRTHDAY COOK!

 

 

 

 

 

Quella mattina il cuoco della prodigiosa Sunny non aveva voglia di alzarsi, era rimasto tutta la notte sveglio e pensare.

Non era facile che si soffermasse così nei suoi pensieri più profondi, ma quella notte qualcosa era cambiato, era uno giorno da ricordare.

Era il suo compleanno…

Sanji amava le feste e si divertiva sempre in compagnia della sua fidata ciurma, ma se c’erano delle belle ragazze per lui il divertimento era assicurato rendendo la festa ancora più piccante, anche se spesso non aveva buon esiti.

Ma tutto sommato si divertiva davvero…

Erano le sette di mattina…

Come ogni giorno il cuoco della Sunny si alzava per preparare la colazione a tutti, ma quella mattina proprio i suoi muscoli non volevano ricevere i comandi del suo cervello.

-Non riesco proprio ad alzarmi… è più forte di me… sono terribilmente stanco… - Sospirò.

Era sempre il solito ragazzo dal sorriso facile, anche se spesso si dimostrava serio e con una certa classe, che alla fine non gli mancava per davvero!

Amava tutte le belle ragazze, ma le sue adorate erano Nami e Nico Robin, specialmente la prima che come diceva sempre lui era la prescelta.

Non sapeva come mai era così preso da ogni bella ragazza, ma pensava che si viveva una volta sola nella vita e doveva spingersi in ogni piacere possibile, anche se alla fine aveva davvero un grande cuore d’oro.

Era proprio per quello che Rufy lo aveva fatto entrare nella sua ciurma…

Sanji aveva una grande bontà d’animo…

Continuò a fissare il soffitto…

I suoi occhi erano stanchi, semichiusi, ma alla fine proprio non riusciva a chiudere occhio.

-Non capisco perché non riesco a riposare… oggi non è giornata… possibile che una volta all’anno mi capiti sempre questo?

Fece un ghigno tra sé e sé cercando di capire perché avesse quella strane reazioni ogni volta che il suo compleanno arrivava.

Sicuramente un anno andava avanti e lui cercava di fare un reso conto totale, arrivando a tirare le somme di quello che era la sua semplice ma movimentata vita nel complesso.

I suoi primi compleanni non riusciva a ricordarseli, se doveva essere sincero con sé stesso, non si ricordava neppure cosa faceva con la sua famiglia prima che entrasse a far parte della nave da crociera più prestigiosa come piccolo mozzo ed aiuto cuoco.

Aveva sempre amato viaggiare, ma soprattutto arrivare a vedere l’oceano del Grande Blu con tutti i tipi di pesci, insieme che nuotavano liberi.

Quello era il sogno di ogni grande cuoco!

Un sogno che avrebbe realizzato a qualsiasi costo…

Gli ultimi compleanni li aveva passati in compagnia del suo fidato sensei Zeff

Alla fine era davvero il suo maestro di vita, a quell’uomo burbero e rompiscatole doveva tutto.

 

-Moccioso sei davvero un impiastro… non cucini abbastanza bene!

-Guarda che non è vero! Non puoi negare che sia cattiva, è ottima questa zuppa! Ci ho dato l’anima per farla! – Rispose un ragazzino dai capelli biondi.

-A me non sembra proprio niente di che… anzi… sarebbe da buttare ma il cibo non si spreca… impara a cucinare!

-Sei solo un vecchiaccio rompiscatole!

-Invece di lamentarti vai ad allenarti e dopo torna a pelare quei tre sacchi di patate, vediamo se quelle riesci a farle a modo…

-Sei davvero insopportabile! Non vedo l’ora di potermene andare via per i sette mari e trovare quel grande oceano, così te la farò vedere io vecchio!

-Se vuoi puoi anche andartene… sei solo una palla al piede e soprattutto incapace… spero di trovare altri cuochi migliori di te, altrimenti il mio ristorante calerà a picco ancora prima di iniziare…

-Lo spero per te così almeno potrò andarmene senza averti sulla coscienza brutto stupido di un vecchio baffuto!

Dicendo questo con violenza chiuse la porta dietro di sé…

Zeff alle volte era davvero troppo burbero e Sanji non riusciva ad accettarlo, sperava ogni tanto di sentirgli dire qualche apprezzamento sulla sua cucina, invece di trattarlo peggio di uno straccio.

Per il biondo era importante saper cucinare, perché voleva essere un cuoco di alto livello, eppure Zeff non lo aiutava per niente, gli complicava solo la vita.

Sanji con i denti stretti decise di eseguire comunque gli ordini, altro non poteva fare, alla fine era debitore a quel vecchio baffuto.

Iniziò ad allenarsi anche se aveva le mani distrutte, era affaticato perché si era impegnato con tutte le sue forze a cucinare quegli ottimi piatti, perché oggi sperava di ricevere un vero apprezzamento, oggi che era il suo compleanno.

Voleva piangere ma ormai stava crescendo, aveva appena compiuto quindici anni e non poteva mostrarsi ancora così piccolo e sentimentale.

Dopo aver fatto gli esercizi andò a pelare le patate come Zeff gli aveva ordinato, stranamente non lo vide per tutta la giornata a quel dannato vecchio.

La sera era arrivata e lui aveva fatto tutto e di più…

Non era neppure riuscito a godersi il suo compleanno…

Avrebbe voluto almeno prepararsi una piccola torta per festeggiarlo da solo, ma era inutile, le sue mani erano distrutte.

Zeff si era dimenticato persino di fargli gli auguri, ma questo non lo stupiva vedendo come era burbero il vecchio.

Aveva deciso di andare subito a letto, tanto non aveva niente da fare, quel giorno era uno come tanti.

Ad un certo punto si sentì chiamare…

-SANJI VIENI SUBITO QUI!

-Che diavolo vuole ora questo vecchio… - Mugugnò.

Senza obbiettare, visto che era troppo stanco, decise di andare dal vecchio e vedere cosa diavolo voleva da lui ancora.

Quando aprì la porta grattandosi la testa e con sguardo indifferente iniziò a parlare…

-Che cosa vuoi ora vecchiaccio, ho già fatto tutto quello che mi avevi chiesto e volevo riposarmi, non capisco perché ogni volta dev

Ma non ebbe il tempo di finire la frase che rimase a bocca aperta ad osservare quello che i suoi occhi neri stavano fissando con grandissimo stupore.

Vide la tavola imbandita con tantissime pietanze…

Ma che stava succedendo?

-C-Cosa è tutto questo?

-Cosa vuoi che sia brutto idiota? È un banchetto non vedi?

-E per chi sarebbe?

-E me lo domandi pure? Chi altro vedi in giro oltre a noi due?

-Nessuno… - Inghiottì a fatica.

-Allora sarà per te visto che l’ho preparato io, no? – Disse in modo saccente.

-P-Per me??? – Sgranò gli occhi.

-Si… ora non ti ricordi neppure che è il tuo compleanno moccioso?

-Allora te lo sei ricordato… - Sussurrò.

-Cosa credi? Io ho la memoria bella attiva, non sono come te… stupido… - Fece un mezzo ghigno.

-Tu se non mi dai insulti non sei contento, eh vecchio?

-Anche tu non scherzi… brutto maleducato!

-Sei tu che inizi, io mi adeguo soltanto!

-Tu mi devi portare rispetto!

-Anche tu devi farlo!

-Ma io sono più grande!

-Non c’entra niente vecchiaccio!

-Invece di parlare e rimanere fisso come un beota vieni a cenare che si raffredda tutto!

-Si! – Sorrise Sanji.

I due iniziarono a mangiare quando ad un certo punto Sanji si accorse che Zeff si era alzato per prendere qualcosa.

Quando l’uomo si voltò aveva in mano due cose…

Sanji era sempre più strabiliato per quello che gli stava capitando, in cuor suo era davvero felice perché non aveva mai passato dei compleanni così piacevoli e con il calore di una persona che gli voleva davvero bene.

Il grande chef gli aveva preparo una torta splendida…

Era a forma di pesce, uno dei più belli e rari del Grande Blu!

-E’ stupenda…

-Io sono un grande cuoco… è normale che faccio cose perfette…

-Sei un vecchiaccio modesto ora…

-Questo è per te invece…

-Cosa è?

-Aprilo invece di domandare idiota!

Quando lo aprì vide il berretto da cuoco con un grembiule personalizzato.

-WOW!

-Questo è un piccolo regalo, che almeno ti servirà per renderti un cuoco più serio… ti serve ora che sei apprendista… anche se penso che ci resterai a vita…

-Non riesci proprio ad essere gentile, eh?

-Direi che lo sono stato fin troppo oggi… - Sorrise.

-Hai ragione… grazie mille Zeff!

-Adesso mangiamo la torta!

-Molto volentieri!

Mentre mangiavano il dolce, ad un certo punto, l’uomo si fermò ed iniziò a parlare.

-Devo essere sincero su una cosa Sanji

-Mi hai chiamato per nome? Che strano… allora è proprio seria! – Rise.

-Non scherzare ora…

-Mh? Che ti prende Zeff?

-Volevo dirti che la tua cucina è davvero migliorata… stai diventando sempre più bravo…

-D-Davvero?

-Si…

-Ed allora perché mi dici sempre che va tutto male? – Chiese dispiaciuto.

-Perché voglio stimolarti e farti migliorare… perché solo così rendi davvero… e poi sai come sono fatto, quindi non dovresti stupirti… - Fece un ghigno.

-Hai ragione… sei proprio un vecchiaccio! – Sorrise.

-Pensa a diventare un grande cuoco ed a realizzare il tuo sogno…

-Certo! Non mi arrenderò mai… questa è tutta la mia vita… ma la devo a te Zeff

L’uomo rimase sorpreso per le parole del ragazzo…

Lo guardò e gli fece un caro sorriso, quasi paterno, gli diede una pacca sulla spalla e senza aggiungere altro disse una semplice cosa.

-Tanti auguri Sanji

 

 

 

Il cuoco della Sunny di colpo aprì gli occhi, ebbe come un sussulto.

-Che diavolo…

Si guardò intorno, era ancora nella sua cabina.

-Mi devo essere addormentato maledizione… adesso sono ancora più stanco di prima!

Si appoggiò una mano sulla faccia e ripensò al sogno che aveva fatto, che poi era solo il ricordo di uno speciale compleanno.

-Non ho chiuso occhio, sono ancora distrutto… chissà che ore sono…

Allungò il braccio verso il mobile più vicino dove teneva l’orologio per vedere che ore fossero, quando sgranò gli occhi.

-Sono le 13.30???? Possibile che ho dormito fino adesso??? – Si chiese allarmato.

Ripensandoci non aveva chiuso occhio per tutta la notte e dormire tutta la mattina era stato più che semplice e normale.

-Devo andare a preparare il pranzo… possibile che nessuno sia venuto a svegliarmi?

Con fatica scese dal letto e decise di farsi una doccia fredda, doveva schiarirsi le idee.

Ogni volta che il suo compleanno arrivava si comportava sempre in modo strano.

Non che fosse triste, al contrario, ma era un modo per ripensare al passato e vedere che la vita stava andando avanti accumulandogli un anno in più e forse portandogli qualche cambiamento interessante.

Si vestì velocemente e si diresse in cucina…

Camminando per i corridoi di quella grande nave notò che il silenzio regnava sovrano e sul ponte non c’era anima viva.

-Dove sono finiti tutti? Possibile che anche loro stiano ancora dormendo? – Si chiese con poca convinzione.

Arrivò in cucina quando si accorse che la porta era chiusa…

Probabilmente la ciurma era dentro che stava già pranzando in tutta tranquillità, ma quando aprì la porta rimase senza parole, il ricordo con Zeff sembrava che stesse prendendo forma.

Vide la tavola imbandita con tantissime pietanze, e tutte dall’ottimo aspetto.

C’erano persino degli addobbi improvvisati che arricchivano la stanza con tanti colori, dando un’idea di festa calda ed accogliente.

Notò in alto una scritta, “Happy Birthday Cook”…

Sorrise…

-TANTI AUGURI SANJI!!! – Urlò tutta la ciurma.

-Ragazzi non dovevate

-Invece no, ogni compleanno è rigoroso festeggiarlo! – Sorrise Rufy.

-Lo dici solo perché mangi di più…

-Che bugiardo che sei Usop! Se voglio mangio tanto comunque! – Fece la linguaccia.

-Mi spiace nasone ma questa volta ha ragione… - Rise Zoro.

-Spero che sia di tuo gradimento la sorpresa Sanji!

-Certo che lo è Chopper! Avete preparato tutto voi?

-Sicuro! Tu dormivi e così abbiamo evitato di svegliarti e con molta cautela abbiamo preparato tutto, è stata una fortuna che per tutta la mattinata hai dormito! – Rise la piccola renna.

-Ogni tanto venivamo a controllare la situazione per essere certi che non ti saresti svegliato proprio durante i veri preparativi, ormai il lavoro era iniziato! – Rispose Franky.

-Caro cuoco ti ho preparato anche una canzone per il tuo compleanno, appena arriverà il momento dei regali la sentirai! Yohohoho!

-Ma non dovevi disturbarti Brook! Anche i regali? Ma siete stati favolosi ragazzi!

-La cucina non sarà sicuramente come la tua Sanji, ma spero che l’apprezzerai comunque… - Rispose Robin.

-Mia dolce Robin ogni cosa che fai tu è deliziosa!

-Non perdiamo tempo ed iniziamo a festeggiare! – Esultò Nami.

-Siii! Festeggiamo insieme mia splendida sirena!

Dicendo questo il biondo si lanciò verso la navigatrice, ma prontamente uno spadaccino allungò la gamba, in modo da farlo cadere a terra.

-Ma che fai stupido marimo!

-Cosa ho fatto? Neanche sai camminare e dai la colpa a me?

-Che bastardo… anche per il mio compleanno devi rompere le scatole, eh?

-Sei tu che cerchi rogna anche durante la tua festa, quindi non iniziare o ti affetto!

-Se cerchi la guerra sono pronto marimo dannato!

-Ragazzi finitela per piacere, non mi pare proprio il momento! – Ringhiò Nami.

-Mia adorata quello che tu dici io lo faccio subito!

-Nami digli di buttarsi in mare allora…

-Io ti ammazzo spadaccino…

-Provaci e sei finito cuoco da strapazzo…

Dicendo questo la rossa diede un sonoro pugno in testa ai due ragazzi facendoli cadere a terra.

-Sei sempre la migliore sorella! – Rise Franky.

-Ma povero Sanji! È il suo compleanno oggi! – Si disperò Chopper.

-Quando Nami si arrabbia non c’è data che le interessi… - Bisbigliò Usop.

-Posso vedere le tue mutandine? Yohohoho!

-Provaci e farai una brutta fine anche tu… maniaco!

-Nami, amore mio, oggi è il mio compleanno e mi tratti così male? – Disse con una lacrima.

-Se te lo meriti si! – Sorrise compiaciuta.

-Non perdiamo tempo ragazzi! Venite a sedervi qui con noi a tavola, io e Robin siamo già appostati! – Esultò Rufy.

L’archeologa sorrise e rivolse uno sguardo compiaciuto al suo capitano, che in tutta risposta le mostrò un altro splendido sorriso.

Sanji decise di sedersi fra Robin e Nami, visto che era il suo compleanno voleva le splendide ragazze al suo fianco.

Ma Zoro era sempre pronto a controllarlo e facendo finta di niente decise di sedersi al lato della cartografa.

-Marimo sei sempre in mezzo alle scatole?

-Ora non posso neanche più sedermi?

-Sei troppo vicino alla mia Nami!

-Taci per piacere…

-Adesso mi avete stancato!

La navigatrice li prese nuovamente a pugni…

Il pranzo in tutta allegria iniziò, ma oltre alle solite discussioni il sano divertimento non mancava mai!

-Nami perché mi picchi sempre…

-Te lo meriti, continui a fare lo stupido con questo ominide!

-Non iniziare anche tu strega…

-Sei tu che dai fastidio squattrinato!

-Strozzina!

I due ragazzi iniziarono a discutere e Sanji si bloccò a fissarli con molta attenzione.

Aveva capito chiaramente le intenzioni dello spadaccino…

Ultimamente era sempre molto vicino alla navigatrice e non perdeva mai occasione per stuzzicarlo quando si trattasse di lei.

Il comportamento era molto ambiguo, ma lui lo conosceva fin troppo bene, del resto sembrava che anche per la navigatrice l’avvicinamento del ragazzo dai capelli verdi non fosse disprezzato, anzi…

-Ehi Sanji tutto bene? – Chiese Robin.

-Oh si certo mia dea, stavo pensando! – Sorrise.

Notò anche il comportamento dell’archeologa nei confronti del capitano era molto particolare.

Possibile che tutti avevano trovato l’amore tranne che lui?

Ogni anno lo avrebbe sicuramente avvicinato sempre di più a questa ambita meta, e di questo ne era certo, il suo cuore se lo sentiva.

Zoro ricevette un altro pugno da parte della rossa e lo stesso per il cuoco, come al loro solito non riuscivano a stare tranquilli nemmeno per un momento.

-Non ci posso credere… ho ricevuto più pugni adesso che è il mio compleanno che in un mese!

-Hai ragione… ma questa volta ti piacerà…

Facendo un ghigno la rossa prese il viso di Sanji e gli diede un caloroso bacio all’angolo della bocca.

Tutti rimasero senza parole, specialmente Zoro che era rimasto sconvolto!

-Consideralo il mio regalo di compleanno! – Fece l’occhiolino.

Sanji iniziò ad esultare per tutta la stanza, sotto lo sguardo furente dello spadaccino, era pronto ad ammazzarlo.

-Visto caro marimo? Mi ha dato un bacio vicino alla bocca!

-Sai cosa mi interessa… tsk

-Che bugiardo geloso che sei! – Rise.

-Non è proprio vero!

-So che lo volevi tu il bacio!

-C-Che stai dicendo! – Arrossì Zoro.

-E’ arrossito, avevo proprio ragione…

-Adesso ti ammazzo!

I due iniziarono a pestarsi e la navigatrice fu costretta ad intervenire per una seconda volta, per poi trascinarli di peso verso le loro postazioni.

-Adesso è l’ora del dolce ragazzi! – Affermò il cecchino.

-Intanto ti farò sentire la mia composizione!

Brook iniziò a suonare con maestria il suo violino, e tutti i presenti rimasero senza parole a tale melodia, per quanto fosse allegra e movimentata, era davvero un piacere ascoltarla.

-Balliamo ragazzi!

Franky iniziò a ballare e cantare insieme a Chopper!

-Io vi racconterò le mie imprese, ma prima è l’ora dello show del grande Usop!

-Vai Usop sei il migliore! – Esultò il dottore.

-Robin andiamo a ballare anche noi!

-Rufy ma che stai dicendo… - Arrossì.

-E dai non stare sempre seduta, anche tu devi divertiti, no? – Sorrise.

-Si, certo… però io…

La donna era al quanto imbarazzata, non si aspettava una simile proposta da parte del capitano, ma non ebbe il tempo di aggiungere altro visto che Rufy l’aveva trascinata ed avevano iniziato a ballare insieme.

-Sanji che ne pensi della torta?

-Oltre ad essere molto bella è anche ottima! – Rise.

-La faccia è la tua versione animata come vedi! – Sorrise Nami.

-E’ troppo carino per essere Sanji… l’unica cosa giusta è quell’orribile sopracciglio arrotolato… - Notò Zoro.

-Io ti odio marimo

-Anche io cuoco…

-Ragazzi volete finirla? Dobbiamo festeggiare! Non dovete sempre litigare! – Rise Franky.

-Anche perché se fate arrabbiare Nami vi picchia! – Rise Chopper.

-Senti strozzina che ne pensi di fare una gara?

-Immagino già a cosa… - Fece un ghigno.

-Allora ci stai o hai paura di perdere?

-Certo che ci sto! Anche perché quello che perde sempre sei tu…

I due avevano gli sguardi molto vicini e si guardavano con un ghigno divertito dipinto sul volto.

-Se volete faccio da giudice… - Sorrise Sanji.

-Così fai vincere la strega…

-Non ti permettere di chiamarla così!

-Lo dice perché è preoccupato in quanto sa che perderà sicuramente… - Rise.

La sfida iniziò e come sempre sia Zoro che Nami preferirono fermarsi, in quanto nessuno dei due voleva cedere ed i fiumi dell’alcool si stavano facendo sentire per entrambi.

-Ho vinto io! – Protestò Nami.

-Ma non è proprio vero!

-La mia sirena ha sempre ragione!

-Cuoco sei un venduto!

-Taci marimo e pensa a riprenderti!

-Sto benissimo, sei tu che mi fai arrabbiare…

-Ah si, e per cosa?

-Come per cosa? Ovviamente perché mi dai sui nervi quando giri intorno a Nami

Tutti si bloccarono appena sentirono quelle parole…

Sanji fece un ghigno soddisfatto, sapeva quello che provava lo spadaccino e tutto sommato aveva capito anche le intenzioni della rossa, ma nonostante questo non avrebbe smesso di restare al fianco della ragazza per proteggerla, perché la navigatrice era la sua prediletta.

Rufy era con gli occhi luccicanti e continuava a tenere stretta a sé Robin, che era stava sorridendo.

Franky, come la stessa archeologa, aveva intuito da tempo i sentimenti del ragazzo dai capelli verdi e non fece a meno di sfoggiare un enorme sorriso.

Chopper era emozionato e non sapeva cosa fare, al contrario di Usop che per tale scoperta cadde dal tavolo.

Brook rimase immobile a fissare i giovani, come la stessa Nami che era diventata seria e non smetteva di guardare lo spadaccino, che intanto, era diventato di mille colori e non sapeva cosa dire, si era accorto troppo tardi del danno che aveva fatto.

-DOBBIAMO FESTEGGIARE DI NUOVO RAGAZZI! – Urlò Brook.

-SIIII!!! BALLIAMO TUTTI INSIEME CIURMA! – Gridò Rufy.

-BUON COMPLEANNO SANJI! – Dissero di nuovo tutti in coro.

Il cuoco non fece a meno di ridere ed i festeggiamenti ripresero…

Sanji si alzò e disse qualcosa ai due ragazzi che erano rimasti imbarazzati…

-Vi conviene fare due chiacchiere… vi lascio soli… - Sorrise.

-Sanji

-Non dire niente Nami… - Fece l’occhiolino.

-Me la paghi cuoco…

-Non credo proprio… anzi mi devi un favore! – Sorrise.

Il cuoco andò sul ponte e si accese una sigaretta, guardò il cielo e sorrise sputando, con classe, il fumo che aveva appena ispirato.

-Buon compleanno Sanji… mille di questi giorni…

Si fece un brindisi da solo e guardò l’orizzonte, ma questa volta con una maggiore carica e voglia di andare avanti con i suoi amici.

 

 

 

FINE DELLA STORIA!

 

 

Spero che sia piaciuta!

E’ dedicata a Vinci per il suo compleanno! ^_^

AUGURIIIIII!!!

 

 

 

Un saluto a tutti

Maho87

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel Maho