HAPPY
BIRTHDAY COOK!
Quella mattina il
cuoco della prodigiosa Sunny non aveva voglia di
alzarsi, era rimasto tutta la notte sveglio e pensare.
Non era facile che
si soffermasse così nei suoi pensieri più profondi, ma quella notte qualcosa
era cambiato, era uno giorno da ricordare.
Era il suo
compleanno…
Sanji amava le feste e si divertiva sempre in
compagnia della sua fidata ciurma, ma se c’erano delle belle ragazze per lui il
divertimento era assicurato rendendo la festa ancora più piccante, anche se
spesso non aveva buon esiti.
Ma tutto sommato si divertiva davvero…
Erano le sette di
mattina…
Come ogni giorno
il cuoco della Sunny si alzava per preparare la
colazione a tutti, ma quella mattina proprio i suoi muscoli non volevano
ricevere i comandi del suo cervello.
-Non riesco proprio ad alzarmi… è più forte di me… sono
terribilmente stanco… - Sospirò.
Era sempre il
solito ragazzo dal sorriso facile, anche se spesso si dimostrava serio e con
una certa classe, che alla fine non gli mancava per davvero!
Amava tutte le
belle ragazze, ma le sue adorate erano Nami e Nico Robin, specialmente la prima che come diceva sempre lui era
la prescelta.
Non sapeva come
mai era così preso da ogni bella ragazza, ma pensava che si viveva
una volta sola nella vita e doveva spingersi in ogni piacere possibile, anche
se alla fine aveva davvero un grande cuore d’oro.
Era proprio per
quello che Rufy lo aveva fatto entrare nella sua
ciurma…
Sanji aveva una grande
bontà d’animo…
Continuò a fissare
il soffitto…
I suoi occhi erano
stanchi, semichiusi, ma alla fine proprio non riusciva a chiudere occhio.
-Non capisco
perché non riesco a riposare… oggi non è giornata… possibile che una volta all’anno mi capiti sempre questo?
Fece un ghigno tra
sé e sé cercando di capire perché avesse quella strane
reazioni ogni volta che il suo compleanno arrivava.
Sicuramente un
anno andava avanti e lui cercava di fare un reso conto totale, arrivando a
tirare le somme di quello che era la sua semplice ma
movimentata vita nel complesso.
I suoi primi
compleanni non riusciva a ricordarseli, se doveva
essere sincero con sé stesso, non si ricordava neppure cosa faceva con la sua
famiglia prima che entrasse a far parte della nave da crociera più prestigiosa
come piccolo mozzo ed aiuto cuoco.
Aveva sempre amato
viaggiare, ma soprattutto arrivare a vedere l’oceano del Grande Blu con tutti i
tipi di pesci, insieme che nuotavano liberi.
Quello era il
sogno di ogni grande cuoco!
Un sogno che
avrebbe realizzato a qualsiasi costo…
Gli ultimi
compleanni li aveva passati in compagnia del suo fidato sensei
Zeff…
Alla fine era
davvero il suo maestro di vita, a quell’uomo burbero
e rompiscatole doveva tutto.
-Moccioso sei
davvero un impiastro… non cucini abbastanza bene!
-Guarda che non è vero! Non puoi negare che
sia cattiva, è ottima questa zuppa! Ci ho dato l’anima per farla! – Rispose un
ragazzino dai capelli biondi.
-A me non sembra proprio niente di che…
anzi… sarebbe da buttare ma il cibo non si spreca… impara
a cucinare!
-Sei solo un vecchiaccio rompiscatole!
-Invece di lamentarti vai ad allenarti e
dopo torna a pelare quei tre sacchi di patate, vediamo
se quelle riesci a farle a modo…
-Sei davvero insopportabile! Non vedo l’ora
di potermene andare via per i sette mari e trovare quel grande oceano, così te
la farò vedere io vecchio!
-Se vuoi puoi anche andartene…
sei solo una palla al piede e soprattutto incapace… spero di trovare altri
cuochi migliori di te, altrimenti il mio ristorante calerà a picco ancora prima
di iniziare…
-Lo spero per te così
almeno potrò andarmene senza averti sulla coscienza brutto stupido di un
vecchio baffuto!
Dicendo questo con
violenza chiuse la porta dietro di sé…
Zeff alle volte era davvero
troppo burbero e Sanji non riusciva ad accettarlo,
sperava ogni tanto di sentirgli dire qualche apprezzamento sulla sua cucina,
invece di trattarlo peggio di uno straccio.
Per il biondo era importante saper
cucinare, perché voleva essere un cuoco di alto
livello, eppure Zeff non lo aiutava per niente, gli
complicava solo la vita.
Sanji con i denti stretti decise
di eseguire comunque gli ordini, altro non poteva
fare, alla fine era debitore a quel vecchio baffuto.
Iniziò ad allenarsi anche se aveva le mani
distrutte, era affaticato perché si era impegnato con tutte le sue forze a
cucinare quegli ottimi piatti, perché oggi sperava di ricevere un vero
apprezzamento, oggi che era il suo compleanno.
Voleva piangere ma ormai stava crescendo,
aveva appena compiuto quindici anni e non poteva mostrarsi ancora così piccolo
e sentimentale.
Dopo aver fatto gli esercizi andò a pelare le patate come Zeff gli
aveva ordinato, stranamente non lo vide per tutta la giornata a quel
dannato vecchio.
La sera era arrivata e lui aveva fatto
tutto e di più…
Non era neppure riuscito a godersi il suo
compleanno…
Avrebbe voluto almeno prepararsi una
piccola torta per festeggiarlo da solo, ma era inutile, le sue mani erano distrutte.
Zeff si era dimenticato persino
di fargli gli auguri, ma questo non lo stupiva vedendo come era
burbero il vecchio.
Aveva deciso di andare subito a letto,
tanto non aveva niente da fare, quel giorno era uno come tanti.
Ad un certo punto si sentì chiamare…
-SANJI VIENI SUBITO QUI!
-Che diavolo vuole
ora questo vecchio… - Mugugnò.
Senza obbiettare, visto che era troppo
stanco, decise di andare dal vecchio e vedere cosa diavolo voleva da lui
ancora.
Quando
aprì la porta grattandosi la testa e con sguardo indifferente iniziò a parlare…
-Che cosa vuoi ora vecchiaccio,
ho già fatto tutto quello che mi avevi chiesto e volevo riposarmi, non capisco
perché ogni volta dev…
Ma non ebbe il tempo di finire
la frase che rimase a bocca aperta ad osservare quello che i suoi occhi neri
stavano fissando con grandissimo stupore.
Vide la tavola imbandita con tantissime
pietanze…
Ma che stava succedendo?
-C-Cosa è
tutto questo?
-Cosa vuoi che sia
brutto idiota? È un banchetto non vedi?
-E per chi sarebbe?
-E me lo domandi pure? Chi
altro vedi in giro oltre a noi due?
-Nessuno… - Inghiottì a fatica.
-Allora sarà per te visto che l’ho
preparato io, no? – Disse in modo saccente.
-P-Per
me??? – Sgranò gli occhi.
-Si… ora non ti ricordi neppure che è il
tuo compleanno moccioso?
-Allora te lo sei
ricordato… - Sussurrò.
-Cosa credi? Io ho
la memoria bella attiva, non sono come te… stupido… -
Fece un mezzo ghigno.
-Tu se non mi dai
insulti non sei contento, eh vecchio?
-Anche
tu non scherzi… brutto maleducato!
-Sei tu che inizi, io mi adeguo soltanto!
-Tu mi devi portare rispetto!
-Anche
tu devi farlo!
-Ma io sono più grande!
-Non c’entra niente vecchiaccio!
-Invece di parlare e rimanere fisso come un
beota vieni a cenare che si raffredda tutto!
-Si! – Sorrise Sanji.
I due iniziarono a mangiare quando ad un
certo punto Sanji si accorse che Zeff
si era alzato per prendere qualcosa.
Quando
l’uomo si voltò aveva in mano due cose…
Sanji era sempre più strabiliato
per quello che gli stava capitando, in cuor suo era
davvero felice perché non aveva mai passato dei compleanni così piacevoli e con
il calore di una persona che gli voleva davvero bene.
Il grande chef gli aveva
preparo una torta splendida…
Era a forma di pesce, uno dei più belli e
rari del Grande Blu!
-E’ stupenda…
-Io sono un grande
cuoco… è normale che faccio cose perfette…
-Sei un vecchiaccio modesto ora…
-Questo è per te invece…
-Cosa è?
-Aprilo invece di domandare idiota!
Quando
lo aprì vide il berretto da cuoco con un grembiule personalizzato.
-WOW!
-Questo è un piccolo regalo, che almeno ti
servirà per renderti un cuoco più serio… ti serve ora che sei
apprendista… anche se penso che ci resterai a vita…
-Non riesci proprio ad essere gentile, eh?
-Direi che lo sono stato fin troppo oggi… -
Sorrise.
-Hai ragione… grazie mille Zeff!
-Adesso mangiamo la torta!
-Molto volentieri!
Mentre
mangiavano il dolce, ad un certo punto, l’uomo si fermò ed iniziò a parlare.
-Devo essere sincero
su una cosa Sanji…
-Mi hai chiamato per nome? Che strano… allora è proprio seria! – Rise.
-Non scherzare ora…
-Mh? Che
ti prende Zeff?
-Volevo dirti che la tua cucina è davvero migliorata… stai diventando sempre più bravo…
-D-Davvero?
-Si…
-Ed allora perché mi dici sempre
che va tutto male? – Chiese dispiaciuto.
-Perché voglio
stimolarti e farti migliorare… perché solo così rendi davvero… e poi sai come
sono fatto, quindi non dovresti stupirti… - Fece un ghigno.
-Hai ragione… sei
proprio un vecchiaccio! – Sorrise.
-Pensa a diventare un grande
cuoco ed a realizzare il tuo sogno…
-Certo! Non mi arrenderò mai… questa è tutta la mia vita… ma la devo a te Zeff…
L’uomo rimase sorpreso per le parole del
ragazzo…
Lo guardò e gli fece un caro sorriso, quasi
paterno, gli diede una pacca sulla spalla e senza aggiungere altro disse una
semplice cosa.
-Tanti auguri Sanji…
Il cuoco della Sunny di colpo aprì gli occhi, ebbe
come un sussulto.
-Che diavolo…
Si guardò intorno, era ancora nella sua cabina.
-Mi devo essere addormentato maledizione… adesso sono ancora più
stanco di prima!
Si appoggiò una
mano sulla faccia e ripensò al sogno che aveva fatto, che poi era solo il
ricordo di uno speciale compleanno.
-Non ho chiuso
occhio, sono ancora distrutto… chissà che ore sono…
Allungò il braccio
verso il mobile più vicino dove teneva l’orologio per vedere che ore fossero,
quando sgranò gli occhi.
-Sono le 13.30???? Possibile che ho dormito fino adesso??? – Si chiese
allarmato.
Ripensandoci non
aveva chiuso occhio per tutta la notte e dormire tutta la mattina era stato più
che semplice e normale.
-Devo andare a
preparare il pranzo… possibile che nessuno sia venuto
a svegliarmi?
Con fatica scese
dal letto e decise di farsi una doccia fredda, doveva schiarirsi le idee.
Ogni volta che il
suo compleanno arrivava si comportava sempre in modo
strano.
Non che fosse
triste, al contrario, ma era un modo per ripensare al passato e vedere che la
vita stava andando avanti accumulandogli un anno in più e forse portandogli
qualche cambiamento interessante.
Si vestì
velocemente e si diresse in cucina…
Camminando per i
corridoi di quella grande nave notò che il silenzio
regnava sovrano e sul ponte non c’era anima viva.
-Dove sono finiti tutti? Possibile che anche
loro stiano ancora dormendo? – Si chiese con poca convinzione.
Arrivò in cucina
quando si accorse che la porta era chiusa…
Probabilmente la
ciurma era dentro che stava già pranzando in tutta tranquillità, ma quando aprì
la porta rimase senza parole, il ricordo con Zeff
sembrava che stesse prendendo forma.
Vide la tavola imbandita
con tantissime pietanze, e tutte dall’ottimo aspetto.
C’erano persino
degli addobbi improvvisati che arricchivano la stanza con tanti colori, dando
un’idea di festa calda ed accogliente.
Notò in alto una
scritta, “Happy Birthday Cook”…
Sorrise…
-TANTI AUGURI
SANJI!!! – Urlò tutta la ciurma.
-Ragazzi non dovevate…
-Invece no, ogni compleanno è rigoroso
festeggiarlo! – Sorrise Rufy.
-Lo dici solo
perché mangi di più…
-Che bugiardo che sei Usop!
Se voglio mangio tanto comunque! – Fece la linguaccia.
-Mi spiace nasone
ma questa volta ha ragione… - Rise Zoro.
-Spero che sia di
tuo gradimento la sorpresa Sanji!
-Certo che lo è
Chopper! Avete preparato tutto voi?
-Sicuro! Tu
dormivi e così abbiamo evitato di svegliarti e con molta cautela abbiamo
preparato tutto, è stata una fortuna che per tutta la mattinata hai dormito! – Rise la piccola renna.
-Ogni tanto
venivamo a controllare la situazione per essere certi che non ti saresti svegliato proprio durante i veri preparativi, ormai
il lavoro era iniziato! – Rispose Franky.
-Caro cuoco ti ho preparato anche una canzone per il tuo compleanno, appena
arriverà il momento dei regali la sentirai! Yohohoho!
-Ma non dovevi disturbarti Brook!
Anche i regali? Ma siete
stati favolosi ragazzi!
-La cucina non
sarà sicuramente come la tua Sanji, ma spero che
l’apprezzerai comunque… - Rispose Robin.
-Mia dolce Robin ogni cosa che fai tu è deliziosa!
-Non perdiamo
tempo ed iniziamo a festeggiare! – Esultò Nami.
-Siii! Festeggiamo insieme mia splendida sirena!
Dicendo questo il
biondo si lanciò verso la navigatrice, ma prontamente uno spadaccino allungò la
gamba, in modo da farlo cadere a terra.
-Ma che fai stupido marimo!
-Cosa ho fatto? Neanche sai camminare e dai la colpa a me?
-Che bastardo… anche per il mio compleanno devi
rompere le scatole, eh?
-Sei tu che cerchi
rogna anche durante la tua festa, quindi non iniziare o ti affetto!
-Se cerchi la guerra sono pronto marimo dannato!
-Ragazzi finitela per piacere, non mi pare proprio il momento! –
Ringhiò Nami.
-Mia adorata quello
che tu dici io lo faccio subito!
-Nami digli di buttarsi in mare allora…
-Io ti ammazzo
spadaccino…
-Provaci e sei
finito cuoco da strapazzo…
Dicendo questo la
rossa diede un sonoro pugno in testa ai due ragazzi facendoli cadere a terra.
-Sei sempre la
migliore sorella! – Rise Franky.
-Ma povero Sanji! È
il suo compleanno oggi! – Si disperò Chopper.
-Quando Nami si arrabbia non c’è data che le
interessi… - Bisbigliò Usop.
-Posso vedere le
tue mutandine? Yohohoho!
-Provaci e farai
una brutta fine anche tu… maniaco!
-Nami, amore mio, oggi è il mio compleanno e mi tratti così male? – Disse con una lacrima.
-Se te lo meriti si! – Sorrise compiaciuta.
-Non perdiamo
tempo ragazzi! Venite a sedervi qui con noi a tavola, io e Robin
siamo già appostati! – Esultò Rufy.
L’archeologa
sorrise e rivolse uno
sguardo compiaciuto al suo capitano, che in tutta risposta le mostrò un altro
splendido sorriso.
Sanji decise di sedersi fra Robin
e Nami, visto che era il suo
compleanno voleva le splendide ragazze al suo fianco.
Ma Zoro era sempre
pronto a controllarlo e facendo finta di niente decise di sedersi al lato della
cartografa.
-Marimo sei sempre in mezzo alle scatole?
-Ora non posso
neanche più sedermi?
-Sei troppo vicino
alla mia Nami!
-Taci per piacere…
-Adesso mi avete
stancato!
La navigatrice li
prese nuovamente a pugni…
Il pranzo in tutta
allegria iniziò, ma oltre alle solite discussioni il sano divertimento non
mancava mai!
-Nami perché mi picchi sempre…
-Te lo meriti,
continui a fare lo stupido con questo ominide!
-Non iniziare
anche tu strega…
-Sei tu che dai fastidio squattrinato!
-Strozzina!
I due ragazzi
iniziarono a discutere e Sanji si bloccò a fissarli
con molta attenzione.
Aveva capito
chiaramente le intenzioni dello spadaccino…
Ultimamente era
sempre molto vicino alla navigatrice e non perdeva mai occasione per
stuzzicarlo quando si trattasse di lei.
Il comportamento
era molto ambiguo, ma lui lo conosceva fin troppo bene, del resto sembrava che
anche per la navigatrice l’avvicinamento del ragazzo dai capelli verdi non
fosse disprezzato, anzi…
-Ehi Sanji tutto bene? – Chiese Robin.
-Oh si certo mia dea, stavo pensando! – Sorrise.
Notò anche il
comportamento dell’archeologa nei confronti del capitano era molto particolare.
Possibile che
tutti avevano trovato l’amore tranne che lui?
Ogni anno lo
avrebbe sicuramente avvicinato sempre di più a questa ambita
meta, e di questo ne era certo, il suo cuore se lo sentiva.
Zoro ricevette un altro pugno da parte della
rossa e lo stesso per il cuoco, come al loro solito non riuscivano a stare
tranquilli nemmeno per un momento.
-Non ci posso
credere… ho ricevuto più pugni adesso che è il mio compleanno che in un mese!
-Hai ragione… ma
questa volta ti piacerà…
Facendo un ghigno
la rossa prese il viso di Sanji e gli diede un
caloroso bacio all’angolo della bocca.
Tutti rimasero
senza parole, specialmente Zoro che era rimasto sconvolto!
-Consideralo il
mio regalo di compleanno! – Fece l’occhiolino.
Sanji iniziò ad esultare per tutta la stanza, sotto lo sguardo furente dello spadaccino, era pronto
ad ammazzarlo.
-Visto caro marimo? Mi ha dato un bacio vicino alla bocca!
-Sai cosa mi interessa… tsk…
-Che bugiardo geloso che sei! – Rise.
-Non è proprio
vero!
-So che lo volevi
tu il bacio!
-C-Che
stai dicendo! – Arrossì Zoro.
-E’ arrossito, avevo proprio ragione…
-Adesso ti
ammazzo!
I due iniziarono a
pestarsi e la navigatrice fu costretta ad intervenire per una seconda volta,
per poi trascinarli di peso verso le loro postazioni.
-Adesso è l’ora del dolce ragazzi! – Affermò il cecchino.
-Intanto ti farò
sentire la mia composizione!
Brook iniziò a suonare con maestria il suo
violino, e tutti i presenti rimasero senza parole a tale melodia, per quanto fosse allegra e movimentata, era davvero un piacere
ascoltarla.
-Balliamo ragazzi!
Franky iniziò a ballare e cantare insieme a
Chopper!
-Io vi racconterò
le mie imprese, ma prima è l’ora dello show del grande
Usop!
-Vai
Usop sei
il migliore! – Esultò il dottore.
-Robin andiamo a ballare anche noi!
-Rufy ma che stai
dicendo… - Arrossì.
-E dai non stare sempre seduta, anche tu devi
divertiti, no? – Sorrise.
-Si, certo… però
io…
La donna era al quanto imbarazzata, non si aspettava una simile proposta
da parte del capitano, ma non ebbe il tempo di aggiungere altro visto che Rufy l’aveva trascinata ed avevano iniziato a ballare
insieme.
-Sanji che ne pensi della torta?
-Oltre ad essere molto bella è anche ottima! – Rise.
-La faccia è la tua versione animata come vedi! – Sorrise Nami.
-E’ troppo carino per essere Sanji… l’unica cosa giusta è quell’orribile sopracciglio arrotolato… - Notò Zoro.
-Io ti odio marimo…
-Anche io cuoco…
-Ragazzi volete
finirla? Dobbiamo festeggiare! Non dovete sempre litigare! – Rise Franky.
-Anche perché se
fate arrabbiare Nami vi picchia!
– Rise Chopper.
-Senti strozzina
che ne pensi di fare una gara?
-Immagino già a
cosa… - Fece un ghigno.
-Allora ci stai o
hai paura di perdere?
-Certo che ci sto!
Anche perché quello che perde sempre sei tu…
I due avevano gli
sguardi molto vicini e si guardavano con un ghigno divertito dipinto sul volto.
-Se volete faccio da giudice… - Sorrise Sanji.
-Così fai vincere
la strega…
-Non ti permettere
di chiamarla così!
-Lo dice perché è preoccupato
in quanto sa che perderà sicuramente… - Rise.
La sfida iniziò e
come sempre sia Zoro che Nami preferirono fermarsi, in quanto nessuno dei due voleva
cedere ed i fiumi dell’alcool si stavano facendo sentire per entrambi.
-Ho vinto io! –
Protestò Nami.
-Ma non è proprio vero!
-La mia sirena ha
sempre ragione!
-Cuoco
sei un venduto!
-Taci marimo e pensa a riprenderti!
-Sto benissimo,
sei tu che mi fai arrabbiare…
-Ah si, e per
cosa?
-Come per cosa?
Ovviamente perché mi dai sui nervi quando giri intorno a Nami…
Tutti si
bloccarono appena sentirono quelle parole…
Sanji fece un ghigno soddisfatto, sapeva quello
che provava lo spadaccino e tutto sommato aveva capito
anche le intenzioni della rossa, ma nonostante questo non avrebbe smesso di
restare al fianco della ragazza per proteggerla, perché la navigatrice era la
sua prediletta.
Rufy era con gli occhi luccicanti e continuava
a tenere stretta a sé Robin, che era stava
sorridendo.
Franky, come la stessa archeologa, aveva intuito da tempo i sentimenti del ragazzo dai capelli verdi e non fece
a meno di sfoggiare un enorme sorriso.
Chopper era
emozionato e non sapeva cosa fare, al contrario di Usop che per tale scoperta cadde dal tavolo.
Brook rimase immobile a fissare i giovani, come
la stessa Nami che era diventata seria e non smetteva
di guardare lo spadaccino, che intanto, era diventato
di mille colori e non sapeva cosa dire, si era accorto troppo tardi del danno
che aveva fatto.
-DOBBIAMO
FESTEGGIARE DI NUOVO RAGAZZI! – Urlò Brook.
-SIIII!!! BALLIAMO TUTTI INSIEME CIURMA! – Gridò Rufy.
-BUON COMPLEANNO
SANJI! – Dissero di nuovo tutti in coro.
Il cuoco non fece
a meno di ridere ed i festeggiamenti ripresero…
Sanji si alzò e disse qualcosa ai due ragazzi
che erano rimasti imbarazzati…
-Vi conviene fare due chiacchiere… vi lascio soli… - Sorrise.
-Sanji…
-Non dire niente Nami… - Fece l’occhiolino.
-Me la paghi
cuoco…
-Non credo proprio…
anzi mi devi un favore! – Sorrise.
Il cuoco andò sul
ponte e si accese una sigaretta, guardò il cielo e sorrise sputando, con classe,
il fumo che aveva appena ispirato.
-Buon compleanno Sanji… mille di questi giorni…
Si fece un
brindisi da solo e guardò l’orizzonte, ma questa volta con una maggiore carica
e voglia di andare avanti con i suoi amici.
FINE DELLA STORIA!
Spero che sia
piaciuta!
E’
dedicata a Vinci per il
suo compleanno! ^_^
AUGURIIIIII!!!
Un saluto a tutti
Maho87