Solo per quello

La sua bocca sapeva di vino: disgustoso.
Arthur arricciò le labbra, cercando di allontanarsi da quel bacio morbido e caldo, ma appena Francis se ne accorse colse l’occasione per scivolare al suo collo sensibile. Lo teneva per i capelli lunghi, le dita naufragate nella chioma bionda, senza però esercitare alcuna pressione.
Il suo corpo nudo tremò, premuto contro il materasso.
Cercò di distrarsi con le immagini della stanza – il tavolino davanti alla finestra aperta, con i resti della propria tazza da tè e del suo calice sporco di rosso, i biscotti che lui aveva rifiutato. La causa di tutto quello, l’ennesima riunione dei loro capi a proposito di migranti venuti dal mare. Fesserie varie.
Francis condusse la mano tra le sue cosce calde, allargandole con una carezza audace. Nel tentativo di rivolgergli un’occhiataccia, Arthur si ritrovò a guardare il suo sorriso di labbra umide e quello sguardo appena annebbiato.
Francis disse qualcosa e non lo sentì, perché il primo movimento della sua mano lo colse così alla sprovvista che si tese completamente sotto di lui e la sua pelle divenne tutta sensibilità.
-Fammi fare qualcosa anche a me, stupido!
Lui era premuto contro il suo petto, a succhiare il capezzolo chiaro e spargere impronte rosate di baci. Dovette tirargli i capelli con poca grazia per farsi ascoltare, e a quel punto Francis si voltò, per posizionare l’inguine sul suo viso. La sua risata vibrò contro il ginocchio, seguita da un piccolo bacio.
-Non mordermi, mi raccomando.
Afferrò il suo sesso tra i denti ma non strinse affatto. Almeno quella carne non aveva l’odore dell’alcool.
E Francis sapeva scioglierlo in poco tempo, con attenzioni piene d’amore e labbra morbide, un ritmo che lo faceva impazzire – e con le sue dita che giocavano con i testicoli e la sua apertura, divertendosi a provocarlo.
Arthur, invece, sapeva come rubargli il fiato. Ingoiò tutto quello che poté, arrivando persino a riempirsi gli occhi di lacrime sottili, e mosse la testa veloce, la bocca tenuta stretta attorno al suo membro. Francis sussultò e strinse i muscoli delle natiche, irrigidendo la schiena sopra di lui; l’inglese lo graffiò sui fianchi, abbracciandogli la vita per impedirgli di allontanarsi.
Fu forse il suo sapore sempre più pungente, o l’odore che si addensava nei punti più caldi del suo corpo, a farlo arrivare all’orgasmo. Non ebbe modo, né reale intenzione, di avvertirlo, e Francis ingoiò fino all’ultima goccia, pronunciando il rumore fatto dalla sua gola.
Con le membra molli di piacere, lo lasciò andare ancora duro, e una scia di saliva bianca bagnò ancora di più le sue labbra.
Francis fu di nuovo tra le sue gambe. Si sistemò i capelli di lato, rivelando un ghigno pieno di malizia e lussuria.
-Vediamo se riesco a convincere almeno te a firmare l’accordo.
Si fermò a guardarlo, alzandogli le gambe fino ad appoggiargli i talloni sulle spalle.
Arthur era così esposto a lui che per un attimo si tese, anche se le parole del francese sembravano le solite, banali provocazioni.
-È solo per questo che stiamo facendo l’amore, no?
Sbuffò: amore, certo, solo Francis poteva parlare di sentimenti con l’inguine pieno di desiderio e urgenza.
-Certamente, solo per questo.
Poi l’altro lo penetrò, abbracciandolo così stretto, e ogni altra bugia fu nascosta dal loro piacere.











Note Autrice: Salve a tutti! Grazie di aver letto fino a qui!
Questa è la prima fic-commissione che pubblico su EFP! Tornare in questo fandom dopo anni e anni è stata un'esperienza notevole, devo dire! Esperienza positiva, s'intende!
(Qualora foste anche voi interessati alle commissioni, potete trovare ogni dettaglio sul mio profilo twitter: Rota_WFTL )
Grazie ancora e alla prossima!